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Pesca In Apnea Nelle Amp: Video


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All'Eudi Show si è parlato di pesca in apnea nelle AMP in più incontri. Di quello che ha visto la partecipazione di direttori di AMP Ciclopi e Plemmirio, di aziende e personaggi del settore si è anticipato qualche contenuto con l'intervista a Molteni, che vi ha preso parte.

 

Non si è ancora detto nulla sul Workshop FIPSAS, che oltre a direttori di AMP italiane (Porto Cesareo) e straniere (Bonifacio), docenti universitari e personaggi federali vedeva la partecipazione del Ministero dell'Ambiente nella persona del Dott. Oliviero Montanaro, a capo della decima divisione della Direzione Protezione Natura (quella diretta da Cosentino) del Ministero.

 

La posizione del Ministero, spesso travisata e ignorata da improvvisati demagoghi dediti fondamentalmente all'affermazione di sé ed alla denigrazione di FIPSAS, non ve la riassumiamo. Ve la facciamo sentire dalla viva voce del dott. Montanaro, sperando che vi prendiate 10 minuti per ascoltare e prendere appunti, in modo da poter partecipare alle future discussioni con maggiori informazioni OGGETTIVE e non confezionate su misura per le vostre orecchie da ignoranti pseudo-guru buoni solo a spargere letame, a ricercare applausi e a seminare l'odio e la divisione all'interno della categoria.

 

Ascoltate bene questa anticipazione.

Per le riprese ringraziamo la LNI Sub Follonica e Beppe Bartalotta (Bepy).

 

Attenzione, chi usa Firefox deve scaricare il video da questo link

 

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Miglior contributo in questa discussione

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Grazie Giorgio e grazie Beppe. Giorgio ma Bartalotta o altri hanno registrato anche il resto del Workshop?

In caso affermativo sarà diponibile on-line?

Il video è una chiara dimostrazione di quanta disinformazione ci sia nella nostra categoria e di come ad oggi siano sempre più necessari supporti scientifici alle nostre ragioni (anche se qualcosa di valido già c'è).

Appare, inoltre, evidente quanto giochi a nostro sfavore l'inesistenza di una licenza e l'incapacità di coesione fra le nostre file. :-(

Ciao

Eduardo Marchese

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Stiamo predisponendo le varie clip, pubblicheremo il WS quasi integralmente, mancano purtroppo le ultime battute del Presidente Matteoli, anche se cercheremo di recuperarle proprio dalla FIPSAS centrale, che dovrebbe avere il video integrale.

 

Ci tengo a ribadire che per i vertici FIPSAS questo intervento non ha detto nulla che già non si sapesse almeno a grosse linee.

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Be credo che la cosa estremamente positiva sia il fatto che possa esistere la possibilita' di discutere con le giuste persone.

 

Questa e' gia una cosa molto ma molto positiva!!!

Certamente questo intervento e' molto meglio di anni e anni di chiacchiere vuote e senza senso.

Molto meglio di tutte quelle grandi proteste sollevate in tantissime occasioni e nelle quali diversi personaggi si sono sfogati sollevando polvere e basta.

 

Il Dottor Montanaro ha spiegato i problemi che ci sono e che credo la maggiornaza dei pescatori in apnea " Informati" conoscano gia molto bene.

 

Dopo questo intervento credo che la situazione possa essere chiara anche a tutti quei personaggi che si sono sbizzarriti sollevando polemiche di tutti i generi rivolte alla Fipsas che non tutela la categoria.

 

Siamo una minoranza rispetto ad altre realta' che purtroppo dettano legge e hanno voce in capitolo.

E' chiaro che essendo noi una minoranza molto male organizzata risultiamo essere sempre il primo bersaglio da far fuori.

 

Si va quindi a ripetere sempre le stesse cose.

ci vuole organizzazione per formare una categoria di sportivi che stanno tutti sotto lo stesso tetto " Fipsas" anche perche' non mi risultano altre alternative.

Bisogna cercare in ogni modo un netto distacco da certe realta' che penalizzano fortemente questo sport.

Parlo ovviamente di bracconaggio con bombole e altri sistemi.

 

Dalle parole del Dottor Montanaro appare ormai chiaro che esiste una grande confusione quando si parla di sportivi e bracconieri con bombole.

