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Le Regine dalle Uova d'Oro


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Sparerei sempre.Nel caso in cui mi trovassi davanti a una femmina circondata da maschi tirerei a uno dei maschi,anche se piu piccoli.Mi sembra l'unico tipo di selezione veramente fattibile.Non escludo però di rimanere tranquillo (fiato permettendo) ad osservare la scena che deve essere abbastanza spettacolare,quando sto in mare non mi nutro solo di spari.

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Miglior contributo in questa discussione

Diciamo che abbandonare un cane in autostrada è un atto vile (ormai ci ho preso gusto).

 

Devo per forza averlo fatto per avere una considerazione su tale comportamento ?

 

 

Ritengo che sparare un pesce con le uova sia un atto non degno.

 

Non ho mai detto che non lo farei.

 

Ho detto che ora, ex ante, lo ritengo non degno.

 

Se un domani mi dovesse capitare, poi farei di conto con la mia coscenza, e so già che non sarebbe bello, perchè in cuor mio, saprei che qualisasi attenuante addotta (scopi culinari, scarso impatto ecc.) sarebbe prestestuoso: avrei potuto evitare di premere il grilletto, punto e basta.

 

Questa considerazione, ora per allora, mi fa ritenere che in quella situazione mi comporteri così.

 

Vi invidio, voi che non avete di questi problemi.

 

 

Non invidare nessuno, ognuno ha la sua etica...

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Corrado,volevo solo precisare che se trovo una di quelle rare occasioni con le spigole "tonte"prelievo in modo etico.

 

Poi le spigole con le uova le abbiamo prese tutti.

 

Saluti

 

ps

 

Certi personaggi agiscono da bracconieri,questo possiamo evitarlo.

 

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Spesso ho provato a confontarmi, con me stesso più che altro, sulla fondatezza dei miei scrupoli.

 

Ovviamente, ho pensato a chi pesca con altri sistemi (nel caso in oggetto, per es. le reti costiere a circuizione), a chi pesca con i miei sistemi ma illegalmente (bracconaggio), a chi pesca coi miei sistemi, legalmente, ma essendo uno "serio" fa delle vere e proprie "stragi" beato lui (magari ha la fortuna di poter pescare anche ogni giorno, ed ogni giorno prelieva i suoi 5 kg).

 

Al confronto, le mie catture sono insignificanti, indi per cui, chissenefrega ...

 

Però questo ragionamento non ha mai attecchito.

 

Se non iniziamo noi per primi, nel nostro piccolo, come meglio possiamo, perchè dovremmo pretendere che lo facciano gli altri, magari su scala più grande ?

 

Buttare una cartaccia per terra non ha alibi. Il fatto che nei pressi non ci sia un cestino, o il fatto che al cospetto dell'inquinamento globale una cartaccia è insignificante non giustifica tale comportamento.

 

Pensate ai mozziconi di sigarette. E' consuetudine buttarli per terra. Che farà mai un minuscolo pezzetto di "spazzatura" al cospetto dell'inquinamento globale ?

 

Insomma, mi ritengo portatore di una certa educazione, e mi sono spesso trovato a dover confrontare tale linea guida comportamentale con la mia grande passione qui condivisa.

 

Il risultato è stato una attenzione estrema alla valutazione delle mie catture, che qui a volte cerco di condividere.

 

Ringrazio chi ha partecipato fin qui per l'interesse dimostrato e per i toni utilizzati, al di là della condivisione o meno della mia posizione.

 

 

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Qualche pesce ovato mi è capitato è inutile nasconderlo, anche spigole.

La pesca delle spigole per la maggiore si effettua con mare mosso e acqua torbida, almeno nel mio caso, hai pochi secondi per intercettare il pesce e sparare, ti accorgi dopo se il pesce è maschio o femmina e se ha o meno uova al seguito.

