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Miglior contributo in questa discussione

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che dire, mi sembra incredibile!!! cmq orri lo prenoto fin da ora e però metto in vendita il gioiellino roller 106 che mi hai modificato l'anno scorso con le modifiche starordinarie da te compiute!!!! non faccio collezione di fucili e così se qualcuno è interessato gli mando le foto...... e ne parliamo!! ciao tacco e complimenti orri!!!

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Ospite mistral

e che diamine!!! siamo un branco di uomini dell caverne, vediamo due pulegge e subito non capiamo più una cippa!!!

A me mi puzza di atteggiamento un pò snob :devil::devil::devil::devil:

Mi dispiace che il gioiellino di Oreste non abbia ricevuto grandi consensi, magari tra 5 anni, quando la casa produttrice di turno l'avrà messo in vendita e pompato ben bene di pubblicità saremmo tutti qui a tesserne le lodi.

 

 

:bye:

Mistral

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Ora posso scrivere....

 

Non sono arrabbiato come qualcuno mi ha chiesto in un MP...

 

Sono deluso...speravo che Ciavarella non avesse sempre ragione...cioè che qualche volta si facessero le cose per il gusto di farle...

Ma perchè si brevetta un'idea se non per poi poterla gestire economicamente?...

 

Ho fatto togliere le foto perchè almeno chi vuole intraprendere tale strada faccia almeno la fatica di costruirsi il fucile, testarlo, scornarsi con le mille soluzioni di cui ha bisogno...senza già trovarsi tutto pronto o quasi.

 

Possibile che i brevetto-maniaci non abbiano ancora capito che il brevetto fatto da un privato allontana l'azienda del settore...portare un'idea non serve a nulla, portare un prototipo grezzo e mal funzionante ancora meno, portare poi un brevetto è la morte dell'idea... (vedasi quanto è accaduto per il mamba...hanno tentato di vendere il brevetto ma poi sono stati costretti a produrlo in proprio, ed era un'ideona!)

 

Per quanto riguarda la parte che più mi interessa cioè la PATERNITA' non temo confronti!

Detengo disegni, foto e una relazione timbrate dalle Poste Italiane datate a quasi due anni fa! Il caso roller mi ha costretto a stigamatizzare le date delle mie realizzazioni.

 

Se qualcuno vuole fare soldi con la subacquea...ho ancora in serbo altre idee, basta chiedere che le mando, poi Voi preoccupatevi di brevettarle....

 

Sicuramente non scriverò più nulla di tecnico...eppure la conoscenza dovrebbe essere un bene trasversale....ma resta un fatto incontrovertibile: io il Wind ce l'ho!!!

E quest'estate penso proprio che mi farà divertire...

 

Dimenticavo...non devo aspettare l'estate, tra pochi giorni parto per il Messico...poi vi racconto, e si! Mi darò ai racconti di pesca!

Per fortuna che non vivo di questo...

 

Oreste

Modificato da orvac
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Questa vicenda ha il sapore del déjà vu è uno spaccato del mondo che gira intorno alla pesca sub.

Vedo dei piccoli archimede alcuni davvero talentuosi che giocano all'inventore senza capire che si rivolgono ad un mercato piccolino e ad aziende cannibali.

Sono convinto che del brevetto Luciano se ne farà ben poco ma spero per lui di sbagliare.

Qui fra praticoni del fai date e aziende che sanno e possono aspettare che i brevetti scadano aggirando, magari, norme e brevetti con "invenzioni" di casa propria di spazi ne vedo pochi e ciò che più conta li vedo magri, molto magri.

 

Provo a ragionare da capitano d'impresa e devo dirvi che più che il singolo progetto, nel caso di Oreste siamo molto più avanti di un progetto mi pare di capire che siamo ai collaudi, mi interesserebbe il CAPITALE UMANO.

Voglio dire che ciò che più conta è la capacità di intuire e seguire le fasi della messa in opera di una idea.

Anche in questo caso "fra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare" direi anche i pesci... :D

 

Naturalmente non esprimo alcun giudizio su questo o su quello, come potrei?

 

Pensate che su arba e oleo in produzione e provati decine e decine di volte i giudizi sono discordi ed opposti, figuriamoci in questo caso.

 

Funzionerà??? Bah, come saperlo?

