Andrea Zani Inviato Agosto 4, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 4, 2005 (modificato) Buongiorno amici del Forum Facendo riferimento ad un post di qualche giorno fa questo http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=21089 e collegandomi anche al post di oggi dove si narra della, a mio parere, folle impresa di un dicisettenne che, sul letto di casa, ha pensato bene di rischiare la pelle, mi piacerebbe che, i titolati a farlo, chiarissero una volta per tutte se, in ordine di importanza: 1) L'apnea a secco è pericolosa oppure no ? 2) Se non fosse pericolosa, potrebbe essere considerata una valida integrazione all'allenamento in acqua oppure no ? 3) Alla luce della esistenza del diving-reflex e del blood shift possono essere raffrontabili i tempi a secco con quelli in acqua 4) In caso non auspicabile di sincope siamo sottoposti ai medesimi rischi (ovvio che in acqua poi si annega ..) oppure l'apnea a secco ha le sue peculiarità anche sotto questo aspetto (perchè anche qui mi pare che la materia sia controversa almeno per i profani) 5) Non è forse meglio dedicarsi al controllo della respirazione piuttosto che tentare apnee a secco ???? Ringrazio fin d'ora tutto lo staff di AM per gli spazi che ci riservano e per l'immancabile risposta a tutti nostri dubbi e perplessità. Ciao Andrea Modificato Agosto 4, 2005 da santo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 8, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 8, 2005 scusa il ritardo ma non avevo notato la tua richiesta. allora l'apnea a secco non è potenzialmente pericolosa ma proprio perchè non si è in acqua non serve a nulla, visto che non ci sono le condizioni di adattamento fisiologico all'apnea subacquea da parte e dell'apparato cardiovascolare e respiratorio; ergo inutile farla! il pericolo dell'apnea a secco non è tanto la sincope quanto la comparsa di aritmie cardiache potenzialmente pericolose. E' certamente consigliabile imparare delle metodiche di respirazione controllata (basta leggere uno dei tanti manuali di apnea) piuttosto che esercitarsi con qualcosa che non serve assolutamente a nulla. massimo malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite collega Inviato Agosto 8, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 8, 2005 scusa il ritardo ma non avevo notato la tua richiesta. allora l'apnea a secco non è potenzialmente pericolosa ma proprio perchè non si è in acqua non serve a nulla, visto che non ci sono le condizioni di adattamento fisiologico all'apnea subacquea da parte e dell'apparato cardiovascolare e respiratorio; ergo inutile farla! il pericolo dell'apnea a secco non è tanto la sincope quanto la comparsa di aritmie cardiache potenzialmente pericolose. E' certamente consigliabile imparare delle metodiche di respirazione controllata (basta leggere uno dei tanti manuali di apnea) piuttosto che esercitarsi con qualcosa che non serve assolutamente a nulla. massimo malpieri <{POST_SNAPBACK}> inutile ? ma non trova neanche una piccola utilità nell'abituare la mente a non cedere di fronte a quella che sembra essere un invincibile BISOGNO di respirare? io , basandomi sulla personalissima esperienza, non mi trovo daccordo. alcuni esercizi hanno prodotto in me miglioramente davvero considerevoli la cosa che mi ha stupito è che , incrementi percentualmente simili sono stati raggiunti anche da amici NON apneisti. devo dire che questa cosa mi ha stupito così come mi stupiscono le tantissime voci che danno questi esercizi come assolutamente inutili perplessamente andrea Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 8, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 8, 2005 io espongo dei fatti concreti basati su sperimentazioni scientifiche di 30 anni di attività, se tu sei perplesso non posso farci niente; in ogni caso dammi una spiegazione scientifica sulla tua perplessità e sul perchè ritieni che un'apnea a secco sia del tutto sovrapponibile ad un'apnea umida. Cosa mi dici del Blood Shift e del Diving Reflex? Come li riproduci in ambiente non subacqueo. Puoi documentarmi la tua attività di ricerca? grazie prof. Massimo Malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite collega Inviato Agosto 9, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 9, 2005 io espongo dei fatti concreti basati su sperimentazioni scientifiche di 30 anni di attività, se tu sei perplesso non posso farci niente; <{POST_SNAPBACK}> Non metto ASSOLUTAMENTE in dubbio le sperimentazioni e le ricerche da Lei pazientemente portate avanti. in ogni caso dammi una spiegazione scientifica sulla tua perplessità e sul perchè ritieni che un'apnea a secco sia del tutto