Questa premessa non per giustificare la mia cattura, tirerei lo stesso ad una spigolona in acqua limpida anche se mi accorgessi che fosse gravida, la mia natura di cacciatore me lo farebbe fare senza troppi problemi, e non mi sono mai sentito in colpa per questa cosa!!

 

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Spesso ho provato a confontarmi, con me stesso più che altro, sulla fondatezza dei miei scrupoli.

 

Ovviamente, ho pensato a chi pesca con altri sistemi (nel caso in oggetto, per es. le reti costiere a circuizione), a chi pesca con i miei sistemi ma illegalmente (bracconaggio), a chi pesca coi miei sistemi, legalmente, ma essendo uno "serio" fa delle vere e proprie "stragi" beato lui (magari ha la fortuna di poter pescare anche ogni giorno, ed ogni giorno prelieva i suoi 5 kg).

 

Al confronto, le mie catture sono insignificanti, indi per cui, chissenefrega ...

 

Però questo ragionamento non ha mai attecchito.

 

Se non iniziamo noi per primi, nel nostro piccolo, come meglio possiamo, perchè dovremmo pretendere che lo facciano gli altri, magari su scala più grande ?

 

Buttare una cartaccia per terra non ha alibi. Il fatto che nei pressi non ci sia un cestino, o il fatto che al cospetto dell'inquinamento globale una cartaccia è insignificante non giustifica tale comportamento.

 

Pensate ai mozziconi di sigarette. E' consuetudine buttarli per terra. Che farà mai un minuscolo pezzetto di "spazzatura" al cospetto dell'inquinamento globale ?

 

Insomma, mi ritengo portatore di una certa educazione, e mi sono spesso trovato a dover confrontare tale linea guida comportamentale con la mia grande passione qui condivisa.

 

Il risultato è stato una attenzione estrema alla valutazione delle mie catture, che qui a volte cerco di condividere.

 

Ringrazio chi ha partecipato fin qui per l'interesse dimostrato e per i toni utilizzati, al di là della condivisione o meno della mia posizione.

fanc... hai ragione

fumo la pipa ma ricordo quando fumavo le siga i mozziconi per terra caxxo

ora quando mi capita pulisco anche la m...a degli altri, perchè ho capito che molta gente non capisce e bisogna da perdonarli perchè non sanno quello che fanno

se si potessero usare aste con la ventosa potremmo rilasciare le spigole gravide però non le hanno ancora inventate, solo punte d'acciaio e coltelli affilati

penso anche ai produttori di caviale che si spremono le uova e lasciano vive le femmine, se fossi una spigolka preferirei morire che vedere i miei piccoli in vasetti di vetro

ma noi cosa facciamo per il mare, ci caliamo le braghe e ci cachi...., perchè onestamente l'onda che ci schaccua è una favola

e l'altri che fanno, la fanno nel water ma poi sempre in mare finisce

ora mi fermo perchè stò già ingrifato e non vorrei rovinare il post

scusate lo sfogo

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anche a agosto settembre i grossi mugini hanno le uova....

eppure e' il momento propizio per la loro pesca.

e' la legge della natura, se e' furbo vive, se no va in gratticola!

 

poi in sardegna dove peschiamo noi gli spigoloni che vedo sul forum, sono rari, mare troppo pulito e troppo sfruttato!

ci vorrebbero un po di fogne che scaricano a mare e il blocco dello strascico!

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pier francesco,questa discussione piace anche a me per i toni pacati con cui sta andando avanti,quindi insisto e vorrei provare a chiederti una cosa.

fermo restando che il resto delle cose che fai le faccio anche io,non abbandono cani sulle autostrade,non butto cicche ne di sigaretta(non fumo)ne di gomme da masticare,per terra,e nemmeno cartacce,diciamo che sono un bravo ragazzo(ragazzo?).

non cerco neanche di nascondermi dietro al fatto che la spigola si pesca in acqua torbida hai pochi attimi per decidere,io,semplicemente non mi pongo il problema perchè credo sia ininfluente in quanto come scrivevo prima se ne uccido una che nonè ovata,il danno è uguale perchè lo sarebbe domani.

quindi vengo alla domanda,tu non pensi che sia la stessa cosa sparare ad una spigola che è gravida oggi o ad una che lo sarà domani?il danno non è uguale?

