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C'è Qualcuno A Cui Non Piacciono Le Gare?


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Ospite Pietro_P

Amo pescare. Appunto, pescare. La soddisfazione di catturare il pesce, di portarlo a riva e di guardarlo, poi lo porto a casa e lo mostro ai miei. E poi la lotta con la preda è qualcosa di emozionante, ma nel mio caso è una cosa che rimane fra me è il mare. Le gare le lascio agli altri, e francamente non amo partecipare neanche come spettatore.

 

P.S. Non prendetela come provocazione, ma sono felice che ora a distanza di mesi (un anno?) si possa tranquillamente discutere di gare senza rischiare il ban ;)

 

La pesca in apnea E' UNO SPORT anche al di fuori delle competizioni: il risultato della nostra prestazione, il punteggio è la cattura. Chi prende IL pesce, il suo pesce, quello cercato, studiato, desiderato, sudato, sparato e colpito, recuperato e messo nel cavetto è il vincitore. Chi lo vede soltanto non è il vincitore. Chi lo spara ma non lo prende non è il vincitore. Chi lo strappa non è il vincitore.

 

Semplificare con una parola il mondo (la pesca in apnea) che sta dietro alla cattura di un pesce è fuorviante e inutile.

 

L'agonista non è differente dall'amatore: spara per endorfine, per piacere, non per 1 chilo di pesce. Che poi quel pesce non andrà sprecato è importante ma secondario.

 

No, fotografare un pesce non è per come catturarlo, non lo so spiegare ma non

è lo stesso. La fotografia subacquea (in apnea) e la pesca in apnea sono molto simili, l'accostamento di un gesto atletico e tecnico con un tocco di estro. Tra di loro c'è la cattura, con tutto quello che di atavico, "anacronistico" ed affascinante comporta. Forse che anche il comportamento del pesce di fronte all'atteggiamento di predazione o di osservazione cambia? Non ho mai fatto foto sub ma certo che la differenza tra quando ho il fucile e non ce l'ho si nota.

 

Saluti Birrino

 

Su questo, e mi perdonerai, non sono d'accordo. La pesca in apnea è più di uno sport. E' qualcosa di molto antico che non può essere considerato uno sport, lo è diventanto dopo, con le gare e gli sponsor.

Modificato da Pietro_P
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Amo pescare. Appunto, pescare. La soddisfazione di catturare il pesce, di portarlo a riva e di guardarlo, poi lo porto a casa e lo mostro ai miei. E poi la lotta con la preda è qualcosa di emozionante, ma nel mio caso è una cosa che rimane fra me è il mare. Le gare le lascio agli altri, e francamente non amo partecipare neanche come spettatore.

 

P.S. Non prendetela come provocazione, ma sono felice che ora a distanza di mesi (un anno?) si possa tranquillamente discutere di gare senza rischiare il ban ;)

 

La pesca in apnea E' UNO SPORT anche al di fuori delle competizioni: il risultato della nostra prestazione, il punteggio è la cattura. Chi prende IL pesce, il suo pesce, quello cercato, studiato, desiderato, sudato, sparato e colpito, recuperato e messo nel cavetto è il vincitore. Chi lo vede soltanto non è il vincitore. Chi lo spara ma non lo prende non è il vincitore. Chi lo strappa non è il vincitore.

 

Semplificare con una parola il mondo (la pesca in apnea) che sta dietro alla cattura di un pesce è fuorviante e inutile.

 

L'agonista non è differente dall'amatore: spara per endorfine, per piacere, non per 1 chilo di pesce. Che poi quel pesce non andrà sprecato è importante ma secondario.

 

No, fotografare un pesce non è per come catturarlo, non lo so spiegare ma non

è lo stesso. La fotografia subacquea (in apnea) e la pesca in apnea sono molto simili, l'accostamento di un gesto atletico e tecnico con un tocco di estro. Tra di loro c'è la cattura, con tutto quello che di atavico, "anacronistico" ed affascinante comporta. Forse che anche il comportamento del pesce di fronte all'atteggiamento di predazione o di osservazione cambia? Non ho mai fatto foto sub ma certo che la differenza tra quando ho il fucile e non ce l'ho si nota.

