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Evitiamo rischi inutili


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Se ogni volta che andassi a mere, pensassi di morire....me ne starei a casa!!! ahahaha ma che cazzata....

 

Cmq se vi interessa, questo post per me è servito. esattamente venerdi della settimana passata.

Entro in acqua con leggera ondina che non crea problemi...

Poco dopo a causa dell'acqua torbida (che nell'ultimo periodo mi crea non pochi problemi), l'aver camminato,anche se per poco, al sole con la 7mm...forse un pò di stanchezza "nascosta" mi scombussolano e dopo poco in acqua sento di non essere al 100%.

Giro la montagna e mi ritrovo in un mare bianco latte con visibilità meno di un metro...porca p.....a!

In genere, se mi allontano da quella zona il mare si ripulisce un poco e quindi penso che devo continuare...

poi penso: sono solo, c'è un ondina fastidiosa che sta crescendo, non mi sento al 100%, se il mare non schiarisce rischio di arrivare lontano ma con quel senso di nausea a causa del torbido e dello sbattimento delle onde potrei avere difficoltà a tornare.

 

La voglia di andare è tanta...non riesco a pescare bene da tempo...

per un attimo vi confesso con VERGOGNA che ho pensato....:"che figura di merda ritornare sulla spiaggia con tutta quella gente che mi ha visto entrare bardato come un Marines e al ritorno, dopo solo un ora, penserà ma che ha combinato? "

Ma SUBITO dopo penso a questo post...ho pensato al post del ragazzo siciliano (o calabrese non ricordo) morto di recente...e allora...ma vaffan**lo gli altri...io ho una fidanzata e una famiglia che mi aspettano...ho una vita per pescare...sta arrivando l'estate e le cose miglioreranno...giro e me ne torno a casa...

 

Un altra cosa che mi ha convinto è stata questa:

quando ho girato la montagna e mi sono trovato nel bianco latte ho avuto anche l'occasione della giornata...un qualcosa che nn so neanche se era spigola o cefalo a causa del torbido mi passa sotto...cerco di prendere la mira ma le alghe che mi passano d'avanti non mi fanno vedere perdo l'attimo e il pesce scappa.

 

Allora penso: ho avuto l'occasione della giornata...non l'ho saputa cogliere...ci riproveremo la prox volta.

 

 

Probabilmente anche senza questo post avrei avuto lo stesso comportamento....però il "martellamento mediatico sulla sicurezza" non può che essere utile.

 

 

 

 

 

 

bella storia e a farci caso spesso capita anche a me di pensare a tutto ciò che si sente in giro

sulla sicurezza e cambiare idea " PENSATECI RAGA "

 

ps. ciao arkan1 ci si vede !!!!!!!!!!

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Miglior contributo in questa discussione

allora , vorrei che tutti leggessero quello che ha scritto alessandro che non conosco ma so che è un pescatore d esperienza e che sicuramente ha da darci consigli sulla sicurezza, molto importanti, io personalmente non ho mai rischiato sincopi ma ho avuto incidenti anche diciamo gravi in mare che a pensarci bene, molto bene potevano essere in parte evitati, ma non vi raccontero delle mie disavetture, ma del primo intervento serio che feci nel 1986 appena tornato dalla maddalena per un corso di motorista navale e imbarcato sulla motovedetta dei vigili del fuoco di livorno .

 

un lunedi mattina appena montato in servizio alle 8 mi fu ordinato di mettere in moto la motovedetta perche dovevamo cercare un giovane pesca sub scomparso dal venerdi pomeriggio .uscimmo subito e strada facendo mi informai del tipo d incidente e del tipo d intervento che dovevamo fare .

venni cosi a sapere che un ragazzo mi sembra di 26 anni bravissimo profondista con la passione sfrenata per l aspetto era scomparso in mare davanti al boccale . pensate che lui partiva tutti i fine settimana con un camper per venire a fare l aspetto a dentici e ricciole sul ciglio che da quelle parti è sui 20 metri,i parenti e gl amici piu cari continuavano a dire che lui pescava sempre tra i 25 e 30 metri da solo e in una zona altamente freguentata da barche.

