Simone Belloni Pasquinelli Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 SAPEVATE CHE??? Ludovico Mareshttp://apnea.modronebo.net/apnea/mares.gif Ah, è Ludovico? Credevo fossi te dopo la lotta col tonno!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ggp Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 X PAOLO BAGLIERO nessuna confusione LE PINNE CONCORD PORTAVANO DA SEMPRE LA FIRMA DEL CAMPIONE SCARPATI, NEL 1981 VENNE PRESENTATA L'EVOLUZIONE ALLE STESSE. Quelle lunghe che nomini erano in gomma, nel 1981 in tecnopolimero. I miei riferimenti del 1981 sono quelli dove Massimo Scarpati firmò la linea completa, prima di allora altri articoli, come le pinne portavano ugualmente la sua firma. http://apnea.modronebo.net/apnea/Supersten.JPG ECCO QUA RITRATTO IL MITICO SUPERSTEN 1981 DELLA LINEA FIRMATA DA MASSIMO SCARPATI ben visibile il mitico mulinello MARO' ancora oggi apprezzatissimo, nella foto si vede anche uno dei primi T20 della Omer firmato Valerio Grassi. Il T20 fin dai suoi albori si piazzò comelo sten tra le armi più amate di sempre e tutt'oggi rivisitato e prodotto. Il T20 di oggi lo uso sempre come allora, è il fucile che preferisco. Mariano Satta Sbaglio o vedo un mulinello Marò "Toschizzato"? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
eruam Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 ciaoooo mariààààààà ebbè oggi avete pescato???????????? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 Sbaglio o vedo un mulinello Marò "Toschizzato"? X GGP DA SEMPRE IL MULINELLO MARO' SI PREFERI' MONTARLO ORIZZONTALMENTE, come Antonio Toschi TUTTI I POSSESSORI. Applicarlo come sopra era semplicissimo, vi era chi lo fissava con le fascette e chi con delle passate di nastro isolante. In quegli anni era di moda montarlo anche lateralmente sul serbatoio e si faceva sopratutto sulle misure più lunghe. Io stesso come tutti preferii montarlo come la foto sopra. Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 ciaoooo mariààààààà ebbè oggi avete pescato???????????? X ERUAM Con Franco abbiamo deciso di fare un W.E. di riposo, l'ultima volta che siamo andati in acqua Franco si è fatto male ad una costola e ha necessità di uno stop forzato. Ho preferito anch'io fermarmi per sistemare il gommone lo sposto completamente come darsena. Stiamo pianificando delle future pescate nelle secche più fonde ed entrambi i gommoni devono essere ok. non dimenticate che: LE NUOVE GRANDI EMOZIONI BISOGNA ANCHE CERCARSELE Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite 82cubalibre Inviato Gennaio 24, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 24, 2004 Stiamo pianificando delle future pescate nelle secche più fonde ed entrambi i gommoni devono essere ok. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
levante Inviato Gennaio 25, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 25, 2004 a proposito di foto d'epoca, questa mi rappresenta, diversi anni fà! http://apnea.modronebo.net/apnea/Pescasub%20epoca_tmp_WEB.jpg[/img] a quei tempi si consigliava una maglietta di lana sotto la muta(figurati). era una thecnisub con cappuccio scorporato e cerniera sul davanti.mi ricordo la prima uscita invernale in adriatico e senza guanti. dopo forse dieci minuti ero già sulla barchetta che si vede nella foto, avevo acceso il 4 cavalli e già messo le mani sotto il getto di acqua calda del fuoribordo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 RACCONTO """Decido di puntare la più sicura e mentre sto per premere il grilletto vedo con la coda dell’occhio dal mio lato sinistro un’enorme orata sfilarmi di fianco e portarsi verso le altre...""" http://www.apneamagazine.net/foto/oratona_mariano1.jpg Dopo diversi giorni di pesca in bassofondo a causa dell'otite ho deciso con moglie e figli di staccare la spina per una settimana.....ferie da tutto e da tutti. Una settimana lontano dal mare ha permesso all'orecchio di guarire completamente. Finita la cura e finita la vacanza ho deciso di immergermi. Sono solito non avventurarmi a pescate faticose, ma con calma e serenità mi preparo per gradi per riandare a pescare in profondità. Stamani dopo avere risposto a numerose Mail di amici del forum ho deciso di andare a visitare il pianoro delle orate verso l'ora più congeniale....le ore del sole allo zenit. Senza alcuna fretta ho chiuso il P.C. in tarda mattinata, due morsi ad una pasta , bevuto un cappuccino e via verso il luogo di pesca. Una decina di minuti ed ero prontissimo ad indossare la muta. Una volta in acqua ho fatto il solito tragitto, ma questa volta contro