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GP Apnea Tremiti: Diario di viaggio

| 27 Luglio 2003 | 0 Comments

Sandra Vallelunga, Alex Chiappe, Enrico Guadalupi, Andrea Tucci e Alberto Balbi

Giovedì 5 Giugno

Siamo ai primi di Giugno, ma sembra Ferragosto. Sono arrivato a Grosseto da qualche giorno, e sto soffrendo davvero per il caldo. Da un anno e mezzo, ormai, risiedo sulle Dolomiti e se da una parte ho capito quanto sacrificio comporti vivere lontano dal mare, dall’altra ho imparato ad apprezzare il clima e la temperatura della montagna in estate: una favola.

Addormentarmi non è stato facile, un po’ il caldo e un po’ il nervosismo per la partenza della mattina seguente mi hanno fatto girare e rigirare a lungo nel letto. Ad aumentare l’ansia, il pensiero di non poter godere appieno dei fondali delle Tremiti, che non ho mai visitato: alla prima pescata, dopo mesi di inattività, ho accusato seri problemi ad un seno mascellare, così continuo a chiedermi se il bombardamento a base di antibiotici, cortisone e mucolitico abbia sortito effetto.

La sveglia arriva come una mazzata, sono le quattro e venti del mattino. Poco prima delle cinque Alberto Balbi, il fotografo e compagno di avventura, arriva alla stazione e…. devo sbrigarmi.

Rivedere Alberto mi dà una grande gioia. Nello Staff di AM la regola è conoscersi via email e telefono, e le occasioni di incontrarsi di persona sono ridotte, ma quando siamo insieme è come se ci conoscessimo da sempre.

Siamo elettrizzati: stiamo andando ad inaugurare la nuova disciplina dell’apnea CMAS, il Jamp Blu, ed avremo l’occasione di vivere questa esperienza storica con i ragazzi della nazionale e molti amici del sito. Potremo fare nuove amicizie e mettere un volto su alcuni Nickname del Forum ormai familiari. Io sono molto ansioso di incontrare finalmente Gianfranco Ciavarella, inventore della disciplina e organizzatore della competizione.

Passeremo da Roma per “prelevare” Sandra Vallelunga, che gareggerà con il Team Apnea Magazine, composto anche da Davide Mighali, Andrea Tucci, Massimiliano Deola e Gualtiero Princiotta. Il fatto di collaborare all’organizzazione della gara ci ha permesso di inserire nella competizione alcuni nostri atleti, che potranno provare il JB e confrontarsi con ragazzi della Nazionale italiana di Apnea.

Scorcio delle Isole Tremiti

Sul molo del porto di Termoli incontriamo atleti, dirigenti federali e amici del Forum. Dopo un’ora di navigazione approdiamo a S. Domino, la più grande delle isole dell’arcipelago, e raggiungiamo l’albergo. Sistemati i bagagli, non resisto alla tentazione di mettere la testa sott’acqua, così prendo il borsone delle attrezzature e mi dirigo con Alberto verso la scogliera, proprio sotto l’albergo. Il mare di Tremiti è ricco di vita ed i colori sono incredibili. In poco più di un’ora di immersioni su un fondale di una decina di metri avvisto molto pesce di medie dimensioni, in particolare orate, saraghi ed un dentice, e subito noto un atteggiamento dei pinnuti molto più spavaldo di quello riscontrabile nel mare di casa mia, nella bassa toscana.

Rientro, ricca doccia e siamo pronti per la cena. Ci ritroviamo tutti alla Pensione Belvedere di Arturo Santoro, campione del mondo di pesca in apnea del passato che continua a pescare e a vivere il mare delle sue Tremiti con la passione di sempre. Il bar della pensione è tappezzato di foto che lo ritraggono con prede eccezionali e carnieri d’altri tempi, e appena mi siedo a tavola noto che sui piatti c’è scritto “Arturo Santoro, Campione del Mondo di Pesca subacquea”. Mi ritrovo di fronte a Santoro, che mangia con noi, mentre accanto a me ci sono Gianfranco Ciavarella ed i ragazzi del Pentotary Franco Capurso e Fabio Carbone. Si parla di mare, di apnea, di pesca, ed il susseguirsi di deliziose portate di pesce è scandito da qualche buon bicchiere di vino e tanta allegria. I ragazzi della nazionale di apnea sono nel tavolo di fronte, domani potranno provare il campo gara assieme agli atleti del Team Apnea Magazine. Mentre gli azzurri hanno già effettuato qualche allenamento nelle settimane passate, i ragazzi del Team AM (eccetto Davide Mighali) non hanno mai visto un cubo….domani sarà la loro prima volta.