quel venerdi come faceva da tempo si era buttato ma non aveva chiamato a casa com era sua abitudine ,i famigliari dopo un giro di telefonate agl amici si recarono sul posto trovando il camper chiuso ma di lui niente , partirono subito le ricerche che si protrassero fino al lunedi .

arrivammo sul posto con i nostri sommozzatori e vennero posizionate delle boe sulla batimertica dei 25 metri ,erano 2 giorni che lo stavano cercando in quella zona un po tutti anche sommozzatori volontari e c era un gran casino , il mare stava montando di brutto da scirocco che da noi in quella zona schiarisce l acqua, io appena buttata l ancora incominciai a vomitare . la mattina passo un po cosi con i sommozzatori a fare paperino e noi fermi a fare l appoggio , fino alle 13 quando si decise di cambiare zona di ricerca .

recuperammo le boe con 50 metri di sagola e ci portammo sottocosta per avere maggiori notizie sulle abitudini del ragazzo,la nostra motovedetta è lunga 21 metri e ha una velocita massima di 12 nodi , ci stavamo spostando a 6 . 7 nodi e io che continuavo a vomitare cercavo con frenesia un segnale sul fondo mentre stavo rifacendo l ultimo pallone .

fu un attimo ma ebbi la senzazione di aver visto qualcosa sul fondo e d istinto lanciai il pallone con il piombo e mi misi a urlare di fermare.

per farla breve l avevo trovato io da sopra la barca, non era a 25 o 30 metri ma era adagiato a 13 m. i sommozzatori non volevano credere ai loro occhi cosi come i miei compagni di lavoro ma l avevo visto in velocita e con il mare mosso di brutto.

ricordo benissimo come se fosse ora alcune cose,la rigidita del corpo , il fortissimo odore , i denti bianchissimi e perfetti e le mani bianchissime con il visi totalmente scarnito dalle puci di mare .

lo tirai a bordo e lo mettemmo sul ponte , lo coprii con un telo e comunicammo il recupero , arrivati in banchina i famigliari e gli amici erano li ad aspettare con la polizia il medico e il magistrato.

ricordo benissimo lo strazio e la disperazione dei genitori e amici le grida i pianti i lamenti, qualcosa che mi è rimasta nel cuore e nella testa e che poi pultroppo si è ripetuta varie volte.

vi ho voluto raccontare questa vicenda dolorosissima e bruttissima per farvi capire che anche se siamo bravissimi e lui a giudicare dai pesci e la profondita lo era è morto a 13 metri con un bazzuca in mano roba 130 ad aria, ma era morto

 

non solo ci facciamo del male a noi stessi ma è quelo che facciamo a chi resta a chi ci ama a chi ci vuole bene che è ancora piu profondo piu intimo piu doloroso. vorrei che tutti noi riflettessimo su quello che ogni anno succede ,l anno scorso all elba due incidenti a ragazzi non certo sprovveduti ed entrambi con il dentice sull asta,

scusatemi ancora se rompo le palle ma forse se serve ve le rompirei volentieri tutti i giorni

 

ciao a tutti tanti pesci grossi a tutti MA CON TANTA PRUDENZA

 

Esperienza terribile

:clover:

 

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ti spigo in due parole perchè reputo un post come il tuo inutile, per non dire ipocrita, ma senza polemica. so che le intenzioni sono buone e spero ne nasca una discussione costruttiva.

 

pescare è pericoloso. non esistono modi più o meno sicuri di andare a mare. di tutti quelli che conoscevo e che ci sono rimasti almeno la metà è morta non pescando ai limiti, ma molto al di sotto della loro soglia abituale. anche il ragazzo di cui si parla, capace di pescare a 30, morto a 15.

purtoppo l'incidente è dietro l'angolo, sempre, anche se si ci autocovince di prestare attenzione, è impossibile.

ciò premesso, chi va a mare accetta questo rischio, sintetizzando, se ne strafotte dei familiari che crede di amare tanto e va a rischiare il culo per sparare due pescetti. ognuno di noi, ogni volta che parte sà che potrebbe non torare, sà che potrebbe distruggere la vita di madri/figli/mogli/fratelli/padri/zii/cugini etc. solo che se ne frega, tutto lì.

