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Pesca In Apnea Nelle Amp: Video


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Entro domani dovremmo riuscire a completare la pubblicazione di tutta la documentazione audiovisiva sul WorskShop.

 

A proposito di ciò che dice il Ministero sull'impatto ambientale.... vi riporto alcuni passaggi degli interventi dei biologi:

 

dott. Antonio Terlizzi, Università di Lecce: "Anche se a volte [nota: l'esclusione della pesca in apnea] viene sostenuta con richiami ad evidenze scientifiche, su questa scelta io mi sento di dire, assumendomene tutta la responsabilità scientifica- che evidenze scientifiche sul reale impatto della pesca in apnea nel Mediterraneo non esistono, ed è scorretto utilizzare esperienze maturate all'estero sui pesci della barriera corallina. Sintesi che vengono fatte e poi si portano a bandiera come evidenze scientifiche che supportano determinate scelte io non mi sento di "supportarle". Esistono risposte politiche [nota: con ogni probabilità Terlizzi si riferisce non solo alla recente risposta di Pecoraro, ma anche ad un documento del Ministero del 2004 che fa a pezzi la pesca in apnea e che probabilmente è alla base del consolidamento del nuovo corso e della politica di normalizzazione delle vecchie AMP dove ancora si pescava] che giustificano la scelta dell'esclusione della pesca in apnea sulla base di supposte evidenze scientifiche: da questo mi dissocio, che almeno non si dica che la colpa è degli scienziati".

 

Prof. Giovanni Fulvio Russo, Università Parthenope di Napoli: "Dal punto di vista scientifico-culturale io credo che la pesca in apnea debba essere considerata nell'ambito di tutte le attività di pesca sportiva in un'area marina protetta, anche perché noi -come diceva il dott- Terlizzi- non abbiamo dei dati scientifici concreti, certi. Ci sono pochissime pubblicazioni, praticamente due per il Mediterraneo ma una sola specifica per la pesca in apnea; le altre (poche) sono fatte principalmente in paesi tropicali con reef e modelli gestionali completamente diversi e noi non riusciamo a trasportare nelle nostre tipologie di gestione.
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ma questo dott. Montanaro e tutti gli arti dott. ing. prof. etc. che hanno partecipato al workshop è gente che decide, che ha un certo peso quando poi si tratta di fare le leggi, oppure che non conta un tubo? Come in altri ambiti, penso che alla fine la posizione del ministero corrisponda a quella delle due o tre persone che contano (e che poi decidono). Tutti gli altri possono più o meno dire quel che vogliono dove vogliono. Chi si scandalizza se poi è tutto smentito? (...già mi vedo 500.000 persone in piazza perchè il ministero ha fatto l'esatto contrario di quanto ha detto montanaro all'eudi.....ah ah)

 

Suvvia, non litigate su quanto ha detto il montanaro.

 

ciao

 

paolo

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Ospite CapoRama
Concludendo, se uno entra in acqua a fare pescasub, e vuole stare tranquillo, deve:

 

- avere il tesserino della federazione

 

- essere iscritto ad un club

 

- conoscere la giurisprudenza (conseguenza dei due punti precedenti)

 

- rispettare i limiti di distanza dalla costa (anche quelle a strapiombo...)

 

- stare fuori dalle AMP

 

- non ostentare il pescato (pena essere additato come devastatore!)

 

Se invece uno decide di fare vertical Jigging (per citare la più trendy), se ne può sbattere di tutto (o quasi) . E per giunta, nessuno lo additerà come un devastatore dei mari!

 

Che paese meraviglioso! :frustry:

aaaah, cacchio, qualcuno capisce come vanno le cose allora!!!

grazie siccia! :thumbup:

 

Ecco, se capite come vanno le cose, provate a cambiare lo stato, magari fate una bella rivoluzione..

Scusate se vado giu' "cattivo", ma allora, chi prova, all'interno delle regole di questo stato, a cambiare le cose sia per tutti i pescasub sia per i soli associati (perchè se vantaggi ci saranno, alcuni probabilmente saranno per tutti..), è solo da osteggiare perchè il "mare è di tutti"???

Fate e poi venite qua a parlare :siiiii:

 

Ma con chi ce l'hai?! Forse hai sbagliato a quotare?

