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Perchè Alcuni Fucili Tirano Basso/alto ???? ( Ii )


Ospite affertus

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Dimenticavo...

Nei tiri di precisione si usano armi dal calibro piccolo che consentono di essere controllate...

Non vedrete mai sparare bene con una 45 MAGNUM!

Non vi pare?

Continuo a leggervi mi basta per saper cosa devo fare per evitare di copiarvi....

Ciao

 

ps: x Martino82

addormentati?

Magari!

Credo invece che perderò il sonno per almeno un mese.... :laughing::laughing::laughing::oops::fish:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite affertus
Dimenticavo...

Nei tiri di precisione si usano armi dal calibro piccolo che consentono di essere controllate...

Non vedrete mai sparare bene con una 45 MAGNUM!

Non vi pare?

Continuo a leggervi mi basta per saper cosa devo fare per evitare di copiarvi....

Ciao

 

Apprezzo la prima parte del messaggio poichè a contenuto tecnico, farei volentieri a meno della seconda.

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Ospite affertus
il pescatore, il fattore umano.

Effetrus ti faccio una domanda: ma non è che è il tuo di fucile ad avere la tendenza a sparare basso??

Te lo chiedo perchè hai aperto un'altro post pur avendo elencato tanti dei possibili fattori ed io francamente non ne vedo altri.

Quale altro motivo potrebbe esserci?

Non me ne viene in mente nessun altro a parte quelli da te descritti e quelli citati da altri. Ma mi pare che tu li abbia riassunti tutti.

Bho?

 

Ho aperto un altro post, così come suggeritomi da Stefano Bertini , perchè il precedente era diventato troppo dispersivo.

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Bhe! Ragazzi siamo ancora qui!

 

Giuste le considerazioni di Affertus sulla precisione dei fucili...

Nel Tiro Tecnico di Precisione dove il fucile è assolutamente senza limiti costruttivi o quasi, si studiano tutti i parametri che creano imprecisione...e sono tanti. Altro che arma semplice!

Ve ne dico uno che nessuno ha menzionato: l'effetto paracadute delle ogive che imboccolano le gomme, sono da considerare come una variabile impazzita.

La rosa dei tiri si apre in modo assolutamente casuale.

Per rispondere a Stefano...

Altri parametri a caso (ho poco tempo): il movimento delle gomme durante la contrazione, sempre il mov. delle gom. nel rilascio dell'asta, il correntino in acqua(c'è anche in piscina), lo schiacciamento del grilletto (anche ad arma bloccata), il diverso inserimento dell'asta nel meccanismo di sgancio, il posizionamento dell'archetto nella tacca dell'asta (anche nel caso del dynema, che crea lunghezze differenti delle gomme con trazioni differenti), la temperatura, la flessibilità del fusto in relazione alla densità dell'acqua che è diversa sia in base alla salinità che alle diverse temperature, il numero dei tiri (dopo un 15ina le gomme si "stancano" mentre sono più reattive nei primi 3-4), i movimenti casuali della sagola di ritenzione dell'asta, il diametro e la massa dell'asta, ecc...

 

Dopo questa elencazione dove "volutamente" ho allontanato Gianfranco dal Tiro e dal 3D e probabilmente molti di Voi, attendo i vostri commenti.

 

Dimenticavo di dire che queste variabili a 4m di distanza dalla punta dell'asta concorrono a creare un'imprecisione di rosa di circa 15cm di diametro.

 

Preciso che quando vado a pescare non penso ASSOLUTAMENTE a queste cose ma ho fucili che ne tengono conto...forse si spiegano certi tiri che faccio!

 

Oreste

Modificato da orvac
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E da un po’ che si parla di tiro, traiettorie, precisione e mira; non è che posso stare zitto ancora per molto.

