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Fin dove spingono gli elastici ?


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Mario, non sto dicendo di aver scoperto l'America. Lo so che sono fenomeni noti. Per carità.

Quello che volevo dire è che, almeno personalmente, è la prima volta che vedo materializzarsi questi fenomeni nel contesto dei "nostri" elastici e quindi con la possibilità di poter dare loro una precisa dimensione.

 

Riguardo alla genesi del moto ondulato potrebbe essere in relazione al tipo di aggancio:la coda dell'elastico, sganciandosi, viene forzato a spostarsi dal suo asse di trazione. Ciò lo porta ad iniziare una serie di rimbalzi con l'acqua stessa in virtù della cavitazione prodotta. Non so se è una coincidenza, ma le bolle di cavitazione sembrano concentrarsi proprio nei punti in cui l'elastico sembra cambiare direzione.

 

Se è così mi viene da chiedermi ( e qui si che fantastico) : E' possibile che le bolle di cavitazione che vediamo apparire siano esse stesse una concausa del moto ondulatorio? Poichè la cavitazione è sostanzialmente un fenomeno casuale ( nel senso che la cavitazione in un punto è senz'altro diversa dalla cavitazione nel punto successivo), è possibile che essa determini oscillazioni casuali della coda dell'elastico ?

 

Inoltre mi pare logico pensare che la cavitazione, nonchè l'oscillazione iniziale dell'elastico, svolga un ruolo fondamentale nella variazione delle resistenze idrodinamiche.

Se ciò avviene in modo significativo, il moto ondulato può tradursi di fatto anche in una compomente di moto pulsato vero e proprio non dipendente tanto dalle caratteristiche di elasticità dell'elastomero, ma piuttosto dipendente da ciò che avviene in coda all'elastico.

 

 

In buona sostanza: potremmo trovarci difronte non ad un fenomeno isolato, ma ad un fenomeno costante ( più o meno accentuato ) intrinseco all'uso stesso degli elastici.

 

Un qualcosa si molto simile al "paradosso dell'arciere" !!!!

 

 

Qui però, penso, la cosa si complica enormemente ... specie per le nostre "banali" finalità.

 

Un ultima osservazione : Mario, sei proprio sicuro che nei tuoi grafici non si veda nulla riferibile ad una contrazone ondulata/pulsata ?

Io li ho guardati con attenzione e devo dire che mi sembra che i tuoi ed i miei grafici si somigli più di quanto immaginiamo.

 

Guarda in particolare la contrazione in aria: c'e' lo stesso andamento ondulatorio. Addirittura nei tuoi grafici più "fit" successivi confermano quell'andamento.

 

Forse nei tuoi grafici il fenomeno è solo meno accentuato :

 

 

Che dici è solo un caso o fantasia ?

 

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Sbaglio o il meccanismo di sgancio schiaccia l'elastico verso il basso? In questo caso potrebbe essere la causa di un "rimbalzo" verso l'alto dello stesso e successivamente delle ondulazioni?

 

 

---- EDIT ----

 

A proposito, che telecamera usi?

 

 

La telecamera è questa:

 

http://www.jvcitalia.it/article.php?id=100222&catid=5&lg=it

 

E' un modello di un paio di anni fa ormai penso fuori produzione. Quando è uscita costava parecchio ( intorno ai 900 euro), quando la presi io meno di 300 perchè penso fossero gli ultimi modelli in vendita. Se sei interessato ad una cam con funzione slow motion ormai sul mercato ci siano oggetti molto più interessanti a prezzi contenuti. Se devi prendere una cam nuova, fai un pensierino alla funzione slow motion ... in genere il prezzo non cambia di molto rispetto ad altri modelli.

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Stefano,

 

1) non credo per nulla che il fenomeno casuale possa assurgere a regola... comunque vado a riguardarmi alcuni video per cercare indizi...

2) se nei miei grafici il fenomeno ondulatorio è, forse, visibile non è assolutamente scontato che sia legato alla stessa origine (più legato al tipo di acquisizione...);

3) anche se fosse dovuto alla stessa causa, una volta di più si dimostrerebbe che è un fatto casuale (tu lo vedi in acqua e io no);

4) comunque sia io nelle varie misure con proiezione dell'asta non ne ho alcun indizio... e gli indizi non diventano regola ma possono diventare mitologia...

 

P.S. La causa delle tue oscillazioni, anche per me, è quella individuata da te e Zavorra.

Modificato da MarioB
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Con l'asta applicata all'elastico, il fenomeno sparisce anche nelle mie misurazioni .

 

Ciò potrebbe stare ad indicare ( sono solo ipotesi) che è un fenomeno che si evidenzia solo con elastico libero ( almeno in alcune condizioni ).

 

Domani, se va bene, cercherò di fare della altre riprese: oggi ho avuto poco tempo e quando sono arrivato alla mia vasca (con "ficupala" annessa :) ) il sole era già quasi tramontato. Sono riuscito a fare un solo video in scarse condizioni di illuminazione.

