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Sincope


Ospite fischione78

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è stato incosciente 2secondi,è riemerso a dato l'ok,ma dopo poco a avuto il malore...

invece di ispirare a espirato sbagliando una manovra ripetuta 10000volte da chi insegna..quindi la colpa è tutta sua,e della voglia di esse piu bravi degli altri e anda sempre piu giu...

se si atteneva alle regole non succedeva nulla

è riemerso e ha dato subito l'ok come hai scritto? ...e che aveva fretta?? :fish:

se tiri fuori la testa dall'acqua non vuol dire che ormai sei "fuori pericolo" questo ormai lo sanno anche i sassi... e comunque due secondi di incoscienza in mare sono già sufficienti affinchè San Pietro ti apra il cancello.... :(

:bye:

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Miglior contributo in questa discussione

invece di ispirare a espirato ...

E questa invece è la fesseria d'autore secondo cui alla riemersione bisogna espirare pochissimo ed inspirare il più possibile... :frustry:

 

Per certi soggetti propongo anche la terra che ha tanto bisogno di cure ed è così trascurata... :laughing:

 

Davide :bye:

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Nel corso che ho frequentato io di apnea nessuno ci ha mai insegnato a tirare o rischiare! Se poi il singolo fa di testa sua non si deve dare la colpa a chi insegna !anche nel paracadutismo ti dicono di tirare una leva per far aprire il paracadute ,se poi sei una testa di ..... e ti schianti a terra per non hai fatto quello che ti han detto e fatto studiare non devi addossare colpe senza aver mai frequentato un corso con istruttori qualificati ! questa è la mia opinione personale basata sull'epserienza personale di un corso di apnea :bye:

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Sono daccordo con voi e personalmente non condivido chi ama la disciplina dell'apnea pura, per di piu se finalizzata alla competizione.

In gara sono obbligati a arrivare "impiccati" , devono uscire appena prima della sincope, è cosi che vincono le gare.

Non credo che nessuno in gara tiri la testa fuori durante una statica se ha ancora fiato.

Il pesca sub, se prende un sarago in 10 mt e ha ancora autonomia , risale.

Ecco la differenza tra il pescatore e l'apneista da piscina.

A noi viene insegnato a rendere alto il livello di sicurezza e a riemergere con ampi margini sulla sincope e il buon senso ce lo impone, a loro viene insegnato a stare piu che possono e spesso sono incoraggiati dal fatto che " tanto li ripescano" visto che di solito intorno al cavo o checchesia cè tanta gente.

Per loro intendo chi va in piscina per fare il record di statica o di dinamica, o in mare per andare piu fondo che può. Chi va per divertirsi e basta no.

E' proprio il concetto di apnea pura applicata alla competizione, ai tempi di apnea massimi e alla profondità massima che è sbagliata.

:bye:

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Nel corso che ho frequentato io di apnea nessuno ci ha mai insegnato a tirare o rischiare! Se poi il singolo fa di testa sua non si deve dare la colpa a chi insegna !anche nel paracadutismo ti dicono di tirare una leva per far aprire il paracadute ,se poi sei una testa di ..... e ti schianti a terra per non hai fatto quello che ti han detto e fatto studiare non devi addossare colpe senza aver mai frequentato un corso con istruttori qualificati ! questa è la mia opinione personale basata sull'epserienza personale di un corso di apnea  :bye:

 

Infatti da sempre poniamo il problema dell'istruttore, in quanto gli sconsiderati sono ovunque, e se per vendere promettono prestazioni mirabolanti lo fanno senza problemi. Ogni persona ha un suo limite, non si puo' pensare che solo per un corso all'improvviso il limite per tutti diventi lo stesso, qui è la differenza fra istruttore e venditore.

Non sono d'accordo sulla colpa. Se non Ti hanno spiegato bene cosa non fare, la colpa la dò anche all'istruttore che DEVE conoscerTi bene prima di portarti a mare..

Se Ti segue al corso lo sa se si puo' fidare o no.

Il Tuo è stato un buon istruttore, anche il mio, purtroppo non sempre è così. :bye:

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faccio parte di entrambe le scuole FIPSAS e AA e non ho mai insegnato a raggiungere i propri limiti ne ho mai promesso ai miei allievi profondità o tempi da super uomini anche perchè chi mi conosce sa che non amo l'agonismo.

Pesco da 42 anni e conosco molto bene le differenze tra una disciplina e l'altra.

Davide ti avevo scritto in privato che non si può generalizzare e tu mi avevi risposto che non ti aspettavi da me una simile apertura mentale un abbraccio

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Davide ti avevo scritto in privato che non si può generalizzare e tu mi avevi risposto che non ti aspettavi da me una simile apertura mentale un abbraccio

E l'ottica rimane quella; come ha già detto Alessandro il problema è la variabile uomo, non la "scuola" in se e per se.

 

Ho già scritto tante volte che l'unico corso di apnea che mi sento di consigliare (finalizzato alla pesca) è quello tenuto da un pescatore. Però bisogna anche essere onesti e riconoscere che le persone come te, che "conosco molto bene le differenze tra una disciplina e l'altra", sono pochissime purtroppo. La maggior parte non hanno questa cultura e fanno di tutta l'apnea un fascio con risultati piuttosto discutibili.