Dovendo fare prima la premessa, che se riuscissi avere la precisione che ho con le mie due “Berte” o con le Berta o Gisella che si voglia degli altri; anche con i fucili subacquei, allora non ci sarebbe più trippa per i gatti. Nel senso che una pistola o arma da fuco che volete, risponde a dei requisiti di precisione intrinseci che non ho saputo o potuto riscontrare sui fucili da pesca. Con questo voglio dire che sono molto preciso con le pistole, ma molto meno preciso con il fucile sub. Personalmente penso che la prima causa di questo mio deficit sia dovuta al fatto che sui secondi manchi un congegno di puntamento ben registrato a cui purtroppo sono tecnicamente abituato dagli anni di impiego di armi da fuoco di vario genere. Pertanto anche quando adopero un fucile sub ho l’abitudine di cercare un ipotetico sistema di mira, che in realtà non è, e che mi porta a sbagliare molti tiri mirati. Infatti ho piazzato molti bei tiri istintivi (in gergo si dice dal fianco) dove l’allineamento di mira non esiste. Con le armi da fuoco si usa alle brevi/brevissime distanze per colmare gap di tempo brevissimi che non consentono il puntamento, la tecnica consiste nella ripetizione del gesto nell’assumere la giusta posizione, con le armi lunghe viene fatta utilizzare anche agli operatori Polizia di ordinaria preparazione, mentre con le pistole è riservata ai tiratori più esperti. Addestramento a parte, utilizzo un’arma senza allineare la mira, solo se non ne ho la possibilità, per fattori di tempo o di posizione (vedi particolari tiri in tana).

Fatta questa lunga premessa passiamo al problema posto dalla domanda

Perché i fucili lunghi tendono a sparare basso?

Basso rispetto a cosa? Abbiamo detto che non esiste un congegno di puntamento o almeno uno validamente registrato e testato.

Quindi dobbiamo chiederci perché i fucili lunghi tendono a colpire in punti più bassi rispetto a quello che ci aspettiamo, sulla base della nostra esperienza o osservazione, a confronto del risultato ottenuto con fucili analoghi ma di dimensioni più contenute.

In parole povere perché verso la fine corsa del mio Demka in carbonio da 75 colpisco in un punto (che mi pare molto preciso) mentre con il mio Demka in carbonio da 110 verso la rispettiva fine corsa ho l’impressione di colpire circa 5 cm più basso?

Secondo me la causa principale è l’attrazione di gravità terrestre che per forza di cose agisce in maggiore misura su un’asta lunga 150 cm fatta correre per oltre 4 m che su un’asta da 115 cm fatta correre per meno di 3 m. Se poi ci aggiungiamo che all’sta lunga per assicurare una maggiore rigidità viene dato un diametro maggiore, mentre quella del 75 già da 6 mm appare molto più rigida, sono due fattori che vanno ad incidere sulla traiettoria.

Si può ipotizzare che ogni piccolo dettaglio che entra in gioco durante la spinta e la gittata possa influenzare la traiettoria. Parlando dei fucili subacquei anche il rinculo (mentre sulle armi da fuoco non influenza il proietto partito, per via della sua velocità)

Il braccio teso contrappone una maggiore resistenza al movimento retrogrado del fucile che potrebbe determinare un maggiore impennaggio (che si chiama rilevamento) tale da influenzare le traiettoria in uscita dell’asta che risulterà alta, se la testa sospinge l’asta già nel primo tratto della sua corsa di lancio; o bassa, se la testa spingerà l’asta intercettandola verso la coda (o che tale azione sia marcatamente maggiore in tale fase).

E’ pure vero che meno teso è il braccio, o meglio meno contratto; è maggiore sarà l’azione retrograda che il fucile riuscirà a compiere. Fatto che determina un maggiore dissipamento della forza destinata a lanciare l’asta proprio in un momento molto importante della sua fase, cioè l’accelerazione iniziale, quando gli elastici forniscono il meglio della loro spinta, soprattutto i più veloci.

Qui si può aprire una parentesi sulle teorie, forse gli elastici più nervosi rendono meglio a braccio teso perché esplosivi nella prima fase imprimono gran parte della spinta prima di determinare un eccessivo impennamento del fucile, per poi rincorrere senza generare grandi impressioni un dardo ormai già lanciato velocemente verso le testa; mentre elastici progressivi partono più lenti determinano meno azione retrograda ad un polso/raggio meno rigido nella prima fase generando maggiore spinta via, via quando il braccio e già in grado di controllare la reazione del fucile meno spiccata che con gli elastici nervosi. Ricordiamo infatti che in acqua i movimenti non sono immediati come in aria. Certo questa mia affermazione non è supportata da nessuna presunzione scientifica è pura speculazione, per cui potrebbe essere anche nettamente fuori dalle grazie di Dio. Quindi non scannatemi e non accediamo polemiche sul pelo.