Venerdì 6 Giugno

Come da accordi, la sveglia suona nel primissimo mattino. Con Gianfranco, Franco e Fabio raggiungiamo i gommoni al porticciolo e puntiamo le prue verso Caprara, distante solo pochi minuti di navigazione: è una giornata splendida. A Cala dei Turchi, mentre gli altri si immergono con le bombole per finire di montare il campo gara io resto a curiosare in apnea; poco più tardi, il campo è pronto e in perfetto orario torniamo a San Domino, dove i barconi stanno caricando gli atleti e tutti gli altri. Atleti e appassionati provano il campo per diverse ore sotto lo sguardo attento degli assistenti, poi si fa rientro in albergo per la conferenza stampa. Nel frattempo sono arrivati tutti: delegazioni delle federazioni straniere, autorità sportive e federali.

La CMAS considera la gara di domani come una sorta di prova generale per il campionato del Mondo di Biserta del prossimo settembre, ed alcune federazioni vogliono vedere come si svolge la gara per organizzarne nelle rispettive nazioni. La presenza dello stesso Presidente della CMAS Achille Ferrero testimonia il grande interesse della confederazione verso questa gara: tra il dire ed il fare, com’è noto, c’è di mezzo il mare, e solo l’applicazione pratica del regolamento può consentire un’analisi di pregi e difetti e l’eventuale valutazione di integrazioni e modifiche. Le delegazioni delle federazioni sono un altro segno dell’interesse verso questa nuova disciplina: per la FIPSAS sono presenti il Presidente Ugo Claudio Matteoli ed il responsabile dell’apnea Stefano Floris, la delegazione tunisina è capeggiata dal Presidente della federazione Hassen Baccouche, quella della FEDAS spagnola invece è guidata da Olivier Herreras, per Monaco è presente Philippe Mercier e per la Croazia Boatic Dubravko.

La serata trascorre in modo piacevole tra una chiacchiera e l’altra, poi tutti a letto: domani sarà una lunga giornata.

Sabato 7 Giugno

Uno dei barconi utilizzati dall’organizzazione

In mattinata la comitiva ha raggiunto Cala dei Turchi a bordo delle imbarcazioni messe a disposizione dall’organizzazione, e dopo gli ultimi preparativi la gara ha avuto inizio. Numerose le personalità e gli osservatori presenti: oltre al Presidente del Parco del Gargano Matteo Fusilli, al Presidente della CMAS Achille Ferrero e al Presidente della FIPSAS Prof. Ugo Claudio Matteoli, erano presenti le delegazioni delle federazioni di vari paesi, una troupe della RAI, giornalisti e appassionati.

I subacquei del Circolo Sommozzatori di Bari hanno curato l’assistenza sul fondo, mentre la squadra di assistenti di superficie era composta dagli istruttori di apnea Alex Chiappe, Matteo Sassi e Enrico Guadalupi; medico di gara l’immancabile Prof. Massimo Malpieri. Grazie all’impegno del Circolo Pentotary di Foggia e del suo presidente Gianfranco Ciavarella, tutto è filato liscio. La competizione ha avuto inizio alle 11:30 circa.

Il primo nominativo nell’ordine di partenza è quello di Davide Mighali del Team AM. Davide si immerge con la sua mono, e noi dall’esterno riusciamo a seguire l’azione osservando i movimenti degli assistenti e del giudice di superficie, che si mantengono costantemente sulla verticale dell’atleta in azione. A metà del quarto lato, gli assistenti si fermano ed il giudice di superficie alza un braccio, per segnalare che l’atleta sta riemergendo. Dopo qualche attimo, Davide emerge con le spalle al giudice, ma la sua è un’uscita fuori controllo. Nulla di grave, l’immediato intervento degli assistenti ha risolto immediatamente la situazione, ma Davide è squalificato. Nel Jamp Blu non esiste possibilità di giudizio soggettivo nella valutazione della regolarità dell’uscita di ciascun concorrente: se l’atleta riesce a toccare il capo del giudice di superficie la prova è ritenuta valida, anche se immediatamente dopo l’atleta ha bisogno di assistenza. Questo meccanismo potrebbe portare gli apneisti a giocare con i propri limiti e a tirare fino all’ultimo istante, per questo si è previsto di punire severamente sincope o samba: l’uscita fuori controllo comporta sempre la squalifica dell’atleta dalla competizione, ed in futuro non è improbabile che vengano introdotte misure ancor più severe, come una squalifica per uno o più mesi.

