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LA PROVA DEL NOVE!


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Mi sembra che si facciano dei discorsi leggermente campati per aria!!!!.

 

E certo e' ovvio che esclusa la parte che partecipa attivamente al Forum gli altri pescatori in Apnea, rozzi non sono ma Ignoranti si :lol::lol: .

 

L'altro giorno al Mare ho incontrato un Pescatore mi pare si chiamasse Massimo Scarpati.

 

Che strano al Forum non partecipa pero' dovevi vedere le cose che diceva e i Pesci che prendeva!!!!!

 

Poi Pero' ho pensato aaaaaaaaaaaaaa ma questo non e' iscritto al Forum quindi lo subito classificato in codesto modo.

 

Pescatore Medio: Ignorante Rozzo Sparacchiatore di Cerniotte.

Competenza E conoscenza del Mare: ZERO ASSOLUTO

 

Insomma un emerito Ignorantone Pescatore della Domenica :lol::lol:

 

Pero' Stranamente ho notato che lo conoscono in tanti giusto per qualche piccola cosa che ha fatto!

Ma CMQ niente di particolare Sempre ignorante eeeeee

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Riguardo alla diatrabia sul pescatore medio o non, consapevole o ignorante o quant'altro veniamo definiti vi riporto un'aneddoto di ieri.

 

Assemblea provinciale provincia Milano per approvazione bilanci e elezioni.

 

Indosso la mia divisa di ordinanza con scritto ben visibilmente "team pesca in apnea"

Prima delle operazioni di voto vengo ripetutamente avvicinato da cocchieri e portapromesse di entrambi gli schieramenti in lizza.

Pare che il nuovo presidente verrà deciso da una manciata di voti (non sarà così).

Visto che la mia delega è appetibile "approfitto" per sostenere la causa della pesca in apnea.

Sorpresa! :eek::eek::eek:

 

 

I miei interlocutori fanno occhi sbarrati, non sanno cosa sia la pesca in apnea, mi parlano di Eccellenza e società piccole, insisto su pesca in apnea e spazi acqua, vengo accompagnato dai candidati che rimandano la discussione a elezione avvenuta (nella speranza del mai).

Ma sapete che per far capire di cosa parlassi sono dovuto ricorrere ripetutamente al nome PELIZZARI?

Ok , sono cose di pianura, ma è sconvolgente che dei delegati neppure sappiano della nostra esistenza, oppure abbiano una visione distorta della nostra realtà.

E questi signori in applicazione delle regole democratiche talvolta si trovano a dicidere della nostra attività.

 

Mi convinco che forse non siamo vittime della "nostra ignoranza" ma della "mancata conoscenza altrui".

 

Altro che sparapesci o sparacchiatori di cernie, quì c'è in giro gente che decide di noi senza neppure sapere come è fatta una cernia e senza sapere il significato del termine "pescatore in apnea".

Noi siamo minoranza, va bene, ma non è che anche troppi di noi preferiscano ad andare a pesca al posto di fermarsi un attimo a riflettere sul nostro futuro???

Possibile che tra di noi siamo così ben informati e consapevoli su tutto, pronti a definirci vicendevolmente ignoranti alla minima lacuna, e perdiamo di vista che è "l'ignoranza esterna" ad annegarci?

 

 

Ps: se qualcuno è interessato faccio un post a posta per tutti i retroscena della elezione di un presidente provinciale. Ci sono molti aspetti interessanti per capire le cause della nostra ghettizzazione. Ho parlato con il delegato Lecco sig.Airoldi (colui che ci ha ghettizzato), ora so come pensano i nostri detrattori interni alla federazione. :wacko::wacko::boxing::boxing:

 

Mauro

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Riguardo alla diatrabia sul pescatore medio o non, consapevole o ignorante o quant'altro veniamo definiti vi riporto un'aneddoto di ieri.

 

Assemblea provinciale provincia Milano per approvazione bilanci e elezioni.

 

Indosso la mia divisa di ordinanza con scritto ben visibilmente "team pesca in apnea"

Prima delle operazioni di voto vengo ripetutamente avvicinato da cocchieri e portapromesse di entrambi gli schieramenti in lizza.

Pare che il nuovo presidente verrà deciso da una manciata di voti (non sarà così).

Visto che la mia delega è appetibile "approfitto" per sostenere la causa della pesca in apnea.