sovrapponibile ad un'apnea umida. <{POST_SNAPBACK}> A dire il vero non so darLe spiegazioni scientifiche, da ignorante encicopledico quale sono. Solo non mi sembrava di aver affermato che l'apnea a secco e quella umida potessero essere sovrapposte. A dire il vero non mi sembrava neanche di averle paragonate. Un conto è sovrapporre due cose così diverse tra loro, un altro è affermare che una delle due sia "qualcosa che non serve assolutamente a nulla". Credo , e qui magari pecco di presunzione, che tra i due estremi ci possa essere una sfumatura leggermente differente. Cosa mi dici del Blood Shift e del Diving Reflex? Come li riproduci in ambiente non subacqueo. <{POST_SNAPBACK}> Nulla , lo giuro, non dico nulla!! e non ho neanche mei pensato che si potessero riprodurre, figuriamoci in ambiente non subacueo!! Scherzi a parte ho sempre inteso tali allenamenti come allenamenti per la mente piu' che per il corpo, proprio perchè in assenza dei fenomeni sopra descritti. Puoi documentarmi la tua attività di ricerca? <{POST_SNAPBACK}> Dunque... io , stefano, rita , monica , maurizio e nicola. pausa pranzo ai giardini reali qualche esercizio di cui parlavo nell'altro post per una settimana tutti hanno piu' che raddoppiato i tempi di apnea a secco stupendo prima se stessi e poi me. non vale molto vero? comunque credo che l'utilità di certi esercizi si da ricercare esclusivamente nel lavoro mentale , non in quello fisico. Solo che definirlo totalmente inutile mi sembrava eccessivo. Soprattuto per le persone che avvicinandosi all'apnea non hanno troppo tempo da passare in acqua allenandosi costantemente e correttamente. La ringrazio per dedicare tempo anche a risposte per persone ignoranti e presuntuose come me. Con Stima andrea vitturini Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 9, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 9, 2005 ......E' certamente consigliabile imparare delle metodiche di respirazione controllata (basta leggere uno dei tanti manuali di apnea) piuttosto che esercitarsi con qualcosa che non serve assolutamente a nulla. questo non è un allenamento mentale? imparare una metodica di concentrazione tipo pranaiama, ioga e quant'altro risulta molto più utile di un'apnea a secco che come ripeto in termini di miglioramento delle proprie performance subacquee non serve proprio a nulla: vedi che con l'apnea umida si innescano anche dei coinvolgimenti emotivi che con quella asecco non potrai mai avere; s'innescano inoltre delle modificazioni fisiologiche che condizionano notevolmente il tempo di apnea; ti sei mai chiesto perchè Haggy Statti a secco aveva un'apnea di 40 secondi e sott'acqua ci stavo sino a 4 minuti? l'esercitarsi con apnea a secco per migliorare le proprie performance subacquee presuppone che si abbiano gli stessi fenomeni di quando si è immersi (cioè a dire che i 2 tipi di apnea sono simili). Ritengo che un buon apneista debba conoscere ciò che avviene al proprio corpo quando và sott'acqua ecco il motivo della domanda sul Blood Shift e il Diving Reflex. Per attività di ricerca intendevo bibliografica non certo scientifica (non sono polemico sino a questo punto, credo che ormai mi conosciate ); anche se sinceramente ci sono rimasto male (e questo si capisce dal prof. davanti al mio nome) massimo malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite collega Inviato Agosto 9, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 9, 2005 (modificato) ......E' certamente consigliabile imparare delle metodiche di respirazione controllata (basta leggere uno dei tanti manuali di apnea) piuttosto che esercitarsi con qualcosa che non serve assolutamente a nulla. questo non è un allenamento mentale? imparare una metodica di concentrazione tipo pranaiama, ioga e quant'altro risulta molto più utile di un'apnea a secco che come ripeto in termini di miglioramento delle proprie performance subacquee non serve proprio a nulla: vedi che con l'apnea umida si innescano anche dei coinvolgimenti emotivi che con quella asecco non potrai mai avere; s'innescano inoltre delle modificazioni fisiologiche che condizionano notevolmente il tempo di apnea; ti sei mai chiesto perchè Haggy Statti a secco aveva un'apnea di 40 secondi e sott'acqua ci stavo sino a 4 minuti? l'esercitarsi con apnea a secco per migliorare le proprie performance subacquee presuppone che si abbiano gli stessi fenomeni di quando si è immersi (cioè a dire che i 2 tipi di apnea sono simili). Ritengo che un buon apneista debba conoscere ciò che avviene al proprio corpo quando và sott'acqua ecco il motivo della domanda sul Blood Shift e il Diving Reflex. Per attività di ricerca intendevo bibliografica non