corrente. Le ultime grosse orate erano nei pressi del pianoro in acqua bassa sui quattro metri, una profondità ideale per saggiare l'assetto e le prime azioni dinamiche da caccia. Malgrado peregrinassi con un buon ritmo in azioni dinamiche sul fondo di pesci neanche l’ombra, un deserto assoluto. Tantissime altre volte è capitata uguale situazione ma con l’esperienza acquisita la sorpresa della grossa preda può avvenire in un attimo. Raggiunto il pianoro mi sono messo ad ispezionare il fondo in continue planate a mezz’acqua. I movimenti scelti per non produrre vibrazioni nell’acqua libera li ho ripetuti fino alla noia durante i duri allenamenti invernali in piscina utilizzando la monopinna. Malgrado le affezionatissime pinne corte in carbonio il movimento dolce fatto con le sole caviglie permette un avanzamento dolce e sinuoso, direi anche elegante. Una volta raggiunta la quota che io chiamo “d’ispezione” assumo una posizione orizzontale e grazie al movimento rubato alla monopinna avanzo in lunghissime azioni dinamiche, il movimento dolce permette un notevole risparmio di fiato a beneficio di una piacevole e divertente azione . Malgrado non ci fosse pesce la concentrazione non è mai mancata. Dopo diversi anni di errori e di distrazioni riesco a stare mentalmente sempre pronto a cogliere l’attimo. Con consapevolezza e dopo infinite ore dedicate all’avvistamento e alla cattura dei grossi esemplari di Orata la miglior azione e strategia deve essere quella di far filare il tempo in completo piacere e rilassatezza. Ogni ispezione la preparo minuziosamente cercando di essere ripetitivo sempre negli stessi gesti e curare l’anomala pinneggiata a forza di caviglie. Finalmente verso la terza ora ho intravisto molto in lontananza delle grandi specchiate, per un attimo ho pensato fossero delle grosse Salpe radenti al fondo ma con decisione e convinzione preparo il tuffo. La ottima visibilità in quel punto mi ha portato alla solita planata in acqua libera a mezz’acqua. Tenendo lo sguardo nella direzione delle specchiate ho preparato il tuffo esattamente come ho provato mille volte in piscina simulando la tecnica. L’aria è entrata nei polmoni come se fosse una boccata di aria fresca, i soliti quattro fiati fatti di sola diaframmatica per riempire il serbatoio quasi totalmente con l’ultimo fiato coinvolgendo anche il torace. Mi soffermo un attimo sulla respirazione per indicare ai lettori che non serve assolutamente riempire totalmente e forzatamente i polmoni di aria ma riempirli quasi del tutto direi per un 60/70 %. Infatti mi sono accorto che le azioni dinamiche nel bassofondo sono più agevoli e durature con questa percentuale d’aria piuttosto che il riempimento totale. Preso l’ultimo fiato giù in dinamica a mezz’acqua sui un fondale di sette metri . Con movimenti dolci e scrutando il fondo molto davanti a me ho cercato di individuare le specchiate ma dopo una quindicina di metri in avanti niente. Sul fondo ho notato delle pietre e delle posidonie proprio in direzione delle specchiate, ho puntato verso il fondo per svolgere un’agguato. Arrivato alle posidonie ho bloccato il movimento delle pinne ed ho assunto la posizione da Me preferita, avanzare strusciando con l’ausilio della sola mano sinistra. Il 110 Alluminum grazie alla sua maneggevolezza l’ho tenuto raccolto vicino al busto, pronto ad un’eventuale imbracciata. Purtroppo niente, pesci e specchiate inesistenti. Senza produrre nessuno stacco dal fondo ed avanzando verso l’alto mi sono riportato in superficie per riprendere fiato. Mentre risalivo e quasi raggiunta la superficie con enorme sorpresa ho visto le specchiate. Erano quattro , cinque pesci grossi, sicuramente le Orate. Arrivato in superficie un fiato e nuovamente giù diritto sul fondo per un nuovo agguato. Immediatamente il bordo delle posidonie ha favorito l’azione. Con calma e decisione avanzo in avanti. Un piccolo sperone di roccia mi nascondeva la visuale dei pesci, ma ero sicuro che li avrei portati a tiro immediatamente. Arrivato allo sperone ho deciso di tenere l’Alluminum radente al corpo, non sapevo in che punto avrei visto i pesci e l’imbracciata risultava la miglior cosa per tentare lo sparo. Quasi immobile mi sono affacciato dal piccolo sperone. Cinque orate erano li davanti alla maschera, tutti pesci da almeno tre chili. Una in particolare stava davanti al mio viso intenta a mangiare. Impossibile muovere un solo dito per non rischiare di vederle filare via. Sarebbe bastato un cortissimo arbalete per catturarne una. Con massima freddezza ho mantenuto la posizione aspettando