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Dire che il brandeggio è ininfluente su un oleo cosa vuol dire?,

Non saprei proprio.

 

Dalla tua risposta deduco una sottile vena ironica, quanto mi piacerebbe sapere il perché di queste geometrie, tanto il brandeggio è ininfluente.

Sardina belle catture, ma se devo essere onesto il tiro non è niente di ecceziomale, il brandeggio nei video è inesistente, magari se ci dici tu qualcosa a riguardo.

Ciao

Modificato da Dani
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Se guardi i video in quello intitolato pesca all aspetto il brandeggio si vede eccome visto che ruoto di 180 gradi e tiro il cefalo proveniente dalle mie spalle .

Per quanto riguarda il tiro il fucile e carico a sole 24 atmosfere e si tira tese 3 passate di nylon.

Per il brandeggio posso dirti che è ottimo e il fucile reagisce al minimo movimento del polso,per quanto riguarda il peso in punta il fucile e quasi neutro e non tende a picchiare verso il basso come i vecchi fucili.

Se hai altri dubbi chiedi pure

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Migliora la linea di mira e la brandeggiabilità non è un problema degli oleopneumatici

 

Io ci vado ora al mare, stasera spero di fare un pò di arrosto.

Ma spero tu stia scherzando...

Giustamente mi rispondi di non aver scritto questo e quello, saresti così gentile allora da spiegarmi il significato della tua affermazione?, il brandeggio può, come scrivi tu, non essere un problema degli oleo ma ti rispondo io, mia opinione, che non sono concorde con te, c'è già una bella differenza fra diametri 40 e 35 figurarsi su serbatoi che conservano costantemente il diametro 40 per arrivare sino a 60 in alcuni punti, certo non basta il naso di Pinocchio a fare la differenza, poi tu ti ci trovi è altro discorso.
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Non me ne intendo di oleo, però credo che il serbatoio debba avere almeno un certo volume interno, altrimenti gli oleo avrebbero tutti un diametro di poco superiore a quello della canna. Premesso questo, mi sembrerebbe che abbiano giocato bene col volume interno, diminuendo molto il diametro in testata (cosa che agevola molto il brandeggio, specie in un 110) e recuperando il volume perso più vicino all'impugnatura. Peraltro mi sembra che dove è più largo la sezione del serbatoio diventi ellittica, e che quindi si allarghi solamente, senza quindi influire sul brandeggio laterale.

Se c'è una cosa che non mi finisce di piacere è l'impugnatura, che mi pare poco inclinata (ma, avendolo visto solo in foto, potrei sbagliarmi), ma, per il resto, mi sembra davvero ben fatto...

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il volume e la forma del serbatoio può essere utilizzato come elemento estetico, per trovare il miglior assetto, la migliore distribuzione dei pesi, la miglior linea di mira, per mettere il più possibile in linea la canna con l'occhio, raggiungere il volume interno desiderato,etc

i russi e gli ukraini utilizzano dei pneumatici con serbatoio in titanio invece che alluminio e grazie credo alla resistenza e leggerezza di questo materiale, possono utilizzare dei serbatoi di ridottissimo diametro, con pressioni interne ovviamente maggiori per avere la stessa potenza dei pneumatici con serbatoio tradizionale.

Risultato: molto più brandeggio, un fucile più leggero e meno ingombrante, molto più simile alle misure di un classico arbalete con fusto tondo in alluminio

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un consistente volume di aria interno al serbatoio serve anche ad avere una spinta costante sul pistone e quindi, a parità di energia complessivamente liberata, minor rinculo. un fucile molto pompato, ma con poco volume di aria, darà una bella botta nel primo tratto di corsa del pistone, per poi diminuire la spinta nel tratto finale (comportamento simile al fucile ad elastici). Il brandeggio è poi l'altro lato della medaglia della stabilità: un fucile con massa in punta sarà poco brandeggiabile, ma molto stabile.

 

Conclusione: con un fucile russo o ukraino penso farei più padelle (già numerose).

 

ciao

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il volume e la forma del serbatoio può essere utilizzato come elemento estetico, per trovare il miglior assetto, la migliore distribuzione dei pesi, la miglior linea di mira, per mettere il più possibile in linea la canna con l'occhio, raggiungere il volume interno desiderato,etc

i russi e gli ukraini utilizzano dei pneumatici con serbatoio in titanio invece che alluminio e grazie credo alla resistenza e leggerezza di questo materiale, possono utilizzare dei serbatoi di ridottissimo diametro, con pressioni interne ovviamente maggiori per avere la stessa potenza dei pneumatici con serbatoio tradizionale.

Risultato: molto più brandeggio, un fucile più leggero e meno ingombrante, molto più simile alle misure di un classico arbalete con fusto tondo in alluminio

 

Non tanto sui serbatoi quanto invece sulle canne, tempo addietro un amico ingegnere mi fece due calcoli, con canne in titanio diametri esterni della 11 ed interni da 13 si avevano, su 100cm. di lunghezza, circa 70gr. in meno che non sono pochi (ecco perché i russi riescono ad utilizzare serbatoi davvero ridotti con un assetto decente) ed un margine di sicurezza di 3 punti superiore alle canne in alluminio tradizionali, ma più vado avanti e più mi rendo conto che tutto è commercio, provate ad immaginare un fucile con canna in titanio quando si guasta?, avrebbe senso sostituirlo solo per qualcosa di superiore, siamo solo dei limoni da spremere senza sforzo alcuno.L'idroformatura che senso ha se ottimizzi l'assetto e penalizzi il brandeggio o viceversa?, questo è il dubbio che ho su tutti i fucili in commercio idroformati, ecco perché dopo averli toccati con mano e misurati faccio davvero molta fatica a capirne se i pochi pregi valgano i tanti difetti ed il perché si privilegia l'esteticità a scapito dell'efficienza.

