algamare07 Inviato Maggio 19, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 19, 2014 hai detto bene in questo periodo in sicilia gli stanno dando... pescatori che non potrebbero col parangolo... mah.. fioccherano i "bracconieri" (non che ne manchino) Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ggp Inviato Maggio 21, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 21, 2014 (modificato) La mia paura è che vietino la pescasub a questo splendido animale, non è alla mia portata, l'ho solo visto qualche volta.Certo che se qualche fenomeno si filma in gommone con sette tonni rossi a pagliolo, ed il filmato viene visto dall persone sbagliate il danno è fatto.Il filmato mi è arrivato ieri su wattsapp ed è recentissimo, addirittura in barca fanno nomi e cognomi, pubblicizzando una nota marca di attrezzature sub. Meditate.... Modificato Maggio 21, 2014 da ggp Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 21, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 21, 2014 hai detto bene in questo periodo in sicilia gli stanno dando... pescatori che non potrebbero col parangolo... mah.. I parangali ammessi sono 30, in più è prevista la cattura accidentale per ogni peschereccio senza permesso fino a 750 kg annui per cui è destinata la quota indivisa. A mio avviso non è questo il problema perché si tratta di 300 tonnellate che vengono poi quasi certamente riservati alla tavola degli italiani. Quello che trovo scandaloso sono le 1500 tonnellate anche sottomisura dei 12 pescherecci a circuizione, trasferiti poi nei gabbioni in mare aperto in acque non italiane, ingrassati e poi lavorati in nave fattoria e portati all'estero. Tutto ben legale e normato. A mio avviso è una norma oscena questa, se la specie è protetta e contingentata mi pare il minimo prevedere che non possa essere sbarcata su navi fattoria straniere o sbarcata all'estero. Come minimo deve esserci l'obbligo totale di sbarco e lavorazione in Italia, con il divieto assoluto di esportazione del pescato vivo o fresco. E' una questione anche di democrazia, di economia per l'indotto, di buon senso e di anti-mafia. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 22, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 22, 2014 Dopo i branchi di tonni che hanno risalito a cefali il Canal Bianco in provincia di Rovigo, ecco il tonno di città nella baia di Sistiana, presso Monfalcone https://www.youtube.com/watch?v=Y_gADvWHC1E Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Maggio 22, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 22, 2014 invasione, come le carpe al laghetto..ma se gli tiro con una balestra è legale? :D Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Fabio66 Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 Giro il quesito a Report, sai mai che come fu denunciato per la pesca allo spada ne esca fuori qualcosa.. Credo la questione più tragica sia proprio quella che i Tonni stanno finendo, per la pesca indiscriminata alla quale da credo, un secolo sono sottoposti nel mediterraneo. Li ricordate i filmati delle vecchie tonnare siciliane? Tiravano su mostri da 300 kg almeno. Oggi siamo su esemplari da 60 kg e già si fà festa. Alessandro cosa vuoi che esca!? ...Il solito atteggaimento "umano" di speculazione e devastazione. Report, in merito al pesce spada aveva fatto un ottimo servizio.Nel 1998 la Procura della Repubblica di Catania nell'ambito dell'inchiesta denominata "fico d'india" (nomignolo del Clan Laudani) ha scoperto un monopolio della mafia, per la pesca del tonno e del pesce spada in sicilia, in quegli anni. Tutto il pescato doveva confluire alla cosca che lo rivendeva ai Giapponesi, alle grosse navi dei giapponesi che stazinavano nel mediterraneo in acque internazionali, primi consumatori di questo meraviglioso animale. Alla fine io non mi arrabbio perchè non mi danno la possibilità di sparare ad un tonno, ma mi spaventa il fatto di non poterne più incontrare sott'acqua!.........e non sò quanto la comunità internazionale stia facendo per tutelare VERAMENTE, questi animali. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Luca S Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 hai detto bene in questo periodo in sicilia gli stanno dando... pescatori che non potrebbero col parangolo... mah..I parangali ammessi sono 30, in più è prevista la cattura accidentale per ogni peschereccio senza permesso fino a 750 kg annui per cui è destinata la quota indivisa.A mio avviso non è questo il problema perché si tratta di 300 tonnellate che vengono poi quasi certamente riservati alla tavola degli italiani. Quello che trovo scandaloso sono le 1500 tonnellate anche sottomisura dei 12 pescherecci a circuizione, trasferiti poi nei gabbioni in mare aperto in acque non italiane, ingrassati e poi lavorati in nave fattoria e portati all'estero. Tutto ben legale e normato.A mio avviso è una norma oscena questa, se la specie è protetta e contingentata mi pare il minimo prevedere che non possa essere sbarcata su navi fattoria straniere o sbarcata all'estero. Come minimo deve esserci l'obbligo totale di sbarco e lavorazione in Italia, con il divieto assoluto di esportazione del pescato vivo o fresco. E' una questione anche di democrazia, di economia per l'indotto, di buon senso e di anti-mafia. Stra quoto , e' un vero scandalo !!