Ho avuto modo di notare il tipo di l’archetto può influenzare la traiettoria quello che spinge con meno influenza è in assoluto il monofilo di acciaio armonico da 2 mm., dura poco però a livello balistico è il migliore.

Per le impiombature non ho particolari convinzioni balistiche, chiaro è che se ci troviamo di fronte a grossolani errori o interferenze come quelle ipotizzate da fabio b, no è un’inezia uno slives inadatto non lascia solo una usura nel tempo, ma già dal primo tiro lascia un vistoso segno di interferenza sulla testata è chiaro che si ripercuote sulla traiettoria, ma qui stiamo facendo salve tale ipotesi., come è chiaro che un guida asta piccolo a metà fucile ha buone probabilità di interferire negativamente con la corsa di lancio. L’asta a mio parere deve essere sorretta soprattutto nella primissima parte della sua corsa. Cioè la guida deve essere presente soprattutto nel tratto sotto le tacche dove serve a mantenerle dritta sotto l’azione dell’archetto agganciato e in fase di partenza, quando abbandona la scatola di scatto.

Poi ben vengano tutte le teorie sulla portanza dell’aletta inferiore ecc. ecc. ma se notiamo che l’asta già dai primi centimetri di corsa scoda, lo slives strappa i tocchi alla testata o il groppo non ci passa dal buco, allora è inutile parlare di guide, scatti e momenti… vari. Stiamo parlando di fucili che funzionano mediamente bene.

 

Per Stefano (con cui concordo): se la rosata è stretta si dice che l’arma è precisa!

Ma per rispondere meglio anche ad Affertus. Prima di diventare istruttore di tiro me la cavicchiavo decentemente con la Beretta PM12 – S, e l’ultima volta che andai in poligono prima di partire per il corso da Istruttore cannai l’intera sequenza a colpo singolo con detta arma procurando un’unica rosata concentrata in un unico e vistoso buco spostato circa 10 cm dal fianco dell’ometto di carta. A tale figura di merda potetti rimediare solo insistendo che l’arma fosse verificata da un tiratore di indubbie qualità effettivamente avevo trovato la rara arma vistosamente starata!

Per dire che un arma è starata bisogna che commetta lo stesso errore con due manici diversi che compiano lo stesso allineamento, non può essere buona in mano a me è cattiva in mano a te, a meno che io non la si conosca così bene da compensare alla perfezione l’errore sistematico.

Quando la rosata è concentrata si dice che è precisa ma non giusta!

 

Per Martino: L’asta più pesante non risulterà più veloce! Magari copre più strada perché ha maggiore abbrivo, ma non sarà mai più veloce almeno in uscita.

Le piccole variazioni nell’impugnare un’arma sono un errore! Non esisto vari modi giusti di impugnare un’arma… Ne esiste uno solo giusto!

 

Per Ciavarella: effettivamente la sua è una grande verità. I fucili subacquei non sono paragonabili alle armi da fuoco portatili… altrimenti sarei the best e non sbaglierei un colpo.

Poi però ha detto anche una grande cazzata. Portami la .44 Magnum o la .45 HP o ACP che tu voglia ti faccio vedere se sparano bene o male.

Anzi i tiratori da tiro dinamico preferiscono le cal .45 alle 9x21 (quest’ultime più piccole) perché più lente e meno nervose consentono il fattore Major con maggiore celerità di tiro. Mentre per i veri tiri di precisione si usano (quelli con i fucili a grandi distanze anche 200 o 300 m) calibri piccoli come diametro ma grandi per carica di lancio e velocità di uscita. Però la balistica da fuoco, abbiamo detto che, non è relazionabile a quella marina.

Quelle a cui ti riferisci tu come armi di precisione. Sono le pistole cal .22 LR o .32 ce si usano nel tiro al bersaglio, nelle specialità del lento mirato o celere (una sorta di mirato a tempo) oppure con le carabine, al benc rest, a 50 m, in cal .22 LR. Ma ogni specialità a la sua palla.

 

In fine per Saragotto: sai troppe cose, ma continui ad essere pericolosamente curioso

Modificato da Leonardo
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Infatti una cosa è il calibro 45 ed altra roba è una 22, tu me lo insegni.

Non mi dirai che è più facile la prima della seconda?