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il volume e la forma del serbatoio può essere utilizzato come elemento estetico, per trovare il miglior assetto, la migliore distribuzione dei pesi, la miglior linea di mira, per mettere il più possibile in linea la canna con l'occhio, raggiungere il volume interno desiderato,etc i russi e gli ukraini utilizzano dei pneumatici con serbatoio in titanio invece che alluminio e grazie credo alla resistenza e leggerezza di questo materiale, possono utilizzare dei serbatoi di ridottissimo diametro, con pressioni interne ovviamente maggiori per avere la stessa potenza dei pneumatici con serbatoio tradizionale. Risultato: molto più brandeggio, un fucile più leggero e meno ingombrante, molto più simile alle misure di un classico arbalete con fusto tondo in alluminio
Non tanto sui serbatoi quanto invece sulle canne, tempo addietro un amico ingegnere mi fece due calcoli, con canne in titanio diametri esterni della 11 ed interni da 13 si avevano, su 100cm. di lunghezza, circa 70gr. in meno che non sono pochi (ecco perché i russi riescono ad utilizzare serbatoi davvero ridotti con un assetto decente) ed un margine di sicurezza di 3 punti superiore alle canne in alluminio tradizionali, ma più vado avanti e più mi rendo conto che tutto è commercio, provate ad immaginare un fucile con canna in titanio quando si guasta?, avrebbe senso sostituirlo solo per qualcosa di superiore, siamo solo dei limoni da spremere senza sforzo alcuno.L'idroformatura che senso ha se ottimizzi l'assetto e penalizzi il brandeggio o viceversa?, questo è il dubbio che ho su tutti i fucili in commercio idroformati, ecco perché dopo averli toccati con mano e misurati faccio davvero molta fatica a capirne se i pochi pregi valgano i tanti difetti ed il perché si privilegia l'esteticità a scapito dell'efficienza.
Ciao, con tutto il rispetto mi sembra che la tua sia una visione un po' estremista sull'aspetto commerciale. Ormai la globalizzazione ha raggiunto anche il nostro settore e la disponibilità di acquisto di attrezzature costruite dall'altra parte del mondo non è poi così irraggiungibile come poteva essere in precedenza. Stefano ha dimenticato di sottolineare un aspetto dei fucili in titanio dei russi ed ucraini e cioè che sono quasi tutti realizzati a livello artigianale, tutti con sistemi sottovuoto ed in misure abbastanza corte, probabilmente per le abitudini di pesca legate alla scarsa visibilità dei laghi o fiumi dove solitamente pescano, non necessitando di tiri particolarmente lunghi. Essendo, quindi, di produzione artigianale, possibile che a nessuno dei nostri geniali artigiani italiani non sia mai venuto in mente di realizzarne uno qui? Evidentemente ci sono problematiche diverse legate ai costi di realizzazione, mi viene da pensare, anche se ci sono ormai arbalete che superano i 1.500 euro e vanno pure a ruba. Ma più in generale, perchè non si producono oleopneumatici artigianali, o se sono stati prodotti non hanno avuto miglior fortuna commerciale di quelli prodotti dalle ditte conosciute? Forse il mercato delle attrezzature per la pesca subacquea non è poi così numericamente importante da giustificare investimenti nella ricerca e nello sviluppo dei fucili che poi non avrebbero un ritorno. Inoltre, un fucile oleopneumatico realizzato con materiali di buona qualità, con la giusta manutenzione spesso sopravvive (nell'esercizio della pratica) allo stesso pescatore che finisce col regalarlo al figlio o al nipote. Mi sembra di capire, parlando in generale, che molti giudizi particolarmente severi vengono esternati più per "antipatia" verso quel dato tipo di prodotto o la ditta che lo produce, andando a cercare il pelo nell'uovo anche dove non c'è, quando alla fine, per la maggior parte dei pescatori, tra cui ci metto il sottoscritto, il fucile è proprio l'ultimo dei problemi e se anche mi mettessero in mano l'arma perfetta quanto a funzionalità, tiro, brandeggio, manutenzione, ecc. non prenderei un pesce in più dei pochi malcapitati che prendo adesso... Comunque, se qualcuno fosse interessato a vedere dal vivo questi oleo russi ed ucraini e magari chiedere qualcosa in più sulla loro produzione, saranno presenti a Brescia il prossimo 16 e 17 novembre. Ciao. Pepu. Modificato da Pepu
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Visto l interesse e i dubbi che circondano il prodotto sarei bene contento di mostrarlo dal vivo e se riusciamo ad organizzarci fare un uscita e provarlo con chi capita a Sestri Levante o zone limitrofe.

Se poi invece qualcuno pensa di avere idee rivoluzionarie o modifiche innovative mi contatti pure e lo metterò in contatto con Limongi che penso sia ben contento di poter migliorare i prodotti Mares

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Visto l interesse e i dubbi che circondano il prodotto sarei bene contento di mostrarlo dal vivo e se riusciamo ad organizzarci fare un uscita e provarlo con chi capita a Sestri Levante o zone limitrofe.

Se poi invece qualcuno pensa di avere idee rivoluzionarie o modifiche innovative mi contatti pure e lo metterò in contatto con Limongi che penso sia ben contento di poter migliorare i prodotti Mares

la prossima volta che vengo a sestri ti contatto di sicuro perchè sono molto interessato

ho appena sentito un mio amico che ha utilizzato credo il 120 a 27 atm questa estate e ne è entusiasto

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