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E' una vecchia storia, come si legge.

 

Il fatto è che i nostri politici sono veramente strani. Basterebbe leggersi il decreto istitutivo del PAT per trovare nelle premesse la voce contraria della popolazione della provincia di GR.

 

Proprio per questa limitazione si è avuta la BRILLANTE idea di bypassare quel parere negativo con l'AMP.... ma per piacere!

 

I Gigliesi sono gente TOSTA, vediamo come va a finire.

 

Giorgio

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Leggete un po' qui. I rivoltamenti di frittata. Non hanno mai parlato con i gigliesi loro non ne vogliono proprio sapere del parco e neppure di amp!!!

 

Barbara

 

 

Al Giglio petizione contro l’area marina protetta

Legambiente: «Le solite bugie de degli integralisti antiparco»

 

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto). Di Area marina protetta (Amp) dell’Arcipelago Toscano si parla fin dal 1982 con la legge 979, poi ci sono stati i decreti dei governi del pentapartito (1989/90) che hanno istituito aree di mare protette intorno a Capraia, Gorgona, Montecristo e Giannutri che sono stata assegnate al parco nazionale al momento della sua istituzione insieme all’area marina di Pianosa. Non si tratta ancora di una vera e propria Amp, tanto che il pasrco non può normarla con il proprio piano, ma con il passato governo è stato riavviato l’iter per l’istituzione di una vera area marina dell’Arcipelago con l’inclusione di tratti di mare dell’Elba e del Giglio. E proprio da questa ultima isola parte una petizione contro l’Amp indirizzata al sindaco Brothel «premesso che – vi si legge - la popolazione di Isola del Giglio, ha sempre goduto, spostandosi liberamente sia via terra che con mezzi nautici, delle coste e del mare che circonda l’Isola riservando comunque il massimo rispetto per l’ecosistema isolano e marino secondo consolidate tradizioni e usanze che risalgono al passato più remoto.

 

Da decenni ormai, dalla chiusura della miniera dei primi anni sessanta, l’economia dell’Isola ed il conseguente benessere di cui ha beneficiato tutta la popolazione, si è basato, direttamente o attraverso l’indotto, su un turismo di famiglie e di piccola nautica che ha sempre utilizzato tutto il perimetro di costa» Quindi gli estensori paventano danni all’economia ed alla fruibilità turistica e parlano di «esempi, ormai squallidamente sperimentati sin dal 1989, su Giannutri, Capraia e Montecristo, dimostrano come, ad una pesante riduzione o addirittura alla totale inaccessibilità delle località interessate, non corrisponda un miglioramento delle condizioni ambientali bensì tutte le deleterie conseguenze legate all’abbandono del territorio e del mare che le interdizioni inevitabilmente generano».

 

Poi si sottolinea che «il ministro Pecoraro Scanio che, con riferimento alla base americana di Vicenza , ha dichiarato di voler rispettare la volontà della cittadinanza, è tenuto, per quel minimo di coerenza che dovrebbe contraddistinguere i rappresentanti eletti dal popolo, a rispettare anche il volere dei cittadini gigliesi». Cosa che sarebbe stata confermata anche dal presidente del parco, Mario Tozzi che avrebbe sostenuto nel direttivo del parco che «che le popolazioni che non vorranno inserire le loro coste e il mare adiacente nell’area marina protetta potranno liberamente rimanerne escluse».

 

Gli estensori della petizione sono convinti che bisogna difendere il Giglio dallo stravolgimento «che l’istituzione di un’Area marina protetta comporterebbe».

 

Durissima Legambiente: «Siamo di fronte al riemergere della vecchia compagnia degli antiparco – dice Umberto Mazzantini, portavoce del circolo Arcipelago toscano e componente del direttivo del parco nazionale – quella che raccontava che il parco al Giglio non esisteva dopo anni che era stato istituito. E’ anche strano che questi signori si sveglino proprio ora, perché il riavvio dell’iter per l’istituzione dell’area marina protetta non è stato fatto da Pecoraro Scanio, ma dal precedente ministro di An Altero Matteoli, senza che questo sollevasse alcuna obiezione da parte degli antiparco gigliesi. In quanto al calo del turismo a Capraia e Giannutri dopo l’istituzione dell’area protetta a mare, si tratta semplicemente di una delle tante disinformazioni che questo gruppo di personaggi politici propaga da oltre dieci anni. Tant’è vero che il problema di Giannutri è proprio quello di un assalto turistico insostenibile».