che si allontanassero dal mio viso. La paura maggiore era quella di produrre un minimo rumore o che scappasse la solita antipatica bollicina dalla maschera. Consapevole che le orate quando mangiano non stanno mai ferme ho desistito da tentare nessunissima carta. Malgrado un solo fiato sento di disporre di una buona apnea Le orate si sono allontanate di almeno un metro e mezzo e con movimenti quasi inesistenti sono riuscito ad allungare il fucile e posizionarlo verso di loro. Ne punto una, la prima contrazione diaframmatica arriva forte, ma conoscendomi sò di avere ancora aria nel mio serbatoio prima che arrivino le altre contrazioni che mi avrebbero fatto desistere. Tento per un attimo la coppiola, ma nessuna delle orate và a coprire l’altra. Decido di puntare la più sicura e mentre sto per premere il grilletto vedo con la coda dell’occhio dal mio lato sinistro un’enorme orata sfilarmi di fianco e portarsi verso le altre, le sovrasta per un attimo e si porta verso il basso rispettosa loro offrendomi l’intero fianco. Il tiro è lungo ed un punto di riferimento mi rende consapevole che è al limite del tiro. Conosco il mio Alluminum 110 come le mie tasche e so che al limite della gittata il tiro e teso, sicuro e preciso…premo il grilletto e l’orata ad almeno quattro metri di distanza è trafitta…. Alla prossima. http://www.apneamagazine.net/foto/oratona_mariano2.jpg Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 TRA TANTE EMOZIONI UNA DELLE PIU' GRANDI CHE HO PROVATO E' STATA QUESTA, PARLARE E STARE SEDUTO ACCANTO AD UNO DEI PIU' GRANDI PESCATORI DEL MONDO, guardando le foto ancora non mi sembra vero..... http://apnea.modronebo.net/apnea/Mariano%20Alberto%20March.JPG Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Pepu Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 Azzarola! Di GRANDE è proprio Grande! In tutti i sensi!!! Per fortuna che nella pesca in apnea conta il "peso specifico" e alla fine diventi GRANDE anche tu!!! Pepu. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 http://apnea.modronebo.net/apnea/Mislav%20Calo%20Mariano.JPG ECCOMI QUA CON UN ALTRO PESCATORE ATTUALE TRA I PIU' FORTI DEL MONDO EDELLE GARE INTERNAZIONALI, "MISLAV CALO" campionissimo della Croazia http://apnea.modronebo.net/apnea/Mislav%20Calo%20Mariano%202.JPG Mislav è tra le persone più umili, educate , disponibili e gentili che abbia avuto modo di conoscere in vita mia. Oltre al fisico ha un grande cuore, spero di rincontrarlo presto. Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
eruam Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 <img src='http://apnea.modronebo.net/apnea/Mislav Calo Mariano.JPG' border='0' alt='user posted image'> ECCOMI QUA CON UN ALTRO PESCATORE ATTUALE TRA I PIU' FORTI DEL MONDO EDELLE GARE INTERNAZIONALI, "MISLAV CALO" campionissimo della Croazia <img src='http://apnea.modronebo.net/apnea/Mislav Calo Mariano 2.JPG' border='0' alt='user posted image'> Mislav è tra le persone più umili, educate , disponibili e gentili che abbia avuto modo di conoscere in vita mia. Oltre al fisico ha un grande cuore, spero di rincontrarlo presto. Mariano Satta umile..educato..gentile..disponibile..e sopratutto con un gran fisico!!!!!!! ihihih ma nn è che sono io quello della foto?????????? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 http://apnea.modronebo.net/apnea/Conroscio.JPG Eccomi qua con un altro MITO vivente della pescasub "FABIO ANTONINI", andai più volte a vederlo alla pesa di tante gare internazionali qua in Sardegna, l'emozione di conoscerlo ed oggi di essergli amico...Roscio è un campione di pesca... ma è anche imbattibile a terra per la sua grande carica di simpatia Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Luigi Pure Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 Veramente di fianco a Mariano sembrano tutti grandi e grossi...forse e' lui che e' piccolo... Davvero belle foto e bei racconti Ciao Luigi Puretti Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
marcopulia Inviato Gennaio 26, 2004 Segnala Condividi Inviato Gennaio 26, 2004 Mariano complimenti questo è uno dei più bei post di sempre!!!! una richiesta: sai per caso dove trovare delle foto di Molteni in gara o dopo qualche pescata ho già visto quelle delle gare in grecia con Mazzarri, ma mi piacerebbe vedere qualche foto d'epoca: Ho sempre avuto un grande ammirazione per questo grande campione capace di pescare tanto profondo quanto tutt'oggi pochissimi sanno fare!!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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