 

Credo che sia Oreste, che mi pare di capire abbia iniziato prima, anche a giudicare dalle foto, sia Roberto abbiano attinto in qualche maniera ad idee già esistenti e ne hanno prodotto delle proprie che hanno a mio giudizio pochi punti in comune atteso che ambedue sono arba, sono ambedue derivati dal roller e che giocano su cancetti non nuovi ma di applicazione nuova, direi più semplicemente diversa.

Mi pare che anche i materiali siano diversi e non si può certo dire che i materiali stessi in un fucile sub siano cosa secondaria....

 

Bah, vedremo!!!

 

Ora Roberto ha il pallino nelle mani aspetteremo, ho come il sentore che vedremo tante copie degli arbageppetti d'Italia e tale cosa farà passare la vogia a qualsiasi azienda di acquistare il brevetto, se non per due palanche....

 

In bocca al lupo al progetto di Luciano e al fucile di Oreste!

Credo proprio che ne abbiate bisogno entrambi!

 

:clover::D:clover:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Penso tu abbia ragione,tra un fucile e l'altro vedo appunto la derivanza dai roller e qua' non apro nessuna parentesi (tecno gun )ha depositato un brevetto,eppure i roller esistono da 50 anni.

Di novita' da brevetteare vedo solo nella soluzione di Oreste alcuni accorcimenti,quindi non un'invenzione totale,ma una modifica di utilizzo.(nessun valore commerciale) l'altro fucile x me è un roller ,quello del disegno è un disegno quindi se non ha mai sparato (oppure mai costruito)non vedo come parlarne sia nel bene che eventualmente nel male.

Peccato che a questo punto nessun Wind vedremo se Luciano ha un brevetto ???

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Ospite Cesare Marchi

non vorrei dire cavolate ma:

 

tra un roller e un g-roll / vela l' unica somiglianza è che usano una carrucola ..

 

se il brevetto si basasse solo sulla carrucola allora mi sa che nessuno possa averla brevettata visto che si usa da secoli...

 

la differenza dunque è " come vine e usata la carrucola"

 

nel roller: 1.serve solo ad aumentare la tenditura dell' elastico = maggior potenza

nel g-roll e Vela : serve a 1. ridurre il rinculo 2 . dimezzare lo sforzo di caricamento( oppure : a pari sforzo di caricamento permettersi elastici potenti il doppio)

 

( se ho sbagliato che i rispettivi ideatori mi correggano)

Modificato da Cesare Marchi
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Ospite luciano.garibbo
non vorrei dire cavolate ma:

 

tra un roller e un g-roll / vela l' unica somiglianza è che usano una carrucola ..

 

se il brevetto si basasse solo sulla carrucola allora mi sa che nessuno possa averla brevettata visto che si usa da secoli... 

 

la differenza dunque è " come vine e usata la carrucola"

 

nel roller:  1.serve solo ad aumentare la tenditura dell' elastico = maggior potenza

nel g-roll e Vela : serve a 1. ridurre il rinculo 2 . dimezzare lo sforzo di caricamento( oppure : a pari sforzo di caricamento permettersi elastici potenti il doppio)

 

( se ho sbagliato che i rispettivi ideatori mi correggano)

 

 

Il G-Roll ha due configurazioni, quella in cui mi sono profuso nella descrizione nulla ha a che fare con il vela, ma sconta sicuramente di derivare in maniera inequivocabile dal Roller (e quindi deve sottostare al brevetto Tecnogun) avendo oltretutto fatto questa precisazione anche nel deposito del brevetto.

Allo stesso modo anche Tecnogun non potrà apportare al suo fucile le modifiche che ho mostrato.

Questo non significa che un qualunque produttore non possa ottenere un qualche diritto a costruire, ancorché non esclusivo (ma questo dipenderebbe oggi più da Tecnogun che da me, Ditta che non conosco, ma questo è un altro film).

 

Nella seconda configurazione si capisce meglio dal primo disegno che ho postato le eventuali similitudine, anche se le tecniche costruttive e molte soluzioni adottate non sono uguali.

 

Ho risposto solo per dare una spiegazione anche se per un paio di giorni voglio prendermi un po' di ossigeno da questo argomento.

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Il mercato della pesca sub è, come giustamente sottolinea Gianfranco, un microcosmo dove lo spazio per rischiare capitali e risorse scarseggia (per via dell'esiguità dei numeri espressi dal mercato e non per la qualità dei prodotti).

La concorrenza inoltre è quella che è....,solo in Italia ci saranno almeno 10 produttori ufficiali di fucili , e mi pare si stiano battendo senza esclusione di colpi.

