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Roma e dintorni.


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Ecco una vera botta di chiulo.........perchè altro non è :lol:

Ringrazion vivamente gli amici Giorgio e Simone per le informazioni logistiche :D

 

 

Sandro

 

 

 

Bella ,se' ve' prende Nettuno gli state decimando tutto l'esercito.

 

 

 

Giuliano.

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Ecco una vera botta di chiulo.........perchè altro non è :lol:

Ringrazion vivamente gli amici Giorgio e Simone per le informazioni logistiche :D

 

 

Sandro

 

 

 

Bella ,se' ve' prende Nettuno gli state decimando tutto l'esercito.

 

 

 

Giuliano.

 

Il Dio Nettuno stà raccogliendo già le firme per la salvaguardia della specie... :P .

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Ecco una vera botta di chiulo.........perchè altro non è :lol:

Ringrazion vivamente gli amici Giorgio e Simone per le informazioni logistiche :D

 

 

Sandro

 

bellissima :clapping: a che profondità l'hai sparata? e posso sapere su che tipologia di fondale stavi?

 

:bye:

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Di rientro dalla vacanza corsa non posso fare altro che inchinarmi davanti alle superbe lecce catturate.

Complimenti a tutti.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

 

 

Si, ma tu?!!!

Non hai proprio niente da dire....? <_<

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La vacanza, purtroppo, non ha risposto alle nostre aspettative e nei ricordi rimarrà un pò di delusione.

Solo tre giorni di pesca a causa di un contrattempo che ci ha costretto a rientrare con largo anticipo rispetto a quanto programmato.

Il mare, sempre calmo, almeno quello, non era il solito generoso corso soprattutto il secondo e il terzo giorno di pesca.

Cominciamo con l'inizio.

Il primo giorno troviamo l'acqua relativamente calda fino a circa 18/20 metri di profondità e il pesce infatti non si è fatto troppo attendere.

Dividevamo la costa, uno a terra, uno sul medio fondale e uno in fuori a tentare la sorte sui dentici.

Saraghi, corvi e grossi cefali non sono mancati ma i dentici, del tutto apatici, continuavano a restare fuori tiro nuotando a parecchi metri dal fondo.

Se ne vedeva qualcuno in caccia in 5/6 metri di profondità ma erano incontri casuali e inaspettati che non siamo riusciti a concretizzare.

Qualche orata di media taglia qua e là si faceva vedere e finiva a bordo ma il pesce che giustificasse la vacanza restava assente.

Il secondo giorno entrava il maestrale, freddava l'acqua già sotto i 7/8 metri e il pesce spariva letteralmente.

Quello che si vedeva, solo in acqua bassa, era nervoso e diffidente peggio del peggior sarago di Santa Marinella.

La scelta a questo punto era obbligata, o buttarsi a terra per inventarsi qualcosa o perseverare profondi in cerca di corvine.

I dentici nel frattempo erano spariti, solo un paio di avvistamenti legati al caso in parete.

Io mi giocavo la carta profonda e racimolavo qualche corvina gli altri più a terra facevano altrettanto con saraghi e cefali.

Il pesce comunque era sempre difficile.

Per la prima volta in Corsica, non sono riuscito a sparare a un corvo in caduta perchè al minimo approccio schizzavano in frana o nella posidonia.

Di solito, intercettato il pesce, si provava ad agguatarlo da lontano e nella migliore delle ipotesi si riusciva a catturarne uno sull'imboccatura della tana prima che gli altri sparissero.

Qualcuno l'ho preso direttamente in tana ma senza torcia, proibita in Corsica, è veramente dura.

Morale? in definitiva abbiamo preso lo lo stesso pesce che abitualmente prendiamo davanti casa in quantità anche superiori.

L'acqua il secondo e terzo giorno aveva meno di dieci metri di visibilità, caso rarissimo per la Corsica, e non vi nascondo che ho provato nostalgia per il mio grotto laziale.

Intendiamoci, alla fine portiamo a casa una trentina di chili di pesce ma le aspettative erano altre.... si va in Corsica per il trofeo, non per il pesce bianco.

A ripensarci bene me lo avevano detto... la Corsica offre fondali da sogno e pesce abbondante ma se incroci il momento sbagliato e l'acqua si fredda diventa difficile per tutti perchè il pesce sparisce.

Niente di più vero.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

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La vacanza, purtroppo, non ha risposto alle nostre aspettative e nei ricordi rimarrà un pò di delusione.

Solo tre giorni di pesca a causa di un contrattempo che ci ha costretto a rientrare con largo anticipo rispetto a quanto programmato.

Il mare, sempre calmo, almeno quello, non era il solito generoso corso soprattutto il secondo e il terzo giorno di pesca.

Cominciamo con l'inizio.

Il primo giorno troviamo l'acqua relativamente calda fino a circa 18/20 metri di profondità e il pesce infatti non si è fatto troppo attendere.

Dividevamo la costa, uno a terra, uno sul medio fondale e uno in fuori a tentare la sorte sui dentici.

Saraghi, corvi e grossi cefali non sono mancati ma i dentici, del tutto apatici, continuavano a restare fuori tiro nuotando a parecchi metri dal fondo.

Se ne vedeva qualcuno in caccia in 5/6 metri di profondità ma erano incontri casuali e inaspettati che non siamo riusciti a concretizzare.

Qualche orata di media taglia qua e là si faceva vedere e finiva a bordo ma il pesce che giustificasse la vacanza restava assente.

Il secondo giorno entrava il maestrale, freddava l'acqua già sotto i 7/8 metri e il pesce spariva letteralmente.

Quello che si vedeva, solo in acqua bassa, era nervoso e diffidente peggio del peggior sarago di Santa Marinella.

La scelta a questo punto era obbligata, o buttarsi a terra per inventarsi qualcosa o perseverare profondi in cerca di corvine.

I dentici nel frattempo erano spariti, solo un paio di avvistamenti legati al caso in parete.

Io mi giocavo la carta profonda e racimolavo qualche corvina gli altri più a terra facevano altrettanto con saraghi e cefali.

Il pesce comunque era sempre difficile.

Per la prima volta in Corsica, non sono riuscito a sparare a un corvo in caduta perchè al minimo approccio schizzavano in frana o nella posidonia.

Di solito, intercettato il pesce, si provava ad agguatarlo da lontano e nella migliore delle ipotesi si riusciva a catturarne uno sull'imboccatura della tana prima che gli altri sparissero.

Qualcuno l'ho preso direttamente in tana ma senza torcia, proibita in Corsica, è veramente dura.

Morale? in definitiva abbiamo preso lo lo stesso pesce che abitualmente prendiamo davanti casa in quantità anche superiori.

L'acqua il secondo e terzo giorno aveva meno di dieci metri di visibilità, caso rarissimo per la Corsica, e non vi nascondo che ho provato nostalgia per il mio grotto laziale.

Intendiamoci, alla fine portiamo a casa una trentina di chili di pesce ma le aspettative erano altre.... si va in Corsica per il trofeo, non per il pesce bianco.

A ripensarci bene me lo avevano detto... la Corsica offre fondali da sogno e pesce abbondante ma se incroci il momento sbagliato e l'acqua si fredda diventa difficile per tutti perchè il pesce sparisce.

Niente di più vero.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

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