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"E' importante conoscere i propri limiti..."


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Sorrido quando sento o leggo sta frase...

 

ll limite dell'apneista è questo

E' facile immaginare quali potrebbero essere le conseguenze se quel limite si toccase durante una pescata in solitario.

Ma come si fa a conoscere i propri limiti (come tanti raccomandano) senza averli mai toccati?

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Più che altro la domanda è :" Perchè la mia battuta di pesca deve essere impostata per forza sui miei limiti fisiologici? Non sarebbe più facile e rilassante pescare rispettando la normale soglia di sicurezza? Certo può capitare di tirare un pò l'apnea ma se non ho quote importanti nel mio fisico e l'allenamento necessario, non dovrebbe nemmeno lontanamente sfiorarmi l'idea di rischiare inutilmente... poi, per cosa???

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Ospite Brunosan
Più che altro la domanda è :" Perchè la mia battuta di pesca deve essere impostata per forza sui miei limiti fisiologici? Non sarebbe più facile e rilassante pescare rispettando la normale soglia di sicurezza? Certo può capitare di tirare un pò l'apnea ma se non ho quote importanti nel mio fisico e l'allenamento necessario, non dovrebbe nemmeno lontanamente sfiorarmi l'idea di rischiare inutilmente... poi, per cosa???

 

 

Concordo...

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siccia e' stupefacente il tuo ardore per promuovere la sicurezza, ci metti tanto impegno e i tuoi video sono sempre molto istruttivi e didattici,anche questa volta hai cercato e ricercato su internet video per far capire quanto sia importante non aspettare quei 5 secondi in piu'...

 

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Più che altro la domanda è :" Perchè la mia battuta di pesca deve essere impostata per forza sui miei limiti fisiologici? Non sarebbe più facile e rilassante pescare rispettando la normale soglia di sicurezza? Certo può capitare di tirare un pò l'apnea ma se non ho quote importanti nel mio fisico e l'allenamento necessario, non dovrebbe nemmeno lontanamente sfiorarmi l'idea di rischiare inutilmente... poi, per cosa???

 

 

quoto Simone :siiiii:

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però Siccia, in uno sport di terra conoscere i propri limiti è meno rischioso

il fatto è che in acqua abbiamo la sfiga di non avere la possibilità di riprenderci da soli

per questo la battuta in coppia è sempre al 1°posto nella sfera sicurezza

oggi puoi avere un limite, domani un'altro senza preavviso, credi di poter restare un minuto a 20m perchè lo fai sempre ed invece becchi la giornata sbagliata e sei fottuto

 

dei limiti non mi interessa, non faccio agonismo vado in mare perchè fà bene al pippo

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per questo la battuta in coppia è sempre al 1°posto nella sfera sicurezza...

Attenzione a non mischiare le cose...

La sicurezza è tutto quello che previene gli incidenti e che impedisce che si verifichino.

Il compagno che ripesca qualcuno, utile senza ombra di dubbio, è pronto soccorso, interviene cioè quando la sicurezza ha già fallito...

 

Commettere leggerezze in coppia, può solo aumentare le persone da piangere...

 

:bye:

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L' unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai!!!

Francesco,anche invitando a non oltrepassare mai i propri limiti, secondo me l'interrogativo resta...

Come si fa a non oltrepassare un limite, se manco si sa dove sta?

 

Più che altro la domanda è :" Perchè la mia battuta di pesca deve essere impostata per forza sui miei limiti fisiologici? Non sarebbe più facile e rilassante pescare rispettando la normale soglia di sicurezza? Certo può capitare di tirare un pò l'apnea ma se non ho quote importanti nel mio fisico e l'allenamento necessario, non dovrebbe nemmeno lontanamente sfiorarmi l'idea di rischiare inutilmente... poi, per cosa???

Simone,un'apnea tirata mette in pericolo chiunque la tiri,sia che si tratti di uno allenato che di chi allenamento non ne ha,perchè in entrambi i casi li avvicina al proprio limite fisiologico (qualunque esso sia).

Se quel limite fisiologico non si conosce perchè non lo si è mai toccato (si può essere allenatissimi e non conoscerlo eh...),come si fa ad evitarlo quando si pesca?

