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Cosa Ne Pensate Del Testamento Biologico


Ospite Forchetta

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Personalmente credo che questa interessantissima discussione possa anche terminare qui....

Ogn'uno ha espresso il proprio parere, ma come finiscono spesso queste discussioni su temi "etici" ci si ritrova ad affrontare un muro contro muro...

 

Da un lato chi cerca di affermare la proprià liberta di comportarsi diversamente ma SEMPRE nel rispetto degli altri

e da un lato chi in nome di personali convinzioni, religiose o altro, vuole imporre la sua volontà a tutti...

 

Vorrei ricordare a zeneise che ad esempio...i Testimoni di Geova non consentono le trasfusioni di sangue....

quindi se vivevi in uno stato dove la maggioranza professava tale religione...avresti rischiato di morire qualora ti saresti dovuto operare anche di una semplice tonsilitè...perchè se qualcosa andava storto non potevano usare altro sangue.

In tale situazione un testimone di Geova ti avrebbe trattato proprio come tu oggi tratti noi...

è un peccato divino e non posso acconsentire...

i tuoi diritti sarebbero stati calpestati...

tu avresti detto:"ma io sono cattolico per me non è peccato" "lasciami decidere per me e per la mia famiglia"

Lui ti avrebbe risposto:"si ma se io ti consento di farlo...collaboro al tuo peccato e anche la mia anima sarebbe dannata "

Forse solo se un giorno ti troverai in tale situazioni capirai la tua Arroganza e Prepotenza nel voler imporre la propria visone agli altri.

 

possiamo continuare a riempire pagine e pagine di questo forum...ripetendo sempre le stesse cose...ma senza aggiungere niente di nuovo a quello che è già stato detto

 

Vorrei concludere i miei messaggi in questa discussione dicendo che:

Se un giorno il mondo dovesse cambiare....

Se un giorno il mondo funzionasse al contrario di oggi...

Se un giorno la prassi sarà quella di terminare i malati irreversibili contro la loro volontà sempre e cmq...

Quel giorno io sarò pronto a combattere al fianco di quelle persone che oggi NEGANO i miei diritti...affinche loro abbiano la possibilità di scegliere...

Quella possibilità di scelta che oggi loro mi vogliono negare.

 

Non condivido le tue idee, ma darei la vita perchè tu potessi liberamente professarle Voltaire

 

PS

Io credo che anche l'italia arriverà ad una legge sul testamento biologico e simili...

Ma ci arriveremo...come in tutte le cose e tutte le altre leggi...sempre in ritardo rispetto agli altri paesi...

sempre con anni di ritardo....

Ma questo non vi fa riflettere un poco?

 

Grazie a tutti per la disponibilità al confronto e ribadisco che non è mai stata, ne lo è ora, mia intenzione offendere qualcuno!

 

Saluti

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Personalmente credo che questa interessantissima discussione possa anche terminare qui....

Ogn'uno ha espresso il proprio parere, ma come finiscono spesso queste discussioni su temi "etici" ci si ritrova ad affrontare un muro contro muro...

 

Da un lato chi cerca di affermare la proprià liberta di comportarsi diversamente ma SEMPRE nel rispetto degli altri

e da un lato chi in nome di personali convinzioni, religiose o altro, vuole imporre la sua volontà a tutti...

 

Vorrei ricordare a zeneise che ad esempio...i Testimoni di Geova non consentono le trasfusioni di sangue....

quindi se vivevi in uno stato dove la maggioranza professava tale religione...avresti rischiato di morire qualora ti saresti dovuto operare anche di una semplice tonsilitè...perchè se qualcosa andava storto non potevano usare altro sangue.

In tale situazione un testimone di Geova ti avrebbe trattato proprio come tu oggi tratti noi...

è un peccato divino e non posso acconsentire...

i tuoi diritti sarebbero stati calpestati...

tu avresti detto:"ma io sono cattolico per me non è peccato" "lasciami decidere per me e per la mia famiglia"

Lui ti avrebbe risposto:"si ma se io ti consento di farlo...collaboro al tuo peccato e anche la mia anima sarebbe dannata "

Forse solo se un giorno ti troverai in tale situazioni capirai la tua Arroganza e Prepotenza nel voler imporre la propria visone agli altri.

 

possiamo continuare a riempire pagine e pagine di questo forum...ripetendo sempre le stesse cose...ma senza aggiungere niente di nuovo a quello che è già stato detto

 

Vorrei concludere i miei messaggi in questa discussione dicendo che:

Se un giorno il mondo dovesse cambiare....