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 Giro il quesito a Report, sai mai che come fu denunciato per la pesca allo spada ne esca fuori qualcosa.. Credo la questione più tragica sia proprio quella che i Tonni stanno finendo, per la pesca indiscriminata alla quale da credo, un secolo sono sottoposti nel mediterraneo. Li ricordate i filmati delle vecchie tonnare siciliane? Tiravano su mostri da 300 kg almeno. Oggi siamo su esemplari da 60 kg e già si fà festa. Alessandro cosa vuoi che esca!? ...Il solito atteggaimento "umano" di speculazione e devastazione. Report, in merito al pesce spada aveva fatto un ottimo servizio.Nel 1998 la Procura della Repubblica di Catania nell'ambito dell'inchiesta denominata "fico d'india" (nomignolo del Clan Laudani) ha scoperto un monopolio della mafia, per la pesca del tonno e del pesce spada in sicilia, in quegli anni. Tutto il pescato doveva confluire alla cosca che lo rivendeva ai Giapponesi, alle grosse navi dei giapponesi che stazinavano nel mediterraneo in acque internazionali, primi consumatori di questo meraviglioso animale. Alla fine io non mi arrabbio perchè non mi danno la possibilità di sparare ad un tonno, ma mi spaventa il fatto di non poterne più incontrare sott'acqua!.........e non sò quanto la comunità internazionale stia facendo per tutelare VERAMENTE, questi animali. A conferma dello stato mafioso in cui viviamo, la pesca con relativa esportazione è stata legiferata..mondo dei kaki. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 23, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 e questa è di oggi Quote tonno, il sindaco di Marsala autorizza la pesca Featured Scritto da marsalaviva"La burocrazia non può uccidere il nostro futuro".Scelta obbligata quella del sindaco Giulia Adamo, assunta a causa dello stato di inerzia del Ministero delle Politiche agricole - Direzione Generale della Pesca. Da gennaio, infatti, si è ancora in attesa del rilascio del permesso speciale di pesca che consente alla locale marineria di potere operare nel rispetto delle quote tonno fissate per l'anno in corso. Di conseguenza, si aggrava lo stato di crisi di oltre 200 famiglie marsalesi, le cui barche rimangono ormeggiate, accumulando costi e debiti."Siamo al paradosso, alla follia più totale - afferma il sindaco Giulia Adamo -. È intollerabile per un Paese civile vessare i ceti sociali più deboli, mentre ci si riempie la bocca di legalità e antimafia. Ebbene - continua il sindaco - proprio nel giorno dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone, sento il dovere di contrastare una burocrazia letale. Una subdola espressione di illegalità che passa sopra tutto e sopra tutti, indifferente al dolore umano".Da qui la decisione del sindaco di autorizzare i pescatori marsalesi nell'attesa che il Ministero rilasci i relativi permessi ad effettuare la pesca del tonno col sistema del palangaro: il quantitativo pescato sarà poi decurtato dalla quota tonno assegnata. Un'ordinanza, quella del sindaco Giulia Adamo, che è stata trasmessa anche al competente Ministero, alla Regione Siciliana, alla Prefettura di Trapani e alla Procura della Repubblica di Marsala."Ciascuno di loro conosce perfettamente i passi che sono stati fatti da questa Amministrazione per risolvere la questione, sottolinea il sindaco Adamo; dagli incontri per tentare di aumentare le quote tonno, fino alle azioni giudiziarie intraprese per difendere i nostri pescatori. Non un solo aiuto. Si aspetta forse che la questione degeneri ? La disperazione che colgo incontrando i pescatori dice chiaramente che la questione è ormai divenuta di ordine pubblico. E' amareggiata Giulia Adamo, costretta ancora una volta a provvedimenti obbligati dallo stato di necessità, a difesa della città. È singolare, conclude il sindaco, come si accusi sempre il Sud di piagnistei e assistenzialismo, sottraendo poi gli strumenti per il suo sviluppo". Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 23, 2014 Autore Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 e questa dall'ansa Parte 26 maggio campagna pesca Ue tonno rosso 2014 nel Med Commissaria Damanaki, alta priorità a misure di controllo23 maggio, 13:55salta direttamente al contenuto dell'articolosalta al contenuto correlato http://www.ansa.it/web/images/ico_toolbar_text_less.gifhttp://www.ansa.it/web/images/ico_toolbar_text.gifhttp://www.ansa.it/web/images/ico_toolbar_text_more.gifIndietroStampa Invia Scrivi alla redazioneSuggerisci ()(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - Da lunedì 26 maggio scatterà ufficialmente nell'Ue la campagna di pesca per il tonno rosso nel Mediterraneo e nell'Atlantico, da parte di grandi navi, le cosiddette tonnare. La campagna si concluderà 30 giorni dopo, il prossimo 24 giugno. I pescatori italiani hanno a disposizione una quota di pescato pari a 1.950 tonnellate. Lo ha annunciato oggi a Bruxelles la commissaria europea alla pesca Maria Damanaki sottolineando che durante la campagna, Bruxelles sarà impegnata ad applicare le misure di controllo previste a livello internazionale.Pronti a gettare le reti, oltre agli italiani, sono i pescatori di Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Malta e Cipro.Da quest'anno poi, anche la Croazia farà parte integrante della flotta dell'Ue. Di conseguenza aumenta il numero di grandi pescherecci che usano reti a circuizione per la pesca di tonno rosso nei mari dell'Ue, e cresce anche del 5% - a 7.939 tonnellate - la quota che l'Ue può pescare nel 2014. Con l'avvio della campagna di pesca del tonno rosso, si mette in modo una delle più vaste operazione di controllo effettuate nel settore della pesca in Europa: aerei, navi e ispettori, coordinati dall'Agenzia europea di controllo della pesca e dagli Stati membri interessati, verificano l'attività durante tutta la campagna. Non solo.La Commissione europea, tramite il Vessel Monitoring System (un sistema satellitare di controllo), raccoglie su base costante i dati di cattura del tonno rosso, per verificare che le quote a disposizione delle singole navi siano pienamente rispettate.L'Ue ha commentato Damanaki, sta lavorando senza sosta per proteggere il tonno rosso: "abbiamo ridotto la nostra flotta di pesca, abbiamo rafforzato i controlli, e svolto un ruolo sempre più attivo all'interno della Convenzione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (Iccat). Sono fiduciosa che siamo sulla strada giusta". Anche la campagna di pesca limitata ad appena un mese, rientra nel piano di recupero concordato a livello internazionale per riportare lo stock di tonno rosso a livelli sostenibili.Nel 2006 l'Iccat ha adottato un piano su 15 anni di ricostituzione degli stock di tonno rosso con risultati positivi. Benché i dati non siano definitivi, già lo scorso hanno gli scienziati ne confermavano la ripresa.L'Iccat ha anche accolto la proposta italiana, fatta propria dalla Commissione europea, di spostare dal 16 al 26 maggio e fino al 24 giugno, il periodo di pesca del tonno rosso, in quanto più adeguato all'attività del settore.(ANSA). Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ggp Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 Il problema più serio sono le navi fabbrica giapponesi, sfuggono ad ogni controllo, e se ne infischiano delle quote UE. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 La farsa è invece che fanno pescare con le tonnare volante (la circuizione) proprio sulle freghe, sui grandi circhi riproduttivi.Naturalmente l'idea di far pescare dal 26 maggio al 24 giugno è uno scempio, ovviamente è tutta italiana. La smettessero invece con la circuizione e si limitissero ai parangali, distribuirebbero meglio la risorsa su tutti i porti e su più pescatori, rifornirebbero il mercato interno e la piccola industria conserviera di qualità (che fa occupazione), renderebbero difficile la speculazione con i Giapponesi e l'arricchimento dei soliti 12 gnomi. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 invasione, come le carpe al laghetto..ma se gli tiro con una balestra è legale? :D 4000 euro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
algamare07 Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 Cefalù,pesca di frodo: abbandonati tonni in contrada Calura http://www.madonieweb.com/wp-content/uploads/2014/05/foto-tonno-300x275.jpgCefalù – Nella tarda serata di ieri (19 maggio) sono giunte alla nostra redazione diverse segnalazioni riguardanti il ritrovamento di diversi esemplari di tonno sul ciglio della strada che costeggia il porto della cittadina normanna. Come testimoniato dalla foto pervenutaci si tratta di esemplari della famiglia degli sgombridi di notevoli proporzioni. All’origine dell’insolito evento vi è probabilmente un tentativo di pesca e rivendita illecita – la pesca dell’animale nei mari siciliani al momento risulta contingentata dalle normative europeee – andato male. Sull’episodio stanno indagando le forze dell’ordine di Cefalù.- See more at: http://www.madonieweb.com/2014/05/19/cefalupesca-di-frodo-abbandonati-tonni-in-contrada-calura/#sthash.29u4Ht7y.dpuf Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
algamare07 Inviato Maggio 23, 2014 Segnala Condividi Inviato Maggio 23, 2014 Ho allegato un link se stavano in "regola" perché hanno abbandonato il pescato??? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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