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manovra globale di risalita di del bene.. parliamone!


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Tutta lana kaprina. :devil: Come qualcuno ha fatto giustamente notare tutta la menata del risucchio dell' aria della maschera nacque nei lontani anni '60 quando mio papà andava a fare cannolicchi armato di sola forchetta mentre io mi pisciavo ancora a letto. :boxed: Le prime maschere "pinocchio" non funzionavano ancora bene e non tenevano tanto bene il mare quanto le tipiche maschere col vetro ellittico dell'epoca che tenevano il mare meglio dei pinocchietti però si allagavano al minimo contatto con qualunque cosa le urtasse perchè erano scarsamente aderenti al viso. Unico rimedio era cercare la maggiore aderenza possibile per effetto ventosa aspirando l'aria della maschera cioè quella che ci stava un bicchiere piccolo. Basta fare le prove in bagno riempiendo una moderna maschera con acqua dolce e poi calzandola sul viso: nel meato tra viso e vetro di acqua ce ne và molta meno di un bicchiere da vino. Infatti le maschere moderne sono molto più aderenti e contengono molta meno aria che perciò è solo una piccola frazione di quella normalmente inspirata nei polmoni e quindi tutto l'argomento è purissima fuffa qual fosse lo sesso degli agnoli. :bag: Tornate a pescare, sciò..sciò...

 

 

sul fatto che la cosa migliore sia andare a pesca il più possibile non c'è ombra di dubbio, qualche dubbio invece mi viene per quanto riguarda l'inutilità dell'aria recuperata in risalita.

Se come dici, il volume corrisponde a quello di un bicchiere di vino non mi sembra poca cosa. Forse hai trascurato il fatto che il volume in oggetto non lo devi considerare alla pressione atmosferica ma alla pressione alla quale ti trovi.

Se non ricordo male, non vorrei dire stupidaggini ma qui dovrebbe intervenire la legge di Boyle, e sempre se non ricordo male, quell'insignificante bicchiere di vino dovrebbe diventare un litro poco dopo i trenta metri,.

Un litro di aria usata, ma usata quanto? -------------------booohhh Troppe seghe mentali, io continuo a fare come ho sempre fatto, per me va bene così, ma voi cosa ne dite?

poi avrei ancora altre due considerazioni da fare, ma per ora se qualcuno volesse sciogliere questo dubbio................

Se come dici, il volume corrisponde a quello di un bicchiere di vino non mi sembra poca cosa. Forse hai trascurato il fatto che il volume in oggetto non lo devi considerare alla pressione atmosferica ma alla pressione alla quale ti trovi.

Se non ricordo male, non vorrei dire stupidaggini ma qui dovrebbe intervenire la legge di Boyle, e sempre se non ricordo male, quell'insignificante bicchiere di vino dovrebbe diventare un litro poco dopo i trenta metri,

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

Modificato da siccia
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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Amico mio ,

sono i conti che non tornano 1 litro sono 1000 cm cubici , se ne abbiamo 30 cm cubici nella maschera a 30 m di fondo quindi a 3 atm relative quando saliamo in superficie saranno diventati 90 cm cubici a 1 atm , quindi quello che perdiamo non risucchiando l'aria della maschera sono solo 90 cm cubici, meno di una scureggia :P .

 

 

ciao

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Amico mio ,

sono i conti che non tornano 1 litro sono 1000 cm cubici , se ne abbiamo 30 cm cubici nella maschera a 30 m di fondo quindi a 3 atm relative quando saliamo in superficie saranno diventati 90 cm cubici a 1 atm , quindi quello che perdiamo non risucchiando l'aria della maschera sono solo 90 cm cubici, meno di una scureggia :P .

 

 

ciao

 

Ma 30 cc non rimangono comunque nella maschera a galla :whistling: ? O quanto risucchiate :boxed: , fino a quando non vi si appiccicano i vetri agli occhi??? :laughing:

M'avete distrutto quelle poche nozioni di fisica che mi erano rimaste :laughing: :laughing:

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Amico mio ,

sono i conti che non tornano 1 litro sono 1000 cm cubici , se ne abbiamo 30 cm cubici nella maschera a 30 m di fondo quindi a 3 atm relative quando saliamo in superficie saranno diventati 90 cm cubici a 1 atm , quindi quello che perdiamo non risucchiando l'aria della maschera sono solo 90 cm cubici, meno di una scureggia :P .

 

 

ciao

 

Ma 30 cc non rimangono comunque nella maschera a galla :whistling: ? O quanto risucchiate :boxed: , fino a quando non vi si appiccicano i vetri agli occhi??? :laughing:

M'avete distrutto quelle poche nozioni di fisica che mi erano rimaste :laughing: :laughing:

Ho espresso il concetto in maniera molto confusa :lol: , quello che indendevo dire è che se supponiamo di avere 30 cm3 di aria nella maschera in superficie, e a 30 m vogliamo avere lo stesso volume per non farci uscire gli occhi di fuori o buttare via inutilmente aria dovremo introdurre nella maschera attraverso il naso una quantità di aria che alla pressione di 1 atmosfera , quindi in superficie equivale a 90 cm3 , se non ho sbagliato i calcoli.

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il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

L'aria usata, cioè quella che normalmente si espira, contiene ancora una discreta percentuale di ossigeno (17%), altrimenti la respirazione bocca a bocca servirebbe solo a dare il colpo di grazia al malcapitato.

 

La sua utilità in termini di autonomia, almeno fisicamente è nulla, e questo perchè in risalita la pressione dell'aria contenuta nella maschera è sempre inferiore a quella contenuta nel distretto polmonare che è impossibilitato ad assecondare la riespansione dell'aria a causa del blood shift. Quindi l'effetto barriera impedisce che l'aria risucchiata possa in qualche modo partecipare agli scambi gassosi.

 

Resta però l'effetto psicologico che non credo sia trascurabile. E' un po' come impugnare un fucile che non dà alcuna sicurezza, le padelle si sprecano. Viceversa con uno con cui il feeling è eccezionale si prende di tutto, anche se è uno scassatissimo apache con gli elastici delle mutande! :-)

 

:bye:

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Amico mio , sono i conti che non tornano 1 litro sono 1000 cm cubici , se

 

Ecco!! a questo strafalcione proprio non ci avevo badato :oops: , e poi Alessandro lo sai che con i calcoli non ci vado d'accordo!!! :banging: mi ha fregato il fatto che si stava ragionando in termini di bicchieri di vino :wine: , e tre bicchieri dei miei fanno un litro!!! :whistling:

 

poi comunque visto che effettivamente l'aria non la possiamo risucchiare tutta, alla fine quella recuperabile sarebbe proprio pochissima.

e per finire Davide toglie ogni dubbio, e resta solo l'effetto psicologico.

Eppure sembra tantissima quella che occorre per compensare la maschera

 

Vabbè, almeno Gianfranco si è divertito!!!

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Quando finirò di ridere vi parlerò anche della qualità dell'aria che vorreste recuperare e del costo necessario.... :ajo: :ajo: :ajo:

Credo che davvero certi personaggi, NON VOI, certi ISTRUTTORONI dovrebbero fare le scuole elementari, tanti ragionano come se la discesa e la risalita non esistessero e neanche esistano le variazioni di qualità dell'aria, quindi di percentuali di ossigeno esistenti alle varie profondità e dei consumi relativi.

Naturalmente occorre anche capire come varia il consumo, e la qualità dell'aria in risalita proprio in funzione delle leggi citate..

 

Che ci sta!!!!! :death:

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