 

Prima però ho eliminato quel punto di appoggio della boccola dell'elastico ed ho "markerato" l'elastiico ogni 10 cm.

 

Il video è questo: mi sembra che dopo una partenza più lineare il fenomeno ricompare verso fine contrazione.

 

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gli elastici spingono fino alla fine ... :banging: non ce dubbio.questo non vuol dire però che accellerino l asta fino alla fine ma ad un certo punto la accompagnano facendogli mantenere la vlocità massima raggiunta.

 

Antonioooooo .... in base a cosa affermi con tanta certezza che gli elastici spingono fino a fine corsa facendo mantenere la velocità all'asta ? Da dove deriva tanta certezza ?

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Bello! Sembra di vedere il "rebound"... che causa la oscillazione finale. Ottimo!

 

Dici davvero Mario ? Il video ti sembra interessante e può avere aggiunto qualche info ?

Non vorrei trascinarti in uno dei miei soliti voli di entusiasmo.

Magari sto commenttendo errori grossolani e non me ne rendo conto.

L'unica cosa certa, però, è che mentre prima avevamo solo delle ipotesi, adesso abbiamo qualche indizio .

Modificato da Stefano Soriano
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Ci ho riflettuto sopra.

 

Avanzo un'ipotesi:

 

- L'elastico ( lbero ) si contrae in acqua come se avesse un piccolo peso attaccato in coda a causa delle resistenze idrodinamiche/cavitazione.

- La contrazione libera in acqua è dunque molto diversa dalla contrazione libera in aria.

- In aria il fenomeno dell'instabilità dinamica di punta si verifica esattamente a fine contrazione del capo libero. In acqua inizia prima: il capo libero dell'elastico è preceduto da un ampio fronte di elastico parzialmente in contrazione.

- Un primo fronte d'onda raggiunge, dunque, il capo vincolato mentre ancora parte dell'elastico è in contrazione.

- Si genera un onda di ritorno nell'elastico che fa "ondulare" la parte terminale dell'elastico ancora in contrazione.

- Tali ondulazioni possono avere una qualche influenza nella velocità terminale dell'elastico ( decelerazione).

- Tali ondulazioni sono all'origine di quella velocità pulsata che avevo osservato nei miei test di due anni fa.

- Le onde di ritorno si verificano anche negli elastici sottoposto a carico. In tale caso però esse non sono visibili perchè il capo in movimento dell'elastico è ancorato all'asta.

- Tali onde di ritorno possono però determinare in modo "casuale" il distacco prematuro dell'ogiva nel tratto terminale di contrazione dell'elastico.

 

 

Che dite .... Regge ?

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Bello! Sembra di vedere il "rebound"... che causa la oscillazione finale. Ottimo!

 

Dici davvero Mario ? Il video ti sembra interessante e può avere aggiunto qualche info ?

Non vorrei trascinarti in uno dei miei soliti voli di entusiasmo.

Magari sto commenttendo errori grossolani e non me ne rendo conto.

L'unica cosa certa, però, è che mentre prima avevamo solo delle ipotesi, adesso abbiamo qualche indizio .

 

Stefano, il video è interessante perché mostra in modo sufficientemente pulito da poter essere distinto un fenomeno NOTO: mi sto battendo in queste pagine proprio per farvi capire che molte delle cose sulle quali si fantastica, sono già ben note e non sono ipotesi che nascono qui, ma certezze scientifiche sulle quali - addirittura - qui si sollevano dubbi!!!

 

Poi ti rispondo pure sull'altra tua ipotesi... che è una certezza scientifica (quasi tutta!)... a dopo.

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Ci ho riflettuto sopra.

 

Avanzo un'ipotesi:

 

- Le onde di ritorno si verificano anche negli elastici sottoposto a carico. In tale caso però esse non sono visibili perchè il capo in movimento dell'elastico è ancorato all'asta.

- Tali onde di ritorno possono però determinare in modo "casuale" il distacco prematuro dell'ogiva nel tratto terminale di contrazione dell'elastico.

 

 

Che dite .... Regge ?

 

http://www.apneamaga...ndpost&p=846130

 

http://www.apneamaga...ndpost&p=846159

 

torniamo indietro?

 

:P

Modificato da pierclaudio
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Ci ho riflettuto sopra.

 

Avanzo un'ipotesi:

 

- L'elastico ( lbero ) si contrae in acqua come se avesse un piccolo peso attaccato in coda a causa delle resistenze idrodinamiche/cavitazione.

- La contrazione libera in acqua è dunque molto diversa dalla contrazione libera in aria.

- In aria il fenomeno dell'instabilità dinamica di punta si verifica esattamente a fine contrazione del capo libero. In acqua inizia prima: il capo libero dell'elastico è preceduto da un ampio fronte di elastico parzialmente in contrazione.

- Un primo fronte d'onda raggiunge, dunque, il capo vincolato mentre ancora parte dell'elastico è in contrazione.

