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Mondiale Lussino - Diretta 2a giornata


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il fatto che la cernia sia vietata nelle competizioni non nega il diritto di pescarla fuori da queste,poi stà al selezionatore schierare una squadra più adatta alle sedi di gara,gli stage li fanno per quello e è per quello che se si devono tirare fuori i pesci da 30m a ritmo di gara vengono convocati i Bellani i DeSilvestri e i Barteloni,se fosse stato un mondiale da giocare sulle salpe avremmo avuto in squadra qualcun'altro,il regolamento Italiano seppur migliorabile consente a un buon numero di atleti di partecipare alle selettive,e se guardiamo il ricambio generazionale non mi sembra che in Spagnia (Kerejeta a parte) sono sempre gli stessi,Carbonell è eterno,March se non avesse lasciato lui sarebbe stato in acqua,insomma non è che sia così buia!

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Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Si vuole fare gare fingendo d'ignorare che la pesca subacquea si svolge con l'ausilio del gommone e che chi la pratica a pinne è un "dilettante"?

Bene se si vuole si continua così come si fa in Italia, certo ci saranno più gonisti ma con il risultato di abbassare il livello dei migliori, è fatale.

Le gare sono già pochissime e non consentire ai migliori di allenarsi a fare gare come le si realizzano a livello internazionale è una scelta anch'essa politica e non bisogna meravigliarsi se poi abbiamo problemi.

Mi piacerebbe intervistare l'attuale Campione Italiano a proposito per chiedergli se ha imparato cose da questa preparazione e se avesse mai preparato una gara con il gommone proprio esattamente come ha fatto questa volta.

Pensate che se la risposta fosse che mai aveva fatto una preparazione simile sarebbe evidente che il Campione in carica arriva ad essere il migliore snza però avere la preparazione adeguata alle gare internazionali.

Farà esperienza ma solo quando sarà convocato in nazionale, troppo raramente e troppo poco per migliorarsi.

Saluti

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Mi piacerebbe intervistare l'attuale Campione Italiano a proposito per chiedergli se ha imparato cose da questa preparazione e se avesse mai preparato una gara con il gommone proprio esattamente come ha fatto questa volta.

Pensate che se la risposta fosse che mai aveva fatto una preparazione simile sarebbe evidente che il Campione in carica arriva ad essere il migliore snza però avere la preparazione adeguata alle gare internazionali.

Farà esperienza ma solo quando sarà convocato in nazionale, troppo raramente e troppo poco per migliorarsi.

Saluti

Sono almeno due settimane che aspetto il rientro di Concettino proprio per chiedergli questo.

Il prossimo WE sarò a Siracusa!

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Credo di poterti garantire che tornerà a casa con un bagaglio enorme di cose.

Ora sarà ancora più forte, anche nelle gare italiane certe esperienze segnano ed insegnano.

Naturalmente certe cose occorrerebbe impararle PRIMA di un mondiale e non durante.

 

Modificato da uisso
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Scusate se mi intrometto..........secondo me il discorso dei regolamenti lascia il tempo che trova, e vi spiego perchè!

 

Prendendo in esame i migliori agonisti nazionali possiamo dire che la maggioranza fa almeno due uscite a settimana tutto l'anno, alcuni anche di più........le uscite sono sempre con gommone, spessissimo con barcaiolo, e di sicuro qualche fucilata alla cernia la danno (dove ancora ce ne sono)........di gare quante ne fanno? 2, 3.....5?? neanche tutte a nuoto.......allora il problema non sussiste, possiamo tranquillamente affermare che tutta la preparazione per affrontare una gara in gommone ce l'hanno. PUNTO. semmai è il contrario e cioè che nelle gare nazionali trovano condizioni diverse dalla "normalità" ma essendo uguali per tutti nulla cambia.

 

La preparazione? comunque nei campionati italiani si fa con il gommone e quindi se non nei tempi rispecchia esattamente quella internazionale!

 

Alessio

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Ciao a tutti,

Scrivo due righe al volo perché come ovvio appena rientrato dopo una settimana intensa e con molto materiale da preparare ho il tempo contato.

 

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile ciò che abbiamo fatto e il sostegno degli amici del forum che con i loro commenti ci hanno aiutato a superare alcune difficoltà e le pochissime ore di sonno (ho dormito cinque ore in tre giorni.)

Quoto ciò che hanno detto Giorgio, Nicola e Salvo.

