Dopo La Piscina...

[Paolo Bagliero]

Ciao amici, vi racconto quanto segue nella speranza di trovare un rimedio magari grazie alla vostre esperienze e ... alla vostra pazienza di leggermi.

 

Ultimamente faccio un po' di allenamento in piscina in tarda serata. Apnea statica e dinamica, in tutto circa un'oretta.

 

In particolare questo:

 

- statica: 1 minuto, 2 minuti, 3 minuti, 4 e oltre (dove arrivo, insomma...)

con recuperi di 3 min. tra una e l'altra.

 

- dinamica: 3 o 4 volte 50 mt. con recuperi di 1:30 min.

 

Arrivo a stomaco vuoto, a parte uno spuntino leggerissimo 3 ore prima con the e biscotti s/burro. Quando rientro a casa mangio un panino leggero o altro.

 

Il problema arriva durante la notte, accuso disturbi al sonno come se fossi iperteso, risvegli e sonno piuttosto agitato. In pratica mi riposo pochissimo.

 

Notare che il periodo non presenta particolari fattori esterni che possono cusare stress, quando non mi alleno dormo 7/8 ore ininterrottte o quasi, senza problemi.

 

Ho pensato che potrebbe essere un problema di alimentazione, pasto troppo leggero prima di addormentarmi, ma dopo la piscina come anche dopo una battuta di pesca non ho mai fame, ho provato a variare e aumentare la quantità di cibo ma non cambia nulla.

 

Non so cosa pensare, dipende dalle mie abitudini, sbaglio qualcosa?

 

Vi è mai capitato qualcosa di simile?

 

Ciao amici!

[Barbara Pignataro]

Ho lo stesso tuo problema, fatico ad addormentarmi dopo l'allenamento, non tutte le volte ma abbastanza spesso. La causa secondo me è nel mio rientro a casa troppo tardi 1 e 30. Ad esempio ieri sera non ho avuto difficoltà ad addormentarmi il rientro a casa è avvenuto intorno alla mezzanotte.

 

Non so se puo' influire il cibo, ma io mangio prima dell'allenamento.

 

 

Barbara

Modificato Maggio 12, 2006 da Barbara Pignataro

[Angelo Cardella]

Anche a me e' capitato qualcosa di simile in passato, quando facevo molto sport.

Pero' mi succedeva solo quando mi allenavo tardi spostando in avanti tutto il rituale di fine giornata: doccia, pasto e sonno.

Sentivo chiaramente ancora il corpo teso e non rilassato, quasi come se l'adrenalina fosse ancora in circolo...

 

Ciao.

[catisa]

Il problema arriva durante la notte, accuso disturbi al sonno come se fossi iperteso, risvegli e sonno piuttosto agitato.  In pratica mi riposo pochissimo.

Idem, però non tutte le volte mi capita. (Ieri si ).

Ho trovato una pezza, anche in periodi di stress ed altro, prendendo la melatonina.

L'ho consigliata anche a colleghi di lavoro che lamentavano insonnia e dopo i primi giorni mi hanno confessato un miglioramento sensibile.

Cioè mi dicevano che si svegliavano lo stesso, ma senza quell'ansia e quell'agitazione, quindi riprendevano il sonno fino al prossimo campanello.

Farò più attenzione in futuro, ma quando rientro e la mia dolce metà mi fa trovare qualcosina da mettere sotto i denti, ho notato una certa sensibilità al distrurbo.

Ciao. Tiz.

 

p.s.: per la melatonina troverai tutto su internet.

Modificato Maggio 12, 2006 da catisa

[Paolo Bagliero]

Bè, il non essere solo mi consola...!

 

Altra osservazione:

 

nel mio caso non credo dipenda dall'orario di inizio del sonno spostato in avanti, anche se realmente c'è questo slittamento di un paio d'ore.

 

Lo affermo perchè una cosa simile mi accade anche quando pesco. Alzandomi all'alba per una breve battuta di pesca mi capita a volte di rientrare e ributtarmi a letto per un paio d'ore. Ecco, in questa situazione ricompaiono gli stessi problemi. Però ho sempre trascurato il problema in questo caso perchè non si tratta di una intera notte. Di fatto però c'è!

 

Volendo sdrammatizzare posso pensare che tutto dipenda dal neurone adibito alle funzioni della cattura, che protesta per un cappotto in mare e, ovvio, per uno in piscina...! Lo so, è pura fantasia... però mi è venuto da pensare anche a questo!

[Paolo Bagliero]

Altra faccenda, più inquietante, potrebbe essere come sostiene il Prof. Malpieri a proposito degli effetti devastanti dell'apnea statica sul sistema cardiocircolatorio quando si prortrae oltre una contrazione? (citazione sulla firma di G.Volpe)

Modificato Maggio 12, 2006 da Paolo Bagliero

[Ospite Nicola Brischigiaro]

Ciao a tutti,

 

state sereni! E' solo l'ora tarda che non Vi permette di dormire in modo adeguato. Capisco che con le piscine..."o questa minestra o salti dalla finestra" però allenarsi alle 22.00 o alle 23.00 (ma anche alle 21.30 o le 20.30) non è affatto una gran bella cosa per l'organismo e per i Vs. bioritmi. Magari col tempo ci farete l'abitudine, però Vi consiglio, se possibile, di allenarVi in altri orari più umani e da sportivi.

