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Ciao!

Ho appena letto velocemente l'articolo di Giorgio e posso solo fare un paio di considerazioni a caldo.

 

Fermo restando che credo nessuno di noi avrà difficoltà a mettersi in regola con un tale "balzello", a meno di pazzesche soluzioni all'italiana sempre possibili.

Dando per scontato che la nostra figura è tanto più tutelata quanto più il nostro numero è elevato , in modo da far capire ai politici che stanno comunque toccando una categoria che può contare su certi numeri spendibili anche in fase elettorale, allora mi auguro che ci sia la volontà di legare il famigerato permesso di pesca dilettantistica in apnea alla iscrizione ad una qualunque società affiliata FIPSAS.

 

demandare a tali società l'onore e l'onere di controllare tale tesseramento"parallelo", magari trattenendo una sia pur minima percentuale dell'incasso, potrebbe snellire e semplificare di molto la procedura.

 

Non ho la minima fiducia in soluzioni ingarbugliate e penose che sicuramente faranno capolino nella mente ottenebrata di certi personaggi che siederanno al famoso tavolo.

 

La speranza è che chi ci rappresenta abbia talmente in mano la situazione da poter sempre controllare che nessuna trappola venga preparata sul cammino che porta a questa svolta epocale.

 

E sopratutto spero che noi sub non saremo considerati la "carne da cannone " che la FIPSAS usarà per strappare condizioni di favore per la fonte maggiore dei loro numeri: i cannisti.

 

E, detto per inciso, mi aspetto che nel decreto venga messo bene in chiaro che negli ultimi anni si sono sviluppate tecniche assolutamente distruttive di pesca sportiva, prima fra tutte il Vertical Jigging, che dovrebbero essere quantomeno duramente regolamentate se non, addirittura, vietate totalmente.

 

Per adesso mi fermo, ma l'argomento è interessantissimo e da dibattere a lungo.

Ciao!

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Punti fermi nel discorso licenza, se proprio deve essere:

 

1) costo contenuto

2) associazioni e attività commerciali coinvolte nella distribuzione

3) denari utilizzati per la promozione della pesca dilettantistica.

 

Ho già elaborato una proposta che ho condiviso nello SFAM di cui sono componente, ma è presto per sapere cosa concorderanno le associazioni nazionali.

 

Giorgio

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Dimenticavo: Gianni hai visto la bozza di decreto assessoriale in discussione nei giorni scorsi?

Proibisce il Vertical jigging e le nasse.... e promette una licenza REGIONALE. Del resto, siete a statuto speciale....

 

Giorgio

 

Ciao Giorgio,

no, confesso di non averlo letto...ma mi fido.

 

ti dico con franchezza che il vertical sta diventando l'ennesima mazzata data al mare e alle sue creature.

Dovuta al fatto che l'italiano medio è un essere abominevole che non ha nessun rispetto e senso della misura.

Ormai nel vertical stanno convergendo i frustrati e gli incapaci che non hanno voglia di bagnarsi e credono che sia anche un metodo sportivo.

L'entità di molti carnieri è assolutamente inquietante, pensando che sfrutta la territorialità di alcuni pesci e che permette carnieri impensabili anche per il migliore dei sub.

E, come per miracolo, non si è MAI visto un serio controllo dei carnieri a terra, cosa facilissima e realizzabile con solo un minimo di volontà.Conoscendo l'entità dei verbali e le conseguenze a qualcuno passerebbe la voglia di massacrare senza misura......

 

Spero davvero che si arrivi alla sua totale proibizione, anche se la vedo molto difficile.

 

Incrocio le dita sperando che tutto vada bene....

Tienici informati.

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ciao grande capo, ma pescare sugli antimurali a distanze superiori ai 100mt dalle uscite non è previsto? se no come mai?

 

cmq la bozza sembra ottima soprattutto la parte relativa alle distanze da tenere

 

a proposito ma scogliere piane senza spiaggia vera e propria come vengono considerate ora e dopo?

