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ma voi che ne pensate...


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Agli agonisti

1000 metri dalla riva e almeno 35 mt di fondo ,per tutti quelli normali zona A dell'AMP

ti voto!

ma mi accontenterei di poter pescare nel sottocosta,in assenza di bagnanti,senza poter correre il rischio di lasciarci un paio di stipendi se a qualcuno viene in mente di farmi un verbale :(

 

mai parlato di agonisti mi pare abbia citato atleti

in un campo da calcio ci sono atleti di 6 anni che giocano, tutti con visita medica e tanto di allenatore poi ci sono quelli di 8, 10, 12, 14, 18, per finire con i seniores agonismo inizia con la 14 mi pare

a ci sono anche gli old che ci giocano che non potendo fare agonismo per limiti di età si divertono ad ubriacarsi al bar del campo dopo la partita o il finto allenamento

quindi come promesso ce n'è per tutti

certo se poi la domenica il campo serve alla prima squadra gli altri tutti si mettono in tribuna e guardano lo spettacolo

 

diciamo che c'è acqua ma nun ne fà da tutte le parti...io continuo a dare un'occhiata all'orizzonte ma a spulciare scartoffie non chiamate me, ok

Modificato da Tango
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Tra le due realtà presenti nel nostro ambiente: quella dei circoli agonistici organizzati e quella degli amatori, quale secondo voi potrà mai, eventualmente incidere sul nostro futuro? Senza aggregazione e agonismo, siamo destinati a sparire.

 

Non sono per nulla d'accordo. Cosa avrebbe l'agonismo in più rispetto alla pesca amatoriale?

 

P.S. Agonismo e aggregazione sono cose ben distinte, si può far parte di circoli ed associazioni senza essere agonisti...

 

Che significa che sei contrario all'agonismo? Io sono del Ci.Ca.Sub Bogliasco, tu di che circolo sei?

 

 

Faccio parte del Tritone Sub Desenzano.

Non sono contrario all'agonismo, anche se devo ammettere che le gare, per come sono strutturate, non mi piacciono per niente.

Comunque questo non c'entra nulla con il topic e con la mia affermazione.

Dire che l'agonismo non abbia nulla di più rispetto alla pesca amatoriale (e dimmi dove sbaglio) non è disprezzare l'agonismo.

Io sono dell'opinione che la cosa fondamentale per la sopravvivenza della pia sia l'aggregazione, se non rimaniamo uniti siamo morti.

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@g.doddis vero fantozzi un mito però hai fatto emergere che ci sono effettivamente riserve di caccia su terra :)

 

Le riserve di caccia sono sempre a numero chiuso, con un tetto massimo di iscritti e quote massime di battitori per zona e per giornata. E tutte rigorosamente a pagamento. Solitamente coi proventi delle iscrizioni si finanziano diverse cosette, tra cui il mantenimento dell'habitat e l'immissione di selvatici stanziali a fini riproduttivi o di ripopolamento. Molte di queste cose sono difficilmente o del tutto non applicabili in una riserva di caccia marina.

:bye: Tano

Modificato da g.doddis
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Tra le due realtà presenti nel nostro ambiente: quella dei circoli agonistici organizzati e quella degli amatori, quale secondo voi potrà mai, eventualmente incidere sul nostro futuro? Senza aggregazione e agonismo, siamo destinati a sparire.

 

Non sono per nulla d'accordo. Cosa avrebbe l'agonismo in più rispetto alla pesca amatoriale?

 

P.S. Agonismo e aggregazione sono cose ben distinte, si può far parte di circoli ed associazioni senza essere agonisti...

 

Che significa che sei contrario all'agonismo? Io sono del Ci.Ca.Sub Bogliasco, tu di che circolo sei?

 

 

Faccio parte del Tritone Sub Desenzano.

Non sono contrario all'agonismo, anche se devo ammettere che le gare, per come sono strutturate, non mi piacciono per niente.

Comunque questo non c'entra nulla con il topic e con la mia affermazione.

Dire che l'agonismo non abbia nulla di più rispetto alla pesca amatoriale (e dimmi dove sbaglio) non è disprezzare l'agonismo.

Io sono dell'opinione che la cosa fondamentale per la sopravvivenza della pia sia l'aggregazione, se non rimaniamo uniti siamo morti.

 

Fai parte di una società di grande tradizione agonistica. Per quanto riguarda le differenze a favore della pesca agonistica su quella amatoriale, ti rimanderei ad alcuni articoli scritti da Bardi su Pesca in Apnea, la cui sintesi potrebbe essere che un buon pescatore non sempre è un buon agonista, mentre un buon agonista è sicuramente un buon pescatore. D'accordissimo con te sull'aggregazione, è quanto intendevo parlando dell'azione dei circoli e sulla loro fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza. Solo i circoli organizzati sul territorio sono in grado di far sentire direttamente il loro peso a chi di dovere e magari contribuire a realizzare quei progetti, oggi apparentemente utopistici come quello di cui stiamo parlando.

