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tolleranza al lattato arma a doppio taglio?


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Un lavoro anaerobico lattacido, invece, per quanto tempo può essere protratto?

A me pare di ricordare (poi magari nel frattempo di è scoperto altro) che l'autonomia energetica variasse da 10/15 secondi fino ad un massimo di 100/120, con picco di resa fino a 50 secondi.

 

Ecco perchè ho scritto che, questi tempi, non mi sembrano compatibili e soprattutto non accostabili alla definizione di "sforzo di alta intensità protratto per lungo tempo".

 

:bye:

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Anche io ricordo come Davide, quei tempi più o meno, ma in un lavoro "terrestre"...

In pratica:

- Anaerobico Alatticido durata una decina di secondi;

- Anaerobico Latticida: da circa 15-20 secondi fino a circa 150 secondi

- Oltre quei tempi comincia il lavoro Aerobico.

 

Il fatto che siamo in apnea non vuol dire che non si consuma ossigeno per far lavorare i muscoletti ma questo mi pare sott'inteso, bisogna però capire in quale entità vengono "usati" i vari meccanismi.

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Ricordo di pescate 5/6 ore a quote tra i 5 e i 10 e qualche capatina a 14 x controllare qlk buco con spostamenti lenti tra una zona e l altra , dove nemmeno all ultimo tuffo ho avuto problemi di appesantimento alle gambe.... il giorno del massimale mi trovavo con 3 tuffi alle spalle a quote esigue ... 15 18 18 tutti effettuati in scioltezza e con recuperi in superficie molto lunghi.... 3 neofiti apneisti in acqua che scendevano a turno !

Durante l ultimo tuffo (quello della "perdita di potenza") avevo spinto molto x raggiungere il fondo , perche ancora positivo a -10 metri !

 

Detto cio in effetti mi pare strano come le due cose (pesca e costante) diano risultati totalmente diversi con lo stesso soggetto.... sarà la costrizione periferica ad accentuare l accumulo ? nei tuffi precedenti a quota pressocche simile nessun problema ! o.O

 

è UN MACELLO , ma è troppo affascinante come cosa ! :ajo:

 

PS mo vi leggo con tanta attenzione e mi sto zitto !

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Ecco, l'articolo dell'amico Gianpa: http://www.mondoapne...cles.asp?id=107

Buona Lettura!

Quel "solo" riferito allo sperare che apposite ricerche indichino i modi in cui apneisti puri e pescatori si possano allenare nel modo più appropriato possibile, è ironico... voglio presumere :P

Modificato da siccia
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Ospite Gianfranco Ciavarella

ih ih ih ih !!!!! che bello scrivere degli articoli facendo del sano taglia ed incolla senza peraltro dimostrare d'averci capito un granchè!! :banging: :banging: :wine:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Un lavoro anaerobico lattacido, invece, per quanto tempo può essere protratto?

A me pare di ricordare (poi magari nel frattempo di è scoperto altro) che l'autonomia energetica variasse da 10/15 secondi fino ad un massimo di 100/120, con picco di resa fino a 50 secondi.

 

Ecco perchè ho scritto che, questi tempi, non mi sembrano compatibili e soprattutto non accostabili alla definizione di "sforzo di alta intensità protratto per lungo tempo".

 

:bye:

Sembra anche a me di ricordare che un lavoro di quel tipo necessitasse di un "serbatoio" troppo piccolo e di un "rubinetto" troppo grande per essere protratto nei tempi che caratterizzano le pescate...

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Leggendo l'articolo però si capisce bene che le deduzioni della ricerca di Bartoli sono fortemente condizionate dal tipo di analisi fatte e dal lasso di tempo preso in considerazione.

 

Se concluso lo sforzo fisico, e quindi in piena fase di riposo, nel sangue del pescatore si riscontrano alti livelli di lattato, da dove dovrebbe venire?

 

Detto questo penso, da profano, che sia più compatibile un'attività mista dei due metabolismi con prevalenza, nella pesca, di quello aerobico.

 

:bye:

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Leggendo l'articolo però si capisce bene che le deduzioni della ricerca di Bartoli sono fortemente condizionate dal tipo di analisi fatte e dal lasso di tempo preso in considerazione.

 

Se concluso lo sforzo fisico, e quindi in piena fase di riposo, nel sangue del pescatore si riscontrano alti livelli di lattato, da dove dovrebbe venire?

 

Detto questo penso, da profano, che sia più compatibile un'attività mista dei due metabolismi con prevalenza, nella pesca, di quello aerobico.

 

:bye:

Bah... leggo di studi effettuati su atleti, ma... atleta è definito, nel caso della pesca, quello che si allena unicamente andando a pescare, così come quello che magari segue una programmazione di 10-11 mesi comprendente allenamenti in palestra, piscina e mare, per un totale 4-5-6 allenamenti settimanali.