Se un giorno il mondo funzionasse al contrario di oggi...

Se un giorno la prassi sarà quella di terminare i malati irreversibili contro la loro volontà sempre e cmq...

Quel giorno io sarò pronto a combattere al fianco di quelle persone che oggi NEGANO i miei diritti...affinche loro abbiano la possibilità di scegliere...

Quella possibilità di scelta che oggi loro mi vogliono negare.

 

Non condivido le tue idee, ma darei la vita perchè tu potessi liberamente professarle Voltaire

 

PS

Io credo che anche l'italia arriverà ad una legge sul testamento biologico e simili...

Ma ci arriveremo...come in tutte le cose e tutte le altre leggi...sempre in ritardo rispetto agli altri paesi...

sempre con anni di ritardo....

Ma questo non vi fa riflettere un poco?

 

Grazie a tutti per la disponibilità al confronto e ribadisco che non è mai stata, ne lo è ora, mia intenzione offendere qualcuno!

 

Saluti

 

 

Hai piena ragione.

 

Quoto al 100%

 

PS: Sono convinto che la pressocchè totalità delle persone contrarie al testamento biologico, non hanno mai visto in faccia una persona che versa in come vegetativo da anni ..... o un malato terminale nelle sue ultime ore.

Altrimenti capirebbero realmente ciò di cui parlano ...... e farebbero meno "filosofia" e "teoria" ( che comunque nessuno vieterebbe loro di vedersi applicata su se stessi).

Ricordate che anche un Sant'Uomo come Papa Giovanni Paolo II, quando si avvicinò la sua ora, non volle più essere riattaccato al respiratore automatico ed affidò la sua anima alla Madonna.

Saluti

Modificato da cosarba
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Non essendovi la certezza scientifica dell'impossibilità del risveglio per quanto riguarda lo stato di coma, io come Cattolico non farei il tuo bene accettando la tua volontà di suicidarti e mi macchierei perciò di un peccato gravissimo; altro discorso è l'accanimento terapeutico, verso cui i Cattolici sono contrari.

 

Ma ti sei mai chiesto se alimentare ed idratare il corpo di un vegetale non configuri accanimento terapeutico ???

 

Perchè sospendere la terapia ad un malato di cancro terminale con cui "parli e dialoghi", non è peccato ....... e sospendere l'idratazione e l'alimentazione ad un corpo che non ha nemmeno "coscienza di sè" lo è ?????

 

Gesù ci ha per caso lasciato .... una qualche indicazione in merito ??

 

Gesù resuscitava i morti ... guariva i moribondi ..... ed allora mi chiedo : perchè sospendere la chemioterapia ad un malato con metastasi diffuse non è peccato, rifiutare di essere assistiti con un respiratore non lo è .... e diventa peccato sospendere l'idratazione e la nutrizione TERAPEUTICA ?

 

Non dico i chemioterapici, ma forse l'aria, l'ossigeno sono meno nobili del "pane e dell'acqua" ???

 

E poi a che serve la certezza scientifica dell'impossibilità del risveglio ad chi affronta la problematica solo da un punto di vista di fede?

Vedo molto più coerenti coloro i quali rifiutano ( per questione di credo) la donazione degli organi in caso di morte cerebrale aspettando il miracolo della resuscitazione, piuttosto che coloro i quali aspettano la certezza scientifica del non risveglio di fronte ad un problema di fede.

 

E poi chi te la darebbe la certezza scientifica ??? La fede ????

 

Vedi, la realtà delle cose, a volte, non è proprio come ce la immaginiamo .... e ti assicuro che la realtà degli stati vegetativi è una realtà che bisogna vedere con gli occhi per riuscire minimanente a capirla.

Ma qualora si prendano delle decisioni, bisogna essere coerenti fino in fondo ...... perchè essere contro l'accanimento terapeutico ed a favore della idratazione ed alimentazione "forzata" sono posizioni da un punto di vista etico-scientifico ( la stessa scienza che tu invochi per avvalorare una posizione di Fede) nettamente tra loro contrastanti.

Modificato da cosarba
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E' un nuovo Medio Evo!

Abbiamo i Talebani Mussulmani ed ora per gentile concessione i Talebani Cristiani.

Per gli uni e per gli altri le persone devono piegarsi alle leggi della religione di Stato.

Per questi luminari del diritto liberale, una delle libertà fondamentali dell'uomo deve sottostare alla religione anche per tutti gli INFEDELI.

 

Le streghe le vedono già, fra poco ritorneranno i patiboli ed i roghi.

Mamma mia che ci sta.