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Ciao Dario ti ringrazio per lo spunto.

 

Sinceramente non penso che sparare ad una spigola che è gravida oggi o ad una che lo sarà domani facciano lo stesso danno.

 

Se avessi questo pensiero sarei forse un ecologista estremista, e non un pescatore subacqueo.

Forse qualcuno che mi suggerisce altri passatempi (non mi riferisco a te, ma poi si riferiva a me ?) dubita della mia effettiva frequentazione del mare nostrum, forse perchè non uso postare le mie catture, non lo so, la sindrome del pene più grosso l'ho passata da tempo, e non cerco l'appagamento del mio ego mostrandomi fiero delle mie catture. Il semplice immergermi è già intimamente appagante. Concludere una cattura è l'elevamento alla potenza di tale sentimento, ma il tutto rimane dentro. Il valore della condivisione (con gli amici, con gli allievi, con chiunque) ha valore infinitamente marginale.

 

Ma torniamo a noi.

 

Io amo andare sott'acqua, ed amo pescare. Cioè amo catturare pesci armato di fucile subacqueo e trattenendo il fiato: così va bene ?

Ma amo anche la Natura e mi rendo conto che le due passioni potrebbero andare in conflitto.

 

Amo l'introspezione, e su questa faccenda ho dedicato molti miei pensieri.

Il risultato è stato configurare un atteggiamento venatorio che potesse reggere con la mia etica.

 

Da qui nasce la mia visione della pesca, improntata al massimo rispetto nei confronti della Natura stessa.

Questo comportamento non si basa su elementi fissi (quel pesce sì, quello no, quella dimensione sì, quel peso no) ma su una generale CONSAPEVOLEZZA. Mi basta questo: essere consapevole di essermi comportato in linea con la mia etica.

E sparare un pesce evidentemente gravido non lo è (anche se è legale): l'alibi dello scarso prelievo di categoria non regge.

E sparare un pesce sotto (la mia) taglia non lo è (anche se è legale: 45 cm per una cernia, vogliamo parlarne ?): l'alibi della legalità del gesto non regge.

E sparare una razza di 40 kg, autentico monumento della Natura, non lo è, (anche se è legale): l'alibi del fine culinario non regge.

 

Discussioni su questo tema ne sono già state fatte, ed in ogniuna ho sempre fatto riferimento agli indiani d'america o agli esquimesi ed al loro rapporto con la Natura.

Qui propongo un nuovo spunto.

Quanti popoli nella storia sono stati conquistatori ?

Quanti tra questi vengono ricordati per la loro barbarie ?

Non tutti.

Ciò significa che pur facendo la stessa cosa (conquistare altri popoli) non tutti si sono comportati allo stesso modo. Taluni hanno ammazzato, stuprato, distrutto per puro piacere. Altri hanno adottato una linea di comportamento più umana (pur nei limiti di un'azione comunque deprecabile).

 

Allo stesso modo, ciascuno di noi, che in fin dei conti facciamo tutti la stessa cosa (andiamo a pescare in apnea), possiamo farlo con approcci molto diversi.

 

Perdonatemi se ogni tanto provo a sondare voi tutti, amati colleghi a prescindere da ogni possibile spunto di diversione, per cercare di capire se il mio personale modo di vedere le cose è più o meno condiviso (e condivisibile).

 

Il vero problema, e qui concludo, è che tutti noi, penso, riteniamo in cuor nostro di comportarci secondo la nostra etica.

 

Qual è allora quella giusta ?

 

Chi può dirlo ? Nessuno, ovviamente.

 

E allora cosa voglio ?