 

«Posso solo dire – conclude Mazzantini - che la tecnica è sempre la stessa: cercare di far paura alla gente, ma stavolta credo che non funzionerà perché le Aree marine protette sono una cosa ben diversa da quello che raccontano questi signori, tanto che i Comuni, anche all’Elba, chiedono di farle, e perché dopo le tante bugie sul parco nazionale non si sono avverate non mi sembra che siano molto credibili. Si tratterà di discutere con i gigliesi di come fare un’area marina protetta – conclude Mazzantini - che salvaguardi la piccola pesca locale, valorizzi le attività subacquee, difenda la magnifica costa gigliese e sia un’occasione turistica in più. Spero che riusciremo a farlo in maniera serena, partendo dai fatti e dalle leggi e non dalle solite bugie degli integralisti antiparco».

 

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6140

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Si continua .......

 

Area marina protetta al Giglio, presto un’assemblea con Mario Tozzi

 

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto). «Leggo con stupore la proposta di petizione contro l’ istituzione di area marina protetta – scrive l’assessore all’ambiente del Giglio, Stefano Feri - lo stupore deriva dal fatto della velocità e della precocità di questa petizione, rispetto al fatto che nessuna proposta è stata ancora portata all’ attenzione pubblica o a quella dello stesso Comune, non certo dal fatto che dei liberi cittadini possano democraticamente sottoscriverla o proporla in senso assoluto».

 

Feri, che è anche membro del direttivo del parco nazionale dell’Arcipelago, fa notare che «alcuni hanno parlato di chiusure ed altri, come i proponenti la petizione, che ahimè sono ad oggi ignoti, paventano situazioni analoghe a quelle di Giannutri o addirittura Montecristo denotando il fatto che non hanno capito di cosa si stia parlando».

 

L’Assessore assicura che al momento non esiste una proposta ufficiale di area marina protetta al Giglio e che comunque quando ci sarà verrà discussa con la gente. «Evidentemente – afferma Feri - c’è qualcuno che, continuando a lanciare il sasso e nascondendo la mano, cerca di innescare antiche battaglie fondate sulla non conoscenza dei fatti e sulla diffusione di timori.

 

Oggi confido nel fatto che la gente prima voglia capire di cosa si parla, poi ragionare con la propria testa ed infine decidere di firmare tutte le petizioni che vuole». Comunque il comune gigliese annuncia che «verrà indetta una pubblica assemblea molto prossima, a cui presenzierà il presidente del Parco Mario Tozzi ed altri importanti soggetti istituzionali che saranno in grado di fornire risposte precise e corrette a domande precise e corrette».

 

E l’assessore rassicura: «ogni azione che questa amministrazione svolgerà in materia, quando questo sarà richiesto, sarà oggetto di pubblico dibattimento e pubblica informazione, accogliendo là ove possibile ed intelligente le proposte e le obiezioni da parte della cittadinanza e ponendosi per primi a tutela dell’ economia, dell’ ambiente, dei modi di vivere e delle abitudini isolane».

 

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6159

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Io sono uno dei moltissimi utenti pescasub, che rispetta la legge ed il mare in primis, che frequenta assiduamente il Giglio, portando un indotto di decine di mila euro nelle casse del comune del Giglio, grazie alle persone che mi seguono nei miei weekend e nelle mie vacanze. Sono, inoltre, in procinto di comprare una piccola residenza estiva dove poter far crescere mio figlio, che tra alcune settimane nascerà, insegnandogli a godere e rispettare il mare, ed il Giglio è stata la mia prima scelta, ma a questo punto, se le cose stanno così, se c'è il rischio di un'area marina protetta, sposterò le mie mire verso i lidi corsi.

Emiliano

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io la vedo grigia :( e spero vivamente di sbagliarmi.

secondo me il parco lo faranno lo stesso.accontentano la piccola nautica facendo la zona B e C sottocosta e la zona A a tutela integrale un pò "fuori " magari la secca della croce.accontenterebbero tutti meno che noi,come sempre succede.

tenete presente che solo sull'isola ci sono 5 diving center piu quelli di P.S Stefano e P Ercole.

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attenzione perchè la strategia ricorrente in tutte la AMP in fase di promulgazione - che ho lungamente bazzicato e di cui ho conoscenza diretta - è sempre la stessa:

 

- allearsi con i diving. " Arriveranno più turisti.... voi avrete permessi per lavorare anche nella zona A..... sarete gli unici ad accedere in zona A......"

 

- con i pescatori locali " " Ci guadagnerete perchè vi aumenterà di molto il pescato...

potrete pescare ovunque.....non vi cambierà nulla

 

- con i locali in generale: " Arriveranno molti più turisti..........

 

Poi rischia di finire come a Lampedusa dove hanno messo le boe con le telecamere (!) per fare le multe a distanza, i diving non possono portare i turisti nella zona A ( che è quella più spettacolare! ) e invece di guadagnare perdono, i noleggiatori noleggiano meno barche, ecc.