 

eccovi l'unico comandamento che conti per me, L'UNDICESIMO!

 

Fatti i fatti tuoi!

Rispetta le cose degli altri come se fossero le tue, nella vita personale, di coppia, di gruppo ed internazionale.

Sii rispettoso e non consentire ad altri di calpestare i tuoi diritti.

 

 

NULL'ALTRO.

Modificato da uisso
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Ricomincio a postare dopo parecchio tempo, ma oggi, per la prima volta da quasi un anno, il lavoro mi lascia qualche quarto d'ora libero. E sinceramente, quello del testamento biologico è un argomento suche, forse sull'onda emotiva del caso Englaro, mi sta appassionando molto, come penso parecchi di voi.

 

In realtà io, di Eluana, non volevo parlarne. Già non mi piace discutere di temi etici, figuriamoci quanto mi andava di entrare nel merito della vita o della morte di una ragazza.

 

Io sono fondamentalmente contrario alla legge sul testamento biologico, ma per una banale ragione: che la politica si dovrebbe occupare il minimo indispensabile di certi temi, e quanto è successo in questi giorni non fa che confermarmelo.

 

No, non è stata la politica a entrare in una vicenda che è e doveva restare assolutamente privata, ma è stato un padre che ha preteso con tutte le sue forze che fosse lo Stato a entrare nella sua vita ed a decidere di quella di sua figlia.

 

Era proprio necessario arrivare a questo? Può la politica, lo Stato, un giudice decidere se far morire o no una ragazza?

Qui non c’è destra o sinistra che tenga, cattolicesimo o ateismo che prevalga, ma il problema di fondo è proprio fino a dove lo Stato può arrivare ad incidere sulla nostra libertà.

 

Ecco, secondo me sono proprio gli ultraliberali quelli che stanno prendendo la cantonata più grossa.

Volete davvero che lo Stato faccia una legge sul testamento biologico, sull’eutanasia, sull’accanimento terapeutico? Siamo sicuri che non stia proprio qui la violazione della nostra libertà?

Siete davvero convinti che la Cassazione e i giudici milanesi abbiano emesso sentenze autenticamente liberali?

 

A me non sembra proprio.

 

Io vedo solo lo Stato che, attraverso il suo ordine giudiziario, ha deciso al posto di Eluana.

Vedo lo Stato, attraverso le sue istituzioni politiche, le uniche che hanno il potere legislativo che si sono invece arrogati i giudici, cercare di mettere una pezza a questa grave violazione costituzionale.

Ma non è questo il problema vero di un dramma tutto privato, diventato pubblico a forza.

 

Mi sbaglierò e, con tutto l’umano rispetto che posso avere per il suo dolore, io vedo un padre che non ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di decidere cosa fare della propria figlia.

Capisco che sia la scelta più difficile che esista, ma era e doveva essere una scelta personale che lui, in accordo con la sua famiglia, doveva assumere da solo.

Tutti noi italiani, i giudici, il parlamento, il governo, il presidente della Repubblica non c’entravamo nulla e dovevamo restarne fuori.

Non è andata così.

 

Non mi pare di averlo mai sentito ammettere che questa era la sua volontà di padre. L’ho al contrario sempre visto nascondersi dietro la presunta volontà della figlia.

 

Non decido io in quanto padre, ma interpreto quella che è la decisione di Eluana. Non mi assumo la responsabilità di staccare il sondino, ma la lascio a lei.

 

Non solo, non mi accontento della mia interpretazione della sua presunta volontà, ma pretendo che dei giudici, terzi estranei, si assumano la responsabilità di dirmi quale sarebbe stata la decisione di Eluana.

 

Questo sarebbe un padre coraggioso e responsabile? Siamo sicuri che sia davvero convinto della sua decisione o non abbia piuttosto lasciato che fossero altri ad assumersi la responsabilità di far morire la figlia?

Non potrebbe piuttosto essere stato un modo di non dover un domani fare i conti con la propria coscienza?

 

Per carità, non lo accuso di niente. Mi fa una pena incredibile, ma prima di santificarlo, magari sarebbe il caso di pensarci un attimo.

Forse non sarà da biasimare, ma non vedo cosa ci sia di lodevole in questo comportamento.

Addirittura propongono di farlo senatore a vita. Ma siamo impazziti?

 

Migliaia di volte, in tutto il mondo, genitori, figli, mariti, in silenzio, tra le quattro mura di una camera d’ospedale, dopo averne a lungo discusso coi medici, in famiglia, dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni, si assumono la responsabilità di decidere.

