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Il Vecchio, Il Bambino E ...... Ufo Robot.


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Abbiamo già in mano una lettera del legale di Tovaglieri, non vorrei se ne aggiungesse qualcun'altra, visto che lo stesso Pelizzari ha dato mandato al suo legale di spulciare il forum per verificare se ci sia un appiglio per chiamare in causa Malpieri (o chicchessia, e con lui anche me come responsabile, come ha fatto Tovaglieri). Credo che una critica aperta e schietta, in questa fase, sia da evitare, anche perché io non ho risorse personali illimitate da investire in legali per garantire il diritto di critica su AM.

 

Grazie per la comprensione.

 

Giorgio

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Miglior contributo in questa discussione

ho dato ampie spiegazioni fisiologiche sui seguenti argomenti: Sincope; Samba; Carpa; respirazione diaframmatica e spremitura diaframmatica sul fondo, sia su questo forum che su quello di AA.

Fai una piccola ricerca e troverai le risposte ai tuoi quesiti.

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Bhe! Gianfranco mi ha chiamato in causa...e quindi mi sento di dover intervenire.

 

Voglio però solo parlare di sport, non mi interessano assolutamente discusssioni di "appartenenza", di didattiche, di Corsi di questo o di quello...

 

Di ogni disciplina sportiva si persegue "il modello di prestazione" tentando di riportare attraverso lo studio (il più scientifico possibile) tale modello ad essere il più correlato percentualmente alla disciplina stessa.

 

Una disciplina ciclica presenta relativamente pochi problemi nella creazione del proprio modello di prestazione e consente quindi di "standardizzare" i vari passaggi di esecuzione della prestazione.

L'aspetto che mi preme mettere in evidenza è che sempre o quasi tali discipline sono poco correlate con gli stimoli esterni.

Anzi nello standardizzare il modello di prestazione si tende ad eliminarli come variabili impazzite perchè poco controllabili.

 

Per qualsiasi disciplina di relazione (e credetemi la pesca in apnea lo è assolutamente) diviene altamente improbabile standardizzare un modello di prestazione (soprattutto se questa standardizzazione, come spesso accade, è di carattere prestazionale e quindi legato alle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità ed articolabilità).

 

Per una disciplina definita giustamente da Gianfranco "di situazione", divengono a questo punto molto più importanti altri fattori che sono di difficile definizione.

 

In campo sportivo vengono chiamate "capacità coordinative" (scusa Gianfranco , non andrò oltre) e sono molteplici.

Più terra terra, possiamo chiamarle nella pesca acquaticità, esperienza, sensibilità alle condizioni meteo-marine...insomma il famoso "sale sulla pelle" di cui parla sempre Mariano.

 

E non intendo mettere in campo le differenze di carattere psicologico.

 

Diviene semplicistico, facile ed immediato pensare che migliorare le proprie profondità di esercizio o la durata dell'apnea consentiranno di aumentare le catture.

 

Io credo che ciò sia vero solo per una percentuale trascurabile, i maggiori margini di miglioramento sono da ricercare nel "sale sulla pelle".

 

In conclusione...pesca in apnea e apnea agonistica hanno in comune solo l'ambiente in cui vengono svolte e il fatto che tale ambiente ci costringe a trattenere il respiro.

 

Non è poco, perchè almeno nella fase iniziale della singola prestazione il metabolismo energetico che le caratterizza è simile. Successivamente però le strade si dividono in modo netto ed inequivocabile.

 

Oreste

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Ospite Gianfranco Ciavarella

:D

Figurati Oreste,

potevi pure esagerare, per me sai che non ci sono affatto problemi.

Vedi Oreste, sarebbe bello discutere da allenatori, io probabilmente allenerei in un modo e tu legittimamente in un altro.

Certo è solo che le nostre convinzioni hanno una comune radice che è la fisiologia dell'uomo applicata allo sport.

Poi ci sono anche tanti anni d'esperienza unita alla pratica ma queste vengono solo dopo.

Non volevo costringerti a prendere le parti di nessuno e neanche a supportare il banale.

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite coluxone

Ciao Gianfranco,

sicuramente d'effetto e utilissima la tua storia, per cchi non ha fretta e riesce a leggere tra le righe, devo dire che mi dispiace ancora una volta l'unica possibilità che ho è quella di leggerti e non posso sfruttarti di persona.