Io ho sottolineato quanto sia bistrattata la nostra categoria!

Non ho mai detto che qualcuno vuole "osteggiare" qualcun'altro. Avevo già scritto che dall'intervento del ministro si capisce che non c'è speranza di poter entrare nelle AMP.

Piuttosto bisognerebbe aggirare l'ostacolo e puntare ad un ridimensionamento dei perimetri delle stesse.

 

Punto.

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Concludendo, se uno entra in acqua a fare pescasub, e vuole stare tranquillo, deve:

 

- avere il tesserino della federazione

 

- essere iscritto ad un club

 

- conoscere la giurisprudenza (conseguenza dei due punti precedenti)

 

- rispettare i limiti di distanza dalla costa (anche quelle a strapiombo...)

 

- stare fuori dalle AMP

 

- non ostentare il pescato (pena essere additato come devastatore!)

 

Se invece uno decide di fare vertical Jigging (per citare la più trendy), se ne può sbattere di tutto (o quasi) . E per giunta, nessuno lo additerà come un devastatore dei mari!

 

Che paese meraviglioso! :frustry:

 

Ok, non vi piacciono vincoli e tesserini, e non vi piace come vengono gestite le cose in Italia.

Ma guardiamoci un attimo intorno visto che siamo in Europa (su questo almeno serete d0accordo: Francia, Spagna, Grecia, Croazia... addirittura in Tunisia, per pescare devi richiedere un permesso, prendi visione del regolamento, lo firmi e paghi!

Dovremo adeguarci prima o poi, non credete?

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Ospite luciano.garibbo
Concludendo, se uno entra in acqua a fare pescasub, e vuole stare tranquillo, deve:

 

- avere il tesserino della federazione

 

- essere iscritto ad un club

 

- conoscere la giurisprudenza (conseguenza dei due punti precedenti)

 

- rispettare i limiti di distanza dalla costa (anche quelle a strapiombo...)

 

- stare fuori dalle AMP

 

- non ostentare il pescato (pena essere additato come devastatore!)

 

Se invece uno decide di fare vertical Jigging (per citare la più trendy), se ne può sbattere di tutto (o quasi) . E per giunta, nessuno lo additerà come un devastatore dei mari!

 

Che paese meraviglioso! :frustry:

 

Ok, non vi piacciono vincoli e tesserini, e non vi piace come vengono gestite le cose in Italia.

Ma guardiamoci un attimo intorno visto che siamo in Europa (su questo almeno serete d0accordo: Francia, Spagna, Grecia, Croazia... addirittura in Tunisia, per pescare devi richiedere un permesso, prendi visione del regolamento, lo firmi e paghi!

Dovremo adeguarci prima o poi, non credete?

 

In Croazia esistono due tipi di permesso, uno per la pesca con la canna ed uno che comprende sia la pesca con la canna che la pescasub.

Non sono solo i pescasub a necessitare di un permesso.

 

In Francia esistono zone in cui nel periodo invernale è vietato a tutti (COMPRESI I PESCATORI PROFESSIONISTI) di pescare. Unica eccezione i pescasub agonisti: da noi sarebbe improponibile.

 

Guardare agli altri paesi è importante, ma non solo prendere ogni condizione negativa di ogni paese e mai nessuna condizione positiva.

 

Sul discorso solo Fipsas non intervengo, per me ogni divisione all'interno dei pescatori sportivi crea solo punti di debolezza ma ormai la strada percorsa è questa e quindi è inutile in questa sede sprecare fiato.

 

L'unica cosa seria che può permettere di riconoscere un pescatore preparato ed eticamente corretto rispetto ad uno che non conosce regole e rispetto può essere solo un corso con un esame finale, quindi un brevetto rilasciato (e qui andrebbe bene anche la Fipsas) una volta per la vita: una cosa o la sai o non la sai, non è una tassa annuale che te la ricorda!!!

 

Un esame in cui se non sai non passi, non un proforma!!!

 

Questo (un brevetto senza rinnovi) secondo me sarebbe un riconoscimento serio, non un tesserino che può ottenere chiunque basta pagare.

