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Quando il fucile non basta più.


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Credo che i pescatori subacquei (io compreso) siano poco portati a fare autocrtitica e che ciò li induca a cercare la fonte di tutti i loro problemi al di fuori di se stessi...

Per molto tempo anch'io ho pensato che i pesci riconoscessero il fucile e ricordasser pure la sua gittata (non v'è mai capitato che i pesci si tenesso poco oltre la gittata del vostro fucile? a me si e parecchie), ma poi mi sono fatto un bagnetto di umiltà ed ho cominciato a pensare che la colpa potesse essere anche mia.

La mia ipotesi al riguardo, attualmente, è che quando il pescatore subacqueo, in acqua, prende un fucile in mano ed entra in "assetto da pesca", cambia radicalmente atteggiamento, linguaggio corporeo, che però viene riconosciuto dai pesci nei posti molto sfruttati.

Quindi secondo me il pesce non associa la minaccia al fucile, ma al modo in cui il pescatore si muove quando preda.

A ben pensare anche la velocità "non aggressiva" con cui ci si sposta, ad esempio, quando si fa l'agguato, nasce dall'esigenza di non spaventare i pesci col nostro movimento, ma forse adesso occorre farlo evolvere in direzioni diverse da quella della mera velocità.

Secondo me l'atteggiamento del pescatore subacquea, solitamente, cambia e si fa ancor più minaccioso, soprattutto nel momento in cui avvistiamo il pesce.

 

 

mi hai tolto le parole di bocca,per me sbagliamo ad attribuire ai pesci doti e comportamenti simili a quelli nostri

 

provate a mettere davanti a fucile un saraghetto e non filatevelo ,lui nuota senza problemi a pochi centimetri dal fucile,poi provate ad allineare la mira per spararlo,quei pochi secondi,il nostro corpo lo avverte che il nostro disinteresse verso di lui.è cambiato

Modificato da step_78
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I pesci ci sono ancora, anche se sono sensibilmente diminuiti a causa delle sopracitate motivazioni.

 

Sono diminuite tutte le specie che vengono sistematicamente pescate dai professionisti a cui si aggiungono le moderne tecniche di pesca sportiva di superficie (soprattutto dentici e ricciole ma anche saraghi e orate e tuti gli sparidi).

 

La diminuzione di alcune specie favorisce l'aumentarne di altre.

 

Corvine e cernie sono di poco aumentate anche perchè hanno maggiori possibilità di sfuggire ai professionisti, ma rimangano a quote maggiori perchè NOI gli rompiamo le palle.

 

Sono diminuite sensibilmente le entrate di saraghi e orate perchè vengono sterminati dai professionisti soprattutto nel periodo riproduttivo.

 

Il mutamento in negativo della flora marina, dovuto principalmente all'inquinamento e al soffocamento causato dai sedimenti che si depositano sul fondo, ha portato il pesce a non abitare più le zone di una volta.

 

Questi sedimenti, in parte vengono riversati dai numerosi corsi d'acqua che sfociano lungo la costa, che a differenza di qualche anno fa, trasportano in mare, senza filtri naturali, terra arata intrisa di disserbanti e roba varia..

 

nonostante tutto, dalle mie parti, lazio del nord, ma anche in quello del sud, a detta di chi ci pesca, con condizioni favorevoli, i pesci ci sono.Forse, rispetto ad una volta è cambiato il modo di cercarli, ora bisogna fare i calcoli con molte più variabili, bisogna essere scentifici, saper calcolare qual'è il momento giusto e il posto giusto.

 

Ci sono momenti magici in cui, in posti straconosciuti, ti ritrovi circondato da tanto pesce, poi, come per magia, cambia la corrente e tutto svanisce!

 

A quel punto mi chiedo, ma allora, se tutto dipende dalla marea e dalla corrente, significa che di pesce c'è nè ancora e tutto il resto sono pippe mentali!

 

Oppure non esiste una sola verità, ma tante variabili che determinano un quadro della salute del mare che risulta, genericamente, piuttosto pessimistico.

 

Dovremmo cambiare atteggiamento, ma come genere umano non come singola categoria, poi, una volta fatto questo passo, si può cominciare a fare i conti nello specifico. Detto questo, dato che per cambiare, dovremmo imparare a non pensare solo ai soldi, vedo utopistica la possibilità che si arrivi ad un miglioramento sostanziale della salute del mare e della terra.