 

Da parte mia, posso solo dirvi che ieri mattina, prima di partire, mentre facevo colazione con Paolo Cappucciati, Pedro Carbonell si è alzato ed è venuto a parlare con me per farci i complimenti; con un gran sorriso ha detto: " voglio farvi tantissimi complimenti per il grande lavoro che avete fatto in modo instancabile. Quando chiamavo a casa, sapevano già tutto e avevano visto anche le interviste online. Tutti gli atleti la sera erano collegati per vedere foto e video. Grazie davvero per quello che fate per il nostro sport!”.

 

Bè vi confesso che l'emozione è stata grandissima. Pedro è un signore dentro e fuori dall'acqua. Anche Paolo mi ha detto di incassare questi complimenti che da uno come lui sono davvero particolari.

 

Complimenti che estendo a tutto lo staff e che ringrazio, sia come direttore sia come amico.

Naturalmente si può sempre migliorare e non siamo riusciti a fare tutto ciò che avevamo in mente, ma i risultati e i numeri, (e anche le critiche) ci permettono di alzare l'obiettivo per i prossimi appuntamenti.

Ora vi lascio, ma nei prossimi giorni posterò ancora qualche foto e un resoconto breve sul mondiale seguito da un articolo più elaborato nelle prossime settimane.

 

Ringrazio naturalmente tutti gli atleti, i barcaioli, i secondi e gli aiutanti che ci hanno passato le notizie!

Grazie

Alberto

Modificato da corsaro
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Scusate se mi intrometto..........secondo me il discorso dei regolamenti lascia il tempo che trova, e vi spiego perchè!

 

Prendendo in esame i migliori agonisti nazionali possiamo dire che la maggioranza fa almeno due uscite a settimana tutto l'anno, alcuni anche di più........le uscite sono sempre con gommone, spessissimo con barcaiolo, e di sicuro qualche fucilata alla cernia la danno (dove ancora ce ne sono)........di gare quante ne fanno? 2, 3.....5?? neanche tutte a nuoto.......allora il problema non sussiste, possiamo tranquillamente affermare che tutta la preparazione per affrontare una gara in gommone ce l'hanno. PUNTO. semmai è il contrario e cioè che nelle gare nazionali trovano condizioni diverse dalla "normalità" ma essendo uguali per tutti nulla cambia.

 

La preparazione? comunque nei campionati italiani si fa con il gommone e quindi se non nei tempi rispecchia esattamente quella internazionale!

 

Alessio

Giusto a te pensavo...

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Domanda da 'gnorante: quelli spagnoli sono atleti professionisti, o dilettanti...come noi?

Ricordo che in un'intervista, Amengual raccontò che, nonostante il lavoro che svolgeva allora (forse elettricista...prima di avere la "tienda"), veniva pagato (dallo Stato? non ricordo, dovrei dare na spolverata ai miei preziosi videodocumenti :D ) per assentarsi dal lavoro ed andare ad allenarsi in mare...

Funziona ancora così, in Spagna?

 

Credo che nell'intervista a Carbonell durante l'ultimo Eudishow, lui dica qualcosa in proposito, del tipo: se non ci sono sponsor non mi posso allenare propeio a conferma di quello che sostieni tu!

Anche Gospic è un pofessionsta...giusto?

Dipende cosa si intende per professionista.

Sicuramente Gospic pesca tutto l'anno.

Carbonell (guardate l'intervista prima della gara) dichiara che lui d'inverno non va a mare.

Kerejeta fa lo stesso lavoro di De Silvestri e Barteloni: il vigile del fuoco ma si organizza per prendersi lunghi periodi di ferie e girare il mondo a pescare.

Marinov, se non vado errato, realizza mute in Croazia.

Ho dato un'occhiata alle info reperibili sul web, sempre per quanto riguarda Amengual...

Da Wikipedia: Electricista de su profesión, como su padre, la fama y los éxitos que obtuvo le permitieron que su empresa le permitiera entrenar y prácticar su deporte para convertirse en uno de los mejores del mundo.

Dunque (ora ricordo) era la società per cui lavorava come elettricista, a permettergli di allenarsi 4-5 volte alla settimana, pagandogli i giorni d'allenamento come normali giorni lavorativi.

Sempre di Amengual (ma non solo), è la convinzione che per primeggiare a livello internazionale, un atleta debba potersi allenare quanto si allenava lui, ossia almeno 4-5 volte alla settimana.

Tuttavia, senza nessun tornaconto economico, chi può allenarsi così tanto?

In un'altra videointervista (questa di pochissimi anni fa), March sosteneva che gli iberici, oggi, possono contare su importanti aiuti economici degli sponsor...