Ormai sono 20 anni che ho a che fare con il mare, tu mi hai insegnato i primi passi ancora prima, devi sapere che conservo una foto con te e maiorca( non so se ricordi, vista l'età :P:P )sicuramente non ho fatto le tue catture, e non sono bravo come te, ma negli ultimi anni sto molto migliorando, inoltre sono sempre stato più che altro un pescatore estivo e di inverno un cannista.

Probabilmente la prossima settimana avrò un bel gommone di 6 metri, spero possa fruttarmi qualche bella cattura.

Dovessimo incontrarci alle tremiti non ti stancare, vienimi a trovare e ti regalerò qualche pesce, :devil::devil:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

A chi ancora ha dubbi sulla diversità di una apnea da un'altra ecco un'utile lettura.

QUI, troverete degli esempi indicativi : http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php...pic=30092&st=30

 

poi iniziate a leggere qui, quando ne avrò voglia e tempo completerò: http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php...topic=30600&hl=

 

Ciao da :jrgian:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Beh, certo mi piacerebbe andare in pensione da queste sciocchezze...

 

La mia speranza siete voi che farete il corso per allenatori, almeno quelli che avranno la passione e la voglia di iniziare questo percorso culturale.

Dovrete imparare nozioni generali e poi avere la capacità di calarle nelle nostre discipline.

 

Qui sopra c'è tanto materiale che mai è stato affrontato e spero che ci siano pescatori che prendano a cuore questa pena.

 

Come potete vedere ogni giorno esiste una enorme domanda e una risposta insoddisfacente e delle volte sbagliata.

Occorre individuare formatori in grado di rimettere in moto la macchina e certo non possono essere gli stessi che l'hanno affossata.

 

Buon lavoro a voi!

 

:bye::D:clover:

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.......almeno nella fase iniziale della singola prestazione il metabolismo energetico che le caratterizza è simile

 

Il problema è tutto quì! magari, studiando e studiando bene, qualcuno riuscirà forse a capirlo.

 

Dopo (la prima fase comune), a livello cerebrale, muscolare, cardiopolmonare si sconvolge l'architettura fisiologica e le due discipline diversificano e MOLTISSIMO: iperincrezione ormonale; adattamenti cardiovascolari e polmonari; inibizioni di sistemi e stimolazione di altri e quadri patologici e clinici.

 

ma già (dimenticavo) non ci sono certezze...OK torno a spalare la cacca..in attesa dei pareri di altri valenti ricercatori (se mai vorranno abbassarsi ad illuminarci).

 

In ogni caso la neurofisiopatologia e lo studio della dinamica del circolo cerebrale potrebbe aprire gli occhi (un fanculizzato che ha fatto l'Anestesista in Neurochirurgia per "qualche tempo").

 

Spalmerd

Modificato da Massimo Malpieri
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Mi chiedo se è così difficile capire che in un minuto, un minuto e trenta secondi di apnea possiamo fare tante cose diverse?

 

Possiamo stare fermi

Possiamo fare pochissimo movimento

Possiamo fare del movimento alternato a delle pause

Possiamo fare della traslocazione in verticale maggiore di quella orizzontale e viceversa

Possiamo fare sforzi con le gambe di intensità blanda

Possiamo fare sforzi con le gambe di forte intensità

Possiamo fare sforsi di fortissima intensità

Possiamo fare sforzi con le braccia di bassa intensità

possiamo fare sforzi con le braccia di forte intensità

Possiamo fare sforzi con le braccia di fortissima intensità

Possiamo fare sforzi con i muscoli del busto di blanda intensità

Possiamo fare sforzi con i muscoli del busto di forte intensità

Possiamo fare sforzi con i muscoli del busto di fortissima intensità

Possiamo fare tutto quanto sopra a profondità diverse e combinato (mi fermo ma potrei continuare, pensate solo al genere di contrazione muscolare es>: isotonica, statica, isometrica ecc ecc anche queste combinate fra loro)

 

Ecco solo una parte di cosa potrebbe essere una pescata in apnea, a tutto quanto sopra dovete aggiungere le variabili ambientali e psicologiche che proprio non mi pare siano poca cosa.

Aggiungete che fra le apnee nella pesca la variabile Recupero la scrive liberamente il pescatore, fra le apnee, fra le serie di apnee e fra le giornate di pesca oltre che fra le tecniche diverse per giornata e per posto .....

 

L'apnea dinamica, il costante , il JB hanno caratteristiche molto diverse e molto più semplici da individuare ed allenare.

