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Contrazioni Diaframmatiche


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leggendo i chiarimenti e ringraziando sempre il prof.Vlad

posso dire allora che non c'è il rischio di non avvertire i campanelli di allarme se non si effettua iperventilazione?

 

ma la mia domanda resta su quale sia la tecnica migliore, non la più redditizia in termini di tempo, per affrontare un'apnea.

Cioè in quale modo si riesce ad avere una percezione migliore sul proprio fisico?

 

nel video la donna pur di rimanere in apnea crea una situazione di totale assenza di controllo degli eventi, a mio parere, si gonfia come un pallone e sembra che gli occhi gli si sparino fuori dalle orbite, credo che in certe situazioni non si riesca ad avere una buona percezione su quelli che sono i campanelli di allarme

 

nascendo i bimbi sono in grado di effettuare apnee solo grazie all'istinto che hanno e di sicuro non si gonfiano come palle, quindi la tecnica dettata dall'istinto dei bimbi dovrebbe essere la migliore anche perchè dettata da madre natura.

 

tutti gli apneisti che rispondono su questo post continuano a girarci intorno a parte il Prof. che scrive di non essere certo della risposta e quindi lascia a ognuno il proprio giudizio a riguardo dandoci cmq conoscenze scentifiche gratuitamente

allora io mi aspetterei da qualcuno un parere a riguardo, giusto per non incorrere nelle solite polemiche io si io no etc. nel rispetto di coloro che si adoperano per tutelarci da comportamenti dannosi

 

very very thanks uomini

 

:D:D:D

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Non è facile rispondere alla tua domanda, perlomeno attraverso un computer.

Bisogna conoscere l'uomo, capirlo, interagire con lui.

Non siamo tutti uguali, un consiglio non vale per tutti, ognuno reagisce diversamente.

La risposta più semplice potrebbe essere "vai in acqua il più che puoi, cerca di capire il tuo organismo e le tue sensazioni".

Per fare ciò è necessario tempo, tanto tempo. Se poi hai fretta e vuoi bruciare le tappe, l'apnea non è la cosa giusta.

L'apnea si può allenare, ma un "metodo per percepire il proprio fisico" è molto soggettivo.

Vai in acqua e rilassati, impara ad ascoltare il battito del cuore. Con il tempo conoscerai il tuo corpo strettamente correlato al tuo cervello.

Ciao Gianpa

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........

tutti gli apneisti che rispondono su questo post continuano a girarci intorno a parte il Prof. che scrive di non essere certo della risposta e quindi lascia a ognuno il proprio giudizio a riguardo dandoci cmq conoscenze scentifiche gratuitamente

allora io mi aspetterei da qualcuno un parere a riguardo, giusto per non incorrere nelle solite polemiche io si io no etc. nel rispetto di coloro che si adoperano per tutelarci da comportamenti dannosi

 

very very thanks uomini

 

:D  :D  :D

 

 

Scusa ma dove è che avrei scritto che non sono certo della risposta e che lascio a ognuno il proprio giudizio?

 

la risposta la conosco e l'ho anche data in maniera chiara:

 

1. le apnee a secco non servono a nulla e non allenano a nulla (vedi Haggy Statti che a secco aveva apnee di 40 secondi ed in acqua scendeva a 90 metri con apnee di 4 minuti);

 

2. le contrazioni diaframmatiche sono dannose, pericolose e l'apnea và interrotta alla comparsa della 1ma contrazione;

 

3. qualsiasi metodica di respirazione pre-apnea in cui viene favorita l'espirazione è sempre una iperventilazione con notevole abbassamento della percentuale della CO2 nel sangue;

 

4. l'unico tipo di apnea sicura nasce dalla consapevolezza dei propri limiti fisiologici e di concentrazione che ognuno di noi deve imparare a conoscere per evitare di incorrere nell'incidente sincopale;

 

5. le opinioni degli altri nell'apnea non servono a nulla per migliorare le proprie performances; il miglioramento nasce dall'allenamento e dall'umiltà di smettere quando il fisico dice basta, cioè all'inizio della STRUGGLE PHASE dell'apnea (fase della sofferenza).