 

Io, fino a che proverò emozioni andando a mare continuerò a farlo con lo stesso entusiasmo di quando ero bambino, anche solo per prendere un pesce da mangiare per cena, portandomi dietro un filo di nostalgia dei tempi che furono e che non torneranno più.

Continuerò ad andarci con una vena di tristezza e rabbia per chi continua a fare del mare una discarica e per chi non ha capito ancora che il mare siamo noi e come lo trattiamo, ma con la consapevolezza di essere un privilegiato in mezzo ad un mondo di persone che hanno perso il senzo della realtà e si affannano a cercare la libertà lì dove trovano solo catene.

 

roberto la mantia

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Credo che il pesce è certamente diminuito rispetto agli anni che furono ma, sopratutto, ha cambiato abitudini rendendosi spesso invisibile.

Se prima si poteva parlare di pesce più o meno stanziale oggi tutte le specie si muovono in funzione di mille e più variabili che solo in parte riusciamo a interpretare.

Aldilà delle profondità credo sia questo che oggi fa la differenza fra i tanti pescatori; saper interpretare il mare e le sue variabili sapendo dove e quando cercare il pesce.

Dalle mie parti, con fondali molto estesi verso il largo, il pesce è in continuo movimento e spesso si muove in funzione di correnti locali di breve durata.

Capita così, come ha detto Roberto, di trovare zone battutissime che per poche ore si trasformano in un acquario per poi diventare deserte.

A questo punto la valutazione della zona sarà diversa e opposta a seconda di quando ci si è immersi.

Poi è ovvio che alcune specie godano di maggior salute rispetto ad altre ma questo credo sia da attribuire ai misteriosi cicli del mare piuttosto che a un prelievo più o meno professionistico.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Sinceramente nessuna delle cose che abbiamo osservato mi pare causa preminente. Siamo, a mio avviso, troppo legati ad osservazioni personali poco sistematiche, scientifiche. La porzione d'acqua da noi "testata" e' davvero poca cosa per poter trarre conclusioni. Genericamente possiamo solo dire che di pesce ne vediamo meno ma anche questa affermazione mi pare estemporanea. Troppo grande il mare per noi. Spero che venga qualche nozione in più.

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L'errore che possiamo commettere e' quello di metterci in primo piano su tutto cio' che accade in mare,come se tutto girasse attorno a noi.Come ha detto Gianfranco il mare e' troppo grande per poter tranne conclusioni oggettive realisteche.Faccio un esempio.Quante volte e' capitato che sullo stesso gommone due bravi pescatori sullo stesso livello abbiano riscontrato situazioni diametralmente opposte,pur pescando a pochi metri di distanza.Magari uno ha riempito il carniere di bei pesci..l'altro non ha visto una pinna.Se fossero andati a pescare ognuno per conto proprio il primo avrebbe raccontato di un mare pieno di pesci..il secondo avrebbe raccontato la desolazione di un mare deserto.

Per quello che ho riscontrato io sono in una fase evolutiva,quindi non faccio tanto testo.Primo perche' sono ancora in una fase di crescita..ogni anno ho sempre preso molto piu pesce rispetto a quello precedente.Secondo perche' sono passato dal Salento al Nord Sardegna.Nell'ultima stagione in Puglia che e' stata piu' che positiva avro' fatto circa 20-25 cernie nella bella stagione dedicandomi quasi esclusivamente a questo pesce.In Sardegna in poco piu' di un anno ho superato le 3cifre...eppure proprio su questo forum e' stato aperto un post in cui quasi tutti coloro che hanno trascorso le vacanze in Terra Santa sono rimasti delusi dalla scarsissima presenza di pesce.C'e' da dire che le pescate durano quasi sempre non meno di 4-5ore,esclusivamente in gommone e con barcaiolo al seguito..dedicando tanto tempo alla ricerca di nuovi posti.Quindi di pesce ce n'e' veramente poco oppure non ci dedichiamo abbastanza alla ricerca?Non saprei rispondere dato che pesco solamente da un decennio.

