Barbara Pignataro Inviato Maggio 24, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 24, 2014 E intanto continuano i sequestri da notare le multe non c'è paragone con quelle inflitte ai pesca sportivi http://cefaluweb.com/2014/05/23/maxi-sequestro-di-tonno-rosso/ Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Maggio 25, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 25, 2014 invasione, come le carpe al laghetto..ma se gli tiro con una balestra è legale? :D 4000 euro però..battute a parte a fronte di questa invasione si potrebbe regolamentare meglio, ma purtroppo in questo mondo i cervelli non funzionano bene e contano solo interessi di parte e di danari. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 28, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2014 oltre alla beffa il danno In 2013 pescate 130 tonnellate tonno rosso illegalmente MedReAct chiede controlli severi a Stati del Mediterraneo - Nel 2013 oltre 130 tonnellate di tonno rosso, pescate illegalmente dai pescherecci italiani, sono state sequestrate dalla Guardia costiera. E' quanto afferma un'analisi di MedReAct (Mediterranean Recovery Action) che ritiene come questa sia ''solo una frazione del volume totale di tonno rosso illegale che entra nel mercato'' europeo.MedReAct chiede agli Stati del Mediterraneo e all'Italia, all'apertura della stagione di pesca del tonno rosso, ''controlli severi per garantire che vengano messe in atto tutte le misure possibili per prevenire la pesca illegale''.Le informazioni raccolte da MedReAct indicano che la maggioranza dei sequestri sono avvenuti in Sicilia mentre in altre marinerie come quelle calabresi e campane i volumi dei sequestri risultano minimi; diversi pescherecci provenienti da queste regioni sono stati segnalati ripetutamente nel passato per pesca illegale con attrezzi come le reti da posta derivanti (ferrettare e spadare) e i palangari. Intanto - fa presente MedReAct - ''sull'Italia pende una procedura d'infrazione dell'Unione europea per l'uso illegale di reti derivanti, che potrebbe costare ai contribuenti italiani una sanzione di ben 130 milioni di euro''. (ANSA). Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
dan73 Inviato Maggio 28, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2014 (modificato) Cioè noi paghiamo le sanzioni per le porcate di sti maiali? ...splendida democrazia di Modificato Maggio 28, 2014 da dan73 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 28, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2014 Dimenticavo la fonte http://medreact.org/2014/05/26/medreact-urges-the-mediterranean-coastal-states-and-italy-in-particular-to-ensure-that-all-measures-are-put-in-place-to-prevent-bluefin-tuna-illegal-fishing/ Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Maggio 28, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2014 Cioè noi paghiamo le sanzioni per le porcate di sti maiali? ...splendida democrazia di e anziche' cancellarli dalla faccia della terra gli diamo anche i contributi.. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 28, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 28, 2014 Cioè noi paghiamo le sanzioni per le porcate di sti maiali? ...splendida democrazia di e anziche' cancellarli dalla faccia della terra gli diamo anche i contributi..Già così è Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Giugno 3, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 Pesca: tonno rosso, interrogazione M5S per tutela in Sardegna 14:49 02 GIU 2014 (AGI) - Cagliari, 2 giu. - Il governo deve intervenire per disincentivare la pratica del trasferimento di tonno rosso pescato in Sardegna nei centri di allevamento del resto d'Italia e all'estero, che determina "gravi danni per il mercato locale e l'indotto". Lo chiede il deputato sardo M5S Andrea Vallascas in un'interrogazione al ministro delle Politiche agricole, in cui chiede di valorizzare le tipicita' locali, in modo da tutelare la tradizionale attivita' di pesca del tonno rosso nell'isola, cui, in particolare nei territori di Carloforte, Gonnesa e Portoscuso (Sulcis-Iglesiente) sono collegate professioni specializzate nella lavorazione, conservazione e commercializzazione del pescato, gastronomia e turismo. Da qualche anno il tonno rosso catturato nei mari sardi viene trasferito negli impianti di allevamento del Mediterraneo. "Di fatto", sostiene Vallascas, "si tratta di una vera e propria depredazione dei mari della Sardegna, sfruttati unicamente per la cattura degli esemplari che, con il sistema del trasferimento, sono pressoche' scomparsi dal mercato locale. E' un gravissimo danno per l'economia della Sardegna sud-occidentale, dove attorno alla pesca del pregiato tonno rosso si e' sviluppato un sistema produttivo con un indotto che ha sempre garantito redditivita' e occupazione alla popolazione residente". (AGI) . Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 130 tonnellate sequestrate, uhm, diciamo 1/20 del pescato illegale?! Con simili percentuali di rischio è ovvio che chiunque si metta a fare porcherie... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Matteo Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 Altro che disincentivare: la pratica del trasferimento di tonno rosso pescato in Sardegna nei centri di allevamento del resto d'Italia e all'estero andrebbe vietata. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Luca S Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 Sono convinto anch'io , anche e sopratutto per l'indotto , ma se lo fanno evidentemente ci sara' un perche' (€ €) . Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Matteo Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 E' chiaro che c'e' un ritorno economico, ma e' come esportare capitali all'estero. Equivale a compromettere irreparabilmente il futuro della pesca al tonno e di tutta l'industria associata ad essa. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Luca S Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 Serve capire come "funziona" il giro ... chi ha in mano le tonnare e le concessioni . Onestamente non lo so' .D'istinto mi verrebe da dire che se la Regione Sardegna fosse sveglia inserirebbe clausole e paletti "il tonno che finisce dentro alla tonnara col ca@@o che lo rivendi vivo all'estero ma deve essere lavorato sul suolo sardo" .... Ripeto non conosco com'e' il meccanismo ... mi immagino cmq che questi permessi siano "millenari" e immodificabili .... Mi sembra un po' come il vecchio detto "meglio un'uovo oggi o una gallina domani? " ... pero' a vedere i numeri del girotonno che si e' appena concluso il tonno puo' far molto bene a una parte della regione gia' abbastanza in ginocchio direi Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Giugno 3, 2014 Segnala Condividi Inviato Giugno 3, 2014 Beh tanto per dirne una, lo scorso anno la tonnara di Carloforte ha dovuto liberare parte dei tonni imprigionati nella camera della morte perchè eccedevano il quantitativo di prelievo assegnatole. Magari la vendita per mandarli nelle fattorie galleggianti non è "pesca" e non fa quota, mentre un tonno liberato è guadagno perso. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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