Una confusione che appunto ci penalizza fortemente perche' poi viene fatta inevitamebilmente di tutta l'erba un fascio.

 

Occorre quindi un netto distacco da queste realta' e occorrono delle regole che consentano agli addetti ai lavori di non avere piu' dubbi su questo sport che non puo essere escluso a tempo indeterminato solo perche' non riusciamo a capire e ad essere tutti uniti e tutti d'accordo per ottenere il risultato che tutti vogliamo.

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Caro Frog, hai anticipato parte dell'intervento del Prof. Matteoli, Presidente FIPSAS.

 

Vi abbiamo anticipato questo spezzone di video, ma stiamo predisponendo non solo la sua pubblicazione integrale, ma anche la sua completa sbobinatura, per una lettura più agevole e non legata alla successione temporale degli interventi.

 

Abbiate pazienza, è un grosso lavoro.

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Così ad occhio effettivamente sembrerebbe poco, ma se lo citano probabilmente è giusto. Considera nello sviluppo totale delle coste tutte le aree non interessanti, ad esempio perchè sabbiose, e probabilmente, reinterpolando il dato limitandolo alle sole aree interessanti, la proporzione salirà di brutto.

Per Giorgio: ho notato sia nell'intervento di sabato, sia in quello di domenica, una sostanziale univocità nella linea dei rappresentanti dei parchi e del ministero riguardo la mancanza di una sorta di censimento che consentirebbe l'effettiva valutazione del "danno" prodotto dal pescasub prima di capire se e come reintegrarlo, e della necessità di una sorta di "certificazione" basata sul presupposto che il pescatore subacqueo sia una sorta di mina vagante. I cannisti che pescano in mare, come noi, non sono censiti, ne obbligati alla conoscenza di specie, limiti e divieti. Sono certamente molti di più, e praticano tecniche, come il VJ o la traina, che possono consentire la cattura di pesci "importanti", in buon numero, o la pesca dagli scogli, che può consentire la cattura di molti pesci sottomisura anche appartenenti a specie pregiate. Non hanno problemi a mostrare sui canali tematici o sui dvd carnieri in palese violazione delle leggi, cosa che noi ormai stiamo bene attenti ad evitare, e figurano almeno in egual numero nelle liste dei mai abbastanza deprecati venditori abusivi di pesce. Come sono riusciti a non essere soggetti a questa "sospensione cautelativa"? Ci sono studi scientifici che loro hanno prodotto e noi no? L'esistenza del famoso tesserino o permesso, che a scanso di equivoci, ritengo giusto oltre che inevitabile, e del conseguente "censimento", è davvero determinante, o dovremmo seguire contemporaneamente anche altre strade?

 

Fabrizio D'Agnano

Totemsub Srl

 

 

Sono l'unico a cui quel 5% di acque tutelate da AMP suona strano? :huh:

 

:bye:

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Fabrizio ti ha già risposto il Ministero.... chi vuol capire capisca. Sta tutto in questi passaggi.

 

Da un punto di vista socio-economico la situazione è ancora più complicata, perché come molte attività che si praticano in ambiti ristretti come le AMP si instaura un meccanismo di competitività di attività. Noi abbiamo molte situazioni in cui la pesca, il turismo, la vela e quant'altro sono tavoli di competizione che non possono accumularsi ma che devono portare a scelte alternative quindi il meccanismo di valutare di consentire la pesca in apnea perché è economicamente un asset favorevole per la comunità locale va presa con molta precauzione: alle volte può esserlo altre volte no, questo a seconda della vocazione di quest'area, vocazione ovviamenta soggetta anche a mutamenti culturali. C'è un aspetto -ripeto: io non sono qui per blandirvi, ma per dire le cose che ci risultano come amministrazione responsabile di un lavoro difficile- e cioé che chi pratica la pesca in apnea è assolutamente una minoranza. Di solito chi va in un'area marina protetta pretende di non avere qualcuno con il fucile che va in giro a sparare ai pesci. Questo è un dato di fatto che ci viene da qualunque tipo di sondaggio -brusìo e mugugni, cui il dott Montanaro risponde- "Scusate io non vi sto blandendo, vi sto esponendo dei dati che ci risultano e che sono quei dati, nel momento in cui ci confronta, devono essere tenuti presenti sia da noi che da voi. Potrebbero dire anche voi "vi spostate", quindi vi ripeto, non sono la persona cui dovete contestare questo dato, io ve lo riporto, potete non accettarlo, potete dire che è parziale, questo rientra nei vostri diritti. Però il punto è questo: ci sono moltissime evidenze e prese di posizione precise che dal punto di vista puramente socio-economico la situazione non è necessariamente quella di un danno economico al divieto di praticare la pesca in apnea, in alcuni anzi in molti casi la tendenza invece è quella ad un danno contrario perché la pesca in apnea è un elemento di competizione rispetto ad altre fruizioni.