Ho l'impressione, quindi, che alle gare internazionali si confrontino persone praticamente pagate per pescare (come gli spagnoli), con altre che invece pescano per passione nel tempo libero (come noi italiani).

Per tale ragione ritengo che tutto ciò che noi (anche a livello di gruppo) riusciamo a fare meglio di loro, sia da considerare come un risultato veramente straordinario.

 

 

Non nascondiamoci dietro un dito , il pesce che prendono andando 4\5 volte a settimana a pesca qualche fine fa.....Gospic è un pescatore professionista nel senso che vende il pesce , non so se la cressi gli riconosce un piccolo aiuto economico magari come collaudatore ..Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è ,.Per quanto riguarda la federazione spagnola sponosrizza lunghi stage sui campi gara non penso paghi degli stipendi durante l'anno . Insomma per farla breve il nostro sport richiede sacrifici enormi e una grande dedizione per essere competittivi ai massimi livelli e se vogliamo anche delle condizioni di vita particolari , io penso che vivere a Maiorca non sia come stare a Milano a parità di passione ...di costi vita , oppure avere la fortuna di avere un lavoro stagione che t'impegna per qualòche mese all'anno lasciandoti poi tutto il resto del tempo per allenarsi , il campione in sport minori come il nostro è un mix di passione , sacrifici e circostanze favorevoli che ti permette di crescere più degli altri .

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La cernia nelle gare scordatevela!

Quello di cui, da appassionati e tifosi, non ci si rende conto è che il rischio di fare la fine dalla Francia non è così remoto!

La cernia è l'ultimo dei problemi, tanto anche prima erano in pochi a prenderle con frequenza. Ci si può anche rinunciare, ma altre cose è difficile digerirle e farsi piacere queste gare. Se ne faccia almeno un discorso di sicurezza che con la FAN è drasticamente calata.

 

:bye:

 

 

Guarda davide la cernia è solo un sintomo dell'autocastrazione che ci siamo dati , in puglia , o nel lazio è vero che è difficile trovare cernie grosse sui soliti campi , quindi la cosa può anche non notarsi , su campi magari come Marsala elimini un elemento tecnico importante che pùò far la differenza tra un buon pescatore e un campione e per quanto mi riguarda appiattisci il risultato , e alla fine come detto prima chi attacca in mala fede non viene di certo fermato o calmato da questo divieto . Poi la fan è un altro problema ancora , va bene nelle selttive primo gradino dell'agonismo , semplicemente pe motivi economici cono organizzazioni all'altezza della situazione , nelle gare più importanti non ne capisco davvero il senso da qualunque lato la si guardi.

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A me il mondiale ha comunque entusiasmato anche se non abbiamo vinto.

E' vero che siamo stati grandi nel passato ma, se pensiamo agli ultimi sconfortanti risultati dobbiamo dire ottimo mondiale, e quindi è da qui che dobbiamo ripartire.

Come per altri sport, vedi il mondiale di calcio del Brasile...., bisogna analizzare più il presente che il passato, per far bene in futuro.

Per quanto riguarda i regolamenti anch'io ritengo che l'attuale formula "italiana" non aiuti i nostri atleti nelle gare internazionali.

Anche se, come dice Alessio Parisi, i nostri campionati si preparano con il gommone, tale preparazione è finalizzata ad una gara a nuoto e, quindi, differente da una eventuale gara con gli spostamenti come si faceva una volta.

In passato si cercava a largo raggio cercando di individuare piccole zone sconosciute a chiunque, che potessero fare la differenza. Si investiva molto tempo su pochi punti eccellenti anche molto distanti tra loro e magari su distese di posidonia e fango, o profondi, dove nessuno andava a cercare. Mentre oggi è impensabile ciò perchè sarebbero difficili da raggiungere con il rischio di perdere tanto tempo e magari di trovarli vuoti. Tanto vale buttarsi su pezzettini di grotto, a quote medio basse, dove pescare tutto il giorno anche se nella mischia.

Anche per questo i carnieri molto spesso sono meno entusiasmanti.

Questa è preparazione da selettiva e non da campionato del mondo.

Complimenti alla nostra squadra!

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A me il mondiale ha comunque entusiasmato anche se non abbiamo vinto.

E' vero che siamo stati grandi nel passato ma, se pensiamo agli ultimi sconfortanti risultati dobbiamo dire ottimo mondiale, e quindi è da qui che dobbiamo ripartire.

Come per altri sport, vedi il mondiale di calcio del Brasile...., bisogna analizzare più il presente che il passato, per far bene in futuro.