Sorpresa! :eek:  :eek:  :eek:

 

 

I miei interlocutori fanno occhi sbarrati, non sanno cosa sia la pesca in apnea, mi parlano di Eccellenza e società piccole, insisto su pesca in apnea e spazi acqua, vengo accompagnato dai candidati che rimandano la discussione a elezione avvenuta (nella speranza del mai).

Ma sapete che per far capire di cosa parlassi sono dovuto ricorrere ripetutamente al nome PELIZZARI?

Ok , sono cose di pianura, ma è sconvolgente che dei delegati neppure sappiano della nostra esistenza, oppure abbiano una visione distorta della nostra realtà.

E questi signori in applicazione delle regole democratiche talvolta si trovano a dicidere della nostra attività.

 

Mi convinco che forse non siamo vittime della "nostra ignoranza" ma della "mancata conoscenza altrui".

 

Altro che sparapesci o sparacchiatori di cernie, quì c'è in giro gente che decide di noi senza neppure sapere come è fatta una cernia e senza sapere il significato del termine "pescatore in apnea".

Noi siamo minoranza, va bene, ma non è che anche troppi di noi preferiscano ad andare a pesca al posto di fermarsi un attimo a riflettere sul nostro futuro???

Possibile che tra di noi siamo così ben informati e consapevoli su tutto, pronti a definirci vicendevolmente ignoranti alla minima lacuna, e perdiamo di vista che è "l'ignoranza esterna" ad annegarci?

 

 

Ps: se qualcuno è interessato faccio un post a posta per tutti i retroscena della elezione di un presidente provinciale. Ci sono molti aspetti interessanti per capire le cause della nostra ghettizzazione. Ho parlato con il delegato Lecco sig.Airoldi (colui che ci ha ghettizzato), ora so come pensano i nostri detrattori interni alla federazione. :wacko:  :wacko:  :boxing:  :boxing:

 

Mauro

 

 

 

E' per questo che proponevo una licenza, o meglio un patentino, per acquisire ufficialità e visibilità. L'ho scritto in una delle 12 pagine di questo forum, mi dispiace non essere più preciso ma non mi ricordo quale.

 

In quanto alla media dei pescatori in apnea rispondo a skrabb, Uccio e Frog dicendo che non è vero che escludo i "presenti" dal conteggio, li posiziono invece in un solo piatto della bilancia, ben lontani dall'ago che invece rappresenta la media! 5.000 utenti sono assolutamente più che sufficenti per analizzare tendenze in qualsiasi statistica, basta che siano uniformemente distribuiti, e non è questo il caso.

Sarebbe attendibile un'indagine politica fatta su un campione di 5.000 lettori di un solo giornale (per es. "l'unità", oppure "il giornale", fate voi)? No di certo!

 

Pesco da poco, ed in questo poco tempo ho conosciuto di persona Signori pescapneisti, pescapneisti modesti ma onesti, e veri e propri bracconieri incoscenti, e mi sono fatto l'idea che il mondo della pesca in apnea ha bisogno di un ulteriore salto di qualità. Semplicemente.

 

Grazie ancora a tutti voi per lo scambio di opinioni e al gestore del forum per questo splendido spazio.

 

Riccardo

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Riccardo ti faccio notare che fai due errori,a mio parere gravi nella tua interpretazione.

 

1)Il forum di AM non è espressione di una parte dei pescasub ma di tutti i pescasub.L'unità o il secolo d'italia sono giornali "di partito" ed è ovvio che su di essi non si possono fare statistiche.Se però prendi giornali neutri puoi fare statistiche politiche tra i lettori avvicinandoti moldo al dato vero.Nel mondo di oggi TUTTI hanno accesso ad internet e AM non è un forum difficile da capire o elitario.I suoi iscritti sono dunque in grado benissimo di rappresentare la media dei pescasub.Chiunque frequenta il forum frequenta dunque la media dei pescasub e può giudicare.E se guardi bene,anche tra le righe,ci trovi davvero tutti i tipi di pescasub qui.

 

2)Dici di pescare da poco e di aver conosciuto diversi tipi di pescatori.Non fare lo stesso errore di uccello.Se hai un'esperienza limitata come puoi pensare di avere un quadro della situazione media della pescasub in Italia?