 

Anche i gradi di istruttore, come i brevetti, si possono vendere o assegnare, diversamente non si spiega come persone totalmente all'oscuro delle più elementari basi di fisiologia possano insegnare...

 

Davide :bye:

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Signori cari,

 

con tutto il rispetto... ma se blasonate accademie dell'apnea rilasciano brevetti legati alle prestazioni apneistiche, è ovvio che si instilla nel pubblico la falsa convinzione che più stai senza respirare e più vai a fondo, più sei BRAVO.

 

Che poi dopo il bravo ci vada aggiunto un bel "FESSO" e che l'essere "BRAVO FESSO" purtroppo a volte preluda l'essere "MORTO" è giocoforza.... sembra di sparare sulla Croce Rossa a dire queste banalità, ma sono nella realtà, non le inventiamo noi queste somme prove di perizia e intelligenza.

 

I messaggi quindi sono contraddittori: è inutile che dici non tirare se poi a vendere il corso è il recordman e se la differenza tra un I e un III grado sono METRI E MINUTI.

 

Spero che sempre meno pescatori si lascino abbindolare da queste fesserie.

 

Saluti,

Joefox

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Io prima di frequentare il corso non sapevo nemmeno a quali pericoli si andasse incontro ,iperventilando,ecc NOn conoscevo nessun tipo di cambiamento fisiologico durante l'immersione, io non voglio sponsorizzare i corsi ,voglio solo dire che ora so quello che non devo fare ,rimane sempre in me la paura di prima,sono rimasto sempre alle quote che prima raggiungevo,nessuno mi ha mai chiesto ,ho ordinato di diventare un superman!ho conosciuto gente nuova da cui ho imparato e sto imparando cose nuove!

Sempre per quanto riguarda la mia esperienza reputo positivo frequentare un corso,molti (come me in passato) vanno in mare, ma anche in piscina privi di ogni nozione rischiando comunque ! Ora io non mi sento un esperto dell'apnea ,ma in confronto ad un anno fa ho almeno delle nozioni in più!

Spero davvero ,se non con corsi o con questi ,in futuro sempre più gente possa andare in mare o in piscina facendo apnea in sicurezza e sopratutto divertendosi

Ciao

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Signori cari,

 

con tutto il rispetto... ma se blasonate accademie dell'apnea rilasciano brevetti legati alle prestazioni apneistiche, è ovvio che si instilla nel pubblico la falsa convinzione che più stai senza respirare e più vai a fondo, più sei BRAVO.

 

Che poi dopo il bravo ci vada aggiunto un bel "FESSO" e che l'essere "BRAVO FESSO" purtroppo a volte preluda l'essere "MORTO" è giocoforza.... sembra di sparare sulla Croce Rossa a dire queste banalità, ma sono nella realtà, non le inventiamo noi queste somme prove di perizia e intelligenza.

 

I messaggi quindi sono contraddittori: è inutile che dici non tirare se poi a vendere il corso è il recordman e se la differenza tra un I e un III grado sono METRI E MINUTI.

 

Spero che sempre meno pescatori si lascino abbindolare da queste fesserie.

 

Saluti,

Joefox

 

Purtroppo è questa l'impostazione di tutti i corsi di apnea,compreso quello che ho fatto io.Più metri fai e meglio è,se no che lo fai a fare??E' ridicolo il fatto che gli istruttori si difendano dicendo che loro non insegnano a superare i limiti e poi danno i brevetti in base ai metri fatti.Io sarei per il brevetto unico.............in fondo la patente non la danno a livelli in base a quanto porti bene la macchina......... :bye:

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Almeno sulla carta, e sulla strada tracciata da Brischigiaro, molte didattiche sembrano aver stralciato l'obbligo degli "obiettivi minimi" per accedere al brevetto; senza dubbio una buona cosa che però si vanifica nel momento in cui l'impostazione rimane quella che ha incontrata Ettore.

 

Conosco persone che hanno frequentato dei corsi, pochi mi hanno detto di non aver raggiunto gran chè ma di aver migliorato l'approccio mentale e l'impostazione di ciò che faceva prima; e probabilmente il fatto che questi risultati (magri, commercialmente, parlando) siano frutto del lavoro di pescatori come sdifusco non è solo una coincidenza. Gli apneisti "puri" portano i loro allievi sempre a livelli stratosferici, con le conseguenze citate da Giorgio.

 

Sulla conoscenza delle nozioni stenderei un velo pietoso, credo meno di un quarto, tra istruttori e allenatori (quelli usciti dal corso federale), abbia una preparazione appena sufficiente per insegnare con profitto.

 

Un esempio su tutti che magari potrà commentare il Prof. Malpieri:

 

"Se durante una corretta respirazione immagaziniamo Ossigeno a 210mmHg di pressione questa (nota-alla profondità di 10 mt a causa della pressione di 2atm) raddoppierà. E quindi, in un certo senso, avremo più ossigeno da consumare prima di raggiungere la soglia limite."

 

Davide :bye:

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Ospite fischione78

senti...

tanto so che buttare m... sui corsi di Pelizzari è lo scopo di qualcuno...

è chiaro che un briciolino di aria lo dovrai buttare fuori per poter riprendere aria...

se invece di un briciolino la butti fuori tutta è rischioso.....

QUESTO é SCRITTO SUI MANUALI é NON SU TOPOLINO

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