 

spero che ora sia abbastanza chiaro quale il metodo migliore per fare apnea :thumbup:

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mi scuso se vi ho fatto arrabbiare

 

soltanto mi sarebbe piaciuto avere una risposta chiara ed esauriente a riguardo del tema che è fondamentale specialmente per chi come me non ha grande conoscenza della disciplina apnea

 

la risposta l'ho avuta per me e per chi come me, come si dice "uomo avvisato mezzo salvato"

 

alla fine comunque mi sembra di aver capito che non ci sia una tecnica particolare, ogni soggetto ne adotta una a seconda delle proprie necessità

 

nel mio caso uso controllare il diaframma per spingere aria nella parte alta del petto, forse pare strana questa cosa ma io sono allenato ad usare questo muscolo, specialmente quando si canta, per tirare più a lungo le note si spinge aria all'esterno proprio con questo sistema

 

appunto per aver sperimentato ciò nell'apnea chiedevo altri pareri a riguardo

 

non ho mai fatto un corso di apnea, lo farò e poi magari scoprirò quale tecnica mi verrà insegnata ma se mi verranno a dire delle grandi caz..... avrò speso soldi inutilmente

daltronde se mi sarà detto che l'unica sicurezza che ho è quella di conoscermi, la cosa mi è già stata spiegata qui su questo forum

 

in poche parole ma a questi corsi di apnea che ti vengono a raccontare?

sono tutti validi?

servono solo per raccogliere fondi è vero che regalano i brevetti?

io ho paura di mettermi nelle mani di personaggi che mi infilano la testa sott'acqua chi mi garantisce che gli insegnamenti dati corrispondano al vero?

 

se nel dubbio è sempre meglio affidarsi a se stessi e alle proprie sensazioni allora che ne dite se non faccio nessun corso e mi tengo la mia ignoranza?

 

p.s Prof. Malpieri io la stimo molto per tutta la conoscenza che mette a disposizione per gli ignoranti come me

 

saluti e alle prossime :boat:

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mi scuso se vi ho fatto arrabbiare

 

soltanto mi sarebbe piaciuto avere una risposta chiara ed esauriente a riguardo del tema che è fondamentale specialmente per chi come me non ha grande conoscenza della disciplina apnea

 

la risposta l'ho avuta per me e per chi come me, come si dice "uomo avvisato mezzo salvato"

 

alla fine comunque mi sembra di aver capito che non ci sia una tecnica particolare, ogni soggetto ne adotta una a seconda delle proprie necessità

 

nel mio caso uso controllare il diaframma per spingere aria nella parte alta del petto, forse pare strana questa cosa ma io sono allenato ad usare questo muscolo, specialmente quando si canta, per tirare più a lungo le note si spinge aria all'esterno proprio con questo sistema

 

appunto per aver sperimentato ciò nell'apnea chiedevo altri pareri a riguardo

 

non ho mai fatto un corso di apnea, lo farò e poi magari scoprirò quale tecnica mi verrà insegnata ma se mi verranno a dire delle grandi caz..... avrò speso soldi inutilmente

daltronde se mi sarà detto che l'unica sicurezza che ho è quella di conoscermi, la cosa mi è già stata spiegata qui su questo forum

 

in poche parole ma a questi corsi di apnea che ti vengono a raccontare?

sono tutti validi?

servono solo per raccogliere fondi è vero che regalano i brevetti?

io ho paura di mettermi nelle mani di personaggi che mi infilano la testa sott'acqua chi mi garantisce che gli insegnamenti dati corrispondano al vero?

 

se nel dubbio è sempre meglio affidarsi a se stessi e alle proprie sensazioni allora che ne dite se non faccio nessun corso e mi tengo la mia ignoranza?

 

p.s Prof. Malpieri io la stimo molto per tutta la conoscenza che mette a disposizione per gli ignoranti come me

 

saluti e alle prossime :boat:

Ci sono corsi e corsi,così come istruttori e istruttori,per cui io al posto tuo chiederei in questa sede se tal corso di tal istruttore è indicato per te.

Poi io non ho capito se il corso ti serve per fare solo apnea o pesca in apnea.

Ci sono delle differenze...

 

Come il dottore t'ha spiegato qualsiasi tecnica di respirazione pre-apnea in cui viene favorita l'espirazione è un'iperventilazione che abbassa troppo il tasso di CO2 esponendoti ad una sincope(che può arrivare senza il preavviso della contrazione).

Inoltre espirazioni esplosive e forzate non favoriscono il rilassamento muscolare nè la normalizzazione del battito cardiaco(che invece sono le condizioni che si dovrebbero cercare prima di un'apnea),ma determinano semmai tutto il contrario.