 

Nulla, semplicemente confrontarmi sui livelli delle nostre etiche nella speranza di poter constatare un giorno che il livello medio della nostra etica di categoria è, come dire, superiore a quella di Legge, la stessa Legge che miriamo a cannonate perchè la riteniamo iniqua nei nostri confronti.

 

L'etica dei nostri predecessori pescatori subacquei bombolari, asseverata dalla Legge, ancora oggi macchia la nostra immagine e probabilmente è presente nel DNA dei pinnuti che oggi cacciamo (l'uomo nero armato di fucile èun pericolo, stanne lontano ...).

 

Forse anche allora c'era qualcuno che proponeva una auto-limitazione ...

 

Un saluto a tutti e soprattutto a coloro i quali dimostrano di saper discutere.

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pier francesco,questa discussione piace anche a me per i toni pacati con cui sta andando avanti,quindi insisto e vorrei provare a chiederti una cosa.

fermo restando che il resto delle cose che fai le faccio anche io,non abbandono cani sulle autostrade,non butto cicche ne di sigaretta(non fumo)ne di gomme da masticare,per terra,e nemmeno cartacce,diciamo che sono un bravo ragazzo(ragazzo?).

non cerco neanche di nascondermi dietro al fatto che la spigola si pesca in acqua torbida hai pochi attimi per decidere,io,semplicemente non mi pongo il problema perchè credo sia ininfluente in quanto come scrivevo prima se ne uccido una che nonè ovata,il danno è uguale perchè lo sarebbe domani.

quindi vengo alla domanda,tu non pensi che sia la stessa cosa sparare ad una spigola che è gravida oggi o ad una che lo sarà domani?il danno non è uguale?

 

 

anche un'altra cosa da bravo "ragazzo" non fai........non inquini utilizzando ne shampoo ne lacca o gel :lol::lol::lol::lol:

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Ciao Dario ti ringrazio per lo spunto.

 

Sinceramente non penso che sparare ad una spigola che è gravida oggi o ad una che lo sarà domani facciano lo stesso danno.

 

Se avessi questo pensiero sarei forse un ecologista estremista, e non un pescatore subacqueo.

Forse qualcuno che mi suggerisce altri passatempi (non mi riferisco a te, ma poi si riferiva a me ?) dubita della mia effettiva frequentazione del mare nostrum, forse perchè non uso postare le mie catture, non lo so, la sindrome del pene più grosso l'ho passata da tempo, e non cerco l'appagamento del mio ego mostrandomi fiero delle mie catture. Il semplice immergermi è già intimamente appagante. Concludere una cattura è l'elevamento alla potenza di tale sentimento, ma il tutto rimane dentro. Il valore della condivisione (con gli amici, con gli allievi, con chiunque) ha valore infinitamente marginale.

 

Ma torniamo a noi.

 

Io amo andare sott'acqua, ed amo pescare. Cioè amo catturare pesci armato di fucile subacqueo e trattenendo il fiato: così va bene ?

Ma amo anche la Natura e mi rendo conto che le due passioni potrebbero andare in conflitto.

 

Amo l'introspezione, e su questa faccenda ho dedicato molti miei pensieri.

Il risultato è stato configurare un atteggiamento venatorio che potesse reggere con la mia etica.

 

Da qui nasce la mia visione della pesca, improntata al massimo rispetto nei confronti della Natura stessa.

Questo comportamento non si basa su elementi fissi (quel pesce sì, quello no, quella dimensione sì, quel peso no) ma su una generale CONSAPEVOLEZZA. Mi basta questo: essere consapevole di essermi comportato in linea con la mia etica.

E sparare un pesce evidentemente gravido non lo è (anche se è legale): l'alibi dello scarso prelievo di categoria non regge.

E sparare un pesce sotto (la mia) taglia non lo è (anche se è legale: 45 cm per una cernia, vogliamo parlarne ?): l'alibi della legalità del gesto non regge.

