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LA PROVA DEL NOVE!


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Barbara ma perche non ti fai un account tuo....????? la gente pensa di leggere Mauro anche se alla fine ti firmi ...

a proposito vieni anche tu al mare domani??? :lol:

io metterei comunque una bella foto ....almeno vedono la differenza.... :lol:  :bye:

Caro Giovanni, per chiarire blu3 è mio e dovrebbe Mauro aprirsi un altro account...........lasciamo perdere ........a parte questo piccolo particolare, abbiamo un solo pc, e lo usa tutta la famiglia quindi non avendo voglia di aprire una nuova casella di posta non ne posso aprire un altro.

 

Dai va bene così tanto lo stile di scrittura è completamente diverso, si vede il tocco femminile!!!!!! :P:P:P:P:devil::devil::devil:

 

Ciao

Barbara

 

PS Mauro l'ho mandato a fare la spesa è per quello che riesco ad usare il PC.

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Ciao  ragazzi,

ho impiegato un po' di tempo a leggere questi lunghissimi interventi e vorrei darvi un parere di lettore.

 

Da non pescatore, da esteno vedo che non avete preso in considerazione una cosa. .........Vi serve un'ANAGRAFE.

 

Probabilmente cio' si puo' raggiungere attraverso una licenza a pagamento o no, con corsi o no, questo sta a voi a proporlo e a deciderlo, ma ricordate che senza sapere quanti sono i pescatori in apnea, non si possono fare statistiche di alcun tipo, dividere i buoni dai cattivi ecc. ecc.........tutto cio' che dite da sempre......

 

PRATICAMENTE NON ESISTETE  siete gli ZINGARI DEL MARE

 

Secondo me se prima non vi registrate e vi contate non potete essere presi in considerazione dalla società, dal mondo politico perchè dovete dire CHI SIETE, COSA FATE QUANDO COME E CON CHE REGOLE.

 

 

Ciao Barbara

Cara Barbara,nessun pescatore sportivo in mare(compresi quelli di superficie)deve pagare nulla.Perchè noi dovremmo farlo?Per dare la dimostrazione a chi già lo pensa e ci discrimina che siamo diversi dagli altri sportivi?

Anche questa motivazione che proponi non mi convince,dobbiamo lottare per essere assimilati agli altri,per far capire che facciamo meno danni di tutti,dire che,al contrario degli altri,noi abbiamo bisogno di una licenza o,peggio,di corsi obbligatori dimostra proprio la tesi,sbagliata,che dobbiamo distruggere.

Istituire solo noi sub una licenza sarebbe come dare ragione a chi ci denigra.

 

Ciao :subh::bye::bye:

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Ciao  ragazzi,

ho impiegato un po' di tempo a leggere questi lunghissimi interventi e vorrei darvi un parere di lettore.

 

Da non pescatore, da esteno vedo che non avete preso in considerazione una cosa. .........Vi serve un'ANAGRAFE.

 

Probabilmente cio' si puo' raggiungere attraverso una licenza a pagamento o no, con corsi o no, questo sta a voi a proporlo e a deciderlo, ma ricordate che senza sapere quanti sono i pescatori in apnea, non si possono fare statistiche di alcun tipo, dividere i buoni dai cattivi ecc. ecc.........tutto cio' che dite da sempre......

 

PRATICAMENTE NON ESISTETE  siete gli ZINGARI DEL MARE

 

Secondo me se prima non vi registrate e vi contate non potete essere presi in considerazione dalla società, dal mondo politico perchè dovete dire CHI SIETE, COSA FATE QUANDO COME E CON CHE REGOLE.

 

 

Ciao Barbara

Cara Barbara,nessun pescatore sportivo in mare(compresi quelli di superficie)deve pagare nulla.Perchè noi dovremmo farlo?Per dare la dimostrazione a chi già lo pensa e ci discrimina che siamo diversi dagli altri sportivi?