 

Altre tecniche di respirazione in cui gli atti respiratori sono più profondi del normale possono considerarsi iperventilazione(Doc mi corregga se sbaglio),ma se inspirazione ed espirazione hanno durata simile e non superano i 4-5 atti,questa metodica è meno aggressiva della precedente nei confronti della CO2(ne abbassa poco la concentrazione nel sangue).

Se questi atti respiratori vengono effettuati lentamente,inoltre,tale metodica ha il merito di favorire il rilassamento muscolare e la normalizzazione del battito cardiaco.

Quindi,in definitiva,io mi sentirei di consigliare 4-5 respiri lenti e completi,poi un' ultima inspirazione profonda e si scende.

Per inspirazione completa si intende un movimento inspiratorio che coinvolga prima la parte bassa,poi quella media e infine quella alta dei polmoni; l'espirazione prevede un movimento secondo l'ordine opposto al primo(parte alta,media e bassa).

 

Quando interrompere st'apnea: al minimo segno di fame d'aria si risale tranquillamente,così facendo si arriva in superficie con un margine di sicurezza che può sempre tornare utile.

 

Come si allena l'apnea: ci sono varie teorie,secondo me se il tuo obbiettivo è pescare,ti devi allenare pescando; fuori dall'acqua si mantiene un buon tono muscolare e un buon allenamento aerobico in vario modo(c'è l'imbarazzo della scelta).

 

Che vuol dire migliorare la propria apnea: non migliora la tolleranza ad alte concentrazioni di CO2,ma migliora solo la capacità di consumo dell'O2,in altre parole si impara a consumare meno ossigeno(Doc se scrivo cazzate mi corregga eh).

 

Pescare e fare apnea da autodidatta non ha senso e può essere pericoloso,perchè se sbagli nessuno ti corregge.

Dal canto tuo devi metterci solo una cosa fondamentale,ossia il buon senso.

Bye bye

Modificato da siccia
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Credo che la domanda dell'amico Tango non fosse diretta alla respirazione. Credo piuttosto, che a lui interessasse capire - conoscere, quali siano i metodi per interpretare la reazione dell'organismo a fine apnea a livello sensoriale. Come capire che si è agli sgoccioli.

Nel mio precedente messaggio ho cercato di spiegare che si tratta di sensazioni soggettive difficilmente insegnabili da estranei, soprattutto via internet.

Per quanto riguarda i corsi, ha ragione Siccia, ci sono corsi diversi e istruttori diversi. Per quanto riguarda i consigli sui nomi degli istruttori e delle scuole, attenzione, al limite fatelo privatamente, pubblicamente potreste offendere qualcuno.

Ciao Gianpa

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............Ci sono corsi e corsi,così come istruttori e istruttori,per cui io al posto tuo chiederei in questa sede se tal corso di tal istruttore è indicato per te.

Poi io non ho capito se il corso ti serve per fare solo apnea o pesca in apnea.

Ci sono delle differenze...

 

Come il dottore t'ha spiegato qualsiasi tecnica di respirazione pre-apnea in cui viene favorita l'espirazione è un'iperventilazione che abbassa troppo il tasso di CO2 esponendoti ad una sincope(che può arrivare senza il preavviso della contrazione).

Inoltre espirazioni esplosive e forzate non favoriscono il rilassamento muscolare nè la normalizzazione del battito cardiaco(che invece sono le condizioni che si dovrebbero cercare prima di un'apnea),ma determinano semmai tutto il contrario.

 

Altre tecniche di respirazione in cui gli atti respiratori sono più profondi del normale possono considerarsi iperventilazione(Doc mi corregga se sbaglio),ma se inspirazione ed espirazione hanno durata simile e non superano i 4-5 atti,questa metodica è meno aggressiva della precedente nei confronti della CO2(ne abbassa poco la concentrazione nel sangue).

Se questi atti respiratori vengono effettuati lentamente,inoltre,tale metodica ha il merito di favorire il rilassamento muscolare e la normalizzazione del battito cardiaco.

Quindi,in definitiva,io mi sentirei di consigliare 4-5 respiri lenti e completi,poi un' ultima inspirazione profonda e si scende.

Per inspirazione completa si intende un movimento inspiratorio che coinvolga prima la parte bassa,poi quella media e infine quella alta dei polmoni; l'espirazione prevede un movimento secondo l'ordine opposto al primo(parte alta,media e bassa).

