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Le Nostre Prede: I Muggini/cefali


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

LA FAMIGLIA DEI MUGILIDI

 

 

 

 

 

 

CEFALO BOSEGA

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Mugilidae

Genere: Mugil

 

Mugil chelo Cuvier 1825****

 

Generalita'

 

L'aspetto esteriore di questo Cefalo e' molto simile a quello delle specie congeneri.

 

 

Ha il corpo fusiforme, poco slanciato, a sezione pressoche' circolare al centro e schiacciato in prossimita' del peduncolo caudale, che e' abbastanza alto.

 

Gli opercoli, inferiormente, si toccano per un lungo tratto lineare ma non si chiudono completamente, difatti anteriormente delimitano un piccolo spazio ellittico, appuntito.

 

 

Le pettorali, nella parte superiore, portano una macchia nerastra; sono allungate e, se piegate in avanti, raggiungono, o quasi, il bordo anteriore dell'occhio.

 

Le squame dorsali hanno una sola fossetta centrale, piuttosto breve. Il carattere esclusivo della specie e' rappresentato dal labbro superiore che e' abbastanza carnoso, ingrossato, non inciso.

 

Sulla sua superficie, anteriormente, si distinguono 3-4 serie di papille, o corti barbigli carnosi, vermiformi.

 

Il colore del dorso e' bruno azzurrastro, fianchi e ventre bianco-argentati. A volte, sull'opercolo, puo' trovarsi anche una debole macchia dorata.

 

La superficie del pesce e' solcata da numerose strisce longitudinali di colore bruno-giallastro.

 

Misura al massimo 60 cm e puo' toccare i 2,5 kg di peso.

 

 

 

Costumi

 

Sono identici a quelli del Mugil cephalus.

 

Pesca

 

E' identica a quella del Mugil cephalus.

 

Commestibilita'

 

Questo Cefalo e' stato valorizzato solo in questi ultimi anni. Nella vecchia letteratura ittiologica, infatti, si legge che le sue carni sono di pochissimo pregio alimentare.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' diffuso lungo tutte le nostre coste.

 

Note o curiosita'

 

Questo animale e' il piu tozzo rappresentante della famiglia dei Mugilidi tanto che in passato, erroneamente, era stato considerato come appartenente a un'altra specie, Mugil curtus.

 

Anche se raramente, arriva a toccare i 4 kg di peso; sembra che le sue carni siano preferite dai consumatori quando raggiunge i 400-600 grammi, in coincidenza del periodo che precede la deposizione dei prodotti sessuali che, in alcune localita', si verifica nei mesi di dicembre-febbraio.

 

Dal punto di vista economico, il peso piu' vantaggioso per la cattura viene raggiunto tra il secondo e il terzo anno di eta', periodo in cui, mediamente, arriva alla lunghezza di 39 cm e tocca i 600 grammi di peso.

Da statistiche effettuate si e' visto che le femmine realizzano un peso maggiore di quello dei maschi.

 

fonte>sulmare.it

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Ospite Mariano Satta

 

 

CEFALO CALAMITA

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Mugilidae

Genere: Mugil (Liza)

 

Mugi (Liza) capito Cuvier 1829****

 

 

Generalita'

 

Ha il corpo slanciato, cilindrico al centro e schiacciato in prossimita' del peduncolo caudale che si presenta alto.

 

Il capo e' largo. L'occhio e' circolare pri vo di palpebra adiposa o, raramente, con palpebra molto ridotta.

 

Lo spazio giugulare e' ovale, molto allungato. Le squame dorsali hanno una sola fossetta.

 

 

Le pinne pettorali presentano nell'angolo superiore una macchia nera molto evidente: sono solitamente molto corte ed arrotondate e, se piegate in avanti, non raggiungono quasi mai la rima oculare; la pinna anale ha 9 raggi molli, articolati e ramificati a ventaglio.

 

Molto raramente sull'opercolo puo' esserci una macchia dorata, sbiadita e a contorni non bene definiti. Il colore dell'animale e' simile a quello degli altri Mugilidi: grigio-cinereo scuro sul dorso, grigio-argentato sui fianchi e sul ventre.

 

Lungo i fianchi decorrono numerose strisce longitudinali di colore scuro. Le pinne sono grigiastre. Puo' raggiungere i 50 cm di lunghezza.