 

Io non credo cha la maggior parte di noi va in mare così come dici..."sapendo che potrebbe non tornare e nonostante ciò ci va lo stesso fregandosene di madri, figli, fidanzate, ecc."

Non ci vado io, incosciènza: incosciènza

 

s. f., condizione di persona priva dei sensi

condizione di chi non ha consapevolezza di ciò che fa e di ciò che gli succede o gli può succedere

e molto probabilmente, dai tuoi post precedenti che ho letto sulle tue catture, non ci vai nemmeno tu così. A volte, per rabbia, o per qualche altro motivo personale amiamo presentarci peggio di ciò che siamo. O forse semplicemente siamo messi di fronte ai lutti del mare e proviamo fastidio per le parole, per gli appelli. Ci sono personaggi che vanno in mare così come dici, ma sono una minoranza (e comunque anche uno solo basta e avanza).

E non credo nemmeno che non ci siano modi più o meno sicuri di andare a mare: se voglio farmi del male volontariamente scendendo sott'acqua, ci riesco. Dovrò forse fare parecchi tentativi, magari scendere ben al di sotto di quanto penso io sia capace di fare, oppure stancarmi molto fino a sfinirmi, una discesa dopo l'altra, un'ora dopo l'altra, un giorno dopo l'altro, un'uscita dopo l'altra. Senza recupero. Non sarà certo facile, perché non è questo che il mio corpo mi chiede; anzi, attraverso il dolore e la stanchezza mi dice proprio il contrario, mi grida di smetterla una buona volta (e me lo grida in un modo che è difficile non sentirlo, anche se siamo alle prese con pesce magnifico, anche se ci sono il blood shift e il rendez-vous degli ultimi metri a tentare d'ingannarci come un mutuo scoperto sulla nostra pelle). Ma alla fine così facendo ci riuscirei. Questo è certo come la morte. Ma allora è anche possibile, è probabile che tenendomi sempre abbondantemente al di sotto dei miei limiti posso evitare la maggior parte dei rischi (se non altro il rischio di una sincope, che rimane il peggiore, il più frequente) mammamia, quanto ti sbagli!. Poi certo, in mare possono capitare tante cose. Una ragione in più per essere prudenti. Poi magari sarò io il primo a fare la coglionata alla prima occasione, dopo aver predicato tanto bene. Queste cose le so. Così come penso le sappia ognuno di noi. Ma dipende sempre soltanto da me. Dipende da noi. :bye:

 

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GRazie di avermi dato ripetizioni di taliano. E' una cosa che mi mancava in effetti :)

Penso che al di là dell'inevitabile desiderio che si ha di dimostrare le proprie ragioni quando si scrive, abbiamo capito entrambi ciò che l'altro intendeva dire :bye:

Modificato da zefiro
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siamo degli esaltati egoisti, ce ne andiamo a mare tutti convinti di saperla lunga su come evitare di rimetterci le penne, noi usiamo il cervello... noi....

Tu ti ritieni un folle?

Ritieni che si possa rendere più sicura (con meno morti) la pratica della pesca in apnea?

Se si,cosa proponi?

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Penso che predicare su questo argomento sia sempre costruttivo anche tra virgolette scontrandosi, è vero la nostra è una passione pericolosa, le variabili sono infinite ma lasciamo che siano quelle e che sia il caso a metterci del suo se proprio dobbiamo essere sfigati.... Per quanto possibile siamo prudenti e cerchiamo di usare la testa.......... IL MAESTRO dice sempre... UN PESCE DOMANI LO SI PUO' SEMPRE PRENDERE................................

 

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ecco qual'è il problema.

 

voi avete la spocchia di dire "io sono meglio di quelli che sono schiattati, so riconoscere ed evitare il pericolo a differenza loro"

questo concetto è profondamente sbagliato e pretenzioso.