 

Buon sonno!

 

Nicola

[Paolo Bagliero]

Grazie 1000 Nicola!

[Barbara Pignataro]

Ciao a tutti,

 

state sereni! E' solo l'ora tarda che non Vi permette di dormire in modo adeguato. Capisco che con le piscine..."o questa minestra o salti dalla finestra" però allenarsi alle 22.00 o alle 23.00 (ma anche alle 21.30 o le 20.30) non è affatto una gran bella cosa per l'organismo e per i Vs. bioritmi. Magari col tempo ci farete l'abitudine, però Vi consiglio, se possibile, di allenarVi in altri orari più umani e da sportivi.

 

Buon sonno!

 

Nicola

 

Se poi come me ti alzi alle 6.30 per andare al lavoro il giorno dopo ....... comunque altri orari sono impossibili, iniziando alle 21.30 mi permette di stare un pochino con le bambine spedirle a dormire e andare ad allenami, parola grossa, due volte alla settimana a Varedo.

 

Totale si rinuncia a qualche ora di sonno

 

 

Barbara

Modificato Maggio 13, 2006 da Barbara Pignataro

[Gianpa]

L'attività sportiva serale, causa un'eccitazione superiore a quella del caffè.

E' normale che abbiate problemi a prendere sonno.

Lo stesso succederebbe con partite di calcetto o palestra.

Qualcuno con l'andar del tempo stabilizza i ritmi e supera il problema, ma, per molti resta.

Dovreste allenarvi il pomeriggio, fare una cena normale e dopo qualche ora andare a dormire.

Ciao Gianpa

[Massimo Malpieri]

ho letto quanto postato sino ad ora e, mi dispiace dirlo, non sono d'accordo con nessuna delle risposte date.

I motivi del disturbo sono da riportare alle modificazioni metaboliche che conseguono all'apnea, con una parziale sofferenza ipossica che perdura diverse ore così come perdurano diverse ore gli stimoli biochimici di diverse sostanze prodotte durante l'attività muscolare in ambiente anaerobico, primo fra tutti l'acido lattico, accumulato a livello muscolare, che viene liberato molto lentamente dopo diverso tempo dalla fine delle immersioni.

ovviamente la pratica dell'apnea (allenamento o gara) in orari non in "accordo" con i ritmi biologici dell'organismo (ritmi circadiani) potenzia ed amplifica gli effetti di quanto sopra riportato: ed ecco allora una evidente alterazione dello stato sonno-veglia, modificazione di alcune importanti funzioni metaboliche notturne (sistema surrene-cortisolo) e così via.

Quale può essere la soluzione? magari allenarsi soltanto nei giorni in cui non si lavora ed in orari più consoni ai nostri titmi biologici; preferibile un allenamento a settimana ben finalizzato e metabolicamente innocuo piuttosto che 3 sfacchinate notturne con tutte le conseguenze che ne derivano.

[Paolo Bagliero]

ho letto quanto postato sino ad ora e, mi dispiace dirlo, non sono d'accordo con nessuna delle risposte date.

I motivi del disturbo sono da riportare alle modificazioni metaboliche che conseguono all'apnea, con una parziale sofferenza ipossica che perdura diverse ore così come perdurano diverse ore gli stimoli biochimici di diverse sostanze prodotte durante l'attività muscolare in ambiente anaerobico, primo fra tutti l'acido lattico, accumulato a livello muscolare,  che viene liberato molto lentamente dopo diverso tempo dalla fine delle immersioni.

ovviamente la pratica dell'apnea (allenamento o gara) in orari non in "accordo" con i ritmi biologici dell'organismo (ritmi circadiani) potenzia ed amplifica gli effetti di quanto sopra riportato: ed ecco allora una evidente alterazione dello stato sonno-veglia, modificazione di alcune importanti funzioni metaboliche notturne (sistema surrene-cortisolo) e così via.

Quale può essere la soluzione? magari allenarsi soltanto nei giorni in cui non si lavora ed in orari più consoni ai nostri titmi biologici; preferibile un allenamento a settimana ben finalizzato e metabolicamente innocuo piuttosto che 3 sfacchinate notturne con tutte le conseguenze che ne derivano.

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Grazie Prof. del prezioso contributo. In effetti il timore che ci fosse qualche problemino non era infondato, confermato anche dal controllo della pressione arteriosa che ho fatto la mattina dopo l'allenamento. I valori che ho registrato erano 90-95/140 circa, contro i soliti 80/120 circa. Valori così alti li raggiungo solo durante periodi di lavoro intenso protratto per diverse settimane. Ora invece sono in una fase piuttosto tranquilla e senza stress. Tuttavia la soluzione non è a portata di mano in quanto il tempo libero a disposizione è sempre poco, vorrà dire che proverò ugualmente con gli stessi orari ma con esercizi meno impegnativi. Rinunciare del tutto mi spiacerebbe.

 

Grazie ancora.

[Carlito Brigante]

Ciao a tutti,

confermo che anche io, quando faccio sport la sera, faccio fatica ad addormentarmi.

Ho ovviato con alcuni semplici espedienti: faccio un pasto completo a pranzo (primo, secondo, contorno e frutta), poi merenda a base di dolci alle 17 più una barretta energetica intorno alle 19.

Dopo la piscina, un frutto e dopo circa mezz'ora mi addormento facendo training autogeno.

Carlo