Anche questa motivazione che proponi non mi convince,dobbiamo lottare per essere assimilati agli altri,per far capire che facciamo meno danni di tutti,dire che,al contrario degli altri,noi abbiamo bisogno di una licenza o,peggio,di corsi obbligatori dimostra proprio la tesi,sbagliata,che dobbiamo distruggere.

Istituire solo noi sub una licenza sarebbe come dare ragione a chi ci denigra.

 

Ciao :subh::bye::bye:

secondo me tra un po' bisognerà pagare anche per pescare con la canna in mare.....ne sono convinto......ormai si gratta il fondo del barile....e gratteranno anche questo..... :thumbdnn:

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Ospite Corallaro

Ritornando al tema della discussione, credo che l'ostracismo che la quasi totalità degli ambientalisti ha nei confronti della pesca subacquea deriva dal modo col quale tale attività venatoria viene praticata. O meglio, dal mezzo. Sparare con un fucile ad un animale viene giudicato crudele. Per lo stesso motivo, i cacciatori che sparano ai volatili ed alla cacciagione in genere, sono malvisti da animalisti ed associazioni ambientalistiche.

E' arcinoto a tutti che gli scempi ambientali siano causati da ben altri fattori.

Tuttavia, è molto più comodo prendersela con una minoranza di deboli, piuttosto che far la guerra agli interessi di potentati economici quasi sempre collusi con politici e governanti di livello locale e nazionale.

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Ritornando al tema della discussione, credo che l'ostracismo che la quasi totalità degli ambientalisti ha nei confronti della pesca subacquea deriva dal modo col quale tale attività venatoria viene praticata. O meglio, dal mezzo. Sparare con un fucile ad un animale viene giudicato crudele. Per lo stesso motivo, i cacciatori che sparano ai volatili ed alla cacciagione in genere, sono malvisti da animalisti ed associazioni ambientalistiche.

E' arcinoto a tutti che gli scempi ambientali siano causati da ben altri fattori.

Tuttavia, è molto più comodo prendersela con una minoranza di deboli, piuttosto che far la guerra agli interessi di potentati economici quasi sempre collusi con politici e governanti di livello locale e nazionale.

Devo dire che non è proprio un'opinione generalizzata,ad esempio ERMETE REALACCI parlamentare e presidente onorario di Legambiente è un ottimo pescasub e non ha mai fatto mistero della sua attività....bisognerebbe parlare con lui.....

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Gli ambientalisti si rivolgono a tutti e hanno da dire su tutto. Non è vero che si concentrano sui più deboli.

 

I pescapneisti non sono stinchi di santo: ho già riferito in questo forum di fatti di cui sono stato testimone. Inutile pubblicizzare un'immagine pulita se non corrisponde a realtà.

 

Se ci fosse un opuscolo sulle leggi in vigore allegato ad ogni fucile in vendita, ci sarebbe semplicemente più spazzatura (non letta).

 

Io ho iniziato a pescare solo dopo un corso di apnea, ovvero dopo aver pagato iscrizione e attrezzatura; non dico che prima di provare a prendere un fucile in mano avrei pagato subito la licenza, ma almeno uno stage a pagamento lo avrei fatto volentieri, per vedere se mi piaceva o no. E visto che mi piace, pagherei tranquillamente un importo che alla fin fine non è neanche lontanamente confrontabile con quanto spendo ogni volta per andare in mare (abito lontano dalla costa).

 

Se le AMP sono nate, ci sarà un motivo o no? il motivo è che secondo me il mare sta morendo. E quindi c'è bisogno di interventi drastici.

 

Un saluto e un grazie a tutti i partecipanti di questo forum, perché sento che una mia passione è condivisa da un sacco di altra gente.

Riccardo

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I pescapneisti non sono stinchi di santo: ho già riferito in questo forum di fatti di cui sono stato testimone. Inutile pubblicizzare un'immagine pulita se non corrisponde a realtà.

Non sono affatto d'accordo,la maggior parte dei pescasub rispettano le regole e non fanno alcun danno ambientale.Te lo dico a ragion veduta.