 

Naturalmente dico cazzate nel tiro, non a caso di tiro non ci capisco una sega, l'ho detto e lo confermo, nessun margine all'offesa quindi!

Resta il fatto che io pratico la pesca e bado ai risultati.

Nella pesca i risultati che contano sono i pesci che si portano a casa.

Il resto so stronzate e cazzate, le vostre questa volta!

Ciao Leonardo da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite affertus
Infatti una cosa è il calibro 45 ed altra roba è una 22, tu me lo insegni.

Non mi dirai che è più facile la prima della seconda?

 

Naturalmente dico cazzate nel tiro, non a caso di tiro non ci capisco una sega, l'ho detto e lo confermo, nessun margine all'offesa quindi!

Resta il fatto che io pratico la pesca e bado ai risultati.

Nella pesca i risultati che contano sono i pesci che si portano a casa.

Il resto so stronzate e cazzate, le vostre questa volta!

Ciao Leonardo da :jrgian:

 

Gianfranco, scusami se te lo dico:

se hai opinioni tecniche e ti va di condividerle fallo pure: sei il benvenuto.

Altre tipologie di opinioni, ti prego di tenerle per te: a me come agli altri non penso interessi alcunchè, in questo contesto, dei tuoi pesci e di ciò che ritieni stronzate o cazzate.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Affertus se mi si tira in ballo rispondo!

Leonardo: "Per Ciavarella: effettivamente la sua è una grande verità. I fucili subacquei non sono paragonabili alle armi da fuoco portatili… altrimenti sarei the best e non sbaglierei un colpo.

Poi però ha detto anche una grande cazzata."

 

Non sarai certi tu a farmi desistere.

CHIARO?

Se Leonardo usa un modo di scrivere gli rispondo come merita e che sia un carabiniere non può fregarmene di meno.

CHIARO?

Ora scrivete tutte le cose tecniche che volete e le cazzate che vi pare torno ad occuparmi di pesca.

Saluti!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Dimenticavo...

Nei tiri di precisione si usano armi dal calibro piccolo che consentono di essere controllate...

Non vedrete mai sparare bene con una 45 MAGNUM!

Non vi pare?

 

Sbaglio ho sono parole tue!

Gianfrà c'hai ragione sulla pesca, ma sul tiro (quello vero) penso che due parole le posso spendere e l'italiano che hai scritto non lascia dubbi ad interpretazioni.

Personalmente nell'effettuare un tiro preciso ad una determinata distanza non provo sostanziale differenza nell'utilizzare una Colt Governament 991 col .45 ACP o una beretta mod 76 in cal .22 LR. Perchè con entranbe applico la stessa tecnica. Vogliamo dire che sono nate per usi specifi diversi. Si lo possiamo dire.

E possiamo dire che normalmente i calibri piccoli sono di facile impiego da parte dei neofiti, perchè subiscono meno l'aggressione da parte dell'arma è riescono a gestirla meglio.

Ma tutte le pistole sparano più che bene... Benissimo!

Però i poligoni sono pieni di gente che vende svende la celeberrima Beretta 98 FS Cal 9x21, perchè conviti che non è precisa. Poi restano male quando vedono uscire dalla galleria una delle nostre sagome.

Per il tiro di precisione per eccellenza (cioè carabine con bersagli ad oltre 100 m) si usano calibri piccoli di nome ma che non lo sono affatto per via della grande potenza che sviluppano. Ma questo non è il luogo per parlare di balistica di armi da fuoco che nulla c'entra con l'argomento.

Una volta tanto che ti metto in scacco, restaci! :king: Tanto non ti ho dato torto sulla pesca sei sempre un grande e non vedo l'ora di venire da te a prendere un pò di lezioni di Pesca con la P maiuscola. Poi se la sera finiamo mbriachi sotto al tavolo non te la prendere con me

 

P.S. NON SONO UN CARABINIERE! e se mi sono espresso come ho fatto solo perchè penso che c'è una certa confidenza tra noi.

Modificato da Leonardo
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Mi sono limitato sempre a leggere questa divertentissima discussione, volevo solo dire che avete tutti le vostre ragioni,ma la cosa certa è che se volete sapere come tirano i vostri fucili l'unica cosa è provarli in piscina su un bersaglio,vedrete che poi di pesci ne prendete di piu',ve lo garantisco :eek::bye::bye:

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