 

La selezione la vogliamo fare sulla preparazione o sul portafoglio, stiamo sempre parlando di ambiente e di etica :eek:

... e non è corretto che chiunque frequenti un ambiente protetto conosca regole ed etica, non solo i pescasub <_< quindi un corso con esame per tutti, dai pescatori agli escursionisti ai diportisti :siiiii: (se non altro almeno TUTTI i pescatori sportivi :whistling: )

 

E poi mi vien da ridere quando si parla di chiunque che può comprare il fuciletto e pescare sott'acqua, il problema è quando compra anche le bombole (magari ha pure un brevetto per usarle) o quando va di notte, ma non è un tesserino che cambia la situazione, di notte o con le bombole sei un fuorilegge sia con che senza aver pagato un tesserino.

 

Per non parlare del milanese al mar (non ce l'abbiano con me i milanesi che sono anche più bravi di tanti altri, è un modo di dire). Il bagnante che sguazza con mutina multicolore schiumando con le pinne per prendere un polpo o 2 lappane non è lui che svuota il mare né deve essere additato come il problema, ovviamente prendono più pesci 5 agonisti che 100 pescatori così stile armata brancaleone (il problema è che questi ultimi sono più visibili <_< )

Modificato da luciano.garibbo
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Luciano, ti è chiaro che la distinzione tra pescatori sportivi e ricreativi la fa l'UE autonomamente? Oltretutto non discrimina nessuno questa distinzione, perché tutti sono liberi di associarsi nei modi e in nome dei principi che preferiscono.

 

Mi fa sorridere la critica ad oltranza rispetto alle azioni fatte da altri, soprattutto quando proviene da chi alle amabili chiacchiere non sa aggiungere un pizzico di concretezza.

 

Se vogliamo fare a gara a chi prende gli applausi ti garantisco che sarebbe molto più facile: cchiu pilo pe' tutti e giù applausi a profusione. Gli estremismi del "o tutto o niente" hanno solo prodotto martiri e sconfitte nella storia passata e recente, possibile che certe menti raffinate capaci di sottilissime distinzioni (che so, ad esempio: sì a gestire un disegno di legge in 4 amici al bar evitando l'apertura ad un dialogo e ad un confronto più esteso perché sarebbe una "perdita di tempo", no all'azione di un'associazione che tenta di tutelare i propri associati perché questo indirettamente toccherebbe interessi di terzi....) non arrivino a capirlo?

 

Facciamo così: la FIPSAS sta lavorando nel rispetto delle direttive europee e specifica alle istituzioni che i propri associati sono una piccola percentuale del tutto, non si sogna di rappresentare chi non è tesserato e spingerà sempre più per un recepimento a livello nazionale della distinzione promossa dall'UE tra pescasportivi e pescatori ricreativi. Insomma: la FIPSAS, al contrario di altri, non millanta rappresentatività che non ha.

La massa dei pescatori ricreativi è un terreno di conquista (sotto il profilo della rappresentanza) che non mi pare interessare alla FIPSAS, pertanto chi pensa di avere delle idee meravigliose ha l'irripetibile opportunità di darci un esempio positivo e concreto, farci vedere come si fa a farsi voler bene da 78.000 amatoriali, come si coinvolgono, come si conducono azioni politiche intelligenti in loro nome e come si ottengono risultati migliori, a partire dalla totale ugualianza fra pescatori ricreativi che usano varie tecniche.

 

Anzi, chiedo io una cosa: fino ad ora per tutti i problemi si è detto -sbagliando- che spettava alla FIPSAS tutelarci tutti. Vorrei sapere chi deve tutelare gli amatoriali non associati e a chi possiamo dare la colpa d'ora in poi per ogni cosa che non va.

 

Ripeto: gli estremismi sono sempre fallimentari, perché ideologia fa spesso a cazzotti con la realtà e fa rima con utopia.

 

Joefox

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Ospite luciano.garibbo
Sul discorso solo Fipsas non intervengo, per me ogni divisione all'interno dei pescatori sportivi crea solo punti di debolezza ma ormai la strada percorsa è questa e quindi è inutile in questa sede sprecare fiato.