 

Il principio di dire "culturamente il pescatore conosce il mare e quindi fa un'operazione culturale importante"... io potrei chiedere a qualunque persona che pratica questa attività, rispetto ad un'altra attività come è ad esempio la fotografia sunacquea, qual è la differenza se non quella della predazione. Il meccanismo della conoscenza dell'ambiente marino non è un patrimonio esclusivo di chi pratica la pesca in apnea. E' un patrimonio acquisibile anche attraverso tutte altre attività che portano ad una conoscenza approfondita dell'ambiente marino. Guardate che la pesca in apnea e l'attività di fotografia subacquea hanno la stessa necessità di una profonda conoscenza del patrimonio marino. Ripeto, per farvi capire quali sono i difficili termini della nostra discussione: l'immaginario collettivo assolutamente prevalente al di fuori della categoria dei diretti interessati è che la pesca in apnea è un'attività predatoria che distrugge l'ambiente per avere una soddisfazione personale ed egoistica. Questo è il meccanismo, e non è facile dare una risposta diversa, perché è lo stesso problema che ci troviamo di fronte i cacciatori nelle aree terrestri, quindi un meccanismo che riguarda tutta una serie di attività.

 

PS Se non fosse chiaro: il problema ambientale -e ne avrete conferma ascoltando gli altri interventi di biologi, gestori e controllori- è un falso problema. Lì la partita è vinta in partenza. Sul piano socio-economico e cultural-emozionale, invece, l'abbiamo in tasca, come si suol dire... siamo cacciatori.... il nostro prelievo, identico a quello di altri pescatori sportivi, ricreazionali e professionisti... è un atto di predazione, nell'immaginario collettivo addirittura "attività predatoria che distrugge l'ambiente per avere una soddisfazione personale ed egoistica". E rompiamo ai diving.

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Si, avevo seguito con attenzione il contenuto dell'intervento. Sull'importanza dell'"immaginario collettivo all'esterno dei diretti interessati" ho qualche dubbio, almeno per le mie esperienze, a meno di non considerare depositari dell'immaginario collettivo, appunto, i diving, o i pescatori professionisti ("la tendenza invece è quella ad un danno contrario perché la pesca in apnea è un elemento di competizione rispetto ad altre fruizioni").

Alla gente comune della pesca in apnea non glie ne frega nulla, non sanno nemmeno cosa sia, e se pure si praticasse con le bombole e di notte la troverebbero forse anche più avventurosa e sportiva. Tra l'altro, definire "ambiti ristretti" AMP come la Maddalena, le Egadi, o il Sinis, non mi sembra troppo corretto.

Mi rendo sempre più conto di come l'impegno di chi si sbatte su questo campo sia da considerarsi eroico, e che qualsiasi sia pur minima conquista possa ritenersi una sorta di miracolo. Soprattutto dopo aver scambiato qualche chiacchiera all'EUDI con amici gestori di diving o incaricati a vario titolo all'interno di qualche AMP, e di aver recepito le loro opinioni fuori dai denti. Zone C a parte, esiste un progetto di qualche tipo per la riduzione dell'area complessiva delle singole AMP, inteso come nuova zonazione? Mi sembra un problema sentito anche da parte di chi i parchi deve gestirli.

Fabrizio D'Agnano

Totemsub Srl

 

 

 

Fabrizio ti ha già risposto il Ministero.... chi vuol capire capisca. Sta tutto in questi passaggi.

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Fabrizio io ho molti dubbi e riserve sulle posizioni del Ministero. Nei prossimi giorni, appena finito l'immenso lavoro (ho sbobinato TUTTO il WS... una roba da pazzi, e sto montando le varie clip) inizierò a stendere un documento in cui passare in rassegna e "rispondere" a tutti i punti affrontati dal dott. Montanaro. Ce ne sono, a mio avviso, di veramente indigesti.