certo scientifica (non sono polemico sino a questo punto, credo che ormai mi conosciate ); anche se sinceramente ci sono rimasto male (e questo si capisce dal prof. davanti al mio nome) massimo malpieri <{POST_SNAPBACK}> Daccordo sul principio ma mi rode non poter dedicare neanche un po' del mio tempo a qualcosa che, mi fa piacere pensare, abbia a che fare con l'apnea io, ma sono sicuro tanti altri nascosti nell'ombra , continuerò a perdere un po' di tempo in maniera innocente sperando di tornare presto a sperimentare BS & DR :-) un caro saluto Professore!!! andrea Modificato Agosto 9, 2005 da collega Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 9, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 9, 2005 acqua limpida e tanto pesce da sparare Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
simopf Inviato Agosto 10, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 10, 2005 CURIOSITA': valgono le stesse considerazioni sovracitate se l'apnea viene fatta durante attività aerobica? ossia se corro tenendo il fiato serve a qualcosa? grazie disponibile prof Simone Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 10, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 10, 2005 in termini tecnici c'è un'inversione del rapporto Lattati/Piruvati con uno spostamento del pH del sangue verso l'acidosi Ogni tanto mi piace fare il prof. "str#nzo" Diciamo che l'apnea in corso di attività aerobica (tipo corsa veloce) aumenta il debito di ossigeno oltre a provocare (ai gradi estremi) le modificazioni biochimiche che ho descritto sopra e che si possono riassumere con il termine acidificazione del sangue. massimo malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite mcap67 Inviato Agosto 10, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 10, 2005 Premettendo che non faccio apnea a secco, potrei chiederti un approfondimento (alla portata di tutti) sulla tua citazione "comparsa delle aritmie potenzialmente pericolose"? Un tempo avevo letto sempre in un tuo post di rischio di "morte bianca". Che cosa potrebbe accadere? Grazie ancora, Marco. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 10, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 10, 2005 uno degli effetti dell'apnea ( e dell'incremento dei valori dell'Anidride Carbonica nel sangue) è il rallentamento del battito cardiaco sino a valori bassissimi; in queste condizioni il tessuto deputato a far nascere gli impulsi elettrici che originano i battiti del cuore può andare incontro ad una sorta di "convulsioni" che fanno nascere i battiti in zone in cui di norma non dovrebbero; questi battiti, definiti ectopici o extrasistolici, si inseriscono nelle pause tra i battiti normali e danno origine a delle aritmie (contrazioni incoordinate e non "temporizzate") del cuore che possono essere estremamente pericolose per chiunque (specie se si tratta di un soggetto immerso). massimo malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Lucas Inviato Agosto 11, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 11, 2005 in termini tecnici c'è un'inversione del rapporto Lattati/Piruvati con uno spostamento del pH del sangue verso l'acidosi Ogni tanto mi piace fare il prof. "str#nzo" Diciamo che l'apnea in corso di attività aerobica (tipo corsa veloce) aumenta il debito di ossigeno oltre a provocare (ai gradi estremi) le modificazioni biochimiche che ho descritto sopra e che si possono riassumere con il termine acidificazione del sangue. massimo malpieri <{POST_SNAPBACK}> ciao Massimo, volevo aggiungere che aumentando la quantità di acido lattico nei muscoli sottoposti ad attività in apnea, aumenta anche l'insorgere di crampi, o sbaglio??? ciao Lucas Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Manu75 Inviato Agosto 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 12, 2005 Un dottore in cardiologia una volta mi disse che le extrasistole durante la giornata le possiamo avere tutti per vari motivi e se il cuore e' sano non preoccupano...vengono registrate anche durante una apnea e non danno problemi se singole e monomorfe...bho che cosa complessa...conosco gente che ha extrasistole e gli hanno dato l'idoneita'...addirittura istruttori di apnea... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Agosto 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Agosto 12, 2005 purtroppo in questa sede non è possibile abbandonarsi a dissertazioni sull'incidenza di aritmie provocate da salve di extrasistoli su un cuore che presenta un ritmo estremamente rallentato come avviene nell'apnea. massimo malpieri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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