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Tra le due realtà presenti nel nostro ambiente: quella dei circoli agonistici organizzati e quella degli amatori, quale secondo voi potrà mai, eventualmente incidere sul nostro futuro? Senza aggregazione e agonismo, siamo destinati a sparire.

 

Non sono per nulla d'accordo. Cosa avrebbe l'agonismo in più rispetto alla pesca amatoriale?

 

P.S. Agonismo e aggregazione sono cose ben distinte, si può far parte di circoli ed associazioni senza essere agonisti...

 

Che significa che sei contrario all'agonismo? Io sono del Ci.Ca.Sub Bogliasco, tu di che circolo sei?

 

 

Faccio parte del Tritone Sub Desenzano.

Non sono contrario all'agonismo, anche se devo ammettere che le gare, per come sono strutturate, non mi piacciono per niente.

Comunque questo non c'entra nulla con il topic e con la mia affermazione.

Dire che l'agonismo non abbia nulla di più rispetto alla pesca amatoriale (e dimmi dove sbaglio) non è disprezzare l'agonismo.

Io sono dell'opinione che la cosa fondamentale per la sopravvivenza della pia sia l'aggregazione, se non rimaniamo uniti siamo morti.

 

Fai parte di una società di grande tradizione agonistica. Per quanto riguarda le differenze a favore della pesca agonistica su quella amatoriale, ti rimanderei ad alcuni articoli scritti da Bardi su Pesca in Apnea, la cui sintesi potrebbe essere che un buon pescatore non sempre è un buon agonista, mentre un buon agonista è sicuramente un buon pescatore. D'accordissimo con te sull'aggregazione, è quanto intendevo parlando dell'azione dei circoli e sulla loro fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza. Solo i circoli organizzati sul territorio sono in grado di far sentire direttamente il loro peso a chi di dovere e magari contribuire a realizzare quei progetti, oggi apparentemente utopistici come quello di cui stiamo parlando.

 

 

Il fatto che un buon pescatore non sia per forza un buon agonista non dimostra che l'agonismo abbia qualcosa in più, ma che sia una realtà differente dalla pesca amatoriale. Dirò di più: come un calciatore è bravo se fa bene il suo ruolo e gioca in modo pulito (nessuno direbbe che un difensore è bravo se recupera sempre il pallone, ma commettendo ogni volta fallo), così un pescatore è bravo se è bravo a prendere i pesci e rispetta limiti e divieti. Ora, sarà solo la mia esperienza e sarà un caso limitato, ma la stragrande maggioranza degli agonisti che conosco (non dico tutti, perchè non sarebbe vero, ma quasi) possiede solo la prima delle due caratteristiche.

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Tra le due realtà presenti nel nostro ambiente: quella dei circoli agonistici organizzati e quella degli amatori, quale secondo voi potrà mai, eventualmente incidere sul nostro futuro? Senza aggregazione e agonismo, siamo destinati a sparire.

 

Non sono per nulla d'accordo. Cosa avrebbe l'agonismo in più rispetto alla pesca amatoriale?

 

P.S. Agonismo e aggregazione sono cose ben distinte, si può far parte di circoli ed associazioni senza essere agonisti...

 

Che significa che sei contrario all'agonismo? Io sono del Ci.Ca.Sub Bogliasco, tu di che circolo sei?

 

 

Faccio parte del Tritone Sub Desenzano.

Non sono contrario all'agonismo, anche se devo ammettere che le gare, per come sono strutturate, non mi piacciono per niente.

Comunque questo non c'entra nulla con il topic e con la mia affermazione.

Dire che l'agonismo non abbia nulla di più rispetto alla pesca amatoriale (e dimmi dove sbaglio) non è disprezzare l'agonismo.

Io sono dell'opinione che la cosa fondamentale per la sopravvivenza della pia sia l'aggregazione, se non rimaniamo uniti siamo morti.

 

Fai parte di una società di grande tradizione agonistica. Per quanto riguarda le differenze a favore della pesca agonistica su quella amatoriale, ti rimanderei ad alcuni articoli scritti da Bardi su Pesca in Apnea, la cui sintesi potrebbe essere che un buon pescatore non sempre è un buon agonista, mentre un buon agonista è sicuramente un buon pescatore. D'accordissimo con te sull'aggregazione, è quanto intendevo parlando dell'azione dei circoli e sulla loro fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza. Solo i circoli organizzati sul territorio sono in grado di far sentire direttamente il loro peso a chi di dovere e magari contribuire a realizzare quei progetti, oggi apparentemente utopistici come quello di cui stiamo parlando.