Per quanto riguarda i regolamenti anch'io ritengo che l'attuale formula "italiana" non aiuti i nostri atleti nelle gare internazionali.

Anche se, come dice Alessio Parisi, i nostri campionati si preparano con il gommone, tale preparazione è finalizzata ad una gara a nuoto e, quindi, differente da una eventuale gara con gli spostamenti come si faceva una volta.

In passato si cercava a largo raggio cercando di individuare piccole zone sconosciute a chiunque, che potessero fare la differenza. Si investiva molto tempo su pochi punti eccellenti anche molto distanti tra loro e magari su distese di posidonia e fango, o profondi, dove nessuno andava a cercare. Mentre oggi è impensabile ciò perchè sarebbero difficili da raggiungere con il rischio di perdere tanto tempo e magari di trovarli vuoti. Tanto vale buttarsi su pezzettini di grotto, a quote medio basse, dove pescare tutto il giorno anche se nella mischia.

Anche per questo i carnieri molto spesso sono meno entusiasmanti.

Questa è preparazione da selettiva e non da campionato del mondo.

Complimenti alla nostra squadra!

 

Sottoscrivo :P

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La cernia nelle gare scordatevela!

Quello di cui, da appassionati e tifosi, non ci si rende conto è che il rischio di fare la fine dalla Francia non è così remoto!

La cernia è l'ultimo dei problemi, tanto anche prima erano in pochi a prenderle con frequenza. Ci si può anche rinunciare, ma altre cose è difficile digerirle e farsi piacere queste gare. Se ne faccia almeno un discorso di sicurezza che con la FAN è drasticamente calata.

 

:bye:

 

 

Guarda davide la cernia è solo un sintomo dell'autocastrazione che ci siamo dati , in puglia , o nel lazio è vero che è difficile trovare cernie grosse sui soliti campi , quindi la cosa può anche non notarsi , su campi magari come Marsala elimini un elemento tecnico importante che pùò far la differenza tra un buon pescatore e un campione e per quanto mi riguarda appiattisci il risultato , e alla fine come detto prima chi attacca in mala fede non viene di certo fermato o calmato da questo divieto . Poi la fan è un altro problema ancora , va bene nelle selttive primo gradino dell'agonismo , semplicemente pe motivi economici cono organizzazioni all'altezza della situazione , nelle gare più importanti non ne capisco davvero il senso da qualunque lato la si guardi.

 

Le gare fatte con cernie e gommoni e con spostamenti liberi sono tecnicamente un'altra cosa e sono il cuore del problema tecnico e politico. Quanto all'eventuale carenza delle cernie in gara, posso garantirvi che se il Mondiale lo facevano a Genova e non a Lussino, sarebbero sicuramente uscite più cernie e probabilmente anche più pesce in generale.

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Ciao a tutti,

Scrivo due righe al volo perché come ovvio appena rientrato dopo una settimana intensa e con molto materiale da preparare ho il tempo contato.

 

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile ciò che abbiamo fatto e il sostegno degli amici del forum che con i loro commenti ci hanno aiutato a superare alcune difficoltà e le pochissime ore di sonno (ho dormito cinque ore in tre giorni.)

Quoto ciò che hanno detto Giorgio, Nicola e Salvo.

 

Da parte mia, posso solo dirvi che ieri mattina, prima di partire, mentre facevo colazione con Paolo Cappucciati, Pedro Carbonell si è alzato ed è venuto a parlare con me per farci i complimenti; con un gran sorriso ha detto: " voglio farvi tantissimi complimenti per il grande lavoro che avete fatto in modo instancabile. Quando chiamavo a casa, sapevano già tutto e avevano visto anche le interviste online. Tutti gli atleti la sera erano collegati per vedere foto e video. Grazie davvero per quello che fate per il nostro sport!”.

 

Bè vi confesso che l'emozione è stata grandissima. Pedro è un signore dentro e fuori dall'acqua. Anche Paolo mi ha detto di incassare questi complimenti che da uno come lui sono davvero particolari.

 

Complimenti che estendo a tutto lo staff e che ringrazio, sia come direttore sia come amico.

Naturalmente si può sempre migliorare e non siamo riusciti a fare tutto ciò che avevamo in mente, ma i risultati e i numeri, (e anche le critiche) ci permettono di alzare l'obiettivo per i prossimi appuntamenti.

Ora vi lascio, ma nei prossimi giorni posterò ancora qualche foto e un resoconto breve sul mondiale seguito da un articolo più elaborato nelle prossime settimane.