Ora vorrei analizzare un dato che spesso ho notato scorrendo la classifica dei campionati Italiani degli anni 70-80.Parliamo di 40 anni fa...un mare che tutti descrivono come ricchissimo di pesce,bastava uscire in barca che i pesci ti saltassero a bordo.Ci sono stati sicuramente tanti campionati in cui e' uscito veramente tanto pesce,ma ce ne sono altrettanti dove i migliori atleti italiani in 3 giornate di gara hanno portato alla pesa in media 10-15 pesci.Qualcuno molti meno..altri hanno addirittura chiuso con un cappotto in qualche giornata.Cosa sta a significare tutto cio'?Quante volte ci e' capitato di visitare un posto magico,non trovarci niente e fantasticare con gli amici su cosa potesse esserci 30-40 anni fa.A vedere i risultati di quei campionati non direi che si nuotasse in un mare di pesci sempre e ovunque.O magari non esistevano cartografici,le secche erano quasi tutte sconosciute,le attrezzature erano quelle che erano?Non saprei rispondere a queste domande..

Per quanto riguarda i dentici in Puglia ho gia dato la mia opinione.In Sardegna invece ho trovato una bella entrata ad Aprile con acqua a 15gradi riuscendone a catturare diversi senza spolmonarmi.Idem a Ottobre/Novembre.Nella bella stagione invece ho trovato 2-3 branchi stanziali di mostri su delle piccolissime risalite non segnate sulle carte...enormi palazzi che dai 50-60metri arrivano a circa 30.

Purtroppo il termoclino gelido e la corrente spesso impetuosa non mi ha permesso di effettuare costanti catture,nonostante i pesci ci fossero quasi sempre..

Di ricciole in Salento non ne ho mai prese,ne avro' viste 3-4 in 10 anni.Nelle bocche di Bonifacio ho fatto qualche discreta cattura,ma sempre nei soliti posti e solito periodo.Credo sia un pesce in sofferenza.

Concludendo credo siano solo considerazioni personali e marginali rispetto a quello che sia la reale situazione del mare.Come ha detto Gianfranco e' troppo grande e ispezioniamo una porzione d'acqua troppo ristretta per una casistica almeno lontanamente attendibile...

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Faccio un esempio.Quante volte e' capitato che sullo stesso gommone due bravi pescatori sullo stesso livello abbiano riscontrato situazioni diametralmente opposte,pur pescando a pochi metri di distanza.Magari uno ha riempito il carniere di bei pesci..l'altro non ha visto una pinna.Se fossero andati a pescare ognuno per conto proprio il primo avrebbe raccontato di un mare pieno di pesci..il secondo avrebbe raccontato la desolazione di un mare deserto.

Luigi tu sei giovane e molto forte. :thumbup:

Ho visto i tuoi video e ti faccio "tanto di cappello".

Ma, temo, tu scelga con un pò di giovoane "ingenuita"(io ero come te, o peggio) i tuoi compagni di pesca!

Permettimi e perdonami.

Io scommetto che quello che vedeva e prendeva eri tu!!!

Quando si pesca in due si condivide... se l'altro non vede e non prende (quello che noi abbiamo visto o preso) non è al nostro livello.

Credo di sapere anche con chi vai (saltuariamente) a pesca e ti credo che tu vedi e prendi e l'altro no.

Se è giusto quello che suppongo... ci ho pescato anche io (sapessi chi sono) ed è una pippa!

Trovati gente che sia più brava di te... solo in questo modo puoi imparare e crescere!

Sopratutto trovati gente che sia in grado veramente di essere operativo alle tue quote... di quaquraquà il nostro mondo è pieno.

fidati...

Nel nostro sport è essenziale poter contare sul compagno/i per la sicurezza!!!

Modificato da Airola
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Caro Airola l'esempio postato e' assolutamente generico,frutto dei tanti racconti ascoltati da persone ben piu' brave ed esperte di me.Purtroppo non ho un compagno di pesca da tempo...l'ultimo e' stato Robertino Deiana,gran pescatore e gran persona con la quale ho condiviso giornate piacevolessime sia in mare che fuori.Purtroppo non e' facile trovare un amico fidato in mare.

Magari potresti proporti per rallegrare le mie uscite:)

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anche io in parte la penso così ma, ci sono delle verità oggettive che vanno oltre le sensazioni momentanee che si possono provare durante una battuta di pesca.

non si può mettere in dubbio che di pesce c'è nè meno rispetto a prima, questa non è un ipotesi è una verità...punto!

negli ultimi decenni sono avvenuti dei cambiamenti nel nostro mare, questo è tangibile! si può discutere su cosa lì ha provocati ma non se si siano verificati o meno.