Quindi propagandare l'immagine pultia vuol dire solo dire la verità.

 

Come ho già detto trovo inutile e autolesionistico gettare fango sulla nostra categoria con accuse generiche prive di fondamento.Se hai assistito a qualcosa di illegale,vallo a denunciare.Se non lo denunci a che serve piangere qui?

 

Se ci fosse un opuscolo stai tranquillo che lo leggerebbero.Magari non tutti ma buona parte si.E basta che lo legga anche solo qualcuno per avere un buon risultato

 

Mi fa piacere che tu ti sia avvicinato alla pesca con un corso e tutto quanto ma è stata una tua scelta.Non trovo affatto giusto renderlo un obbligo.Chi non ha grandi motivazioni all'inizio si può appassionare dopo,se lo stronchiamo sul nascere è finita.

 

Le AMP sono nate per una causa giusta e tutti siamo d'accordo su questo.Sono organizzate male e non ci piove.Possono essere utilissime(ben più di ora) se ben organizzate.Il mare è sfruttato non dai pescasub e trovo ridicolo vietare ampie zone proprio alla categoria che lo sfrutta di meno.Soprattutto se,con un po' di iniziativa,la pescasub potrebbe trasformarsi in una forma di pescaturismo che eviterebbe qualche cala di reti da parte dei professionisti.

 

Ci vuole un orgoglio di categoria che io vedo solo in pochi.Me ne dispiaccio.Come possiamo sperare di farci apprezzare se ci schifiamo da soli?

 

Ciao

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Ospite Corallaro
Come ho già detto trovo inutile e autolesionistico gettare fango sulla nostra categoria con accuse generiche prive di fondamento.Se hai assistito a qualcosa di illegale,vallo a denunciare.Se non lo denunci a che serve piangere qui?

 

 

Le AMP sono nate per una causa giusta e tutti siamo d'accordo su questo.Sono organizzate male e non ci piove.Possono essere utilissime(ben più di ora) se ben organizzate.Il mare è sfruttato non dai pescasub e trovo ridicolo vietare ampie zone proprio alla categoria che lo sfrutta di meno.Soprattutto se,con un po' di iniziativa,la pescasub potrebbe trasformarsi in una forma di pescaturismo che eviterebbe qualche cala di reti da parte dei professionisti.

 

Come possiamo sperare di farci apprezzare se ci schifiamo da soli?

Sottoscrivo in toto. :thumbup::thumbup:

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ciao ragazzi (sto scrivendo dallo stand Alice dell'aeroporto di fiumicno)

Non aggiungo altro il mio modo di vedere l'ho ampliamente esplicitato.

Solo una cosaad Uccio, probabilmente un corso ed un esame potrebbero essere dei deterrenti per i giovanissimi che si avvicinano al nostro sport,

pero' io, seguivo mio padre a pescasub ed a caccia, appena compiuti 18 anni mi sono messo a studiare, ho dato l'esame ed ho preso la licenza di caccia senza nessun problema, anzi era tanta la passione che facevo il conto alla rovescia con grande ansia ed e' stata la mia prima grande soddisfazione di diciottenne. :bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Mamma mia,

ma quanto avete scritto?

C'è qualcuno in grado di fare un riassunto delle puntate precedenti? :lol::lol:

Non ho il coraggio di leggere quattro pagine di interventi arretrati.

Ciao

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Confermo quanto supposto da Uccio e cioè che è mia opinione che il pescasub medio oltre che rozzo e ignorante sia anche nocivo per l'ambiente.

 

Il motivo è che in questa categoria non rientrano solo i novellini delle vacanze ma anche pescatori esperti.

 

Tu dici che la pescasub non faccia danni? E allora dimmi, dove sono finite le cernie? Come mai i saraghi sono stati costretti a cambiare la loro strategia di fuga?

 

Sempre collegandomi a quanto detto da Uccio riguardo alla libertà di andare a pesca:

 

caro Uccio, perdonami, nemmeno nelle mie parole c'è animosità ma solo il desiderio di scambiare amichevolmente delle opinioni, però secondo me fai un grosso errore.