- Si genera un onda di ritorno nell'elastico che fa "ondulare" la parte terminale dell'elastico ancora in contrazione.

 

Non è una ipotesi è la realtà fisica di cui abbiamo parlato fin ora... ben documentata in 60 anni di pubblicazioni scientifiche. Ricordi i tre livelli di cui parlavo prima? Elastico in contrazione libera in aria, elastico in contrazione libera in acqua e con peso, come tre stadi progressivi dello stesso fenomeno? Da fronte d'onda disperso a fronte d'onda disperso e pacchetti che viaggiano a velocità differenti... era proprio di questo che si parlava!

 

Apprezzo la tua voglia di scoprire, ma la tua ansia di scoprire "il nuovo" sovrasta la tua voglia di capire e questo è un grosso limite alla impostazione scientifica che vorresti dare alle tue cose... e ti porta a cantonate come questa:

- Tali ondulazioni sono all'origine di quella velocità pulsata che avevo osservato nei miei test di due anni fa.

- Le onde di ritorno si verificano anche negli elastici sottoposto a carico. In tale caso però esse non sono visibili perchè il capo in movimento dell'elastico è ancorato all'asta.

- Tali onde di ritorno possono però determinare in modo "casuale" il distacco prematuro dell'ogiva nel tratto terminale di contrazione dell'elastico.

 

 

Che dite .... Regge ?

 

... e infatti non regge: l'oscillazione degli elastici è, come ti ho portato a dimostrare, niente altro che generata da due forze che agiscono sull'elastico a causa della posizione iniziale al rilascio dallo sgancio. Lo avevi appena capito, enunciato e adesso ti riperdi in una arbafantasia... :)

... l'oscillazione che noti è immediata e non terminale... l'onda riflessa non ha ancora avuto il tempo di avere origine... ;)

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Con l'asta applicata all'elastico, il fenomeno sparisce anche nelle mie misurazioni .

 

Ciò potrebbe stare ad indicare ( sono solo ipotesi) che è un fenomeno che si evidenzia solo con elastico libero ( almeno in alcune condizioni ).

 

Domani, se va bene, cercherò di fare della altre riprese: oggi ho avuto poco tempo e quando sono arrivato alla mia vasca (con "ficupala" annessa :) ) il sole era già quasi tramontato. Sono riuscito a fare un solo video in scarse condizioni di illuminazione.

 

Prima però ho eliminato quel punto di appoggio della boccola dell'elastico ed ho "markerato" l'elastiico ogni 10 cm.

 

Il video è questo: mi sembra che dopo una partenza più lineare il fenomeno ricompare verso fine contrazione.

 

http://www.youtube.com/watch?v=BaFu7FTmdLc

 

bellissimo video.

Da notare come il capo libero arrivi a metà contrazione mentre l' altra metà è ancora quasi ferma :o (secondo 15°)

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... e infatti non regge: l'oscillazione degli elastici è, come ti ho portato a dimostrare, niente altro che generata da due forze che agiscono sull'elastico a causa della posizione iniziale al rilascio dallo sgancio. Lo avevi appena capito, enunciato e adesso ti riperdi in una arbafantasia... :)

... l'oscillazione che noti è immediata e non terminale... l'onda riflessa non ha ancora avuto il tempo di avere origine... ;)

 

C'e' un però !!!!

 

Ciò che dici è senz'altro valido con i test di ieri in cui c'era quello scalino che faceva sobbalzare subito l'elastico dopo la partenza.

 

Oggi ho rimosso la causa che generava l'oscillazione iniziale ( ossia quello "scalino" del mio apparecchio si cui poggiava la boccola dell'elastico).

 

Foto:

 

 

 

 

 

 

 

 

il risultato è stato che le oscillazioni compaiono dopo circa 20/25 cm di tratto iniziale senza oscillazioni.

Le oscillazioni compaiono solo dopo che l'onda di contrazione "impatta" l'estremo vincolato dell'elastico.

 

In questo video si vedono le oscillazioni comparire dopo i primi 20/25 cm di andamento rettilineo, proprio quando si vede che anche la parte vicino al vincolo è stata raggiunta dalla contrazione ( le tacche segnate sull'elatico scompaiono, segno che l'elastico è entrato in contrazione fino al vincolo).

Giusto per capire: l'elastico è 26 cm, allungato di 49 cm ( fattore 288%)

 

I test 3 e 4 sono delle zoomate dei cm 30/40 di contrazione.

 

 

Ora saranno pure delle fantasie (e lungi da me il desiderio di andare contro 60 anni di fisica, me ne guarderei bene) ma se devo credere a ciò che i video dicono e a quello che le misurazioni dicono posso solo dire una cosa: l'elastico parte dritto e a metà corsa ( quando la parte vicino al vincolo è stata investita da un'onda di contrazione) iniziano le "ondulazioni" con contemporaneo calo della velocità ( come si evince dai grafici).

 

 

 

 

 

Non so se sono riuscito a spiegarmi, ma come la spieghiamo questa cosa ?

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