Ammetti che la tua scarsa esperienza non può fare testo e che è molto più statistico il forum.Ripeto fa molta più statistica un forum con migliaia di iscritti che una ristretta cerchia di conoscenze.

 

In base a questi due fatti non è possibile sostenere efficacemente i vostri argomento sulla media dei pescasub.La media è quella del forum e mostra chiaramente chi è il pescasub:mediamente è una figura rispettosa delle leggi e della natura.

 

In ultimo,un tesserino o qualsivoglia documento,non potrà darci vantaggi e non potrà elevare il livello del pescasub.Il rozzo o il maleducato tale rimarrà.Per guidare una macchina ci vuole un lungo corso e un esame eppure le città sono piene di villani al volante.

La bontà d'animo,l'educazione e l'onestà sono cose che non si insegnano con un corso a persone ormai adulte.Credo sia fin troppo ovvio.

 

 

 

Ciao

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Comunque a mio parere, non è solo una questione di pescatore rozzo o ignorante, chi infrange le regole non è certo ignorante, anzi con ottime probabilità conosce tutte le leggi che regolano la pesca in apnea proprio per riuscire, se beccato, ad uscirne con il minimo danno.

Comunque a mio parere l'età fa la differenza, tutte le nuove leve, di conseguenza dai 35 anni in giù sono molto più educate al rispetto delle leggi e della cultura subacquea, di conseguenza io sono molto ottimista sul futuro del nostro sport. secondo me è una questione di un decennio per ottenere completamente il posto che ci spetta nel mare

Ciao Gabriele :angel:

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Ciao Uccio,

le tue motivazioni di contrarietà al tesserino sono nobili, ma non affrontano il problema.

Il problema di immagine e pregiudizio non potrà certo solo essere risolto dal tesserino, come non potrà bastare un ottimo lavoro di propaganda tipo quello del Pelo.

Il tesserino occorre per separare il bianco dal nero, il buono dal cattivo.

Certamente anche i bracconieri e gli irresponsabili accorreranno all'ombrello protettivo dell'affiliazione, ma potranno sempre essere richiamati o sospesi.

Questo si chiama autodisciplina e affidabilità, quelli che da fuori ci osservano questo cercano. E poi una volta per tutte potrò definire "ignorante" coloro che ci giudicano senza conoscerci, o che volutamente approfitta di questa nostra debolezza strutturale.

 

Mauro

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Ciao Uccio,

le tue motivazioni di contrarietà al tesserino sono nobili, ma non affrontano il problema.

Il problema di immagine e pregiudizio non potrà certo solo essere risolto dal tesserino, come non potrà bastare un ottimo lavoro di propaganda tipo quello del Pelo.

Il tesserino occorre per separare il bianco dal nero, il buono dal cattivo.

Certamente anche i bracconieri e gli irresponsabili accorreranno all'ombrello protettivo dell'affiliazione, ma potranno sempre essere richiamati o sospesi.

Questo si chiama autodisciplina e affidabilità, quelli che da fuori ci osservano questo cercano. E poi una volta per tutte potrò definire "ignorante" coloro che ci giudicano senza conoscerci, o che volutamente approfitta di questa nostra debolezza strutturale.

 

Mauro

 

 

Mauro,ad oggi chi ci chiede il tesserino?A chi andranno i soldi del tesserino e che finalità avranno?

 

Rispondi a queste domande e capirai che il tesserino non ci darà nulla in più,anzi......

 

La FIPSAS è un'associazione sportiva e,a quanto dice,vuole rimanere tale.Un'associazione sportiva non può costringere nessuno a pagare nulla.Pagano solo quelli che vogliono aderire alle iniziative(gare soprattutto)promosse dall'associazione e pagano VOLONTARIAMENTE.

Solo lo stato può far pagare per legge.

Lo stato mai e poi mai spenderà i soldi che prende da noi in nostro favore,credo che questo sia talmente ovvio che è inutile che ne parliamo.

 

Il discorso del tesserino,che io comunque non condivido per principio, non tiene conto di queste cose ed è dunque inutile.

Un'associazione non può far pagare per forza una quota.

 

 

Oltre a questo ci sono le solite mie motivazioni che,dove non c'è la buona volontà,una piccola tassa non risolve ma ne abbiamo già parlato e lo sai come la penso su questo punto.