 

Innanzitutto il tuo concetto di libertà somiglia molto ad un autogestione utopica che sarebbe già improponibile in una piccola comunità, figuriamoci nel caso di uno sport praticato da centinaia di migliaia di persone, delle quali praticamente tutte autodidatte, ed in un paese come l'italia dove il concetto di ecologia è praticamente inesistente in qualsiasi settore.

 

Tornando poi all'immagine del pescasub, facciamo finta che tu abbia ragione e che la mia visione del pescatore medio sia solo frutto di fantasia e preconcetti. E allora?

Non importa dove origini questa visione delle cose, ma è inconfutabile che così la pensino la maggior parte delle persone e che le decisioni degli amministratori ne tengano conto.

 

In questo contesto, nascondere la testa sotto la sabbia o ripetere ostinatamente che la natura del pescasub sia migliore non serve a nulla. A maggior ragione se hai a che fare con dei preconcetti.

 

L'unica cosa che può servire a migliorare una situazione come questa sono i FATTI.

 

E per fatti intendo: studi, statistiche, numeri.

 

Tutto questo non può che passare per un faticoso sentiero che prevede fatica, disciplina, sacrificio economico.

 

Daccordissimo con Barbara che indica innanzitutto la necessità di un censimento. E' il primo ed obbligatorio passo, e naturalmente soilo l'inizio.

 

Tu non vuoi pagare una licenza?

 

Beh io vorrei fare a meno di pagare il bollo per la macchina ed avrei fatto a meno anche di fare l'esame per la patente di guida.......

 

Siamo in troppi e le risorse del mare non sono infinite.

 

ciao

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Non capisco questa necessità del censimento, è o sarebbe volta a quantificare i praticanti, ai fini della creazione di una organizzazzione di rappresentanza che abbia una certa base numerica di consensi e quindi di peso concertativo, oppure sarebbe volta a calcolare l'impatto ambientale della pratica della pesca in apnea, o l'impatto negativo sulla produzione ittica nazionale?

 

Nel primo caso, licenza, tesserino o altro, un organismo è rappresentativo solo ed esclusivamente se riscuote consensi volontari, quindi iscrizioni spontanee che solitamente sono proporzionali alla politica di adesioni che tale organismo mette in atto, ed alla necessità di essere rappresentati che i potenziali iscritti sentono o meno, altrimenti è un'istituzione dello stato (e rappresenta solo la linea politica di chi lo istituisce), non un'organismo di rappresentanza.

 

Nel caso non si trattasse della necessità di essere rappresentati, ma di dimostrare scientificamente l'impatto della pratica della pesca in apnea sulle risorse ittiche/naturalistiche italiane, allora non capisco come tecnicamente si vorrebbe affrontare la cosa, ogni praticante viene schedato, tesserato, licenziato o ciò che sia, poi?

Ognuno autocertifica il pescato ai fini di una statistica annuale?

Sarebbe attendibile?

Nella certificazione ci scriviamo anche se si tratta di una manifestazione sportiva?

 

Sulle AMP, è vero che purtroppo i fondi comunitari spingono molte gestioni territoriali-marittime ad aspirare al tanto amato/odiato acronimo, ma in linea teorica, personalmente, ritengo che più che essere noi ad entrare nelle aree C, dovrebbero essere tutti gli altri con pretese venatorie (comunque siano esse esplicate) ad uscirvi.

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Signori,

 

la confusione ormai dilaga in questo thread senza più vincoli.

 

Mi pare che di tutta l'operazione "tesserino" di cui ho ampiamente parlato lo scorso anno non sia rimasta neanche la minima memoria.

 

Giorgio

 

PS Il tesserino lo vuole/voleva inserire il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali in ossequio agli impegni internazionali assunti dal Governo. Devo ancora ricordarvi il Codice per la Pesca responsabile FAO o abbiamo capito uale sia il contesto?

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