 

Il padre di Eluana questa responsabilità non ha voluto assumersela. Io la vedo solo qui la differenza tra questo caso e gli innumerevoli altri.

È pilatesco? Può darsi.

È sbagliato lasciare che ogni singola famiglia decida del proprio caro? Non credo.

È giusto che sia lo Stato a decidere per loro? Lo credo ancora meno.

 

In questi ambiti lo Stato come si muove sbaglia, è inevitabile.

Lo Stato è astratto, le norme sono astrazioni, le sentenze sono astruse.

Cosa c’è di concreto in un malato? Solo il dolore.

Il dolore del malato ed il dolore di chi gli sta accanto. Punto.

Tutti gli altri sono solo intrusi.

 

Ebbene, non vedo come possano degli estranei, dei giudici o dei parlamentari, decidere a priori quando e come gestire questo dolore, quando interromperlo, quando acuirlo, quando renderlo permanente.

Ogni caso è a sé, ogni malato è a sé, ogni famiglia è a sé.

Forse risiede proprio qui la massima espressione della nostra libertà, nel decidere cosa è meglio per noi e per i nostri cari, caso per caso, volta per volta, famiglia per famiglia.

E nessuna legge, nessuna sentenza potrà mai davvero dirci cosa è meglio fare, se non limitando la nostra libertà.

 

Un genitore potrà decidere che preferisce credere in un miracolo, che preferisce accudire quello che sembra un vegetale, piuttosto che perderlo per sempre.

 

Un altro potrà decidere di non avere più speranza e di porre fine a quella che ritiene un’agonia, sia per sé che per la figlia malata.

 

Non prendiamoci in giro, però, è una scelta egoistica di cui ci si deve assumere la responsabilità.

Non si può cianciare di libertà senza avere il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie scelte libere e consapevoli.

Posso decidere di morire, come di vivere, posso decidere di far morire o di far vivere, ma la responsabilità è esclusivamente mia.

Pretendere che sia lo Stato con una legge o con una sentenza a decidere al posto mio, significa solo pretendere la libertà rifiutando la responsabilità.

Troppo comodo.

 

Ma soprattutto controproducente, perché dove lo Stato arriva a decidere al posto nostro, non si assume solo la responsabilità, ma si prende anche una parte della nostra libertà. È inevitabile. Checché ne pensino gli ultraliberali.

Davvero vogliamo una legge sul testamento biologico o sull’eutanasia? Oppure vogliamo solo essere liberi di scegliere, lavandoci la coscienza?

Siamo davvero pronti alle conseguenze che questo può comportare?

 

Come ha detto tra gli altri Davide, se io oggi, inconsapevole e in perfetta salute, sull’onda emotiva di quanto accade qui a Udine, affermassi di voler morire se mi trovassi in stato vegetativo permanente, davvero sarei più libero se lo Stato desse valore legale incontrovertibile a questa dichiarazione?

O non starei perdendo piuttosto la mia libertà di cambiare idea?

Cosa posso sapere oggi di quello che potrei provare in quel momento?

E se fossi cosciente, ma incapace di esprimermi e solo apparentemente incosciente?

E se un miracolo, come ne sono già accaduti migliaia, mi riportasse ad una vita cosciente?

E se domani scoprissero una cura per risvegliare il cervello?

 

E che dire poi dei miei genitori, di mio marito o dei figli che potrei avere?

Sono davvero io l’unica a poter decidere? Posso davvero scegliere io oggi, necessariamente inconsapevole, cosa sarebbe meglio per loro?

Se preferissero tenermi in vita? Se anche io fossi del tutto incosciente, senza provare alcun dolore, che diritto avrei di toglier loro la facoltà di scegliere se tenermi con sé o lasciarmi andare?

Decidere di morire non è forse la massima espressione dell’egoismo?

 

Ma pensate davvero che a queste domande possa rispondere un estraneo? È davvero liberale lasciare che un giudice o un parlamentare decida al posto nostro in una materia così intima e così delicata?

L’ipocrisia, secondo me, sarebbe qui e non in chi lascia che ogni malato ed ogni famiglia faccia storia a sé.

Non significa lavarsene le mani, né girarsi dall’altra parte, ma lasciare ai singoli la libertà di decidere caso per caso.

È solo umana pietà.

 

Si rischia l’accusa di omicidio? Ma quando mai?

Fatevi un giro nei reparti di rianimazione e provate a chiedere agli infermieri quanti ne hanno visti morire così e quanti medici o parenti sono stati denunciati.