 

Di solito chi va in un'area marina protetta pretende di non avere qualcuno con il fucile che va in giro a sparare ai pesci. Questo è un dato di fatto che ci viene da qualunque tipo di sondaggio
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Ospite CapoRama

Mi sembra evidente che non se ne parla proprio di consentire la pescasub nelle AMP!

L'unica strada percorribile è quella del ridimensionamento delle AMP, che già sarebbe una salvezza.

In effetti, volendoci pensare bene, è più facile ottenere un restringimento anche drastico delle AMP (facendo leva sulla scarsa controllabilità attuale) che far cambiare il modo di vedere un pescasub a buona parte dell'opinione pubblica!

 

:(

 

PS attendiamo il 14 aprile per vedere se il nostro prossimo interlocutore la pesca diversamente?

Modificato da CapoRama
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Il tipo fa ridere non sa niente di pesca sub, ci ridurranno come i cacciatori terrestri mille licenze, mille leggi, mille mille spese.

Secondo lui basta entrare in un negozio comperare l'attrezzatura e fare stragi di pesci, facciamogli fare una prova non c'è neppure bisogno che compri le attrezzature le presto io poi lo butto in mare e vediamo a fine giornata quante speci di pesci a estinto

 

Come tutti i politici fanno ridere

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Un attacco di gastrite di prima mattina m'è venuto!

Come c@**o regolamenti un'attività che dimostri di non conoscere?

Cosa dimostra che non la conosci?

Ecco quì:

"Ci sono molti elementi che propendono a testimoniare il danno del prelievo della pesca in apnea".

 

Rimanga tra noi...questa è solo :cacca:

 

Una sola domanda:mi date un solo elemento(scientifico ovviamente perchè se così non fosse possono metterselo in quel posto) che testimoni la maggiore dannosità della pesca in apnea rispetto a tutte le altre attività concesse?

Uno solo e me ne farò una ragione!

Modificato da siccia
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Alcune riflessioni a caldo. La prima: ma il ministero preposto alla tutela dell’ambiente non dovrebbe tutelare l’ambiente suparando i piccoli o grandi interessi economici di diving e pesca professionale o i presunti indirizzi socio-culturali di alcune realtà, peraltro tutti da dimostrare?

Secondo: la distinzione fra la categoria dei pescatori in apnea e tutta una serie di forme di prelievo scorretto come i bracconieri con le bombole, pesca di notte ecc è purtroppo ancora difficile da superare per l’opinione pubblica e le parole del rappresentante del ministero ne sono la prova.

Mi chiedo se non sia giunto il momento di dare un’accelerazione a questo processo proponendo l’accesso alle AMP (ammesso che sia possibile) solo ai tesserati Fipsas e cioè persone che appartengono ad una realtà che promuove attraverso le sue attività, l’informazione e la formazione.

In pratica si tratterebbe di fare una distinzione netta fra i pescasub in apnea provenienti da una federazione e da corsi specifici che conoscono e rispettano le leggi e chiunque altro che se ne va in mare senza rispettare le regole in buona o cattiva fede.

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Mi chiedo se non sia giunto il momento di dare un’accelerazione a questo processo proponendo l’accesso alle AMP (ammesso che sia possibile) solo ai tesserati Fipsas e cioè persone che appartengono ad una realtà che promuove attraverso le sue attività, l’informazione e la formazione.

In pratica si tratterebbe di fare una distinzione netta fra i pescasub in apnea provenienti da una federazione e da corsi specifici che conoscono e rispettano le leggi e chiunque altro che se ne va in mare senza rispettare le regole in buona o cattiva fede.

scusate se intervengo, non scrivo da parecchio, ma leggo molto, ma a questo discorso mi premeva rispondere...

ma cosa dici?

staresti insinuando che i tesserati fipsas sono tutte brave persone con una certa etica, rispettosi del mare e della legge, mentre chi non è tesserato è comunque un bracconiere nel bene o nel male? :frustry:

ma per favore, non è così che riusciremo ad affrontare i problemi, non è attraverso una sorta di "pedaggio" che attraverseremo la strada!!!

saluti!!!

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