 

Invece,da quanto ho detto sopra,si capisce che il discorso

 

"Pago dunque ottengo "

 

non ha senso.Solo lo stato può imporre a tutti di pagare e lo stato non ha come finalità la promozione della pescasub.La federazione,anche se avesse questa finalità(e non ce l'ha più di tanto)non potrebbe costringere nessuno.

 

Da qui la mia speranza affinchè si inizino delle campagne di tesseramento VOLONTARIO.Se aumentiamo il peso della pescasub nella federazione si può sperare(ma niente di più)in un maggior interessamento.Ma il tutto deve essere e può essere solo volontario

 

 

Ciao

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E scusa se aggiungo qualcos'altro.

 

Proprio perchè solo lo stato può far pagare per legge è impensabile che lo stato pensi di far pagare solo noi pescasub.

 

Di sicuro farà pagare,se lo deve fare,tutti i pescatori.Ora di fronte agli altri,noi pescasub siamo pochi per cui non costituiamo affatto un soggetto interessante economicamente.Da qui si capisce bene che mai pagare ci darà dei vantaggi.

 

Se invece,per assurdo,lo stato decidesse di far pagare solo noi pescasub,questo sarebbe indice di una discriminazione mostruosa ai massimi livelli nei nostri confronti e non ci sarebbe proprio nulla da essere contenti.

 

Dunque allora,scusa se mi ripeto,l'illusione che i soldi di un tesserino obbligatorio vengano spesi in iniziative in nostro favore non ha alcuna ragione di essere:è solo un'interpretazione ingenua ma sbagliata.

 

Chi deve fare le campagne in nostro favore non può farci pagare per forza,chi può farci pagare non farà mai campagne.Allora mi spiegate a che cavolo serve il tesserino?

 

 

Ciao

Ciao

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Uccio

la mia illusione che pagando un tesserino obbligatorio improvvisamente la nostra associazione si trasformi in un ente di tutela e promozione della pesca in apnea è quella che è: UNA ILLUSIONE, MIA.

 

La realtà sarebbe fatta di una associazione raccogli soldi-spendi soldi ove le voci di spesa principali sarebbero stipendi, rimborsi spese, affitti, pubblicità (de chè), concessioni varie, mezzi, assemblee-riunioni-cenoni, e in tutti gli altri modi in cui si possa sprecare un capitale.

 

Naturalmente l'ultima attività di tale associazione sarebbe frequentare i tavoli giusti al momento giusto sostenendo i giusti argomenti per una doverosa difesa della nostra immagine e sfatare i soliti pregiudizi, in pratica alle località di convegno ci si arriverebbe per poi perdersi nelle hall degli alberghi in seguito alla pesante digestione del doveroso cenone della sera precedente seguito alle tante tappe del viaggio di trasferimento effettuato in più tappe (naturalmente una riunione va preparata con preriunioni in più luoghi).

 

Ho reso l'idea di ciò che tu non vorresti?

 

Ma ciò non toglie che l'immobilità nostra non ci aiuti affatto, anzi ci espone sempre di più al pregiudizio. Se speri che bastino le iniziative di San Pelizzari per salvarci, o il solo definirci "pescatori in apnea" sei fuori strada, non perchè la tua strada è sbagliata ma semplicemente perchè agli "altri" non gliene importa una cippa.

 

Loro si dividono in due categorie:

-quelli che ignorano chi siamo ma ci giudicano in base a pregiudizi

-quelli che sanno chi siamo ma fanno gli affari propri sulla nostra pelle, utilizzando in modo strumentale i pregiudizi altrui.

 

Noi se non vogliamo soccombere definitivamente dobbiamo difenderci.

Visto che dall'alto non cade nulla, anzi, ci sono anche altri rischi (morte tua-vita mia), vediamo di far salire le cose dal basso.

 

L'unico strumento utile dal basso sono i CIRCOLI, spontanei, preparati, motivati.

Il potenziale dei circoli è inespresso, ingabbiato in una rete di favoritismi e deleghe, insabbiato nelle piccole invidie, bloccato da strategie di piccoli poteri.

 

Possibile che solo la nostra fipsas dica di essere un'associazione sportiva e basta quando in contemporanea esiste un'altra fipsas che gestisce acque, vigila e evita che i propri affiliati siano vittima di pregiudizio?

Ma loro hanno affiliati, tanti, più impreparati dei nostri, ma tanti e la loro forza non è la conoscenza ma il numero. E lo vediamo, sulla nostra pelle.