 

Saluti Birrino

 

Su questo, e mi perdonerai, non sono d'accordo. La pesca in apnea è più di uno sport. E' qualcosa di molto antico che non può essere considerato uno sport, lo è diventanto dopo, con le gare e gli sponsor.

 

Da wikipedia:

 

Lo Sport è l'insieme di quelle attività, fisiche e mentali, compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l'intero apparato psico-fisico umano e di intrattenere chi le pratica o chi ne è spettatore.

 

Il termine sport ha una lunga storia, traendo origine addirittura dal termine latino deportare che tra i suoi significati aveva anche quello di uscire fuori porta, cioè uscire al di fuori delle mura cittadine per dedicarsi ad attività sportive. Da questo termine derivarono il Provenzale deportar, lo Spagnolo deportar e il Francese desporter (divertimento, svago); da quest'ultimo prese origine nell'inglese del XIV secolo il termine disport che solo successivamente, intorno al XVI secolo, venne abbreviato nell'odierno sport.

 

Il termine in italiano che più si avvicina all'etimo francese è "diporto".

 

La diffusione della pratica sportiva in quasi tutte le società del mondo contemporaneo è il segno evidente dell'importanza che lo sport ha assunto in quelle realtà da un punto di vista sociale, economico e politico. Lo sport è parte integrante della cultura di una società e si sviluppa in simbiosi con i cambiamenti che la contraddistinguono. Si pensi solamente al bagaglio di tradizioni che le discipline sportive tradizionali apportano alle culture delle nazioni in cui sono praticate o agli stretti legami che intercorrono tra lo sport e i mass media.

 

Lasciando da parte per un attimo il fattore dell'educazione fisica, peraltro fondamentale, e considerando solamente la connotazione ludica dello sport, è evidente che la pratica sportiva è diffusa soprattutto presso quelle realtà sociali che, culturalmente ed economicamente, possono usufruire dei mezzi necessari a praticarla. Molti sport richiedono una particolare attrezzatura per poter essere praticati, costituita da veicoli meccanici (come per il ciclismo, l'automobilismo, il motociclismo, la vela) o da semplici attrezzi (come per la scherma, l'Hockey su prato, il salto con l'asta, il tiro con l'arco, il golf), oppure richiedono particolari strutture per la pratica (come ad esempio per il nuoto o il pattinaggio). L'equitazione e l'ippica sono esempi di sport praticati insieme con un animale, il cavallo così come gli sport cinofili che vedono impegnato il binomio cane-uomo. Altri sport invece, ad esempio la corsa, non richiedono attrezzature particolari e vengono praticati diffusamente anche nei paesi più poveri. In queste società lo sport è spesso visto dalle giovani generazioni come mezzo per un possibile riscatto economico e sociale, ne sono un chiaro esempio i grandi corridori africani che da molti anni ormai sono i dominatori del mezzofondo in atletica leggera.

 

Una parallela attività di educazione culturale segue allo sviluppo dello sport in una società. Una concezione, largamente diffusa soprattutto nei paesi con maggiori tradizioni sportive, è che lo sport debba essere considerato come una scuola di vita che insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. Per questo motivo l'educazione fisica ha una parte fondamentale nell'educazione dell'individuo già all'interno della scuola. Ma vi sono anche opposte posizioni che vedono nell'agonismo (magari accentuato dall'elemento economico), nella esasperata contrapposizione individuale, un pericoloso segnale che potrebbe tendere a far risaltare lo spirito competitivo come naturale parametro di rapporto fra gli esseri umani.

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Questo per dire che il termine sport ha forse delle accezioni che forse noi non consideriamo. A leggere questa definizione ed il tuo modo di intendere la pescasub si trovano una serie di similitudini.

 

Certo in realtà l'attività venatoria nasce per bisogno, come lavoro, non come attività ludica. Ma oggi? Le attività umane subiscono un'evoluzione nel tempo in funzione della società. Pensandoci bene un po' tutti gli sport hanno in se qualcosa di antico, atavico ed istintivo (salto in alto, lancio del giavellotto, sport ippici, arti marziali ecc), alcuni più alcuni meno.

 

Tornando all'agonismo è sicuramente un'estremizzazione di qualsiasi pratica sportiva. Di certo chi ha poco tempo per praticare non lo spende in un "mare di palloni e boe segnasub", con delle limitazioni che comunque hanno in sè un notevole valore etico e sportivo.