Provate ad indagare nelle procure quanti ne sono stati portati a giudizio e quanti ne sono stati condannati.

O ancora credete alla favola dell’obbligatorietà dell’azione penale?

 

Mi fermo quì, e mi scuso per la lunghezza. Ma questo post mi è stato utile per mettere insieme le varie idee che mi giravano nel cervello da un pò...nel

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Forse avresti fatto meglio ad informarti prima si sparare sentenze sul padre di Eluana e sull'intera vicenda solo dopo averne sentito parlare e senza aver letto neanche un pizzico di cosa era stato l'oggetto della sentenza.

Partiamo da un FATTO, le sentenze, in uno stato di diritto sono quanto conti, non valgono certo le tue congetture basate sul sentito dire.

Le sentenze hanno deciso proprio ciò quella era la VOLONTA' e non come tu ti permetti di assumere la "presunta volontà di Eluana"...

Se manca la volontà di riconoscere le sentenze di organi preposti a scriverle per dare spazio ai "secondo me" allora siamo proprio alla repubblica delle banane.

Ora si può contestare l'atteggiamento del padre?

Il padre ha messo in pratica proprio il volere della figlia ed ha chiesto, appunto allo Stato, che riconoscesse ciò e mettesse in pratica quanto necessario per restituire al corpo di Eluana la volontà senza che esso diventi preda di chi senza avere alcun merito nella vicenda avrebbe voluto decidere CONTRO il parere di Eluana.

Il Testamento serve proprio a legittimare legalmente queste volontà al fine di non consentire a chi piace di giocare con le volontà degli altri di fare interpretazioni assurde o legate alle convinzioni di persone non legate in alcun modo alla vicenda oppure ad altre che ritengono di appartenere ad una entità indimostrata ed indimostrabile ed in funzione di questa convinzione vorrebbero imporla a tutti gli infedeli.

Ora rimetti in ordine le tue idee a riparti dai FATTI, lo Stato attraverso i suoi Giudici ha deciso che la volontà di Eluana era quella di non subire la alimentazione forzata ed innaturale e la intubazione.

Tutto qui, poi, se vorrai riparti pure nella discussione rispettando i fatti e senza partire dalle personali e fuorvianti congetture.

Modificato da uisso
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Forse avresti fatto meglio ad informarti prima si sparare sentenze sul padre di Eluana e sull'intera vicenda solo dopo averne sentito parlare e senza aver letto neanche un pizzico di cosa era stato l'oggetto della sentenza.

Partiamo da un FATTO, le sentenze, in uno stato di diritto sono quanto conti, non valgono certo le tue congetture basate sul sentito dire.

Le sentenze hanno deciso proprio ciò che tu decidi di impostare come "presunta volontà di Eluana"...

Se manca la volontà di riconoscere le sentenze di organi preposti a scriverle per dare spazio ai "secondo me" allora siamo proprio alla repubblica delle banane.

Ora si può contestare l'atteggiamento del padre?

Il padre ha messo in pratica proprio il volere della figlia ed ha chiesto, appunto allo Stato, che riconoscesse ciò e mettesse in pratica quanto necessario per restituire al corpo di Eluana la volontà senza che esso diventi preda di chi senza avere alcun merito nella vicenda avrebbe voluto decidere CONTRO il parere di Eluana.

Il Testamento serve proprio a legittimare legalmente queste volontà al fine di non consentire a chi piace di giocare con le volontà degli altri di fare interpretazioni assurde o legate alle convinzioni di persone non legate in alcun modo alla vicenda oppure ad altre che ritengono di appartenere ad una entità indimostrata ed indimostrabile ed in funzione di questa convinzione vorrebbero imporla a tutti gli infedeli.

Ora rimetti in ordine le tue idee a riparti dai FATTI, lo Stato attraverso i suoi Giudici ha deciso che la volontà di Eluana era quella di non subire la alimentazione forzata ed innaturale e la intubazione.

Tutto qui, poi, se vorrai riparti pure nella discussione rispettando i fatti e senza partire dalle personali e fuorvianti congetture.

 

Forse, prima di rispondere al mio post, avresti fatto meglio a CAPIRE quanto c'era scritto...

 

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Forse mi manca la capacità!

Tu scrivi cose troppo intelligenti e superiori alla mia pochezza.

Mi pare che ti distingua per sparare sentenze, brava, bel modo di discutere.

Naturalmente non m'illudo di farti cambiare idea il mio è solo il tentativo di non consentire a persone come te di DISTORCERE la realtà al fine di sparare cose distanti dalla vicenda.