Perchè non fare come loro? Non siamo più belli.

 

ps: Uccio non pretenderò mai di convincerti ma lasciami sperare

 

Mauro

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Mauro ma la questione è diversa.

 

Tutti sperate che i soldi del tesserino vadano a finanziare la FIPSAS o comunque qualcuno che si occupi di pescasub ma non è così.

 

E' questo l'errore principale.

 

I soldi andranno allo stato Italiano e non finanzieranno alcunchè.

 

Io non so come sia organizzata la questione in acque interne ma in mare la FIPSAS non ha alcun potere di gestione e non riceverà una lira dal tesserino obligatorio.Come potrebbe servire allora?Come si fa a sperare che pagando qualcuno si occupi di noi?I soldi andranno ad un soggetto(lo stato)che i pescasub manco sa che esistono.

 

L'equivoco forse nasce dal fatto che in acque interne la cosa è diversa.Ma,anche rimanendo in acque interne,se non sbaglio lì si può pescare anche senza l'affiliazione alla FIPSAS.E' così?

In tal caso la tessera FIPSAS è anche lì volontaria e non obligatoria.

 

E comunque i pescasub in acque interne pagano come i cannisti,allo stesso identico modo,ma la discriminazione c'è lo stesso.Questo dimostra alla grande quello che dico io:dove manca la volontà pagare non basta!

 

Ma in mare,come detto,la questione non è questa perchè non si pagherebbe alla federazione ma allo stato.

 

E allora perchè continuare a vivere di sogni?Perchè continuare a chiedere noi stessi una tassa(che in fin dei conti questo è)che,per sua natura,non potrà darci nulla?

 

Un'illusione che già abbiamo identificato come tale e nulla più vale la perdita di un diritto(pescare in mare senza pagare)?Io dico di no!

 

Ogni volta mi vengono fatti i soliti discorsi che i soldi potrebbero questo potrebbero quello. Ma io vi chiedo:COME?

Come potrebbero se lo stato è l'unico che può farci pagare ed è l'unico che intascherà i soldi?

 

Ragazzi se manco voi sapete il "come" perchè continuate a volere 'sta tessera obligatoria?

 

Io posso sperare all'infinito che se pago le tasse gli asini voleranno ma in realtà lo stato gli asini non me li farà volare mai e intanto si sarà preso i miei soldi.

 

Se vogliamo fare qualcosa con la FIPSAS ci vuole una campagna tessere massiccia.Bisogna coinvolgere i forum e le riviste e in breve le tessere aumenteranno.E' l'unico modo perchè la FIPSAS non può ricevere i soldi della tessera obligatoria per cui è inutile continuare a sperare in cose impossibili,meglio vedere cosa è possibile e indirizzarsi in tal senso.

 

Non sei d'accordo?

 

Ciao

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Uccio

tu sai bene che il tesserino arriverà indipendentemente da te, da me e dalla fipsas.

Perchè? Lo sai, se non ricordi guarda cosa mi ha postato Giorgio nel messaggio 125.

 

Fipsas potrebbe muoversi per tempo al fine di utilizzare questa risorsa economica supplementare, e potrebbe utilizzarla per attività a noi utili.

Come? Io ho postato cosa mi piacerebbe, se non ricordi rileggiti in sequenza i miei messaggi 84-86-87-88-91 che precedentemente ti hanno trovato in disaccordo.

 

Ricordati che a far nulla fipsas si ridurrà a fare da cassiere per lo stato Italiano.

 

Per le acque interne è obbligatoria la licenza regionale e la tessera fipsas, obbligatoria per la pratica della pesca in apnea.

La discriminazione di cui siamo vittime (non ovunque, Garda docet) è debolezza nostra di categoria, debolezza numerica e tattica autolesionistica (ci proponiamo con una immagine sbagliata, inadeguata ai tempi).

 

Naturalmente sulla campagna di tesseramento volontario mi trovi daccordissimo (cosa che sto già facendo da tempo), comunque il semplice tesseramento non basta se non troviamo la volontà di auto-rappresentarci.

Auto-rappresentarci vuol dire anche affronatare da singloli i problemi comuni, visto che dall'alto cade poco o nulla.

Oppure preferisci lamentarti a vita che nessuno ha pensato a te?

Quando arriverà l'ora di capire che dobbiamo discutere sul "cosa fare" e smetterla di discutere sul "perchè fare"?