E se uno cerca emozioni credo che l'agonismo sia un modo sano per farlo ed ecocompatibile.

 

Ogni cattura ha un valore aggiunto non indifferente. Quelli che qualcuno ha chimato "semplici tordi e capponi" in gara danno emozioni al pari di dentici ed orate. Riflettiamo anche su questo. E riflettiamo anche che un tordo o un cappone preso in gara, magari vicino ad altri atleti che già sono passati in quel determinato posto non comporta le stesse difficoltà del medesimo pesce preso in tranquillità e nell'orario "giusto".

 

Io purtroppo non ho il tempo per fare competizioni, ma le poche a cui ho partecipato mi hanno lasciato dei bei ricordi oltre a dei miglioramenti tecnici preziosi.

 

Poi parliamone come vogliamo, ma conosciamole.

 

Saluti Birrino

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La pesca in apnea non sopravviverebbe a lungo senza l'agonismo, e i nostri detrattori lo sanno bene, visto che cercano in tutti i modi di annientare le gare.

Tolte le gare saremmo finiti.

 

E senza le gare non esisterebbe di certo quel poco di coscienza di categoria che abbiamo, tutto ciò che è stato costruito nella pesca in apnea lo dobbiamo esclusivamente agli agonisti, dai cosidetti amatoriali non abbiamo avuto altro che il vuoto pneumatico fatto di sola chiacchera senza alcun costrutto.

 

E poi il valore dell'associazionismo è assoluto, le competizioni servono a cementare l'associazionismo, senza associazionismo la pesca in apnea non sarebbe esistita.

 

Direi che ogni pescatore in apnea con un minimo di coscienza di categoria dovrebbe dedicarsi all'agonismo, magari non necessariamente come atleta (esistono altri ruoli utili sia organizzativi che collaborativi, perfino gli spettatori sono utili e rivestono un ruolo importante).

 

E poi ricordatevi che l'agonista sacrifica giornate utili di pesca per dedicarsi magari alla ricerca di soli tordi (e averceli i tordi....), conosce e rispetta le regole, regole molto più restrittive di quelle a cui è soggetto il pescatore amatoriale.

 

Il pescatore in apnea agonista è benemerito alla categoria.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Aggiungere pure che chi vuole la morte della pescasub usa ad arte le nostre divisioni ed illude quei poveri sciocchi che credono che l'eliminazione delle gare farebbe il bene della pescasub amatoriale.

Usano il vecchissimo Dividi et impera che a giudicare da come siamo messi FUNZIONA BENISSIMO.

C'è che perde tempo a fare la guerra alla Federazione invece di produrre qualunque cosa seria.

 

Ciao da Gianfranco :jrgian:

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La pesca in apnea non sopravviverebbe a lungo senza l'agonismo, e i nostri detrattori lo sanno bene, visto che cercano in tutti i modi di annientare le gare.

Tolte le gare saremmo finiti.

 

E senza le gare non esisterebbe di certo quel poco di coscienza di categoria che abbiamo, tutto ciò che è stato costruito nella pesca in apnea lo dobbiamo esclusivamente agli agonisti, dai cosidetti amatoriali non abbiamo avuto altro che il vuoto pneumatico fatto di sola chiacchera senza alcun costrutto.

 

E poi il valore dell'associazionismo è assoluto, le competizioni servono a cementare l'associazionismo, senza associazionismo la pesca in apnea non sarebbe esistita.

 

Direi che ogni pescatore in apnea con un minimo di coscienza di categoria dovrebbe dedicarsi all'agonismo, magari non necessariamente come atleta (esistono altri ruoli utili sia organizzativi che collaborativi, perfino gli spettatori sono utili e rivestono un ruolo importante).

 

E poi ricordatevi che l'agonista sacrifica giornate utili di pesca per dedicarsi magari alla ricerca di soli tordi (e averceli i tordi....), conosce e rispetta le regole, regole molto più restrittive di quelle a cui è soggetto il pescatore amatoriale.

 

Il pescatore in apnea agonista è benemerito alla categoria.

