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La pesca con la zavorra mobile: opinioni


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L'argomento è spinoso e delicato...

Concordo sul fatto che non sia una tecnica adatta a gente poco esperta, ma...solo recentemente, ricorrendovi per la seconda volta in vita mia, ho capito veramente quanto possa essere utile per migliorare la sicurezza di chi invece una certa esperienza ce l'ha e non sgancia certo per andare ad esplorare, come un fesso, profondità a cui non ha mai preso un pesce in assetto costante...

Oggi io mi do dell'idiota per tutte le volte in cui avrei potuto/dovuto sganciare e non l'ho fatto...ma gradirei anche sapere come e quando usa l'assetto variabile chi ne ha più dimestichezza.

Mi sono reso conto, d'altra parte, che censurare certi sistemi per stare in pace con la propria coscienza e dormire sonni tranquilli, serve a poco se non ad illuderci: tra internet e riviste, chi cerca trova e senza il filtro di un esperto prima o poi farà da se, quindi tanto vale parlarne apertamente ma con cognizione di causa e, soprattutto, senza ostentare quel machismo che secondo me, in passato ed ancora oggi, ha fatto e fa più danni che altro...

Insomma come dire che c'è modo e modo di dire le cose...

Modificato da siccia
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Già ho scritto che usavo il piombo a zavorra quando non sapevo neanche che esistevano le mute da apnea

facendo due + due facile capire che con un sasso si scende senza fatica

ho letto anche della sandalo-petra

perció tecnica antica questa della zavorra

poi c'è anche il fattore che con una zavorra fissa ad una certa quota l'essere troppo negativi è un continuo sbattere qua e lá meglio essere neutri ed alleggerirsi

di solito in estate dopo i 15m mi alleggerisco pedagnando sul fondo

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Ok Siccia mi hai convinto a dire qualcosa su questa tecnica, ma solo nella versione= maggiore sicurezza.

 

Supponiamo che io sia uno che pesca al massimo a 20 mt con una piombatura standard diciamo di 5 kg con muta da 5mm ecc.

Se prima di entrare in acqua (oppure in barca se uso un mezzo nautico) ritengo che sia una giornata di quelle da pescare fondo (es. so che non c'è il taglio freddo, l'acqua è abbastanza limpida, non c'è troppoa corrente - occhio perchè la corrente amplifica di circa 1 terzo in più le profondità, ossia pescare a 20 mt con corrente sostenuta è come pescare a 26/27 senza corrente - ) e quindi so che farò più tuffi fondi che in medio e basso fondale, mi posso attrezzare come segue: 2 o 3 kg in cintura e 3 o 2 kg in una tavoletta di piombo collegata al pallone. Cioè in totale ho sempre lo stesso peso che avrei usato senza la zavorra mobile, ma ora una parte è in cintura e l'altra sganciabile. Usare una seconda cintura è possibile ma è più macchinoso e dispendioso di ossigeno quindi io nn lo faccio.

Perchè non usare un peso leggermente superiore? perchè se uso una pesata superiore a quella che avrei usato standard sono costretto sempre a sganciare anche quando potrebbe essere controproducente per l'azione di pesca. E soprattutto dopo sono costretto comunque a tirare su dal fondo un oggetto che mi spaventa i pinnuti. Se invece ho lo stesso peso che userei normalmente a zavorra fissa posso decidere ogni tuffo se sganciare o no. Se decido di sganciare è perchè ne vale la pena, altrimenti me ne torno su con tutta la mia zavorra.

Naturalmente il sagolone del pallone non potrà più essere un sottile filo di nylon, ma per poter salpare la zavorra eventualmente sganciata sul fondo ci vuole una buona presa quindi almeno l'80% della sagola deve essere di grosso diametro, al limite lascio di nylon gli ultimi 6/7 mt.

 

segue ... ora vado a nanna

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Ospite RickCT75

Ok Siccia mi hai convinto a dire qualcosa su questa tecnica, ma solo nella versione= maggiore sicurezza.