Monica Barbero

Poi tocca a Monica Barbero e alla sua monopinna fare i conti con il cubo: sono quasi un giro completo gli 89,63 metri che riesce a percorrere prima di risalire; giunta in superficie Monica tocca il capo del giudice, che dà il segnale di prova valida. E’ la volta di Giacomo Gravina, atleta della nazionale di apnea ma anche agonista di pesca in apnea di grande valore. Giacomo prepara il tuffo con calma e si immerge sul campo: riemergerà dopo aver percorso cinque lati completi, 105 metri in tutto. Visibilmente soddisfatto Giacomo sale a bordo, mentre l’azzurro Michele Tomasi si accinge ad affrontare la sua prima prova. Con le sue pinne tradizionali Michele riemerge dopo 111 metri, conquistando il primo posto parziale. E’ il turno di Andrea Tucci del Team AM: nelle selettive si è messo in grande evidenza con la sua monopinna, seguiamo l’azione con interesse e attesa. Andrea riemerge a metà del sesto lato, ma purtroppo anche per lui si tratta di un’uscita fuori controllo.

Seguono due azzurri: Flora Menato si ferma a 72,15, mentre Simone Graffer raggiunge la misura di 101,55. E’ poi il turno di Massimiliano Deola, Sandra Vallelunga e Gualtiero Princiotta del Team AM. Massimiliano Deola è arrivato ieri sera, non ha mai provato il JB e deve necessariamente optare per un approccio prudente: 74,50 la sua misura. Sandra Vallelunga si porta sulla start island con la sua mono, e completa la prova con la misura di 79 metri, mentre Gualtiero Princiotta guadagna 78,21 con le bipinne. Chiude il primo turno l’azzurro Giuliano Marchi, che non riesce a fare meglio di 91,66: in seguito, spiegherà che il cambio dell’assistenza sul fondo lo ha costretto ad attendere a lungo per effettuare la prova, e che in questo modo è arrivato sulla start island deconcentrato.

Si riprende con il secondo turno. Monica Barbero è la prima a tornare sul cubo, e completa la prova migliorando sensibilmente la prima misura con un 92,97. Tomasi e Graffer non riescono a preparare adeguatamente la prova e non si migliorano, mentre Flora Menato ritocca la propria misura con un 74,30. Sandra Vallelunga stupisce i presenti con un giro completo (90 metri), undici metri in più rispetto al primo turno, che però non bastano per soffiare la vittoria a Monica Barbero. Massimiliano Deola non si migliora, mentre Gualtiero Princiotta va oltre i 78,21 del primo turno e si spinge fino a 83,76.

Tocca a Giuliano Marchi l’onore di chiudere la competizione. E’ un momento emozionante, nella classifica maschile tutto può accadere. Giuliano si immerge, e noi seguiamo gli eventi in superficie: giudice e assistenti si fermano alla fine del sesto lato….il giudice alza il braccio, e dopo poco Marchi riemerge e posa la mano sulla testa del giudice: la sua misura di 118,63 metri vale vittoria e record del mondo.

Dopo gli applausi, le foto di rito e qualche tuffo fuori programma (rectius: il mio tuffo fuori programma!) abbiamo fatto rientro a S Domino, dove la serata si è conclusa con lo stage sull’uso della Monopinna nell’apnea tenuto dal Prof. Mario Ciavarella, seguito dalla cena conclusiva e dalla cerimonia di premiazione.

Finalmente possiamo dire di aver visto e toccato con mano questa nuova disciplina. Ora sappiamo cosa andranno a fare gli Azzurri a Biserta, in Tunisia, dove il prossimo Settembre si disputerà il primo Campionato del Mondo di Apnea CMAS.

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Category: Altre discipline, Apnea

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