 

Scusami Giorgio, ma hai risposto all’unica cosa in cui ho scritto io per primo che: “ormai la strada percorsa è questa e quindi è inutile in questa sede sprecare fiato”

 

 

 

 

 

L'unica cosa seria che può permettere di riconoscere un pescatore preparato ed eticamente corretto rispetto ad uno che non conosce regole e rispetto può essere solo un corso con un esame finale, quindi un brevetto rilasciato (e qui andrebbe bene anche la Fipsas) una volta per la vita: una cosa o la sai o non la sai, non è una tassa annuale che te la ricorda!!!

 

Un esame in cui se non sai non passi, non un proforma!!!

 

Questo (un brevetto senza rinnovi) secondo me sarebbe un riconoscimento serio, non un tesserino che può ottenere chiunque basta pagare.

 

La selezione la vogliamo fare sulla preparazione o sul portafoglio, stiamo sempre parlando di ambiente e di etica :eek:

... e non è corretto che chiunque frequenti un ambiente protetto conosca regole ed etica, non solo i pescasub <_< quindi un corso con esame per tutti, dai pescatori agli escursionisti ai diportisti  :siiiii: (se non altro almeno TUTTI i pescatori sportivi :whistling: )

 

Questa è invece la parte che mi è interessato evidenziare e non è un FIPSAS SI – FIPSAS NO, ma un VOGLIAMO PESCATORI PREPARATI ED ATTENTI ALL’AMBIENTE SI oppure NO.

 

Ho voluto rimarcare il fatto che, in un’area ambientalmente protetta, la selezione deve essere fatta sulla preparazione e non sul portafoglio, e poiché è possibile e non utopistico percorrere questa strada ho solo indicato il mio pensiero.

 

Può essere condiviso o meno, io l'ho solo democraticamente espresso e null’altro senza estremismi di sorta che neppure io condivido: a meno che non consideri estremistico auspicarsi che tutti i pescatori sportivi prima di entrare in un ambiente protetto possano essere sufficientemente preparati ed informati.

 

 

LG

Modificato da luciano.garibbo
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Vogliamo riqualificare il pescatore in apnea? Bene. Questo cozza con il principio della libertà assoluta di fare i fatti nostri.

 

Noi FIPSAS abbiamo proposto l'introduzione di un permesso che imponga un contatto tra aspiranti pescasub e istituzioni, contatto che diventi occasione per consegnare una brochure con le dovute informazioni.

 

Noi FIPSAS abbiamo predisposto un progetto di revisione del regolamento che attraverso regole chiare ed inequivocabili valorizzi la pesca legale stroncando quella illegale.

 

Noi FIPSAS abbiamo lavorato per un anno con i vertici CCPP per ottenere una razionalizzazione del potere di regolamentazione secondario degli uffici periferici, sempre nell'ottica di una semplificazione e quindi di una maggiore semplicità per il cittadino di sapere cosa può fare e cosa no (ma anche nel tentativo di rendere più logica l'interpretazione dell'attuale regolamento). Lunedì c'è stato l'incontro conclusivo, presto avremo notizie sull'esito finale anche se già sappiamo su quali punti l'abbiamo quasi certamente spuntata.

 

Noi FIPSAS riteniamo che nel momento in cui lo Stato e le Istituzioni richiedono informazioni sulla categoria i tesserati FIPSAS siano diversi dagli altri, perché nell'associarsi non solo diventano individuabili, ma anche per altre ragioni:

 

- i rapporti di cooperazione tra FIPSAS e ICRAM, ICCAT, Ministero dell'Ambiente

- l'assicurazione, per quanto minimale, contenuta nella tessra

- l'adesione (dimenticata da molti) a statuto, regolamenti e deliberazioni degli organismi rappresentativi FIPSAS, con tutte le conseguenze disciplinari del caso

- la conferma da parte dell'UE di una diversa categorizzazione dei tesserati

 

Noi FIPSAS riteniamo che di fronte all'attuale quadro delle AMP e alla luce delle chiare posizioni del Ministero, dei biologi e dei direttori di AMP l'unica speranza di ottenere un ripensamento sulla politica che ha determinato l'esclusione dell'attività da ogni zona protetta passi attraverso una riqualificazione dei pescatori in apnea = brevettazione. Al momento non riteniamo possibile lottare per la pescasub "libera" nelle AMP, né lo troviamo giusto. Chi pensa che questa sia un'ingiustizia ha il diritto di pensarlo, ma non può impedire alla FIPSAS di agire a tutela dei propri pescatori sportivi, amatoriali o agonisti che siano.