Perchè uno "allenato" può permettersi di "tirare" e quello meno allenato invece no?

Modificato da siccia
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Simone,un'apnea tirata mette in pericolo chiunque la tiri,sia che si tratti di uno allenato che di chi allenamento non ne ha,perchè in entrambi i casi li avvicina al proprio limite fisiologico (qualunque esso sia).

Se quel limite fisiologico non si conosce perchè non lo si è mai toccato (si può essere allenatissimi e non conoscerlo eh...),come si fa ad evitarlo quando si pesca?

Perchè uno "allenato" può permettersi i "tirare" e quello meno allenato invece no?

 

Hai ragione caro Fabietto, il punto è che giocano allora troppe variabili date dallo stato fisico del momento ( affaticamento, stress, stato disalute ecc)... quindi se si vuole evitare non si va al mare e basta! Se si fanno le cose con criterio e cervello siamo nelle mani di Dio, o nel fato per chi non crede.

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Ospite rombo

FACCIO UNA PICCOLA PREMESSA:

Come si fa a mettere limiti e soprattutto essere sicuro di non superarli se dal punto di vista FISIOLOGICO

questo sport deve dare ancora importanti risposte??

 

EPPOI come si fa a definire un limite quando quotidianamente puo' variare a seconda di varie situazioni??

 

INFINE perchè devo per forza basarmi sui LIMITI e non sulle immersioni standard di SICUREZZA??

 

RAGAZZI una cosa è pescare per diletto ed un'altra è quella di dover per forza dire ho fatto tanti metri e ho

fatto tanti secondi!!! <_<

 

 

Secondo me bisogna essere ALLENATI e soprattutto immergersi IN SALUTE SEMPRE e a profondità medie-NETTAMENTE inferiori a quelle che pensiamo essere i nostri LIMITI.

 

SECONDO VOI UNO CHE SCENDE UNA SOLA VOLTA a 20 metri e vede una cernia a 20 metri deve scendere fin lì per forza??

MA LA LASCIASSE CAMPARE e si accontenti di una a 5 metri che pesa 3kg!!! ;)

pescandola sempre seguendo le regole della SICUREZZA!!!!!

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allora mi pare di aver capito la questione

conoscere la sincope, insomma provarla per capire cos'è, mi pare che gli indizi dei video portino a questo

bhe!! posso darvi una dritta

si può andare in sincope anche senza toccare l'acqua, se provi a cantare e allunghi le note come nella lirica vedrai che arrivi ad un certo punto che il cervello inizia a spegnersi per debito d'ossigeno, il tutto in pochi secondi, proprio perchè svuoti i polmoni fino a non avere piu' una particella di ossigeno

 

insomma io non mi reputo un pescatore ma il canto è sempre stato nelle tradizioni piscatorie, oggi forse un poco abbandonato, ma la gente di mare ha sempre cantato e si vede che gli faceva bene

:bye:

 

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Simone,un'apnea tirata mette in pericolo chiunque la tiri,sia che si tratti di uno allenato che di chi allenamento non ne ha,perchè in entrambi i casi li avvicina al proprio limite fisiologico (qualunque esso sia).

Se quel limite fisiologico non si conosce perchè non lo si è mai toccato (si può essere allenatissimi e non conoscerlo eh...),come si fa ad evitarlo quando si pesca?

Perchè uno "allenato" può permettersi i "tirare" e quello meno allenato invece no?

 

Hai ragione caro Fabietto, il punto è che giocano allora troppe variabili date dallo stato fisico del momento ( affaticamento, stress, stato disalute ecc)... quindi se si vuole evitare non si va al mare e basta! Se si fanno le cose con criterio e cervello siamo nelle mani di Dio, o nel fato per chi non crede.

Simonuzzo, il problema in questione non sono le variabili in gioco, ma la validità del messaggio che compare nel titolo del thread.

La conseguenza diretta di quel messaggio è che tante persone (come quelle che vanno a farsi un corso di pesca in apnea...ad esempio) restano più confuse che persuase,perchè confusi risultano i concetti di soglia di sicurezza e di limite...e per questo secondo me quel messaggio presenta una grossa falla.