 

Quando interrompere st'apnea: al minimo segno di fame d'aria si risale tranquillamente,così facendo si arriva in superficie con un margine di sicurezza che può sempre tornare utile.

 

Come si allena l'apnea: ci sono varie teorie,secondo me se il tuo obbiettivo è pescare,ti devi allenare pescando; fuori dall'acqua si mantiene un buon tono muscolare e un buon allenamento aerobico in vario modo(c'è l'imbarazzo della scelta).

 

Che vuol dire migliorare la propria apnea: non migliora la tolleranza ad alte concentrazioni di CO2,ma migliora solo la capacità di consumo dell'O2,in altre parole si impara a consumare meno ossigeno(Doc se scrivo cazzate mi corregga eh).

 

Pescare e fare apnea da autodidatta non ha senso e può essere pericoloso,perchè se sbagli nessuno ti corregge.

Dal canto tuo devi metterci solo una cosa fondamentale,ossia il buon senso.

Bye bye

 

concordo pienamente :thumbup:

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[...] ma la mia domanda resta su quale sia la tecnica migliore, non la più redditizia in termini di tempo, per affrontare un'apnea.

Cioè in quale modo si riesce ad avere una percezione migliore sul proprio fisico?[...]

Adesso rischio di essere fustigato, e se lo merito fatelo così almeno un asino come me impara qualcosa.

Le considerazioni che potevo fare sul mio modo di pescare sono state "sconvolte" da quando mi hanno regalato un d3 (ma le stesse osservazioni si possono fare con un comune orologio). Già dalla prima volta che l'ho portato in acqua con me mi sono reso conto di un mondo molto diverso da come lo immaginassi, e soprattutto che i miei recuperi in superficie erano irrisori rispetto ai tempi di apnea, e questo contrariamente alla percezione che avevo di questi tempi. A fronte di apnee tipo oltre i due minuti, avevo voglia di riscendere già dopo 30-40 secondi di recupero (se poi c'erano dei pescioni...), e questo deve essere capitato per tantissimi anni. Non mi è mai successo niente, ma non ti succede niente finché non ti succede qualcosa. Da quando mi sono auto-imposto di fare recuperi "concreti" le mie apnee si sono allungate (e senza soffrire) semplicemente respirando normalmente per un tempo ragionevolmente lungo, giusto un paio di respiri lunghi e profondi nei secondi che precedono la capovolta.

 

Per quanto riguarda il video, per me ha lo stesso valore di gente che si dà martellate sulle palle per sport.

 

Bene, adesso potete spararmi...:)

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Adesso rischio di essere fustigato, e se lo merito fatelo così almeno un asino come me impara qualcosa.

Le considerazioni che potevo fare sul mio modo di pescare sono state "sconvolte" da quando mi hanno regalato un d3 (ma le stesse osservazioni si possono fare con un comune orologio). Già dalla prima volta che l'ho portato in acqua con me mi sono reso conto di un mondo molto diverso da come lo immaginassi, e soprattutto che i miei recuperi in superficie erano irrisori rispetto ai tempi di apnea, e questo contrariamente alla percezione che avevo di questi tempi. A fronte di apnee tipo oltre i due minuti, avevo voglia di riscendere già dopo 30-40 secondi di recupero (se poi c'erano dei pescioni...), e questo deve essere capitato per tantissimi anni. Non mi è mai successo niente, ma non ti succede niente finché non ti succede qualcosa. Da quando mi sono auto-imposto di fare recuperi "concreti" le mie apnee si sono allungate (e senza soffrire) semplicemente respirando normalmente per un tempo ragionevolmente lungo, giusto un paio di respiri lunghi e profondi nei secondi che precedono la capovolta.

 

Per quanto riguarda il video, per me ha lo stesso valore di gente che si dà martellate sulle palle per sport.

 

Bene, adesso potete spararmi...:)

 

Altro che spararti, a me succedeva la stessa cosa, ora quando mi rendo conto che sto avendo un ritmo eccessivo (ora me ne rendo conto, prima zero) mi impongo di guardare l'orologio appena risalito, per rispettare dei recuperi decenti tra una discesa e l'altra; tende a succedermi soprattutto quando entro in acqua a pesco senza avere troppo tempo a disposizione (un paio d'ore e spiccioli).

 

ciao

Mistral

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