 

Da ultimo: qualsiasi proposta rivolta alla FIPSAS deve essere fatta nelle forme previste, chi pensa che per attivarsi sia sufficiente scrivere sui forum.... pensa molto male.

 

Joefox

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Le questioni affrontate sono due: ambientale e socio-economica.

Quanto alla questione ambientale dice che: "diciamo che però ci sono molti elementi che propendono a testimoniare il danno di un prelievo fatto con la pesca in apnea; quanto sia,in che condizioni e quant'altro...ovviamente è motivo di approfondimento...ma questa non è una demonizzazione perchè ci sono tantissime attività che da un punto di vista strettamente ambientale possono essere classificate dannose o a rischio,ma sono consentite perchè poi bisogna considerare non soltanto l'aspetto strettamente ambientale,ma anche altri aspetti...ecc....però se c'è qualche dato...questo è a favore della dannosità di questa pratica e non è soltanto in Italia o in Europa,ma a livello mondiale.

Poi passa alle questioni socioeconomiche dicendo tra l'altro:

"Vi sto esponendo dei dati che ci risultano e devono essere considerati sia da noi che da voi...ecc....non sono la persona con cui dovete contestare questo dato,perchè io ve lo riporto,potete non accettarlo,potete ritenerlo parziale...questo rientra nei vostri diritti".

Infine affronta il problema culturale(sempre assimilabile a quello sociale e quindi socioeconomico) e parla di immaginario collettivo...

 

Quindi "sopra",quando parlava di "molti elementi" si riferiva alla questione strettamente ambientale e non sociale.

 

Leggendo quanto scrisse poco tempo fa Pecoraro Scanio,ossia "la pratica della pesca subacquea in apnea è stata considerata incompatibile con le finalità istituzionali delle amp, a seguito dell'esame della letteratura scientifica e delle esperienze gestionali esistenti in questo campo a livello nazionale e internazionale"...io non posso che trovare delle analogie con quanto detto da Montanaro ed associare i molti elementi di cui parlava nel clip alla letteratura scientifica esaminata...

 

SE così fosse, si parlerebbe di menzogne che partono direttamente dal Ministero e non dall'immaginario collettivo.

Questo intendevo dire.

 

Ok va benissimo!!

Da parte mia invece non ho notato un ategggiamento cosi' chiuso e da presa di posizione decisa.

Reputo ottimo il fatto che possa esistere un confronto aperto fra le due parti.

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Ospite luciano.garibbo
non è un FIPSAS SI – FIPSAS NO, ma un VOGLIAMO PESCATORI PREPARATI ED ATTENTI ALL’AMBIENTE SI oppure NO.

 

Mi ripeto, quando voglio parlare alla Fipsas esistono canali e modi (che non sono il forum): ho ribadito "non è un FIPSAS SI - FIPSAS NO" ma un semplice intervento sull'argomento relativo al thread "Pesca In Apnea Nelle Amp: Video, posizione ufficiale Ministero Ambiente" e il mio pensiero in proposito.

 

Non sono intervenuto per parlare della Fipsas ma solo per parlare di pesca in apnea, di pesca sportiva, e di interazione dell'elemento umano nelle aree marine destinate ad essere ambientalmente protette.

 

Ho solo chiarito come ritengo possa risultare meno impattante nelle sue attività (tra cui la pia) l'uomo in un ambiente protetto e come possa essere esternamente più riconoscibile questo impatto ridotto.

 

Il tutto, ripeto, è solo un mio parere relativo all'argomento che stiamo trattando ovvero le aree marine protette (e non la fipsas).

 

 

PS: (una precisazione per Giorgio) se cercassi popolarità o applausi scriverei altrove e non qui dove le mie idee è più probabile che siano osteggiate che condivise.