E' troppo facile dire che basta tenersi lontani dai limiti per non rischiare la pelle...come dire a un cieco che per non inciampare basta aggirare gli ostacoli...ma sti ostacoli dove minkia sono? e la cosa singolare è che a dire sta cosa al cieco sono altri ciechi,la maggior parte dei quali non è mai inciampata su quegli ostacoli,ha una vaga idea di dove siano, ma non lo sa con esatezza...non so se mi spiego...

A generare la confusione di cui sopra,imho,ha contribuito (non certo per volontà di qualcuno) il mondo dell'apnea agonistica a cui,non a caso,fanno riferimento quei video...

Nell'apna agonistica sta confusione non c'è,il limite della la sincope è riconosciuto e accettato,al punto che alcune fasi dei loro (degli apneisti) allenamenti prevedono i cosiddetti massimali...in cui quel limite spesso viene toccato e/o superato, col risultato che sambe e sincopi fioccano con una naturalezza incredibile (guardate come ride il koglione dell'assistenza dopo la samba e il rincoglionimento dell'atleta...).

 

I forti apneisti agonisti sono abituati all'introspezione,se vogliono sanno fermarsi poco prima della sincope perchè l'hanno già presa almeno una volta (o hanno preso almeno una samba se fortunati) quindi sanno cosa si prova quando quel momento si avvicina e "guardandosi dentro" possono andarci vicini e poi evitarlo all'ultimo momento (in gara o nei massimali ,spesso,nonostante tutta la loro introspezione, ci cascano lo stesso perchè in quelle circostanze il limite si cerca proprio...e chi cerca prima o poi trova...).

La soglia di sicurezza di un apneista agonista,ossia il momento in cui decide di poter interrompere l'apnea restando "lucido",in gara,è sempre successiva (di parecchio) alla comparsa delle contrazioni diaframmatiche e si basa su sensazioni estreme (sofferenza) che loro hanno testato sulla propria pelle.

Sta soglia di sicurezza non può valere per il pescatore in apnea, perchè si basa sul concetto di limite inteso come sincope,ossia su un esperienza estrema che si presume non abbia mai provato (quando prova st'esperienza,9 volte su 10 il pescatore non la può raccontare perchè muore).

 

Paradossalmente,tuttavia,quando si dice che in pesca occorre tenersi lontani dal proprio limite,si fa riferimento proprio a quello che il pescatore non conosce,ossia alla sincope!

Per soglia di sicurezza in pesca, si intende un punto sufficientemente lontano da un altro punto...che però non conosciamo...e da qui viene la confusione di cui scrivevo prima.

 

Non sarebbe il caso (quando si parla di sicurezza) di parlare di un limite per il pescatore e di un limite (diverso) per l'apneista agonista, piantandola col discorso che l'apnea (e quindi il suo limite ) è una soltanto?

Non sarebbe il caso di fare lo stesso quando si parla di soglia di sicurezza?

Non sarebbe il caso di individuare un limite e una soglia di sicurezza che il pescatore possa individuare ed evitare perchè la riconosce, ne ha esperienza pur non avendo mai perso i sensi,ballato o rantolato?

Se la risposta a queste domande (che dovrebbero essere pleonastiche) fosse si,vi chiedo: secondo voi quali dovrebbero essere il limite e la soglia di sicurezza del pescatore in apnea ?

Modificato da siccia
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intanto nei video,per quanto impressionanti,non si vedono dei pescatori ma degli apneisti(che poi questo significhi che i pescatori se và male non li filmi ma li sepellisci,è un altro discorso),quindi il discorso non regge:se pesco,non lo faccio per raggiungere un limite ma per prendere pesci.

se ho buon senso,il limite non lo raggiungerò mai,se non ce lo ho,lo raggiungerò ma una volta sola:scusatemi,ma preferisco rimanere ignorante.

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per questo la battuta in coppia è sempre al 1°posto nella sfera sicurezza...

Attenzione a non mischiare le cose...

La sicurezza è tutto quello che previene gli incidenti e che impedisce che si verifichino.

Il compagno che ripesca qualcuno, utile senza ombra di dubbio, è pronto soccorso, interviene cioè quando la sicurezza ha già fallito...

 

Commettere leggerezze in coppia, può solo aumentare le persone da piangere...

 

:bye:

 

Quoto Davide :thumbup:

 

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