colapesce Inviato Aprile 16, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 16, 2013 parlando col mio mentore (non vi dico chi è anche se qlk1 sa di chi parlo ) , gli ho posto una domanda relativa ad una mia esperienza di qlk giorno fa:facendo qlk tuffo in costante (20 metri ) ho notato che una volta lasciato il fondo (quando tutto è lasciato alle gambe) , il "motore" s è appesantito ! insomma non spingevano piu !ho chiesto che tipo di allenamento si dovrebbe praticare....e non entrando nel merito della discussione , il risultato è stato che una tolleranza all acido lattico dovrebbe ridurre qst effetto MA il fatto di avere le gambe piene di "yogurt" è uno dei segnali che l ossigeno sta finendo. poi la discussione è andata a parare sul pesce .al che il dubbiouna buona tolleranza all acido lattico , è sinonimo di minor utilizzo di ossigeno da parte dei muscoli opp no?? (da questa domanda si capisce la mia ignoranza in merito ai processi chimici del corpo umano)La domanda m è nata dal fatto che mi è stato detto che la mia è stata un apnea al limite....ma di contrazioni nemmeno l ombra ! e sta cosa m ha un po confuso Poi parlando con un amico istruttore di body building , è uscito l argomento creatina,, questo è cio che m ha detto : nel caso in cui fai uso di creatina la creatina si attacca al muscolo diventando fosfocreatina, attaccandosi al fosfato dei muscoli mentre entri in una fase di richiesa di energia anabolica non entra in gioco l acido lattico ma la fosfocreatina si divide producendo energia ... voi cosa ne pensate ??? ho messo tanta carne sulla brace eh ?!!? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vmazzei Inviato Aprile 18, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 18, 2013 più che carne sul fuoco hai fatto un minestrone....scherzo Valter Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
colapesce Inviato Aprile 18, 2013 Autore Segnala Condividi Inviato Aprile 18, 2013 peccato solo che nessuno è disposto a correggerlo sto minestrone ! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Gianfranco Ciavarella Inviato Aprile 18, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 18, 2013 Buttalo che è meglio, magari non t'intossichi! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Aprile 18, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 18, 2013 La creatina sicuramente se utilizzata nel modo corretto è un integratore molto adatto all'apnea, per quanto riguarda la tolleranza al lattato ovviamente più la sviluppi meglio è visto che in apnea principlamente compi uno sforzo anaerobico lattacido. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Aprile 19, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 19, 2013 in apnea principlamente compi uno sforzo anaerobico lattacido.Puoi spiegarti meglio? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Aprile 19, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 19, 2013 Nel senso che in apnea lo sforzo compiuto è principalmente anaerobico lattacido senza utilizzo di o2 con produzione di acido lattico, negli sport normalmente corrisponde ad uno sforzo massimale prolungato per un tempo abbastanza importante per esempio i 400 mt di corsa, soprattutto per chi fa pesca o profondità questo è il regime principalmente utilizzato nella dinamica le cose sono un po diverse. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Aprile 20, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 20, 2013 Prendo in considerazione chi pesca: un lavoro anaerobico lattacido può quindi essere protratto per 6-7-10 ore consecutive? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gianpa Inviato Aprile 20, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 20, 2013 Nel senso che in apnea lo sforzo compiuto è principalmente anaerobico lattacido senza utilizzo di o2 con produzione di acido lattico, negli sport normalmente corrisponde ad uno sforzo massimale prolungato per un tempo abbastanza importante per esempio i 400 mt di corsa, soprattutto per chi fa pesca o profondità questo è il regime principalmente utilizzato nella dinamica le cose sono un po diverse. Ho qualche dubbio...Ciao Gianpa Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Aprile 20, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 20, 2013 (modificato) Un tuffo in assetto costante è principalmente un lavoro anaerobico lattacido, quindi se peschi è principalmente un lavoro di questo tipo. Se non è uno sforzo anaerobico lattacido che tipo di sforzo è? L'ipossia e la co2 sono i principali responsabili della produzione di acido lattico, quindi lo sforzo sarà sicuramente lattacido, non può essere aerobico poichè sei in riflesso d'immersione e pertanto le zone periferiche subendo una vasocostrizione operano in assenza di ossigeno anche perchè altrimenti avresti un'apnea inesistente, pertanto lo sforzo è prettamente anaerobico lattacido.Giampa mi piacerebbe sentire la tua considerazione in quanto istruttore per avere un dialogo in tal senso se hai informazioni diverse mi piacerebbe conoscerle per studiare la cosa visto che sono molto appassionato ed interessato ad aggiornarmi in continuazione, idem se qualcun'altro ha delle info da condividere sarei ben felice di ascoltarle. Modificato Aprile 20, 2013 da fabriz Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Aprile 21, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 21, 2013 Un primo input a tal proposito potresti trovarlo nel seguente thread: http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=30600&st=0Certo, alla fine il medico iperbarico si trova in disaccordo con l'allenatore, ma resta ugualmente una discussione interessante... malamente abortita ma interessante... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gianpa Inviato Aprile 21, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 21, 2013 Un tuffo in assetto costante è principalmente un lavoro anaerobico lattacido, quindi se peschi è principalmente un lavoro di questo tipo. Se non è uno sforzo anaerobico lattacido che tipo di sforzo è? L'ipossia e la co2 sono i principali responsabili della produzione di acido lattico, quindi lo sforzo sarà sicuramente lattacido, non può essere aerobico poichè sei in riflesso d'immersione e pertanto le zone periferiche subendo una vasocostrizione operano in assenza di ossigeno anche perchè altrimenti avresti un'apnea inesistente, pertanto lo sforzo è prettamente anaerobico lattacido.Giampa mi piacerebbe sentire la tua considerazione in quanto istruttore per avere un dialogo in tal senso se hai informazioni diverse mi piacerebbe conoscerle per studiare la cosa visto che sono molto appassionato ed interessato ad aggiornarmi in continuazione, idem se qualcun'altro ha delle info da condividere sarei ben felice di ascoltarle. Ti mando una mail.Ciao Gianpa Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Aprile 21, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 21, 2013 volentierissimo fabrizio@waterinstinct.it Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Cono Corrado Inviato Aprile 22, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 22, 2013 Gianpa se non si tratta di segreti indicibili sarebbe interessante condividere lo conoscenze su un argomento così importante Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Aprile 22, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 22, 2013 L'ipossia e la co2 sono i principali responsabili della produzione di acido lattico, quindi lo sforzo sarà sicuramente lattacido, non può essere aerobico poichè sei in riflesso d'immersione e pertanto le zone periferiche subendo una vasocostrizione operano in assenza di ossigeno anche perchè altrimenti avresti un'apnea inesistente, pertanto lo sforzo è prettamente anaerobico lattacido.L'ossigeno cellulare accumulato in superficie durante la ventilazione, che fine fa in questo processo? Ossia, se la vasocostrizione "isola" i muscoli periferici è pur vero che al loro interno esiste una riserva di ossigeno incamerata, o no? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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