 

 

Costumi

 

Sono simili a quelli del Mugil, cephalus.

 

Pesca

 

Simile a quella del Mugil cephalus.

 

Commestibilita'

 

Ha carni buone, sode e saporite.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' una specie molto comune lungo tutte le nostre coste.

fonte>sulmare.it

 

 

continua........

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Questa scheda casca a fagiolo... :D

Mi sapresti dire cortesemente che tipo di muggine è quello in alto nella foto di questa discussione?

http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=31678

Io l'ho sempre chiamato muggine di scoglio, ma ovviamente non esiste. Nelle schede di altri siti non lo riconosco perchè in genere li disegnano e sembrano tutti uguali. Compare sempre in questo periodo (io lo vedo a strusciapanza), fino a novembre, poi sparisce (zona Sud Sardegna). Grazie :bye:

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Questa scheda casca a fagiolo... :D

Mi sapresti dire cortesemente che tipo di muggine è quello in alto nella foto di questa discussione?

http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=31678

Io l'ho sempre chiamato muggine di scoglio, ma ovviamente non esiste. Nelle schede di altri siti non lo riconosco perchè in genere li disegnano e sembrano tutti uguali. Compare sempre in questo periodo (io lo vedo a strusciapanza), fino a novembre, poi sparisce (zona Sud Sardegna). Grazie  :bye:

 

 

E' il "mugil Cephalus" . Da fine luglio a settembre inoltrato si avvicinano numerosi esemplari di questi muggini per deporre. Ci sono pesci che arrivano anche oltre i tre chili e in questo periodo non sono neanche difficilissimi da prendere per via della frega. Nella nostra zona se si esce a pesca in questo periodo, che non c'è più tanta gente in giro, non è raro sentire le famose "bombe" che gente senza scrupoli lancia per fare mattanza di muggini.. In dialetto si chiama "conchillada". :bye:

 

Modificato da Corisjuli
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Ospite Mariano Satta

 

 

CEFALO

Ordine: PERCIFORMI

Famiglia: Mugilidae

Genere: Mugil

 

Mugil cephalus Linneo 1758****

 

 

Generalita'

 

Ha il corpo oblungo, robusto, cilindrico al centro ed appiattito verso il peduncolo caudale che si presenta alto.

 

Il capo e' allargato ed ottuso, le labbra sono poco carnose. L'occhio e' ricoperto di una membrana gelatinosa, trasparente, che si estende davanti e dietro di esso lasciando semplicemente una piccola fessura verticale in corrispondenza della pupilla. Lo spazio giugulare e' ovale o subovale.

 

Le squame dorsali hanno una sola fossetta. La pinna pettorale, all'ascella, ha una macchia nerastra; la pinna anale ha tre raggi spinosi, di cui il primo molto corto e otto raggi molli articolati e ramificati a ventaglio: l'ultimo, osservato anche in controluce, e' biforcato all'impianto.

 

Il colore del dorso e' grigio-cinereo scuro, fianchi e ventre bianco-argentati. Sui lati sono molto evidenti 6-7 fasce di colore bruno-nerastro che decorrono longitudinalmente lungo la linea delle scaglie. Puo' misurare fino a 120 cm e oltrepassare i 6 kg di peso.

 

 

 

Costumi

 

E' una specie dalle abitudini essenzialmente gregarie. Vive in prossimita' della costa su fondali rocciosi, fangosi o sabbiosi soprattutto in vicinanza di sbocchi di fiumi o di scarichi di fogne.

 

Si adatta bene anche nelle acque salmastre. Si nutre di piccoli organismi marini, di sostanze organiche in decomposizione e di fanghiglia, che strappa dalle alghe piegandosi su un lato, mettendo in mostra il luccichio dei fianchi argentati.

 

Pesca

 

Condizione indispensabile per pescare i Cefali, qualunque sia il tipo di mestiere impiegato, e' che il mare sia increspato, l'acqua torbida e, ancora meglio, se spira vento di mare.

 

Commestibilita'

 

Ha carni sode e saporite, ma non egualmente apprezzate in tutte le regioni. La bonta' delle carni dipende molto dal luogo in cui vive il Cefalo; quelli che vivono in mare sono molto piu' saporiti di quelli che vivono in acque salmastre.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' molto diffuso lungo tutte le nostre coste.