Prepararsi seguendo uno di queste discipline vuole dire corticalizzare solo parte di quanto ci occorre e abituarsi a segnali parziali e sbagliati.

Mi pare così banale ....... :frustry::frustry:

 

Ora, dire che tutto ciò è realizzato in apnea mi pare davvero troppo poco.

I metabolismi?

Ma davvero c'è qualche persona che può immaginare che siamo al cospetto di metabolismi uguali?

 

Ma scherziamo? Ma de che? :D

 

Il metabolismo è un fatto dinamico e dipendente dall'attività muscolare che facciamo, dal genere di contrazione che facciamo in combinazione con l'intensità e della durata... e che caspiterina!

 

Uè, questa è la tabellina dell'UNO!

Mi pare che ci sia gente che manco la tabellina dell'uno vuole imparare.

Si, VUOLE, perchè è solo questione di non voler vedere pur di poter continuare ad affermare cose davvero fantasiose. :blink::eek::banging:

 

Credo che con questa avrò raggiunto la centesima volta che scrivo sta roba, speriamo che mi facciate andare in pensione.

 

Ovviamente non mi rivolgo a chi le cose le ha capite da tempo immemorabile e le sa per studi accademici VERI fatti.

 

Saluti da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Dimenticavo...

 

Queste non sono cose che hanno ancora bisogno di ricerche traballanti e fantasiose.

Queste sono CERTEZZE!

Ora continuare a dire il contrario non è sininimo di testardaggine ma solo di cocciutaggine ed ignoranza (nel termine etimiologico delle cose).

Continuare ad affermare cose inverse e distanti serve forse ad altro?

 

Mah!!??

 

Spero che le cose diventino sempre più chiare ai pescatori e di loro che mi occupo e mi preoccupo. Una maggiore cultura, una maggiore diffusione delle conoscenze vi farà prendere minori fregature e non vi farà pagare per oro la :cacca: .

 

Naturalmente esistono persone preparate in tutte le didattiche ma purtroppo sono davvero cosa rara, pezzi unici, sono quasi sempre persone che hanno studiato queste cose FUORI del circuito apneistico - formativo - didattico.

 

Sappiate leggere e sappiate scegliere.

 

Ciao da :jrgian: statev Bbuon guagliò!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Guardate questo filmato

 

Ditemi voi in cosa ci sarebbe paragone all'apnea sportiva.

C'è un cinesiologo? Un insegnante d'Educazione Fisica?

Un preparatore atletico?

Sapreste fare un'analisi del gesto, dei gruppi muscolari coinvolti, della qualità delle contrazioni muscolari e del dispendio energetico del sub oltre che della fatica settoriale fatta da qui?

Giusto per parlare di cose concrete e non affermazioni fantasiose.

 

Ciao da :jrgian:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Volevo invitare i ragazzi a non imitare quanto vedete nel filmato, questo pomeriggio vi farò notare quanti errori e a che pericolo si è esposto l'amico del filmato, gli è andata bene ma non tanto perchè ha preso la cernia...

 

Riguardate il filmato, guardate lui e non la cernia è un compendio di cosa NON si deve fare, ecco questo filmato lo userei in un corso per pescatori utile ad indicare come non comportarsi se non si vuole andare incontro ad incidente.

Noi non sappiamo con quanto margine abbia lavorato questo sub ma le immagini sembrano indicare un sub a riserva negli ultimi metri, vediamo se avete intuito il perchè, I perchè.

 

Studiare per imparare per non sbagliare, credo che farlo con un esempio pratico visibile da tutti vi possa aiutare ancora di più.

Ciao da :jrgian:

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Ospite mistral

la prima cosa che mi viene da notare ad una prima visione, oltre agli sforzi bestiali sul fondo, e che il "subbaccuo" probabilmente arriva su praticamente a polmoni vuoti, avendo espirato in risalita nella fase finale; il che non è una pratica che mi entusiasma affatto, però non noto segni di scoordinamento muscolare negli ultimi metri di risalita, tali da pensare ad una samba in arrivo rapido sul binario uno :blink:

Si nota una azione faticosissima di gambe in salita per riportare su il pesce, che peraltro sembra morto, non valeva forse un altro tuffo dopo un bel recupero?

cos'altro mi son perso???

cavolo, mi sento Biscardi a fare il moviolone del pescasubbo :D:D:D

:P

 

ciao

Mistral

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