 

Un conto solo le opinioni, tutte rispettabili, anche la tua altro è basare opinioni fallaci di distorsione dal vero, ecco questa cosa risparmiamocela.

Poi potrai dire che il testamento biologico non ti aggrada ma non usare la vicenda Englaro di cui hai, è evidente, capito poco.

Modificato da uisso
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Ho solo difeso Beppino Englaro senza offendere nessuno, neanche costei.

Si scriva tutto quanto si vuole sul testamento biologico ma non si scrivano falsità sulle vicende per poi arrivare a parabole fondate sul tetro nulla.

Lasciate in pace il papà di Eluana, rispettatelo e parlate delle cose senza attaccare chi non vuole e può rispondervi.

 

RISPETTO, non per me, so difendermi da solo.

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Ho solo difeso Beppino Englaro senza offendere nessuno, neanche costei.

Si scriva tutto quanto si vuole sul testamento biologico ma non si scrivano falsità sulle vicende per poi arrivare a parabole fondate sul tetro nulla.

Lasciate in pace il papà di Eluana, rispettatelo e parlate delle cose senza attaccare chi non vuole e può rispondervi.

 

RISPETTO, non per me, so difendermi da solo.

 

Gianfranco, per cortesia, non è niente di diretto e personale.

Non entro nel merito della sostanza, ma che si parli sempre e solo di quella.

 

 

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In effetti io il discorso di Willow proprio non l'ho capito.

 

In questo Stato attualmente staccare le macchine alla luce del sole e senza preventiva autorizzazione avrebbe realizzato un omicidio. Invece con la sentenza, che il governo ha inutilmente tentato di abbattere con un decreto legge in crisi d'identità (necessità e urgenza per il caso di Eluana, ma regole valide per tutti....???) tutto si è potuto svolgere senza il rischio - per i medici e la struttura - di trovarsi in guai giudiziari.

Attenzione: quelle regole per tutti vorrebbero comunque IMPEDIRE che qualcuno disponga validamente (ossia in un momento in cui è nel pieno possesso delle facoltà mentali) la sospensione di alimentazione e idratazione qualora si trovasse in una condizione analoga a quella di Eluana. L'unica scelta possibile per il privato, se una simile legge divenisse realtà, sarebbe quella di rassegnarsi, in caso di incidente analogo, ad una vita da vegetale con annessi e connessi.

 

Alla luce di ciò, su quanto dice Willow il mio unico commento è: Boooohhhhhhhh!!!

 

Ciò che chiedo e che mi pare gli altri "ultra" liberali chiedono è solo il rispetto della SCELTA di ciascuno, indipendentemente dalla fede religiosa o dal credo filosofico. Tu sei cattolico e vuoi farti pulire il culo e le fistole per 30 anni attaccato a flebo e sondino? Accomodati. Io preferisco VIVERE per benino o per niente! Quella condizione che il cattolico ritiene vita da tutelare ad ogni costo, persino calpestando il libero arbitrio dei suoi simili, per me è indegna di un essere umano e vorrei NON VIVERLA in secula seculorum. Amen.

 

Joefox

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In effetti io il discorso di Willow proprio non l'ho capito.

 

In questo Stato attualmente staccare le macchine alla luce del sole e senza preventiva autorizzazione avrebbe realizzato un omicidio. Invece con la sentenza, che il governo ha inutilmente tentato di abbattere con un decreto legge in crisi d'identità (necessità e urgenza per il caso di Eluana, ma regole valide per tutti....???) tutto si è potuto svolgere senza il rischio - per i medici e la struttura - di trovarsi in guai giudiziari.

Attenzione: quelle regole per tutti vorrebbero comunque IMPEDIRE che qualcuno disponga validamente (ossia in un momento in cui è nel pieno possesso delle facoltà mentali) la sospensione di alimentazione e idratazione qualora si trovasse in una condizione analoga a quella di Eluana. L'unica scelta possibile per il privato, se una simile legge divenisse realtà, sarebbe quella di rassegnarsi, in caso di incidente analogo, ad una vita da vegetale con annessi e connessi.

 

Alla luce di ciò, su quanto dice Willow il mio unico commento è: Boooohhhhhhhh!!!

 

Ciò che chiedo e che mi pare gli altri "ultra" liberali chiedono è solo il rispetto della SCELTA di ciascuno, indipendentemente dalla fede religiosa o dal credo filosofico. Tu sei cattolico e vuoi farti pulire il culo e le fistole per 30 anni attaccato a flebo e sondino? Accomodati. Io preferisco VIVERE per benino o per niente! Quella condizione che il cattolico ritiene vita da tutelare ad ogni costo, persino calpestando il libero arbitrio dei suoi simili, per me è indegna di un essere umano e vorrei NON VIVERLA in secula seculorum. Amen.