 

Ringrazio naturalmente tutti gli atleti, i barcaioli, i secondi e gli aiutanti che ci hanno passato le notizie!

Grazie

Alberto

Alberto,come si dice dalle mie parti "nisciun nasc 'mparat!" cioè nessuno nasce esperto! e quello che avete fatto sembra quasi un miracolo,con la passione e la dedizione che vi contraddistingue la prossima volta sono sicuro che farete ancora,e molto, meglio!complimenti a tutti voi,dario

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Domanda da 'gnorante: quelli spagnoli sono atleti professionisti, o dilettanti...come noi?

Ricordo che in un'intervista, Amengual raccontò che, nonostante il lavoro che svolgeva allora (forse elettricista...prima di avere la "tienda"), veniva pagato (dallo Stato? non ricordo, dovrei dare na spolverata ai miei preziosi videodocumenti :D ) per assentarsi dal lavoro ed andare ad allenarsi in mare...

Funziona ancora così, in Spagna?

 

Credo che nell'intervista a Carbonell durante l'ultimo Eudishow, lui dica qualcosa in proposito, del tipo: se non ci sono sponsor non mi posso allenare propeio a conferma di quello che sostieni tu!

Anche Gospic è un pofessionsta...giusto?

Dipende cosa si intende per professionista.

Sicuramente Gospic pesca tutto l'anno.

Carbonell (guardate l'intervista prima della gara) dichiara che lui d'inverno non va a mare.

Kerejeta fa lo stesso lavoro di De Silvestri e Barteloni: il vigile del fuoco ma si organizza per prendersi lunghi periodi di ferie e girare il mondo a pescare.

Marinov, se non vado errato, realizza mute in Croazia.

Ho dato un'occhiata alle info reperibili sul web, sempre per quanto riguarda Amengual...

Da Wikipedia: Electricista de su profesión, como su padre, la fama y los éxitos que obtuvo le permitieron que su empresa le permitiera entrenar y prácticar su deporte para convertirse en uno de los mejores del mundo.

Dunque (ora ricordo) era la società per cui lavorava come elettricista, a permettergli di allenarsi 4-5 volte alla settimana, pagandogli i giorni d'allenamento come normali giorni lavorativi.

Sempre di Amengual (ma non solo), è la convinzione che per primeggiare a livello internazionale, un atleta debba potersi allenare quanto si allenava lui, ossia almeno 4-5 volte alla settimana.

Tuttavia, senza nessun tornaconto economico, chi può allenarsi così tanto?

In un'altra videointervista (questa di pochissimi anni fa), March sosteneva che gli iberici, oggi, possono contare su importanti aiuti economici degli sponsor...

Ho l'impressione, quindi, che alle gare internazionali si confrontino persone praticamente pagate per pescare (come gli spagnoli), con altre che invece pescano per passione nel tempo libero (come noi italiani).

Per tale ragione ritengo che tutto ciò che noi (anche a livello di gruppo) riusciamo a fare meglio di loro, sia da considerare come un risultato veramente straordinario.

 

 

Non nascondiamoci dietro un dito , il pesce che prendono andando 4\5 volte a settimana a pesca qualche fine fa.....Gospic è un pescatore professionista nel senso che vende il pesce , non so se la cressi gli riconosce un piccolo aiuto economico magari come collaudatore ..Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è ,.Per quanto riguarda la federazione spagnola sponosrizza lunghi stage sui campi gara non penso paghi degli stipendi durante l'anno . Insomma per farla breve il nostro sport richiede sacrifici enormi e una grande dedizione per essere competittivi ai massimi livelli e se vogliamo anche delle condizioni di vita particolari , io penso che vivere a Maiorca non sia come stare a Milano a parità di passione ...di costi vita , oppure avere la fortuna di avere un lavoro stagione che t'impegna per qualòche mese all'anno lasciandoti poi tutto il resto del tempo per allenarsi , il campione in sport minori come il nostro è un mix di passione , sacrifici e circostanze favorevoli che ti permette di crescere più degli altri .

 

"Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è"

 

Ricordo un suo video intitolato "la pesca de invierno", ed in cui macinava saraghi assieme allo zio, quindi diciamo che se in inverno non pesca, ciò avviene da poco tempo a sta parte...

Anche Carbonell, dunque, fino a poco tempo fa era uno che in mare ci andava 4-5 volte alla settimana e per tutto l'anno.

Mi sa che a proposito dell'allenamento necessario per eccellere, zio Josè aveva ragione...

Modificato da siccia
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