Pur considerando quanto detto in apertura, mi pare che le aziende si stiano certamente battendo per migliorare il prodotto che però rimane sempre un prodotto di base; si migliorano le forme, i materiali, i meccanismi di scatto, gli assetti etc ma nessuno che osi guardare oltre la siepe se non aziende "minori" ( per minori la capacità di esprimere numeri e non certo per tecnologia).

Ora il discorso del capitale UMANO affrontato da Gianfranco in questo quadro assume un'importanza a mio parere vitale.

Molti di quelli che hanno provato ad innovare in questo periodo, brevettando o meno, nella vita fanno altro ! (lo sottolinea Oreste) ritengo quindi che il motore che spinge a chiudersi in cantina a lavorare non sia certo la fame di denari quanto piuttosto la passione pura e la soddisfazione di vedere realizzato un proprio lavoro o almeno così è per mè.

Il BREVETTO è veramente la morte del prodotto ?? Lo è nel momento in cui le trattative non si aprono nemmeno mentre potrebbe non esserlo se le aziende provassero ad interagire con chi fà ricerca privata che, non dimentichiamo è gratuita.

Il fucile di Orvac è solo uno delle tante idee, io alcune le ho viste personalmente, e credo che l'attitudine, che persone come Lui hanno negli anni dimostrato,......vada tenuta in serissima considerazione.

 

:bye::clover:

Modificato da Andrea Zani
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Ospite Gianfranco Ciavarella
Il mercato della pesca sub è, come giustamente sottolinea Gianfranco, un microcosmo dove lo spazio per rischiare capitali e risorse scarseggia (per via dell'esiguità dei numeri espressi dal mercato e non per la qualità dei prodotti).

La concorrenza inoltre è quella che è....,solo in Italia ci saranno almeno 10 produttori ufficiali di fucili , e mi pare si stiano battendo senza esclusione di colpi.

Pur considerando quanto detto in apertura, mi pare che le aziende si stiano certamente battendo per migliorare il prodotto che però rimane sempre un prodotto di base; si migliorano le forme, i materiali, i meccanismi di scatto, gli assetti etc ma nessuno che osi guardare oltre la siepe se non aziende "minori" ( per minori la capacità di esprimere numeri e non certo per tecnologia).

Ora il discorso del capitale UMANO affrontato da Gianfranco in questo quadro assume un'importanza a mio parere vitale.

Molti di quelli che hanno provato ad innovare in questo periodo, brevettando o meno,  nella vita fanno altro ! (lo sottolinea Oreste) ritengo quindi che il motore che spinge a chiudersi in cantina a lavorare non sia certo la fame di denari quanto piuttosto la passione pura e la soddisfazione di vedere realizzato un proprio lavoro o almeno così è per mè.

Il BREVETTO è veramente la morte del prodotto ?? Lo è nel momento in cui le trattative non si aprono nemmeno mentre potrebbe non esserlo se le aziende provassero ad interagire con chi fà ricerca privata che, non dimentichiamo è gratuita.

Il fucile di Orvac è solo uno delle tante idee, io alcune le ho viste personalmente, e credo che l'attitudine, che persone come Lui hanno negli anni dimostrato,......vada tenuta in serissima considerazione.

 

:bye::clover:

 

 

E' proprio qui il punto Andrea!

Cosa faresti punteresti tutto sull'ipotesi di un brevetto già depositato ma che deve pagare il prezzo dei collaudi e della messa a regime della produzione e quindi della commercializzazione o porteresti in casa l'UOMO e le sue idee?

 

Personalmente non avrei dubbi, l'uomo e le sue idee, mi costrerebbero meno e mi sarebbero utili anche nella fase di messa a punto della singola idea e nel lavoro di altri progetti già presenti futuri o semplicemente sperimentali.

 

Depositerei brevetti solo per cose che abbiano target d'utilizzo ampi e da offrire a persone di ogni genere e non a mercati di nicchia come la pescasub ed in particolare quella praticata da persone che possono permettersi di pagare cose evidentemente costose.

 

La produzione da parte di una azieda di grandi dimensioni vuole dire investimenti di grosso livello ai quali aggiungere anche il costo di un brevetto esterno?

Ma quanto verrebbe a costare?

No, amici miei sta roba la potrebbe sopportare solo una piccola azienda artigianale in proprio che si butta sul mercato e da da mangiara a pochissime persone........ FORSE!

 

Ciao da :jrgian:

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