 

Joefox

 

Allora, vediamo di spiegare, senza scendere in polemiche di cui non sento il bisogno.

 

A me, lo stato che si impiccia di vicende che spero converrai siano DELICATISSIME E PERSONALI, per convinzione ed esperienza, non piace.

Normare - necessariamente, erga omnes - temi che riguardano la vita e la morte, e le più radicate convinzioni etiche delle persone mi piace ancora di meno. Queste sono questioni sulle quali lo stato come si muove, secondo me, sbaglia. Figuriamoci nel caso in oggetto, dove la scelta non è stata a seguito di un iter parlamentare ma di un giudice.

 

Tu, nella situazione di Eluana, vorresti ti venisse tolta la vita. Oggi. E magari, nello stesso caso anche io.

 

Il problema è che per te e per me, quello che diciamo oggi, in presenza della legge sul testamento biologico, diviene vincolante per tutti. Perchè c'è una legge che lo stabilisce. E perciò vale a cominciare da me stesso, anche nel momento in cui magari cambio idea e non faccio in tempo a comunicarlo. Oppure vale per i miei cari, cui basterebbe attaccarsi alla speranza che io un giorno possa guarire, piuttosto che rassegnarsi alla mia scomparsa.

 

Tutte situazioni nelle quali L'ULTIMO che si deve impicciare è proprio lo Stato con le sue leggi.

 

Ma sai quante volte malati definiti incurabili sono guariti? O sono state trovate cure per mali letali fino al giorno prima? Ma sai quanti encefalogrammi piatti si sono poi risvegliati? E quante persone e famiglie sono li che ancora lottano e sperano?

 

Lascia stare il caso di Eluana, li è chiaro che siamo tutti daccordo.

 

Ma come la facciamo, secondo te, quasta legge? Quale è il limite che ci mettiamo? Perchè sarai daccordo, che un limite ce lo dobbiamo mettere.

Che facciamo, 5 anni di incoscienza e malattia incurabile, per farmi fuori? Oppure basta di meno, se i medici dicono che sono senza speranze? E se mia madre o mia figlia non vogliono che mi ammazzino, sei matto, c'è una legge che lo ha stabilito, visto che una volta ho detto, magari in un momento psicologico particolare, qualcosa che a distanza di un pò di tempo mi era sembrata una cazzata, ma che non ho avuto occasione di rettificare.

E chi più ne ha, più ne metta. Ogni caso fa storia a se, ogni famiglia, ogni individuo, ogni dolore non è paragonabile agli altri. Ma come fai, in un contesto simile, a fare una legge che valga per tutti?

Ma lo vedo solo io in che casino ci si andrebbe a mettere con una legge del genere?

 

Ribadisco quello che ho detto. Se non vogliamo prenderci in giro basta farsi un giro degli ospedali e parlare con qualche anestesista, per sapere che ogni giorno ci sono famiglie che, nel chiuso del loro dolore, dopo essersi consultati lungamente con i medici, ed aver tentato il tentabile, ad un certo punto prendono una decisione, e se ne assumono la responsabilità. E informati su quante di queste famiglie e di questi anestesisti sono andati sotto processo, per quella scelta.

E ci sono altre famiglie che invece, contro tutto e contro tutti, anche contro la logica, decidono di continuare a lottare.

 

E' la mia opinione, ma penso che gli unici titolati a prendere una decisione come quella siano loro. Nel bene e nel male, le famiglie. Lo stato, ed anche tutti gli altri, da questo, ne stiano fuori.

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In effetti io il discorso di Willow proprio non l'ho capito.

 

In questo Stato attualmente staccare le macchine alla luce del sole e senza preventiva autorizzazione avrebbe realizzato un omicidio. Invece con la sentenza, che il governo ha inutilmente tentato di abbattere con un decreto legge in crisi d'identità (necessità e urgenza per il caso di Eluana, ma regole valide per tutti....???) tutto si è potuto svolgere senza il rischio - per i medici e la struttura - di trovarsi in guai giudiziari.

Attenzione: quelle regole per tutti vorrebbero comunque IMPEDIRE che qualcuno disponga validamente (ossia in un momento in cui è nel pieno possesso delle facoltà mentali) la sospensione di alimentazione e idratazione qualora si trovasse in una condizione analoga a quella di Eluana. L'unica scelta possibile per il privato, se una simile legge divenisse realtà, sarebbe quella di rassegnarsi, in caso di incidente analogo, ad una vita da vegetale con annessi e connessi.