 

esattamente l'opposto...io sono scarso, pesco in basso fondo, vado la domenica quando posso cioè poco. Il consiglio vale per tutti, per chi non ha tante occasioni ed è preso dalla foga di andare a mare, agli esperti e a quelli che hanno tanta fretta di fare esperienza.

 

il pericolo è insito nel fatto stesso di andare a mare.

non è per quel tuffo a 30mt che si muore, li abbiamo i campanelli allertati....

è per la tana di saraghi a 16mt con la quale facciamo su e giù senza ossigenarci troppo.

è per la cerniotta di 3 kg incastrata a 10mt.

è quando crediamo di essere in sicurezza che rischiamo maggiormente.

questo sicuramente è vero ma non è questo il mio messaggio

 

se poi si crede che dirci tra noi frasi che suonano un pò così "o! mi raccomando, non morire e!" possa essere di qualche aiuto....

questo lo stai dicendo tu adesso..

diffondere l'idea che si possa andare a pesca e gestire in qualche modo il pericolo mi sembra criminale.

Prevenire le possibili cause di pericolo..come già scritto, l'imprevisto è imprevedibile.

siamo degli esaltati egoisti, ce ne andiamo a mare tutti convinti di saperla lunga su come evitare di rimetterci le penne, noi usiamo il cervello... noi....

 

siamo...parola grossa...alcuni lo sono, altri no..Stai travisando un po' il senso delle mie parole.

Ovvio che non si può avere tutto sotto controllo, ma quello che si DEVE..

Gestire il pericolo..io ho detto di gestire bene ciò che può essere gestito. Il nostro stato fisico e mentale, condizioni meteo, attrezzatura, traffico nautico, ecc.

Non dare nulla per scontato ma almeno porsi domande a scopo preventivo. E se in acqua le cose cambiano ascoltarsi.

 

Spero che, come hai messo nella firma, Tu riesca ad andare a mare presto :D:bye:

 

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Il mare e' una cosa molto piu' grande di tutti noi e va preso come tale, non bisogna mai sottovalutare nulla durante una battuta di pesca, non e' una questione del tipo ........" io pesco regolarmente a -20, quindi per me e' piu' pericoloso il tuffo a

-22 anziche' quello a -18 o cose del genere", una volta immersi siamo ospiti di una dimensione per noi molto ostica dove il pericolo puo' essere sempre dietro l'angolo.

A tale proposito voglio raccontarvi una storia che mi e'stata raccontata da uno dei piu' forti pescasub di Reggio e provincia.

Famoso in zona per catture di cernie e ricciole maestose prese anche a profondita' mooolto impegnative, sto parlando di uno che pescava(non pesca piu' da anni) all'apetto a -35 m senza problemi, un giorno parlando dei pericoli in mare mi disse che l'unica volta che ha rischiato veramente grosso e' stato durante una battuta di pesca invernale a cefali IN MENO DI -2 d'acqua dove incatsrato tra le pietre all'aspetto nel tentativo di portare i cefali a tiro , e' rimasto bloccato al fondo a causa del cavetto porta pesci che misteriosamente era scivoiato da sotto la cintura per impigliarsi tra le roccie, lui che a quella profondita' """""poteva addormentarsi"""" , nel momento della risalita non riusciva a muoversi sino a quando Dio ha deciso di liberarlo......dato che ancora oggi non riesce a capire come abbia fatto a risalire.

Ho voluto fare quet'esempio per ricordare a tutti , me compreso che i pericoli della pescasub non sono legati solamente alla profondita' d'esercizio ma a tante altre cose.

Colgo l'occasione per fare un sentito "IN BOCCA AL LUPO" tutti per la stagione dei sogni ormai alle porte, ricco di pesce ma con la testa sulle spalle.

:bye::bye::bye: Stefano

 

 

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ok ok, riconosco la buona fede, ma vedo più evidente il desiderio di riconoscersi nella ragione, cmq sintetizzo in due parole quello che intendevo, poi rientro in a me un più congeniale anonimato.