Esisterà questa ora, ci troveremo preparati o saremo già estinti?

 

Ciao Mauro

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La realtà è che il tesserino ce lo imporrà lo stato e la FIPSAS non riceverà una lira.

Come potrà mai utilizzare fondi che non le arriveranno?

Come potrà fare da cassiere dello stato se i soldi non le arriveranno affatto ma saranno direttamente versati allo stato?

 

L'unica cosa che la FIPSAS potrebbe fare è una campagna tesseramenti massiccia ma mi pare di aver capito che i dirigenti non ne hanno alcuna voglia.Magari prima di rispondere ad una domanda si informano se chi ha fatto la domanda stessa è tesserato o no ma poi non fanno nulla per "invitare nella FIPSAS" quanti ne sono fuori.

 

Per lo acque interne io sapevo che la tessera FIPSAS non era obbligatoria,lo è solo per i sub?Ricordo bene che quando i cannisti protestavano più di uno ha minacciato di non rinnovare la tessera FIPSAS "che si può pescare anche senza,con la sola licenza"

 

Che ti devo dire di più?

 

Per me sperare che lo stato ceda alla FIPSAS i fondi del tesserino è un'assurdità.I soldi rimarranno allo stato e la FIPSAS non vedrà un soldo e chi ci sperava rimarrà con le sue speranze.

 

Per questo io non capisco su che basi molti sperano nel tesserino.

Si vuole il tesserino sperando che questi soldi in modo "anomalo" vadano alla FIPSAS e sperando che la FIPSAS in modo "anomalo" usi questi soldi per noi sub.

Cioè si vuole perdere un diritto aggrappandosi a due speranze estremamente improbabili.Ragazzi si vede che siamo alla frutta allora.

 

Io non sono d'accordo su questo approccio.Non sono uno che si piange addosso abitualmente ma per natura do credito solo a cose probabili mentre qua si tratta di una cosa praticamente impossibile.

 

Se sono io che dico cose non vere correggetemi ma per favore non mi rispondere con speranze estrememente improbabili.

 

Qua si tratta della perdita di un diritto e di soldi da versare.Se lo dobbiamo auspicare,almeno che sia per una causa probabile e non per una quasi impossibile.

 

Ciao

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Ma dove sta scritto che usufruire di un bene pubblico come la fauna ittica (che è demaniale) sia un diritto? L'unico diritto esistente è quello della pari dignità tra pescatori che fipsas per statuto si è impegnata a difendere.

Scordiamoci il diritto al prelievo, viviamo in una società.

 

La licenza regionale basta per pescare nelle acque normali, la fipsas occorre nelle acque convenzionate fipsas, esistono molte acque in concessione differenti (es: ups Valtellina, apd Novara, valSesia, ecc. ecc. ecc.), le concessioni vengono decise a livello provinciale, chiunque abbia i numeri può chiedere concessioni, anche privati.

 

Uccio cadi sempre nel solito discorso, ti lamenti e dissenti perchè nulla "cade dall'alto" ma ti guardi bene dall'attivarti affinchè qualcosa possa cadere.

 

I pescatori in apnea praticano due discipline:

-la pesca in apnea

-il lamento che nessuno fa qualcosa per loro

 

Buon divertimento

 

Mauro

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Mi sembra una discussione paradossale.

 

Dove sta scritto il fatto del diritto?

semplice nella legislazione italiana attuale che dice che io,senza pagare nulla,posso andare a pesca in mare.Negare questo vuol dire negare l'evidenza.

 

Io mi lamento e non mi attivo?

Ma come si attiva chi spera in cose inverosimili?Continua a sperare che pagando lo stato la FIPSAS farà questo o quello,è impossibile,io lo so e tu lo sai,se poi ci vuoi sperare fallo ma non dire a me che io non faccio nulla.Cosa fa più di me chi spera nel tesserino obbligatorio?Io almeno non faccio nulla ma non mi cullo nei sogni.

 

I fatti sono che i soldi del tesserino obbligatorio non andranno alla FIPSAS e che dunque questa non potrà usarli per alcuna iniziativa.Il resto sono chiacchere.

 

Con questo chiudo perchè non mi pare che sia possibile il confronto sulla base di speranze campate in aria e impossibili.

 

Ciao :bye::bye::bye::bye:

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