 

grazie per tutto il lavoro che fai/fate

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intanto un grazie preventivo per lo sbattimento,con la speranza che si trasformi in definitivo all'attuazione del regolamento,poi ovviamente non posso esimermi da una critica:nel riepilogo delle modifiche che si intendono introdurre,oltre che del sistema delle licenze non v'è traccia neppure del permesso della pesca in apnea all'interno delle amp alla pari di (quasi)tutte le forme di pesca di superficie.

e tanto per buttare un altro pò di carne al fuoco,del famigerato progetto di trasformare i pescatori sportivi ANCHE in apnea in guardie-venatorie/ambientali per realizzare un effettiva collaborazione nella protezione delle nostre coste,è stato accantonato e se sì definitivamente?

comunque Giorgio un applauso te lo sei meritato tutto! :clapping::clapping::clapping:

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Scusate, ma il solo affiliamento annuale alla fipsas, vale come licenza di pesca?

 

Ad oggi no..se le proposte verranno accettate, credo che il rilascio della licenza sarà vincolato al tesseramento ad un circolo. Già oggi in croazia, francia, spagna ecc è cosi.

Sarebbe buona cosa per avere un censimento serio e dare piu' potere a circoli e quindi fipsas.

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Se venissero approvate le proposte elencate nell'articolo di Giorgio, sarebbe certamente un passo avanti.

Tuttavia, se si fosse ancora in tempo, io proporrei giusto due semplificazioni delle regole riguardanti le distanze e la quantità del pescato:

1) anzichè fare distinzioni tra spiagge, scogliere (più o meno frequentate... e chi è che riesce, mentre pesca, a rendersi conto se nel giro di 100 metri ci sono bagnanti?) io proporrei un semplice divieto di avvicinarsi, a qualsiasi bagnante (in qualsiasi stagione?), a meno di 50 metri (e sono anche un'esagerazione; in realtà credo che anche la metà andrebbero più che bene).

2) anzichè continuare a limitare il pescato in base al peso (comunque ottima l'idea di escludere la preda maggiore) che pone sempre problemi di valutazione, proporrei un limite sul numero delle prede, come succede, se non erro, in Corsica in zona Bonifacio: questo perchè a contare siamo capaci tutti, pescatori e forze dell'ordine, a valutare i pesi un po meno.

Poi, se licenza deve essere, che licenzia sia (speriamo non troppo esosa!) e sono d'accordo che possano essere i circoli FIPSAS (o almeno anche loro) a gestirla, un po' come si fa col bollo auto che si può pagare in tanti posti (vi ricordate quando si pagava solo all'ACI? Che casino! Che file!!).

 

Un grazie a Giorgio per l'impegno che continua a profondere per la PIA.

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Grande Giorgio, alla faccia di chi continua a dire che non si può fare nulla lasciando a te l'incombenza di farlo continuare a pescare! :clapping:

 

2) anzichè continuare a limitare il pescato in base al peso (comunque ottima l'idea di escludere la preda maggiore) che pone sempre problemi di valutazione, proporrei un limite sul numero delle prede, come succede, se non erro, in Corsica in zona Bonifacio: questo perchè a contare siamo capaci tutti, pescatori e forze dell'ordine, a valutare i pesi un po meno.

Bisogna tenere conto del fatto che noi, in quanto pescasub, non possiamo avere delle limitazioni di cattura diverse da quelle imposte agli altri pescatori sportivi. Secondo me, eliminare dal computo dei 5 kg la preda più grossa permette già di assolvere la buona fede e condannare l'ingordigia. ;)

 

:bye:

 

 

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ciao a tutti!

penso di essere l'unica voce fuori dal coro ma spero tanto che la licenza non venga approvata.

non so quanti di voi vadano anche a caccia sulla terra ferma, ma calcolate che a concedere un mignolo col passare del tempo ci si perde tutto il braccio.

la licenza di caccia,che a mio avviso dovrebbe essere gratuita o addirittura dovrebbero pagarci per andare a caccia, piano piano costa sempre di più e ormai 500 euro non bastano più in certi casi anche 1000.

non vorrei diventasse cosi anche con la pesca sub e magari ritrovarci fra dieci anni a spendere una fortuna per poter pescare.

 

pescatori avvisati....

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