A parità di ore in mare, pescando, dici che entrambi produrebbero (a scoppio ritardato, come suggeriscono certi studi), analoghe quantità di lattato?

Sarebbe interessante dunque capire perchè, come ed esattamente quando lo hanno prodotto...

Ti faccio degli esempi pratici: l'allenamento di José Amengual, per sua stessa ammissione, è consistito sempre e solo nella pratica costante della pesca subacquea (5 volte a settimana per una media di 4-5 ore a pescata), e così per 30-40 anni filati.

Amengual converrai che tutto sembra meno che lo stereotipo dell'atleta...

Altra gente, ben più allenata atleticamente rispetto ad Amengual, "muore" dopo due giorni consecutivi di mare.

Perchè?

Diversi modi di stare in mare, quindi diversi lavori, probabilmente... ma magari non solo... boh...

Accade anche l'esatto contrario e cioè che gente che un tempo aveva bisogno di almeno 24 ore per riprendersi da una pescata "lunga", oggi, con una base atletica migliore, può pescare senza problemi per diversi giorni consecutivi e senza nessun problema di sorta...

Inoltre, supponendo che un lavoro in apnea possa essere aerobico o anaerobico, si potrebbero distinguere (e quindi allenare) in base alla frequenza cardiaca? e se si, come si fa se in apnea la frequenza cardiaca "sballa" (perchè sballa eh)?

Le domande si sprecherebbero...

Modificato da siccia
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ih ih ih ih !!!!! che bello scrivere degli articoli facendo del sano taglia ed incolla senza peraltro dimostrare d'averci capito un granchè!! :banging: :banging: :wine:

 

Io ho ammesso i miei limiti e mi sono posto dei dubbi.

Non evangelizzo !!!

Altri ironizzano ma non aiutano a capire.

Andiamo avanti cosi e resteremo al punto di partenza !!!

 

Per quanto riguarda gli atleti, sarebbe interessante conoscere meglio il tipo di ricerca.

Se non erro, Bartoli ha fatto esami ad un gruppo di pescatori subacquei.

Malpieri (spero di ricordare bene), gli esami li ha fatti su atleti di apnea dinamica.

Pertanto due tipologie di attività ben differenti anche se in alcune circostanze coincidono.

 

Ciao Gianpa

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Continuate, da sempre a non capire perchè vi concentrate sull'apnea e non sul LAVORO MUSCOLARE. Ma di che parliamo? Lasciamo perdere è tutta fatica sprecata anche se a distanza di anni alcuni si accorgono che certe teorie non erano affatto peregrine. Ora dopo decenni di lavoro (ma de che?) anaerobico lattacido leggo che esistono personaggi che il problema se lo sono posto. Respirazione cellulare, questa sconosciuta!

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Continuate, da sempre a non capire perchè vi concentrate sull'apnea e non sul LAVORO MUSCOLARE. Ma di che parliamo? Lasciamo perdere è tutta fatica sprecata anche se a distanza di anni alcuni si accorgono che certe teorie non erano affatto peregrine. Ora dopo decenni di lavoro (ma de che?) anaerobico lattacido leggo che esistono personaggi che il problema se lo sono posto. Respirazione cellulare, questa sconosciuta!

 

Perché è lavoro sprecato ?

Sai meglio di me che in molti campi, vecchie teorie hanno trovato la loro affermazione dopo tanti anni.

Non ho mai messo in discussione la tua preparazione, ma, se qualcuno non espone i suoi pensieri, non si darà agli altri la possibilità di approfondire le proprie conoscenze.

Non è mai positivo ascoltare una sola teoria, il confronto con altri pensieri, da la possibilità di ampliare i campi di ricerca.

Purtroppo non riusciamo a far confluire le idee in un unico contenitore e studiarle insieme (ovviamente mi riferisco ai ricercatori).

C'è chi pensa che gli altri possano "rubare" i propri studi; c'è chi pensa che " lui è l'unico a fare bene i prelievi"; c'è chi non tollera interferenze.

Ovviamente non mi riferisco a nessuno in particolare, ma è il metodo tutto italiano di fare scienza (anche in altri campi).

Risultato ??? I dubbi che restano !!!!

 

P.S. l'argomento è tanto interessante quanto difficile, cerchiamo di continuare a parlarne in modo pacato e costruttivo.

 

Anche semplici nozioni possono aiutarci a capire, se poi qualcuno non condivide, lo espone e spiega il motivo.

 

Se questo non è possibile, pazienza ci abbiamo provato.