 

Enrico

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attenzione perchè la strategia ricorrente in tutte la AMP  in fase di promulgazione - che ho lungamente bazzicato e di cui ho conoscenza diretta - è sempre la stessa:

 

- allearsi con i diving. " Arriveranno più turisti.... voi avrete permessi per lavorare anche nella zona A..... sarete gli unici ad accedere in zona A......"

 

- con i pescatori locali " "  Ci guadagnerete perchè vi aumenterà di molto il pescato...

potrete pescare ovunque.....non vi cambierà nulla

 

- con i locali in generale: " Arriveranno molti più turisti..........

 

Poi rischia di finire come a Lampedusa dove hanno messo le boe con le telecamere (!) per fare le multe a distanza, i diving non possono portare i turisti nella zona A ( che è quella più spettacolare! ) e invece di guadagnare perdono, i noleggiatori noleggiano meno barche, ecc.

 

Enrico

 

Se ti puo' consolare con i gigliesi con cui ho parlato queste cose lo sanno!!!

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Barbara cara,

dalle risposte dell'assessore mi pare che ci sia poco spazio...

L'amministratore ha chiara l'idea di come raggiungere il denaro e CHI lo deve mettere...

 

Vedrai che convinceranno i gigliesi (spero si dica così) che fare l?AMP è una grande convenienza.

Ora prepareranno l'incontro con Tozzi, condito di ambientalisti che arriveranno da fuori e qualche amico dell'assessore per poter dire che hanno sentito la base e che hanno registrato un grande interesse...

Sono i manipolatori del consenso e delle piazze, perchè non promuovono un referendum se tanto tengono che le popolazioni si esprimano (vedi Vicenza) facciano ricorso alla democrazia diretta.

Preparatevi!

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Cara Barbara,

bazzico da tanti anni anche il Giglio, ma non ho amicizie dirette con gli isolani.

Ma da amici più "radicati sul territorio" risulta che i gigliesi siano tutt'altro che sprovveduti; da buoni toscani hanno un grande senso civico che gli spinge a non delegare in bianco i politici ma a partecipare alle scelte che convolgono la collettività. E quindi non sarà facile abbindolarli con " specchietti e collanine " tipo la promessa di 2 ipotetiche assunzioni come guardiaparco, fare concorrenza al Mar Rosso ecc.

Anche perchè la prossima frontiera delle AMP è la completa integrazione con la tutela del territorio locale.

 

 

Saluti

Enrico

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Cara Barbara,

bazzico da tanti anni anche il Giglio, ma non ho amicizie dirette con gli isolani.

Ma da amici più "radicati sul territorio" risulta che i gigliesi siano tutt'altro che sprovveduti; da buoni toscani hanno un grande senso civico che gli spinge a non delegare in bianco i politici ma a partecipare alle scelte che convolgono la  collettività. E quindi non sarà facile abbindolarli con " specchietti e collanine " tipo la promessa di 2 ipotetiche assunzioni come guardiaparco, fare concorrenza al Mar Rosso ecc.

Anche perchè la prossima frontiera delle AMP è la completa integrazione con la  tutela del territorio locale.

 

 

Saluti

Enrico

 

Hanno già avuto lo scotto del parco, promesse non mantenute, degrado dell'ambiente, mai fatto qualche passeggiata sui vecchi sentieri ormai abbandonati?

E' logico quindi avendo già pagato il primo scotto terrestre e avendo ben presente cosa potrebbe diventare un parco marino qualche segno di insofferenza a tutto cio' lo diano.

:bye:

Barbara

 

PS Non ho neppure io amici gigliesi ma in vacanza mi piace parlare con le persone del luogo e stringere conoscenze.

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avendo diversi amici gigliesi ho parlato molto del parco.....il parco terrestre fu da molti osteggiato per la semplice ragione che non potevano piu cacciare i conigli e gli uccelli di passo.....ora il giglio è parco terrestre ma i conigli sono cacciati come prima....meno male sono numerosissimi e distruggono le culture(vedi i vitigni dell ansonaco,il vino tipico gigliese...)per quanto riguarda il parco marino si dice(figlio del pescatore professionista)che si potra pescare a mesi alterni tipo 6 mesi parte verso nord... giglio porto secca della croce fenaio fino alla torre di campese e 6 mesi la parte a sud dall faraglione scoglio di mezzo franco cappelrosso fino alle scole....

sono stato al giglio 3 settimane fa x un w-end a pesca e ho sentito gli umori di tutti....da chi lavora sui traghetti a chi c'ha il diving a chi c'ha i pescherecci...sono tutti inc.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Tassare, tassare e oi ancora tassare, questo il sergreto delle AMP che piace tanto agli amministratori.

Perchè????

Semplice, possono targare i cittadini che non votano, quelli non residenti senza che questi possano fare nulla ed avere denaro fresco da spendere.

Vedrete, un film già visto!!!

 

Ciao da :jrgian:

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