 

Supponiamo che [...] mi posso attrezzare come segue: 2 o 3 kg in cintura e 3 o 2 kg in una tavoletta di piombo collegata al pallone. Cioè in totale ho sempre lo stesso peso che avrei usato senza la zavorra mobile, ma ora una parte è in cintura e l'altra sganciabile. [...] Perchè non usare un peso leggermente superiore? perchè se uso una pesata superiore a quella che avrei usato standard sono costretto sempre a sganciare anche quando potrebbe essere controproducente per l'azione di pesca. E soprattutto dopo sono costretto comunque a tirare su dal fondo un oggetto che mi spaventa i pinnuti. Se invece ho lo stesso peso che userei normalmente a zavorra fissa posso decidere ogni tuffo se sganciare o no. Se decido di sganciare è perchè ne vale la pena, altrimenti me ne torno su con tutta la mia zavorra.

Naturalmente il sagolone del pallone non potrà più essere un sottile filo di nylon, ma per poter salpare la zavorra eventualmente sganciata sul fondo ci vuole una buona presa quindi almeno l'80% della sagola deve essere di grosso diametro, al limite lascio di nylon gli ultimi 6/7 mt.

 

segue ... ora vado a nanna

 

Continuo a straquotare Sciacchetrà (anche sul sagolone). E aggiungo una cosa:

Un'altro valido motivo per cui la pesata totale deve essere uguale a quella normale (in base alla muta, ovviamente) e non superiore, oltre ai validissimi motivi che hai gia detto, è che quando ti prepari per il tuffo devi poterti ventilare tranquillamente, come da normale, senza sprofondare, se no non prepari bene il tuffo (che cmq è un tuffo molto fondo) e perdi parte del vantaggio di avere la mattonella...quindi non bisogna mai essere cmq troppo negativi in superficie!

Modificato da RickCT75
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In estate a volte mi capita di pescare fondo, anche molto fondo e non ho mai usato la zavorra mobile.

Ma dovrò provare prima o poi.

credo che oltre alla singola pescata si possano avere benefici sulla stanchezza accumulata (soprattutto sulle gambe) se si pesca più giorni consecutivi a certe quote.

Ho qualche dubbio soprattutto sulle risalite troppo veloci, non avendo io una compensazione facile.

Adesso senza sganciare, proprio per questi limiti di compensazione, scendo abbastanza lentamente e risalgo altrettanto lentamente.

Il tutto a discapito delle gambe....

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Si le gambe sono fondamentali nella pesca profonda. Come ho già detto in altri post, pescare fondo soprattutto per qualche ora di seguito, necessita di ottimo allenamento delle gambe. Molti pensano che ci voglia un'apnea lunghissima, ma non è propriamente corretto. E' chiaro che con 1 minuto di apnea nn posso scendere e pescare tranquillo a 27/28/30 mt ma già con 1 minuto e mezzo abbondante si, però devo avere delle gambe ben allenate. le gambe oltrettutto sono quelle che consumano più ossigeno nel movimento e quindi ciò influisce anche sui tempi di apnea. Attenzione però all'uso delle gambe sia nello scendere sia soprattutto nel risalire. E' l'aspetto che va maggiormente curato nella dinamica di una discesa profonda. E' fondamentale l'esecuzione di una ottima capovolta, una pinneggiata fluida non agitata ma costante e una pesata ottimale che ci consente di scendere praticamente usando le gambe solo nei primi 10/12 metri. ecco dove ci viene in aiuto la zavorra mobile. se divento negativo a 12 mt, a 15/16 comincerò a precipitare verso il fondo. Se devo invece planare lentamente (ad esempio sto andando verso un appostamento dove spero di far avvicinare dei dentici) sarà utile una zavorra che a 6/7 mt dal fondo rimane penzoloni attaccata al sagolone così da permettermi di "atterrare" con dolcezza e di non fare sbattere il piombo mobile sul fondo. oppure devo scendere a 6/7 mt dal punto prescelto per l'appostamento, posare con delicatezza il piombo mobile su uno scoglio e proseguire tirandomi con la mano libera fino all'appostamento stabilito. nella risalita se sono alleggerito di una parte dei pesi basterà dare una spinta con la mano libera per favorire lo stacco (le braccia consumano meno ossigeno delle gambe) qualche colpo di pinna e poi risalirò immobile con grande vantaggio per le mie gambe e soprattutto pe rla mia sicurezza. Se invece risalgo con tutta la zavorra è utile non pineggiare continuamente ma superati i primi metri di stacco dal fondo dare due o tre oinneggiate alternate con qualche secondo di risalita immobile, cercando sempre di risalire sfruttando l'effetto "portanza" della corrente