 

non ho letto neanche un post di queste 9pagine,ma questo lo quoto in pieno perchè lo condivido perfettamente :siiiii:

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Ospite Pietro_P

Continuo a non essere d'accordo. Vi piacciono le gare? Sono felice per voi, ma non cercate di convincermi. Tutto quel pesce pescato per un trofeo a me da un "senso di dispiacere", ma è una mia convinzione. Amo pescare il pesce per cucinarlo e per gustare il mare, elevare il tutto ad una gara e ad un "più roba prendiamo, più punti faccio", mi crea disagio.

Modificato da Pietro_P
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Continuo a non essere d'accordo. Vi piacciono le gare? Sono felice per voi, ma non cercate di convincermi. Tutto quel pesce pescato per un trofeo a me da un "senso di dispiacere", ma è una mia convinzione. Amo pescare il pesce per cucinarlo e per gustare il mare, elevare il tutto ad una gara e ad un "più roba prendiamo, più punti faccio", mi crea disagio.

guarda che poi il pesce mica lo buttano,qualcuno se lo mangia!

se non vuoi partecipare alle gare nessuno ti dice niente,siamo in molti a pensarla allo stesso modo,senza però che per questo desideriamo che vengano abrogate!

anzi,farsi un giro prima della partenza o dopo l'arrivo spesso permette di scoprire informazioni e consigli riguardo tecniche e attrezzature!

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Continuo a non essere d'accordo. Vi piacciono le gare? Sono felice per voi, ma non cercate di convincermi. Tutto quel pesce pescato per un trofeo a me da un "senso di dispiacere", ma è una mia convinzione. Amo pescare il pesce per cucinarlo e per gustare il mare, elevare il tutto ad una gara e ad un "più roba prendiamo, più punti faccio", mi crea disagio.

 

Vedo che non hai capito.

 

Le gare non contano per i punti o le catture, contano perchè danno finalità all'associazionismo.

 

 

Senza associazionismo il tuo pescare per cucinarti un pesce non dura lo spazio di una stagione, poi te lo devi andare a comprare il pesce o devi diventare bracconiere per pescartelo, perchè la pesca in apnea verrebbe immediatamente vietata.

La pesca in apnea ha i giorni contati, la difendi solo con l'associazionismo, gli agonisti sono il telaio dell'associazionismo, e l'associazionismo è l'unico baluardo della pesca in apnea.

 

Il pescatore in apnea agonista è benemerito alla categoria.

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Ospite Pietro_P
guarda che poi il pesce mica lo buttano,qualcuno se lo mangia!

se non vuoi partecipare alle gare nessuno ti dice niente,siamo in molti a pensarla allo stesso modo,senza però che per questo desideriamo che vengano abrogate!

anzi,farsi un giro prima della partenza o dopo l'arrivo spesso permette di scoprire informazioni e consigli riguardo tecniche e attrezzature!

 

E chi ha parlato mai di abrogare le gare? La domanda era semplice "a chi piacciono le gare?". Risposta: A me no. Punto. Sei tu che ci ricami sopra, io non ho mai parlato di abrogare nulla.

 

Vedo che non hai capito.

 

Le gare non contano per i punti o le catture, contano perchè danno finalità all'associazionismo.

 

 

Senza associazionismo il tuo pescare per cucinarti un pesce non dura lo spazio di una stagione, poi te lo devi andare a comprare il pesce o devi diventare bracconiere per pescartelo, perchè la pesca in apnea verrebbe immediatamente vietata.

La pesca in apnea ha i giorni contati, la difendi solo con l'associazionismo, gli agonisti sono il telaio dell'associazionismo, e l'associazionismo è l'unico baluardo della pesca in apnea.

 

Il pescatore in apnea agonista è benemerito alla categoria.

 

 

Sul serio? Si può essere soci anche senza fare gare di pesca. E si possono combattere leggi ingiuste anche senza le tue gare. Non credi? No eh...

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Quello che non capisco è: come mai visto che l'Italia è un paese composto prevalentemente da paraculi, anzi il paraculismo nasce, prospera e abita in Italia in ogni grado e livello...ma tutti i poeti e artisti sono contemporaneamente pescatori subacquei?????? bohhhhh :wacko::wacko:

 

p.s. Le gare e gli atleti sono un pò come la spia della riserva in macchina...fatevi un pò i conti o si rimane a piedi... ;):bye:

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B

E chi ha parlato mai di abrogare le gare? La domanda era semplice "a chi piacciono le gare?". Risposta:  A me no. Punto. Sei tu che ci ricami sopra, io non ho mai parlato di abrogare nulla.