 

 

Il fatto che un buon pescatore non sia per forza un buon agonista non dimostra che l'agonismo abbia qualcosa in più, ma che sia una realtà differente dalla pesca amatoriale. Dirò di più: come un calciatore è bravo se fa bene il suo ruolo e gioca in modo pulito (nessuno direbbe che un difensore è bravo se recupera sempre il pallone, ma commettendo ogni volta fallo), così un pescatore è bravo se è bravo a prendere i pesci e rispetta limiti e divieti. Ora, sarà solo la mia esperienza e sarà un caso limitato, ma la stragrande maggioranza degli agonisti che conosco (non dico tutti, perchè non sarebbe vero, ma quasi) possiede solo la prima delle due caratteristiche.

 

Non mi piace quello che alludi e per evitare situazioni incresciose chiudo qui la discussione.

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bhe!! sostanzialmente credo che tra il gioco puro e semplice e l'agonismo ci sia una differenza sostanziale

diciamo che se io mi gioco la mia partita secondo le regole e in tutta lealtà, rispetto per l'avversario e tutti i valori della disciplina è vero sport

l'agonismo a volte capita che ci sia quella scintilla in piu ad innescare una vera e propria guerra, non parlo di quella guerra di bombe e kalasnicov ma di quella guerra nella propria testa che ti porta ad dimenticare la lealtà e ti accende lo sguardo di un orrido splendore ( Shakespeare ) l'ho visto tante volte in campo quell'occhio assente, l'ho visto nei pugili, nei rugbysti, l'ho visto con il pesce della vita attaccato al fucile

ora non sò dirvi se questa guerra sia giusta o sbagliata, l'unica cosa che sò è che la guerra esiste e l'agonismo a volte se la và a prendere

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bhe!! sostanzialmente credo che tra il gioco puro e semplice e l'agonismo ci sia una differenza sostanziale

diciamo che se io mi gioco la mia partita secondo le regole e in tutta lealtà, rispetto per l'avversario e tutti i valori della disciplina è vero sport

l'agonismo a volte capita che ci sia quella scintilla in piu ad innescare una vera e propria guerra, non parlo di quella guerra di bombe e kalasnicov ma di quella guerra nella propria testa che ti porta ad dimenticare la lealtà e ti accende lo sguardo di un orrido splendore ( Shakespeare ) l'ho visto tante volte in campo quell'occhio assente, l'ho visto nei pugili, nei rugbysti, l'ho visto con il pesce della vita attaccato al fucile

ora non sò dirvi se questa guerra sia giusta o sbagliata, l'unica cosa che sò è che la guerra esiste e l'agonismo a volte se la và a prendere

Tango, quella cosa che fa schifo e nessuno si mangia, ha detto che sei un kakone... :)

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si Oloturia ci siamo conosciuti al party di AM che poi ufficialmente era un raduno :wine:

a me è simpatico un casino ma mi sà che si fà prendere per il naso da Mauro che tante volte è nascosto dietro l'accaunt di sua moglie :cat:

grazie veramente per l'interessamento a questo argomento a tutti, come già detto per la persona che sono non riuscirei mai a scendere nello specifico di cavilli e cavillini ma un'idea alcune volte riesce a trasformarsi in realtà...nel caso mi piacerebbe gestire il bar :drunk:

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a me è simpatico un casino ma mi sà che si fà prendere per il naso da Mauro che tante volte è nascosto dietro l'accaunt di sua moglie :cat:

grazie veramente per l'interessamento a questo argomento a tutti, come già detto per la persona che sono non riuscirei mai a scendere nello specifico di cavilli e cavillini ma un'idea alcune volte riesce a trasformarsi in realtà...nel caso mi piacerebbe gestire il bar :drunk:

Tango, per me sei un poeta! :bye:

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si Oloturia ci siamo conosciuti al party di AM che poi ufficialmente era un raduno :wine:

a me è simpatico un casino ma mi sà che si fà prendere per il naso da Mauro che tante volte è nascosto dietro l'accaunt di sua moglie :cat:

grazie veramente per l'interessamento a questo argomento a tutti, come già detto per la persona che sono non riuscirei mai a scendere nello specifico di cavilli e cavillini ma un'idea alcune volte riesce a trasformarsi in realtà...nel caso mi piacerebbe gestire il bar :drunk:

Tango, per me sei un poeta! :bye:

 

:thumbup: ..io e Tangone abbiamo perfino dormito insieme more uxorio. :love: Cioè... io ho dormito ma Tangone no perchè io russo come un F-35 quando decolla :laughing:

Ma chi è 'stò Mauro che hackererebbe mia moglie? Se lo conosci digli che gli passo volentieri pure il telefono della megera e ci metto pure una buona parola ma a patto che poi 'sto Mauro si incolli pure il cane la figlia e la governante tedesca :D

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si Oloturia ci siamo conosciuti al party di AM che poi ufficialmente era un raduno :wine:

a me è simpatico un casino ma mi sà che si fà prendere per il naso da Mauro che tante volte è nascosto dietro l'accaunt di sua moglie :cat:

grazie veramente per l'interessamento a questo argomento a tutti, come già detto per la persona che sono non riuscirei mai a scendere nello specifico di cavilli e cavillini ma un'idea alcune volte riesce a trasformarsi in realtà...nel caso mi piacerebbe gestire il bar :drunk:

Tango, per me sei un poeta! :bye:

 

:thumbup: ..io e Tangone abbiamo perfino dormito insieme more uxorio. :love: Cioè... io ho dormito ma Tangone no perchè io russo come un F-35 quando decolla :laughing:

Ma chi è 'stò Mauro che hackererebbe mia moglie? Se lo conosci digli che gli passo volentieri pure il telefono della megera e ci metto pure una buona parola ma a patto che poi 'sto Mauro si incolli pure il cane la figlia e la governante tedesca :D

 

Mi sa che Tango a furia di pensare le pensate ambisce ad allargarsi e rischia di accollarsi lui cane e governante tedesca, ma non ha capito che gli entra dritta dritta nel 730....

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Sarà anche una cosa ostica, ma la riserva finale dei pescasub italici passerebbe proprio dai cavilli e cavillini..... burocratici.

In poche parole, una parrucca non sbrogliabile dai pescasubbi, almeno non da soli.

 

La premessa è che la riserva a mare a pagamento esiste già.

Esiste in forma di concessione a mare per i cannisti tramite società private o cooperative di acquacoltura che a pagamento n convenzione lasciano praticare la pesca ricreativa (vedi Formia e Jesolo tralasciando tutte le varie valli a pagamento che spesso sono catalogate come acque interne anche se includono sezioni di mare).

Esiste in formadi gestione con i permessi a pagamento rilasciati dagli enti parco.

 

E' importante capire che esiste differenza tra gestione e concessione perchè sono due modi completamente diversi di concepire l'assegnazione di un'area demaniale.

La concessione presuppone un'attività economica a scopo di lucro, la gestione una attività non a scopo di lucro anche se è necessariamente economica.

Un impianto di acquacoltura è una concessione, un parco una gestione.

 

Per gli ipotetici pescasubbi organizzati assumere una gestione sarebbe la via più logica, ma anche la più difficile perchè si troverebbero di fronte a problemi insormonatabili, ad iniziare dalle finalità di utilizzo del bene demaniale (occorre il parere favorevole di 3 o 4 ministeri tra cui Ambiente, Politiche Agricole, Infrastrutture e Regioni, Provincie e Comuni).

La concessione invece richiederebbe gli stessi pareri favorevoli ma la finalità di utilizzo (pesca) sarebbe almeno coerente con lo sfruttamento economico della risorse. L'impraticabilità per gli ipotetici pescasubbi sarebbero, escludendo gli enormi problemi organizzativi di un gruppo non omogeneo dalle assenti capacità imprenditoriali, i costi stessi della concessione.

 

Escludendo che dei pescasubbi possano organizzarsi ad un livello tale da ottenere una concessione (sono iter burocratci molto lunghi e complessi che non sempre vanno a buon fine anche per le cooperative di professionisti), le uniche possibilità è appoggiarsi a chi ha già una organizzazione.

La via maestra sarebbe la Fipsas (che dispone anche di una struttura con i fondi specifici di nome Sfai) o una Fipia dotata di un minimo di strategia di medio periodo (cosa che per ora non credo che ci sia). Ma conoscendo la Fipsas, le speranze di una gestione diretta sono molto poche (preferiscono le acque interne con le consolidate furbesche partite di giro con le Provincie). Ci sarebbe invece qualche possibilità più seria ad appoggirsi a qualche illuminata cooperativa di professionisti, magari di quelli attivi sul fronte del pescaturismo ma la volontà esiste?

 

L'ultima possibilità, la più semplice e fattibile, è non avere delle concessioni proprie ma alcune convenzioni, acquisire delle convenzioni da Coop o Srl di professionisti sarebbe benissimo alla portata di Fipia.

Forse pescare in una peociara non avrà il fascino di Ustica, ma sicuri che ci sia meno pesce?

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