 

 

 

 

 

LG

Modificato da luciano.garibbo
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Noi FIPSAS abbiamo lavorato per un anno con i vertici CCPP per ottenere una razionalizzazione del potere di regolamentazione secondario degli uffici periferici, sempre nell'ottica di una semplificazione e quindi di una maggiore semplicità per il cittadino di sapere cosa può fare e cosa no (ma anche nel tentativo di rendere più logica l'interpretazione dell'attuale regolamento). Lunedì c'è stato l'incontro conclusivo, presto avremo notizie sull'esito finale anche se già sappiamo su quali punti l'abbiamo quasi certamente spuntata.

 

Joefox

:eek::D:devil::whistling:

 

Precisiamo, un anno per la produzione di documenti, un altro per avviare i contatti e disporre della necessaria rappresentatività in seno alla federazione, in totale fanno 2!! :siiiii:

 

Speriamo di averla spuntata solo noi tesserati, non vorrei che agli altri si imponesse qualcosa dall'alto senza interpellarli... :devil:

 

:bye:

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salve a tutti,

è da molto che non scrivo ma questo non vuol dire che non leggo il forum.

vedendo il video ho potuto cogliere (percezione tutta personale), lo sforzo di apertura che il ministero sta compiendo (a parole.....) verso la nostra categoria, nei fatti i (loro dati) ci vedono come una minaccia per l'ecosistema marino, ci definiscono distruttori dell'ambiente.

si è ribadita la necessità di una licenza per il pescasub, (censire i pescasub, censire le prede dei pescasub, ecc. - il verbo secondo me non è casuale "censire = controllare quindi acquisire potere), mi chiedo per i cannisti hanno fatto le stesse considerazioni?

si parla di gestire il prelievo per la pesca sub.

chi gestisce e controlla il prelielievo dei cannisti?

i dati in loro possesso sul nostro presunto danno, addirittura a livello mondiale, chi glieli fornisce legambiente, wwf e compari?

si è parlato di turismo, cito a braccio:i turisti che vanno nelle aree marine protette pretendono che non ci siano persone che vanno in giro con i fucili a sparare i pesci.

eppure parole loro: siamo una minoranza. per questo mi chiedo: perchè hanno paura di noi tapini e sfigati?

finisco qua le mie considerazioni, per quello che mi riguarda posso dire che non vado in vacanza la dove ci sono amp, mi dispiace per i locali, perlomeno non spendo i miei soldi in posti dove una parte di essi, sotto forma di prelievo fiscale vanno a finire nelle casse di questi carrozzoni.

sarò prevenuto ma per me questa è, come si dice, una guerra persa in partenza, la federazione, noi o chi per noi non credo che riusciremmo a fare niente per cambiare la situazione.

quando ci toglieranno il giocattolo, "non se, ma quando", appenderò le pinne al chiodo e mi darò all'ippica, e così come non sono oggi un "bracconiere", in una situazione sempre citando di "deregulation", quindi senza permessi, licenze e tasse da pagare, di certo non lo sarò mai.

 

un saluto a tutti.

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Ospite luciano.garibbo
Speriamo di averla spuntata solo noi tesserati, non vorrei che agli altri...

 

NOI NOI NOI

 

NOI CONTRO VOI, VOI CONTRO NOI

 

e quanto sono uniti i vari NOI e vari VOI tra loro

 

io sono NOI o sono VOI? (tesserato 2007, x il 2008 come tanti ancora da fare)

 

se basta la tessera sono NOI, se bisogna cantare per forza nello stesso coro sono VOI, ma soprattutto a chi giova ribadire e cercare sempre la contrapposizione ...

frasi come quella che ho quotato fanno bene o male alla pesca in apnea??? :wacko:

 

Ho fatto interventi senza parlare di federazione, anzi l'ho anche citata come possibile organizzatrice di corsi e ho ricevuto per risposta tanti una serie di NOI NOI NOI :eek: ma ci sono anch'io in questi noi, eppure mi è stato risposto come si risponde a un voi ...e io che ho scritto infischiandomene dei noi e dei voi :whistling:

 

 

... e una risposta seria che non riprendesse per l'ennesima volta il discorso federazione ...e che riguardasse per davvero senza andare OT l'argomento che ho scritto (questo famoso corso che dia un'abilitazione permanente) non c'è ancora stata :rolleyes:

 

 

Un saluto a tutti (...e deponete le asce di guerra, non fanno bene a nessuno ;) ) :bye:

 

 

LG

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