Ciao Gianpa

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Intendiamoci, è il mondo dell'apnea che sfugge ad ogni tentativo di immersione della cultura sportiva e si presta a innalzare a Totem solo i simulacri di goffe teorie assurde. Ora le mie non sono affatto teorie, questo è il punto. Le cose che affermiamo da anni sono solo e semplicemente cose frutto di studi esistenti da decenni. Il contrario avviene per talune affermazione assurde che partono da una considerazione tanto banale e puerile quanto errata e fuorviante questione. L'apnea è senza respirazione e quindi ogni lavoro è anaerobico. Ecco questa demenzialità trasportata da corpi senza cultura ma saccenti come pochi al mondo ancora vive in questo ambiente di ignoranti! Comunque divertitevi, sono passati tanti anni e vedo che qualche barlume di luce si vede in fondo al tunnel ma di apnea ne dovete fare ancora tanta per uscire fuori dal tunnel. Ogni tanto, una boccata di fatti scientifici non guasterebbe. Non guasterebbe neanche avere idea di cosa sarebbe un atleta e cosa non lo è. Vi dovreste porre, ad esempio, elementi umani identificabili come veri atleti. Invece ancora oggi, accade che basterebbe mettersi una mascherina e delle pinne per divenire atleti. E' come affermare che una massaia sovrappeso con delle scarpette ai piedi possa essere il metro per delle analisi scientifiche. Facezie!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Intendiamoci, è il mondo dell'apnea che sfugge ad ogni tentativo di immersione della cultura sportiva e si presta a innalzare a Totem solo i simulacri di goffe teorie assurde. Ora le mie non sono affatto teorie, questo è il punto. Le cose che affermiamo da anni sono solo e semplicemente cose frutto di studi esistenti da decenni. Il contrario avviene per talune affermazione assurde che partono da una considerazione tanto banale e puerile quanto errata e fuorviante questione. L'apnea è senza respirazione e quindi ogni lavoro è anaerobico. Ecco questa demenzialità trasportata da corpi senza cultura ma saccenti come pochi al mondo ancora vive in questo ambiente di ignoranti! Comunque divertitevi, sono passati tanti anni e vedo che qualche barlume di luce si vede in fondo al tunnel ma di apnea ne dovete fare ancora tanta per uscire fuori dal tunnel. Ogni tanto, una boccata di fatti scientifici non guasterebbe. Non guasterebbe neanche avere idea di cosa sarebbe un atleta e cosa non lo è. Vi dovreste porre, ad esempio, elementi umani identificabili come veri atleti. Invece ancora oggi, accade che basterebbe mettersi una mascherina e delle pinne per divenire atleti. E' come affermare che una massaia sovrappeso con delle scarpette ai piedi possa essere il metro per delle analisi scientifiche. Facezie!

 

Condivido quanto sostieni.

Prima ho precisato che non ho mai messo in dubbio la tua preparazione perchè sò che ci sono stati degli studi.

Il libro sull'allenamento di tuo fratello del 1999 (anche se non è sull'apnea) è ancora utilizzato, anche per l'allenamento del nuoto pinnato e dell'apnea dinamica, quindi argomentazioni ci sono e ne potete insegnare. (a parte le pubblicazioni specifiche sull'apnea).

E' proprio sul mondo dell'apnea che bisogna aprire la porta e far entrare un pò di luce.

Se ci si chiude a riccio e non si collabora, si preclude a noi la possibilità di imparare di più. (non mi riferisco a te o qualcuno del forum, ma il discorso è generalizzato)

P.S. anche io penso che l'apnea non significa lavoro anaerobico. Le cellule continuano "a respirare".

Il dubbio è, fino a quando e come, sembra banale ma approfondire non è possibile ?

Ciao Gianpa

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Intendiamoci, è il mondo dell'apnea che sfugge ad ogni tentativo di immersione della cultura sportiva e si presta a innalzare a Totem solo i simulacri di goffe teorie assurde. Ora le mie non sono affatto teorie, questo è il punto. Le cose che affermiamo da anni sono solo e semplicemente cose frutto di studi esistenti da decenni. Il contrario avviene per talune affermazione assurde che partono da una considerazione tanto banale e puerile quanto errata e fuorviante questione. L'apnea è senza respirazione e quindi ogni lavoro è anaerobico. Ecco questa demenzialità trasportata da corpi senza cultura ma saccenti come pochi al mondo ancora vive in questo ambiente di ignoranti! Comunque divertitevi, sono passati tanti anni e vedo che qualche barlume di luce si vede in fondo al tunnel ma di apnea ne dovete fare ancora tanta per uscire fuori dal tunnel. Ogni tanto, una boccata di fatti scientifici non guasterebbe. Non guasterebbe neanche avere idea di cosa sarebbe un atleta e cosa non lo è. Vi dovreste porre, ad esempio, elementi umani identificabili come veri atleti. Invece ancora oggi, accade che basterebbe mettersi una mascherina e delle pinne per divenire atleti. E' come affermare che una massaia sovrappeso con delle scarpette ai piedi possa essere il metro per delle analisi scientifiche. Facezie!

 

Chi ha mai sostenuto che l'apnea costituisce principalmente uno sforzo anaerobico lattacido per via della mancata ventilazione? Le risposte sono state ben altre solo che come già detto solo gli stolti non hanno dubbi, o in alcuni casi erigono totem su studi fatti all'epoca del medioevo.

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