 

1 andare a mare e ridurre i rischi è impossibile al massimo si ci illude di farlo

2 pescare a 15mt è più rischioso che pescare a 30mt

3 raccomandarsi di prestare attenzione, mi sembra velatamente offensivo nei confronti di chi a mare ci ha rimesso le penne

 

 

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2 pescare a 15mt è più rischioso che pescare a 30mt

La statistica degli incidenti presenta una situazione molto differente...

L'aumento dei rischi è ESPONENZIALE in rapporto alla profondità, il fatto che certe quote siano alla portata di pochi non vuol dire affatto che siano meno rischiose.

 

3 raccomandarsi di prestare attenzione, mi sembra velatamente offensivo nei confronti di chi a mare ci ha rimesso le penne

Se fosse così nessuno avrebbe bisogno di raccomandazioni, eppure di fesserie in acqua se ne fanno tante...spesso senza nemmeno accorgersene...

 

:bye:

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ok ok, riconosco la buona fede, ma vedo più evidente il desiderio di riconoscersi nella ragione, cmq sintetizzo in due parole quello che intendevo, poi rientro in a me un più congeniale anonimato.

 

1 andare a mare e ridurre i rischi è impossibile al massimo si ci illude di farlo

2 pescare a 15mt è più rischioso che pescare a 30mt

3 raccomandarsi di prestare attenzione, mi sembra velatamente offensivo nei confronti di chi a mare ci ha rimesso le penne

Ripeto le domande di cui sopra senza alcuna polemica.

1) Anche tu,pescatore in apnea,ritieni di rischiare la vita ad ogni tuffo e di essere un esaltato ?

2) Pensi che si possa fare qualcosa per migliorare la sicurezza dei pescatori in apnea ?

3) Nel caso in cui la risposta alla domanda 2 fosse "si",cosa proponi ?

 

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2 pescare a 15mt è più rischioso che pescare a 30mt

La statistica degli incidenti presenta una situazione molto differente...

L'aumento dei rischi è ESPONENZIALE in rapporto alla profondità, il fatto che certe quote siano alla portata di pochi non vuol dire affatto che siano meno rischiose.

 

3 raccomandarsi di prestare attenzione, mi sembra velatamente offensivo nei confronti di chi a mare ci ha rimesso le penne

Se fosse così nessuno avrebbe bisogno di raccomandazioni, eppure di fesserie in acqua se ne fanno tante...spesso senza nemmeno accorgersene...

 

:bye:

 

io non conosco le statistiche ma ho visto due tipi che ci sono rimasti:

 

il primo, un conoscente, del quale ho raccolto personalmente il fucile, adagiato a 9mt in prossimità del punto di uscita dall'acqua in una zona dove si pesca ben più fondi.

 

il secondo, un amico, capace di fare aspetti a 25mt, steso su di un fondo a 16mt col fucile corto in mano e dei saragotti in cintura.

 

la mia statistica dice questo.

 

per il secondo punto, penso esattamente che nessuno abbia bisogno di raccomandazioni, poichè nessuno si prede dei rischi consapevolmente. i tipi di cui sopra non hanno scelto di rimetterci le penne, erano ampiamente dentro i loro margini.

non erano degli sprovveduti, non hanno deciso di distruggere le proprie famiglie, per quello che gli appelli alla prudenza mi irritano tanto...

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ok ok, riconosco la buona fede, ma vedo più evidente il desiderio di riconoscersi nella ragione, cmq sintetizzo in due parole quello che intendevo, poi rientro in a me un più congeniale anonimato.

 

1 andare a mare e ridurre i rischi è impossibile al massimo si ci illude di farlo

2 pescare a 15mt è più rischioso che pescare a 30mt

3 raccomandarsi di prestare attenzione, mi sembra velatamente offensivo nei confronti di chi a mare ci ha rimesso le penne

Ripeto le domande di cui sopra senza alcuna polemica.

1) Anche tu,pescatore in apnea,ritieni di rischiare la vita ad ogni tuffo e di essere un esaltato ?

2) Pensi che si possa fare qualcosa per migliorare la sicurezza dei pescatori in apnea ?

3) Nel caso in cui la risposta alla domanda 2 fosse "si",cosa proponi ?

 

1 si

2 no

 

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