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Quando il fucile non basta più.


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Fino a qualche anno fa un ottimo metro di valutazione dello stato di salute del mare erano le gare di pesca subacquea.

Oggi, coi nuovi regolamenti, non si può nemmeno fare affidamento su quelle perchè siccome trattasi quasi di due sport differenti, ogni paragone sarebbe improponibile...

Modificato da siccia
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Pesco maggiormente da terra e da alcuni anni con alcuni amici mi capita non di rado di fare pescate nelle secche davanti a Livorno, quelle di Vada e la parte esterna (visto il neo istituito parco) di quelle della Meloria. Uno degli amici con il quale pesco alle secche, il quale pesca da 30 anni da queste parti, mi raccontava di branchi di dentici enormi, in alcune zone delle secche ed in particolari periodi, pesci che spesso si prendevano in caduta. di questi racconti di episodi accaduti fino ad una decina di anni fà, ne sono stato testimone anche io, fortunatamente, le scorse due stagioni, con branchi di dentici di 50/60 pesci con esemplari di oltre 10 kg.

In questi anni partendo da terra era facile incontrare piccoli gruppi di dentici, anche di grossa taglia, o solitari in caccia, come anche le orate le cernie. Quest'anno la presenza del dentice, quì sul litorale Livornese e sulle secche, è stata molto più rara come lo sono state le catture e gli avvistamenti. Nel sottocosta non si trovano più cernie (pescate anche dai bombolari), a stagioni alterne sono rare le orate.

 

Personalmente ho notato che la scarsa presenza di questa o quella specie ittica, corrisponde in genere a catture fatte da barche da pesca professionale che battono la zona. Le famose "Cenciole", che con i nuovi strumenti tecnologici per l'individuazione dei branchi di pesci, riescono a fare delle vere stragi di pesci nel pieno dei periodi in cui gli stessi si raccolgono per la riproduzione. Si sente di pescate di tonnellate di orate, o dentici.....o ricciole......Senza dubbio i dentici stanno anche cambiando abitudini, popolando zone che prima disertavano, ma quì non saprei se si tratta della presenza del pescasub o se dipende da cambiamenti ambientali che indubbiamente si stanno verificando anche in mare.

 

Approfitto per fare i miei più sinceri auguri a tutti voi amanti di questo splendido mare, sperando che il nuovo anno porti una maggiore consapevolezza delle nostre azioni e si cominci a tutelare veramente questo splendido pianeta blu! :drunk:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Credo che semplicemente ogni tipo di prelievo faccia un danno ma che tutti insieme senza regole rispettate creino una catastrofe. Tutti, credo, siamo corresponsabili, nessuno si senta escluso e neppure realizzi la SUA morale. La Natura meravigliosa e madre sapra' sopravviverci. Ha fatto a meno degli uomini per miliardi d'anni e tornera' a fare a meno di noi. La fine dell'uomo corrispondera' alla rigenerazione della terra e dei mari. La verità e' che non siamo all'altezza!

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Se la mettiamo su questo piano sono d'accordo con voi, il problema è l'uomo come specie ma su questo non c'è proprio nulla da fare.

E, da uomini, non possiamo biasimarci più di tanto. La nostra specie ha colonizzato tutti gli angoli del pianeta ed è in continuo sviluppo. Più aumentiamo e più ci serve spazio vitale e cibo, entrambe cose che si possono ottenete solo a scapito della natura e delle altre specie.

Il profitto economico e lo sfruttamento scriteriato della natura sono problemi enormi e forse ( speriamo...) controllabili in futuro ma rappresentano solo un epifenomeno del vero problema.

Non si può pensare che 7 miliardi persone abitino in un pianeta florido come quello in cui ne abitavano 2 o 3 miliardi.

Salvaguardare davvero la natura vorrebbe dire ridurre drasticamente i nostri bisogni e questo non è possibile. In alternativa dovremmo ridurre il numero di uomini e anche questo non è possibile.

Ogni specie ha nella sua essenza il proprio sviluppo e la propria salvaguardia per cui non si può pretendere che l'uomo vada contro questa legge universale.

Pensate agli aspetti più paradossali della vicenda.

Fa più danno alla natura la peggiore tecnica di pesca professionale o un semplice vaccino? Si un vaccino, una punturina che salva milioni di vite e crea milioni di nuovi e "terribili" predatori naturali che vogliono vivere, svilupparsi e mangiare?

Si possono cambiare le nostre abitudini ma questo proteggerà magari una cosa a scapito di altre. La coperta è troppo corta e se si tira un lato se ne scopre un altro.

 

Cerchiamo di mettere pezze dove possiamo e tiriamo avanti il più possibile e poi la natura deciderà per noi come è sempre stato. Pensare che l'uomo possa controllare la natura e qui di anche se stesso è utopistico, non siamo mica il nostro buon Signore.

 

Un abbraccio

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PS: rispetto all'argomento principale non posso invece essere d'aiuto più di tanto in quanto da 3-4 anni riesco ad andare a pesca molto meno di prima e in modo saltuario e gli avvistamenti di pesce ne risentono pesantemente.

 

Ancora un saluto e buon anno a tutti ;-)

Modificato da Uccio
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