 

Alla luce di ciò, su quanto dice Willow il mio unico commento è: Boooohhhhhhhh!!!

 

Ciò che chiedo e che mi pare gli altri "ultra" liberali chiedono è solo il rispetto della SCELTA di ciascuno, indipendentemente dalla fede religiosa o dal credo filosofico. Tu sei cattolico e vuoi farti pulire il culo e le fistole per 30 anni attaccato a flebo e sondino? Accomodati. Io preferisco VIVERE per benino o per niente! Quella condizione che il cattolico ritiene vita da tutelare ad ogni costo, persino calpestando il libero arbitrio dei suoi simili, per me è indegna di un essere umano e vorrei NON VIVERLA in secula seculorum. Amen.

 

Joefox

 

Allora, vediamo di spiegare, senza scendere in polemiche di cui non sento il bisogno.

 

A me, lo stato che si impiccia di vicende che spero converrai siano DELICATISSIME E PERSONALI, per convinzione ed esperienza, non piace.

Normare - necessariamente, erga omnes - temi che riguardano la vita e la morte, e le più radicate convinzioni etiche delle persone mi piace ancora di meno. Queste sono questioni sulle quali lo stato come si muove, secondo me, sbaglia. Figuriamoci nel caso in oggetto, dove la scelta non è stata a seguito di un iter parlamentare ma di un giudice.

 

Tu, nella situazione di Eluana, vorresti ti venisse tolta la vita. Oggi. E magari, nello stesso caso anche io.

 

Il problema è che per te e per me, quello che diciamo oggi, in presenza della legge sul testamento biologico, diviene vincolante per tutti. Perchè c'è una legge che lo stabilisce. E perciò vale a cominciare da me stesso, anche nel momento in cui magari cambio idea e non faccio in tempo a comunicarlo. Oppure vale per i miei cari, cui basterebbe attaccarsi alla speranza che io un giorno possa guarire, piuttosto che rassegnarsi alla mia scomparsa.

 

Tutte situazioni nelle quali L'ULTIMO che si deve impicciare è proprio lo Stato con le sue leggi.

 

Ma sai quante volte malati definiti incurabili sono guariti? O sono state trovate cure per mali letali fino al giorno prima? Ma sai quanti encefalogrammi piatti si sono poi risvegliati? E quante persone e famiglie sono li che ancora lottano e sperano?

 

Lascia stare il caso di Eluana, li è chiaro che siamo tutti daccordo.

 

Ma come la facciamo, secondo te, quasta legge? Quale è il limite che ci mettiamo? Perchè sarai daccordo, che un limite ce lo dobbiamo mettere.

Che facciamo, 5 anni di incoscienza e malattia incurabile, per farmi fuori? Oppure basta di meno, se i medici dicono che sono senza speranze? E se mia madre o mia figlia non vogliono che mi ammazzino, sei matto, c'è una legge che lo ha stabilito, visto che una volta ho detto, magari in un momento psicologico particolare, qualcosa che a distanza di un pò di tempo mi era sembrata una cazzata, ma che non ho avuto occasione di rettificare.

E chi più ne ha, più ne metta. Ogni caso fa storia a se, ogni famiglia, ogni individuo, ogni dolore non è paragonabile agli altri. Ma come fai, in un contesto simile, a fare una legge che valga per tutti?

Ma lo vedo solo io in che casino ci si andrebbe a mettere con una legge del genere?

 

Ribadisco quello che ho detto. Se non vogliamo prenderci in giro basta farsi un giro degli ospedali e parlare con qualche anestesista, per sapere che ogni giorno ci sono famiglie che, nel chiuso del loro dolore, dopo essersi consultati lungamente con i medici, ed aver tentato il tentabile, ad un certo punto prendono una decisione, e se ne assumono la responsabilità. E informati su quante di queste famiglie e di questi anestesisti sono andati sotto processo, per quella scelta.

E ci sono altre famiglie che invece, contro tutto e contro tutti, anche contro la logica, decidono di continuare a lottare.

 

E' la mia opinione, ma penso che gli unici titolati a prendere una decisione come quella siano loro. Nel bene e nel male, le famiglie. Lo stato, ed anche tutti gli altri, da questo, ne stiano fuori.

Beh,poichè tanti vorrebbero la possibilità di fare testamento biologico e non l'obbligo per tutti, basterebbe che chi,come me,non lo farebbe...non lo faccia.

 

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