 

guardando il fondale marino dalle mie parti, salta all'occhio di una persona attenta, come sia cambiato rispetto a solo un decennio fa e dirò di più, basta osservare le rocce stando fuori dall'acqua per accorgersene, quei sassi che emergono durante la fase di bassa marea, una volta erano coperti da alghe verdi smeraldo, ora sono puliti come il culo di un neonato.

se intervisti qualsiasi tipo di pescatore ti dirà le stesse cose, aggiungendo magari qualche racconto di pescate mirabolanti o di incontri che una volta erano la norma da queste parti.

A ladispoli, i pescatori subacquei negli anni 60 e 70, i saraghi nemmeno li sparavano, le loro uscite erano dedicate alla pesca delle cernie e delle corvine che all'epoca incontravi in muri alti fino alla superficie con pesci che superavano i 3 kg di peso.

lo stesso Dapiran racconta che a capo linaro, se facevi l'aspetto per sparare i dentici, dovevi spostare i saraghi con l'asta.

Alessio Gallinucci, da bambino, aspettava sulla spiaggia il rientro del suo futuro maestro di pesca, che tornava sempre con carnieri pieni di saragoni e corvine il tutto partendo a nuoto a baia di ponente che, per chi la conosce, oggi se ci prendi due saraghi in tana sei un signore.

Potrei continuare con mille esempi che testimoniano che il pesce è diminuito, oltre ad aver cambiato le proprie abitudini. C'è da dire però che è cambiata anche la limpidezza dell'acqua, ovviamente parlo delle mie parti, appena vent'anni fà, 20 mt di visibilità in estate erano la regola, ora sono un sogno da prendere al volo durante l'arco di quelle poche giornate con la corrente giusta.

Da noi, la flotta dei pescatori del piccolo porticciolo di Santa Marinella, viene denominata la flotta dei "pozzolani" perchè i loro antenati, qualche decennio fa, si trasferirono da Pozzuoli fin quì per via della prosperità del mare santamarinellese.

Ora se la passano un pò maluccio, insomma quei quattro che so rimasti diciamo che c'è campano!

 

r.l.m.

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Roberto Dejana si che è un compagno di pesca affidabile, peccato che vivete un po' lontani l'uno dall'altro.

 

Airola invece è uno che ti porta a pescare solo dove vuole lui, non si adatta alle tue esigenze ne tantomeno alle tue quote, insomma, come compagno è P E R I C O L O SO assolutamente da evitare!!!

 

ma ora che ci penso non è l'unico ad essere così, si sono lui e un altro, che si sente addirittura una specie di samurai della pesca sub!

 

mah...certe religioni non le capisco proprio!

 

Luigi quando vuoi vengo io a farti da barcaiolo

 

r.l.m.

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Caro Airola l'esempio postato e' assolutamente generico,frutto dei tanti racconti ascoltati da persone ben piu' brave ed esperte di me.Purtroppo non ho un compagno di pesca da tempo...l'ultimo e' stato Robertino Deiana,gran pescatore e gran persona con la quale ho condiviso giornate piacevolessime sia in mare che fuori.Purtroppo non e' facile trovare un amico fidato in mare.

Magari potresti proporti per rallegrare le mie uscite:)

 

Siamo ot.... comunque.

Il mio era un consiglio amichevole siccome so per certo che hai frequentato una persona con cui ho pescato in passato ho avuto l'arroganza di consigliarti.

Non mi riferivo ovviamente a Deiana che non conosco assolutamente se non per le cronache.

Ti do un indizio: è un napoletano!

In ogni caso quando si va in due alternando le discese le cose che vede uno le vede anche l'altro... e magari, con le dritte del primo, si finisce con la cattura.

La parte finale dellìazione è insignificante per chi la compie, è solofrutto di un'azione di gruppo e il successo è di entrambi.

 

Io questa estate facevo prendere i dentici al mio amico fraterno di 29 anni perchè lui alla prima apnea faceva 2,30 a 28 metri senza battere ciglio e io con i iei 43 anni ero un pò più "diesel".

Ma poi le mie soddisfazioni me le toglievo una volta che avevo riscaldato i cilindri.

Ma soprattutto quello che vedevo io era ultile informazione per lui e viceversa.

 

Questo è un la pesca in coppia.

 

 

Per l'invito ti tengo a mente e dovrei capitare in Sardegna a marzo. ti prendo sul serio! :thumbup:

Modificato da Airola
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