 

Note o curiosita'

 

Il Cefalo riveste molta importanza economica e per tale motivo presenta un cospicuo interesse per la mugginicoltura.

fonte>sulmare.it

 

continua.........

Modificato da Mariano Satta
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In passato mi e' capitato di prendere grossi cefali che si trovavano in tana (in genere tane ampie). Questi cefali presentavano una colorazione del dorso molto scura, tanto che noi li chiamavamo "cefali neri da tana". Qualcuno sa di che parlo, e di che specie si tratta? Il Mugil cephalus o un'altra?

 

Grazie, :bye:

Modificato da Matteo
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In passato mi e' capitato di prendere grossi cefali che si trovavano in tana (in genere tane ampie). Questi cefali presentavano una colorazione del dorso molto scura, tanto che noi li chiamavamo "cefali neri da tana". Qualcuno sa di che parlo, e di che specie si tratta? Il Mugil cephalus o un'altra?

 

Grazie,  :bye:

 

 

Sicuramente non è il Mugil Cefalus. Probabilmente parli del cefalo bosega (Mariano magari ti può spiegare meglio), di cui ha già parlato Mariano. Da noi lo chiamano anche muggine di profondità o in dialetto "lohi" o "lìoi". Di solito nuotano in gruppi di una decina di esemplari e se inseguiti si intanano, rendendo facile la cattura, se le rocce in cui si rifugiano non hanno sbocchi.Al libero li trovo personalmente molto difficili da catturare. :bye:

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Ospite Mariano Satta

 

La foto che ha messo a disposizione il buon Gianfranco ritrae una specie particolare di muggine che viene denominata in gergo CEFALO GOLFITANO.

 

Presenta la testa piatta nella zona che va da sopra agli occhi fino al muso.

Tra i Muggini è l'unico a presentare questa caratteristica ed è una specie che "ama vivere nelle golfate" da cui deriva il nome "GOLFITANO".

 

Sebbene non sia raro trovarlo in zone costiere libere è una specie molto presente ovunque ci siano impianti galleggianti come chiatte, pontili e allevamenti di molluschi, in particolar modo è una specie presente presso i cozzai, le barriere frangiflutti o ovunque l'uomo sa intervenuto con impianti, cementificazione etc.

 

Il Golfitano è una specie che "ama le acque calde" e dove c'è acqua calda è facilissimo trovarlo "boccheggiare a galla"...

 

Anche il Golfitano è una specie che può superare i 3 chili e più di peso.

 

Modificato da Mariano Satta
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Ospite Mariano Satta
In passato mi e' capitato di prendere grossi cefali che si trovavano in tana (in genere tane ampie). Questi cefali presentavano una colorazione del dorso molto scura, tanto che noi li chiamavamo "cefali neri da tana". Qualcuno sa di che parlo, e di che specie si tratta? Il Mugil cephalus o un'altra?

 

Grazie,  :bye:

 

 

 

MATTEO:

il Cefalo nero da tana è il BONSEGA che nella Sardegna Nord-Orientale(dove peschi) viene chiamato SERIDA.

 

Anche se può capitare di trovarla ovunque è una specie prevalentemente pelagica ma non è raro trovarla nei sottocosta sopratutto nel periodo estivo-autunnale sia in profondità nelle secche, sotto le pareti a picco, nelle isole e nei promontori.

 

E' una preda ambita dai grandi predatori del mare e in particolar modo dai Tursiopi Costieri.

 

S'intana facilmente per questioni legate alla pura sopravvivenza...quando si presenta un pericolo i Bonsega non ci pensano due volte ad intanarsi in qualsiasi anfratto o tana per sfuggire ai pericoli.

 

La scheda che ho allegato indica un peso medio ma i Bonsega possono superare anche i 4 chili e più.

 

Oltre alla Sardegna ho avuto modo di ammirarli e catturarne di veramente grossi in Spagna a Palma di Majorca. E' una preda molto ambita dai pescasub per il valore delle sue carni...è senza dubbi la specie della famiglia dei Mugilidi che offre le carni più buone e saporite.

Modificato da Mariano Satta
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