 

 

 

 

Sul serio? Si può essere soci anche senza fare gare di pesca. E si possono combattere leggi ingiuste anche senza le tue gare. Non credi? No eh...

 

Quale delle due???

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Vedo che non hai capito.

 

Le gare non contano per i punti o le catture, contano perchè danno finalità all'associazionismo.

 

 

Senza associazionismo il tuo pescare per cucinarti un pesce non dura lo spazio di una stagione, poi te lo devi andare a comprare il pesce o devi diventare bracconiere per pescartelo, perchè la pesca in apnea verrebbe immediatamente vietata.

La pesca in apnea ha i giorni contati, la difendi solo con l'associazionismo, gli agonisti sono il telaio dell'associazionismo, e l'associazionismo è l'unico baluardo della pesca in apnea.

 

Il pescatore in apnea agonista è benemerito alla categoria.

 

 

Sul serio? Si può essere soci anche senza fare gare di pesca. E si possono combattere leggi ingiuste anche senza le tue gare. Non credi? No eh...

 

No, proprio ti sbagli, totalmente.

 

Senza gare l'associazionismo si riduce ai minimi termini o scompare (c'è il nulla di fatto dell'associazionismo non agonistico e quindi non fipsas a dimostrarlo).

 

Senza associazionismo nessuno ti rappresenta, Pietro_P da solo è un individuo ma socialmente è un Sig. nessuno.

Non per altro, la rappresentitività è regolata per legge nei numeri.

Evidentemente tu ignori che ad esempio la provincia di Milano accetta rappresentatività solo da associazioni con minimo 200 tesserati, la regione Lombardia richiede 4000 tesserati per la rappresentitività.

Capisci, Pietro_P da solo è un nessuno, è solo se stesso e basta, potrebbe fare solo ciò che già fa, cioè parlare inutilmente al vento su un forum.

 

Tutto questo i nostri detrattori invece lo sanno benissimo, e se ne approfittano.

 

Se i pescatori in apnea avessero coscienza di categoria diverrebbero tutti (dal primo all'ultimo) agonisti o partecipi in qualche forma di eventi agonistici.

 

Invece purtroppo i pescatori in apnea non hanno senso di appartenenza alla categoria (esclusi i benemeriti agonisti e associati ad ambienti agonistici), spesso sono solo dei singoli soggetti dediti a contendersi 4 polpi e corrosi dalla gelosia, strenui difendersi della "loro" zonetta di pesca dall'invasione del competirore di turno come se fossero dei galli nel recinto di un pollaio.

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Continuo a non essere d'accordo. Vi piacciono le gare? Sono felice per voi, ma non cercate di convincermi. Tutto quel pesce pescato per un trofeo a me da un "senso di dispiacere", ma è una mia convinzione. Amo pescare il pesce per cucinarlo e per gustare il mare, elevare il tutto ad una gara e ad un "più roba prendiamo, più punti faccio", mi crea disagio.

 

Guarda che nessuno cerca di convincerti, non mi pare che qualcuno abbia iniziato un post scrivendo "C'è qualcuno a cui piacciono le gare? A me sì, forza fatele anche voi!"

 

Invece è stato scritto questo post di un autolesionismo che rasenta la dabbenaggine...

 

Speriamo che almeno sia servito a far capire a quelli che non amano le gare e la federazione (liberissimi percarità) che se possono ancora fare le loro purissime ed ascetiche pescate, giudicando con disagio chi uccide tordi e scorfani per un trofeo,

lo fanno soprattutto grazie a quest'ultimi e alla federazione che rappresentano.

 

:bye:

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Risponderò a Garibbo e Pietro P. Adesso non ho tempo, ma di argomenti ne ho a iosa. Chiedo il permesso a La Cuba di ripubblicare qui un pezzo apparso su PiA, così mi semplifico il lavoro. Non è che a ogni stimolo uno possa spendere ore della propria vita per illustrare a comando le ragioni dell'unico movimento visibile che rappresenti la nostra categoria. Vi chiedo solo pazienza.

 

Joefox

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