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Grand Prix Apnea Tremiti 6-8 Giugno 2003

| 27 Luglio 2003 | 0 Comments

Il Grand Prix Apnea Azzurre Tremiti è stata la prima competizione ufficiale dell’apnea CMAS. L’evento è stato organizzato dal Circolo ASD Pentotary di Foggia. Apnea Magazine ha dato il proprio contributo all’organizzazione dell’evento, cui ha preso parte anche il nostro Team

Sabato 7 Giugno si è svolto il Grand Prix Apnea Tremiti, una particolare gara di apnea CMAS organizzata dal Circolo Pentotary di Foggia con il patrocinio e la sponsorizzazione di Parco del Gargano, Regione Puglia, Provincia di Foggia e dai comuni di Foggia e delle Isole Tremiti.

La gara era riservata agli atleti della Nazionale e ad alcuni atleti del Team di Apnea Magazine, che ha coadiuvato l’organizzazione. La decisione di limitare il numero dei partecipanti ed inserire gli atleti di AM mirava a contenere i costi organizzativi senza rinunciare a stimolare interesse e partecipazione degli appassionati che frequentano il sito verso questa nuova disciplina, di cui si è parlato a lungo senza vederne alcuna applicazione pratica. In origine, l’idea era quella di organizzare un record del mondo di Jamp Blu ed approfittare dell’occasione per farlo conoscere e provare agli appassionati e per offrire un esempio concreto ad alcune federazioni straniere aderenti alla CMAS in vista del primo Campionato del Mondo di Apnea, che si terrà a Settembre in Tunisia.

La disponibilità della FIPSAS ad essere presente con la Nazionale al completo ha convinto l’organizzazione a modificare il piano originario e a trasformare il tentativo di record da parte di due atleti in una competizione.

La manifestazione ha preso il via nella giornata di Venerdì, quando atleti ed appassionati hanno potuto provare liberamente il campo gara. Al rientro in albergo, c’è stata la conferenza stampa tenuta dall’organizzazione.

Gianfranco Ciavarella, presidente del circolo organizzatore nonché membro del gruppo di lavoro CMAS che ha partorito il regolamento del Jamp Blu, ha illustrato ai presenti le ragioni che hanno spinto la CMAS ad istituire un campionato del mondo di apnea con questo tipo di regolamento ed ha spiegato perché non ci si è rivolti a formule già esistenti, come l’assetto costante. La CMAS voleva una competizione sicura, in cui il gesto dell’atleta potesse essere seguito dai giudici dall’inizio alla fine; voleva una formula di competizione fruibile dalle federazioni di tutto il mondo, anche da quelle con minore disponibilità economica, e ciò imponeva un modello dai bassi costi organizzativi. Dopo l’introduzione, il presidente del circolo organizzatore ha poi spiegato le regole del gioco.

Il regolamento di questa originale disciplina è improntato alla massima semplicità: la gara si svolge su un campo gara di forma cubica di 15 metri di lato, affiancato da un’area di riscaldamento di dimensioni inferiori, detta Warm Up. Dopo 15 minuti di riscaldamento nell’area Warm Up, l’atleta viene invitato a spostarsi su uno angolo del cubo in cui si trova un atollo chiamato Start Island, al quale l’atleta può sostenersi durante la preparazione del tuffo. A questo punto, l’apneista ha 3 minuti per completare la preparazione ed immergersi: il giudice chiama i due minuti, poi il minuto, i trenta secondi ed infine effettua il conto alla rovescia negli ultimi 10 secondi. L’apneista deve immergersi prima del termine del conteggio, pena l’annullamento della prova, raggiungere la base del cubo percorrendo 15 metri in verticale, mollare la zavorra fornita dall’organizzazione, toccare il piattello posto sul fondo ed iniziare il percorso orizzontale lungo il perimetro inferiore del cubo. Durante la prova l’atleta non può mai aiutarsi con il cavo, a pena di squalifica. Dopo aver percorso il maggior numero di metri possibile, l’apneista deve fissare sul cavo la molletta con il cartellino e risalire in superficie, dove trova il Giudice di Superficie ad attenderlo …è il caso di dire “a braccia aperte”. Perché l’uscita sia considerata regolare, è necessario e sufficiente che l’apneista tocchi con una mano il capo del giudice di superficie entro 20 secondi dalla riemersione: questa soluzione elimina ogni elemento di giudizio da parte del giudice, risolvendo un aspetto molto problematico di altri modelli di competizione.

Dopo che l’atleta ha completato la prova, il giudice sul fondo non fa altro che misurare la distanza percorsa, annotarla sul cartellino lasciato sul percorso dal concorrente e spedire il cartellino in superficie con una boetta: se tutto si è svolto regolarmente la boa sarà di colore bianco, mentre in caso di irregolarità riscontrate sul fondo il giudice utilizzerà una boa di colore rosso, che serve anche ad interrompere lo svolgimento della gara in altre circostanze, come ad esempio il cambio degli assistenti sul fondo.

Nella giornata di Sabato si è svolta la gara vera e propria, che è stata vinta dagli azzurri Giuliano Marchi e Monica Barbero, rispettivamente con 118,63 e 92,97 (cronaca dettagliata nel Diario). Numerose le personalità e gli osservatori presenti: oltre al Presidente del Parco del Gargano Matteo Fusilli, al Presidente della CMAS Achille Ferrero e al Presidente della FIPSAS Prof. Ugo Claudio Matteoli, erano presenti le delegazioni delle federazioni di Spagna, Francia, Croazia e Tunisia, una troupe della RAI, giornalisti e appassionati.

I subacquei del Circolo Sommozzatori di Bari ha curato l’assistenza sul fondo, mentre la squadra di assistenti di superficie era composta dagli istruttori di apnea Alex Chiappe, Matteo Sassi e Enrico Guadalupi; medico di gara l’immancabile Prof. Massimo Malpieri. Grazie all’impegno del Circolo Pentotary di Foggia e del suo presidente Gianfranco Ciavarella, tutto è filato liscio. Al termine della gara, si è tenuto lo stage sull’uso della Monopinna tenuto dal Prof. Mario Ciavarella, dopodiché la serata si è conclusa con la cena finale e la cerimonia di premiazione, in cui è intervenuto lo stesso Sindaco delle Tremiti.

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Category: Altre discipline, Apnea

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