E sparare una razza di 40 kg, autentico monumento della Natura, non lo è, (anche se è legale): l'alibi del fine culinario non regge.

 

Discussioni su questo tema ne sono già state fatte, ed in ogniuna ho sempre fatto riferimento agli indiani d'america o agli esquimesi ed al loro rapporto con la Natura.

Qui propongo un nuovo spunto.

Quanti popoli nella storia sono stati conquistatori ?

Quanti tra questi vengono ricordati per la loro barbarie ?

Non tutti.

Ciò significa che pur facendo la stessa cosa (conquistare altri popoli) non tutti si sono comportati allo stesso modo. Taluni hanno ammazzato, stuprato, distrutto per puro piacere. Altri hanno adottato una linea di comportamento più umana (pur nei limiti di un'azione comunque deprecabile).

 

Allo stesso modo, ciascuno di noi, che in fin dei conti facciamo tutti la stessa cosa (andiamo a pescare in apnea), possiamo farlo con approcci molto diversi.

 

Perdonatemi se ogni tanto provo a sondare voi tutti, amati colleghi a prescindere da ogni possibile spunto di diversione, per cercare di capire se il mio personale modo di vedere le cose è più o meno condiviso (e condivisibile).

 

Il vero problema, e qui concludo, è che tutti noi, penso, riteniamo in cuor nostro di comportarci secondo la nostra etica.

 

Qual è allora quella giusta ?

 

Chi può dirlo ? Nessuno, ovviamente.

 

E allora cosa voglio ?

 

Nulla, semplicemente confrontarmi sui livelli delle nostre etiche nella speranza di poter constatare un giorno che il livello medio della nostra etica di categoria è, come dire, superiore a quella di Legge, la stessa Legge che miriamo a cannonate perchè la riteniamo iniqua nei nostri confronti.

 

L'etica dei nostri predecessori pescatori subacquei bombolari, asseverata dalla Legge, ancora oggi macchia la nostra immagine e probabilmente è presente nel DNA dei pinnuti che oggi cacciamo (l'uomo nero armato di fucile èun pericolo, stanne lontano ...).

 

Forse anche allora c'era qualcuno che proponeva una auto-limitazione ...

 

Un saluto a tutti e soprattutto a coloro i quali dimostrano di saper discutere.

il bello della vita è questo,posso dirti che sono praticamente d'accordo su tutto con te,ci sono solo delle piccole sfumature che dipendono dalle differenti esperienze fatte da ognuno,io per esempio come te non sparerei ad una razza di 40 chili,ma sparerei ad una cernia di 3 perchè così mi sento di fare,per esempio credo che il piacere di mostrare il mio pescato agli amici non dipenda dal complesso del pene più grosso(a parte che posto pescetti),ma dalla gioia di condividere quello che sono riuscito a fare con gli altri.è una questione di sfumature,ma una cosa è certa,continua a fare quello che ti senti solo così ti sentirai bene,un caro saluto. dario cappabianca.

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Il confronto è alla base di ogni essere intelligente e maturo! Chi nega il confronto si aliena da sé. Chi preferisce il silenzio alla chiarificazione, vive in un mondo così piccolo che non riesce a vedere più in la del proprio naso. Egli stesso è causa della sua sofferenza perchè non è capace di accogliere altro che la propria boria, forse ignaro di esserne ricco, crede di essere nel giusto.

 

Pier Francesco la penso diversamente da te e la mia etica si discosta dalla tua, ma questa è una caratteristica degli uomini, non per questo evito il confronto con te e ti esterno il mio pensiero! :thumbup:

 

Per il discorso della sindrome del pene più grosso, il condividere una pescata cercando di trasferire le emozioni, agli amici che come te sono pescasub, è una cosa bellissima.

Ritengo anche io che il postare solo la foto del pescione senza raccontare l'emozione provata è scarno e senza significato.

 

 

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