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Beh lo sgancio della cintura richiede più movimenti, devo aprire la fibia e poi prendere con la mano libera la cintura stare attento che il sagolone non si agganci ai piedi e posare la cintura su uno scoglio, inoltre fapiù rumore quando la tiro su da galla. posso anche sganciare la fibia e girarmi di schiena per far cadere la cintura sul fondo ma anche qui devo fare più movimenti e inoltre perdo il controllo della cintura in caduta che magari si infila in uno spacco.

per quanto riguarda i kg fissi mi rendono più stabile sul fondo e impediscono una risalita a palla che è deleteria al massimo per le orecchie

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Quasi tutti i problemi che hai citato li ho notati di recente, quando per la seconda volta in vita mia ho dovuto ricorrere allo sgancio della cintura per ragioni di sicurezza.

Nonostante abbandonassi tutta la zavorra, non ho notato perdite di stabilità sul fondo, anzi ero leggermente negativo, ma, soprattutto nei primi due tuffi, mi sentivo alquanto impacciato, per via del nylon che tendeva ad impigliarsi tra le pinne e della fase di sgancio-appoggio della cintura, che inizialmente non era immediata.

Ho risolto scendendo con un angolazione differente rispetto a quella della sagola del pallone e ruotando leggermente sul tronco al momento dello sgancio ma, come dici, la risalita è fin troppo veloce, soprattutto negli ultimi 15m: santo rimedio per la stanchezza alle gambe, ma pericoloso perchè la velocità non è controllabile ed oltre alla possibilità di incorrere in un barotrauma, penso a tutte le volte che le barche transitano sulla nostra testa e ci salviamo solo grazie al rallentamento della risalita...

Però, ripeto, è un tocca sana per le gambe e per la qualità delle apnee...

E' un modo di pescare che non fa parte della mia cultura, ma mi rendo conto che andrebbe automatizzato per ricorrervi tutte le volte che serve a migliorare la sicurezza, senza dover prima tirare la corda fino a sentire le gambe che fanno male: non è facile...

Modificato da siccia
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conoscevo "l'ascensore" fatto dai francesi, ma è tutta un'altra cosa

non trovo il video, ma in breve il compagno afferra con le mani il sub per le caviglie, braccia distese in superficie, poi entrambi fanno la capovolta e si immergono

il primo tiene le gambe rigide e non fa nessun movimento, il secondo spinge con le pinne fino a raggiungere la profondità a cui diventa decisamente negativo, poi molla il compagno che prosegue da solo e in silenzio la caduta e la fase di pesca, mentre lui risale, si riposa e osserva l'azione del compagno attendendo la riemersione. Poi si danno il cambio. Efficace, semplice, non richiede attrezzatura aggiuntiva e serve a migliorar la sicurezza e obbligare il rapporto di coppia.

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Non mi piace proprio che la propria azione dipenda dal gesto di un altro. Una cosa è avere un compagno sopra che ti assista ed un'altra che il compagno faccia parte del tuo lavoro.

Se poi capita di dover fare da soli, magari per necessità, ci mancherà quella tranquillità necessaria a svolgere un'azione in sicurezza.

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Si troppo macchinoso l'ascensore, a parte che è giurassico come lo sgancio, l'ho usato solo con un compagno con cui c'è grande affiatamento e per recuperare una cernia arroccata molto fonda, ma sinceramente se devo fare tutta la pescata un tuffo si e uno no mi sembra assurdo, oltrettutto se il pesce l'ho visto p. es. io come è entrato in una tana come si è mosso ecc. vedo controproducente che al tuffo successivo scenda il mio compagno che invece nn ha visto nulla

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io uso la zavorra mobile da sempre,stò parlando di profondità tra i 5 e i 10 m l'abitudine di tenere il pedagno in mano mi fà risparmiare un kg in cintura,a tutto vantaggio dei dolori lombari che mi affliggono costantemente.

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