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manovra globale di risalita di del bene.. parliamone!


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Ospite Gianfranco Ciavarella

I consumi dell'ossigeno sono variabili in funzione di una molteplicità di condizioni, la legge di Boyle e Mariotte sia pure nella sua dinamicità rappresenta una costante del consumo.

L'attività cerebrale e muscolare la qualità dello sforzo sono una variabile ulteriore e di maggior peso ed infine ma non per ultimo dovete tener presente cosa e come ci richiama la voglia di respirare e modifica i battiti cardiaci in funzione della qualità chimico fisica del sangue.

Una cosa straordinaria e complessa ma davvero poco condizionabile da questa o da altre manovre. Resta ovviamente l'aspetto psicologico che varia da individuo ad individuo tanto che ciò che appare buono e interessante per uno potrebbe essere dannoso per un individuo diverso.

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Io vado a vedermi un porno...

 

ecco....almeno la il risucchio è giustificato :laughing: :laughing:

 

Guarda conosco una tipa veramente esperta di Boyle e sopratutto Mariotte.... chiederò lumi a lei appena la vedo!!! :ajo:

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Io vado a vedermi un porno...

 

ecco....almeno la il risucchio è giustificato :laughing: :laughing:

 

Guarda conosco una tipa veramente esperta di Boyle e sopratutto Mariotte.... chiederò lumi a lei appena la vedo!!! :ajo:

Voglio vedere se riesce a risucchiare con il naso :lol:

Stiamo andando OT. :banging:

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Amico mio ,

sono i conti che non tornano 1 litro sono 1000 cm cubici , se ne abbiamo 30 cm cubici nella maschera a 30 m di fondo quindi a 3 atm relative quando saliamo in superficie saranno diventati 90 cm cubici a 1 atm , quindi quello che perdiamo non risucchiando l'aria della maschera sono solo 90 cm cubici, meno di una scureggia :P .

 

 

ciao

1 litro sono 1000 cm cubici , se ne abbiamo 30 cm cubici nella maschera a 30 m di fondo quindi a 3 atm...

S'è parlato di un volume interno (della maschera) pari a 30 cl, il che significa 300 cc :P

Modificato da siccia
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Io vado a vedermi un porno...

 

ecco....almeno la il risucchio è giustificato :laughing: :laughing:

 

Guarda conosco una tipa veramente esperta di Boyle e sopratutto Mariotte.... chiederò lumi a lei appena la vedo!!! :ajo:

Voglio vedere se riesce a risucchiare con il naso :lol:

Stiamo andando OT. :banging:

 

Aleeee e nun me provocà... che sennò me bannano! :ajo:

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Forse ti ho capito...

Intendi dire che 30 cl a 30m di profondità, diventano un litro a galla, giusto?

Se così fosse, per essere precisi diventerebbero 1,2 l.

Tuttavia in risalita tu ne ciucci 0,9 l e non certo tutti e 1,2 l, il che significa che reinspiri quasi 1l d'aria.

Sulla qualità di quell'aria tuttavia non mi esprimo, anche perchè Doc Malpieri ha già chiarito che non può che servire come effetto placebo.

Ribadisco che io me la riprendo più che altro perchè non mi piace fare casino sott'acqua quando pesco e che l'abitudine a questa manovra è tale (è un automatismo ormai), che smettere di praticarla probabilmente mi infastidirebbe...

Modificato da siccia
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Quando inspireresti? in risalita alla fine, durante? vi immaginate una risalita tutta inspirando? L'aria che si espande è un evento che accade mano mano che si risale e la differenza di pressione comincia subito a far sentire i suoi effetti e l'aria in eccesso se non inspirata esce dalla maschera. Se aspettate ad inspirare ci troverete poco o nulla e se invece inspirare per tutta la risalita ciò che tirate vi costerà uno sforzo muscolare assurdo proprio quando di sforzi ne dovremmo fare meno.

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Giusto,

io non ho guardato l'unità di misura , quindi sono 90 cl che significano 900 cm3, a questo punto non è più tanto trascurabile :huh: , se non ricordo male sono poco meno di due atti respiratori in condizioni di riposo.

Sacrosanta la verità fisiologica, però si butta via il 25 % della C.V. media solo per compensare la maschera...........rimpiccioliamo di più le maschere , perchè allargare la faccia la vedo dura :boxed: .

A me sembra tanto 300cm3 di volume interno per una maschera a volume interno ridotto, così a sentimento

 

 

 

ciao

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Quando inspireresti? in risalita alla fine, durante? vi immaginate una risalita tutta inspirando? L'aria che si espande è un evento che accade mano mano che si risale e la differenza di pressione comincia subito a far sentire i suoi effetti e l'aria in eccesso se non inspirata esce dalla maschera. Se aspettate ad inspirare ci troverete poco o nulla e se invece inspirare per tutta la risalita ciò che tirate vi costerà uno sforzo muscolare assurdo proprio quando di sforzi ne dovremmo fare meno.

 

Quoto Gianfranco alla grande e aggiungo che lo ribadì e spiegò Malpieri , ciò nonostante 900 cm3 sono un boato di aria sprecata.

Magari esce fuori una soluzione per ridurre il volume della maschera.

Non è mai tempo sprecato.

 

 

 

ciao

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Io la riprendo durante la risalita, tutte le volte che sta per uscire dalla maschera, ma, forse per abitudine...non lo so, non ho mai avuto problemi di alcun tipo, nel senso che non ho mai avvertito nessuna fatica (e non mi riferisco solo alla pesca nei primi 20 m, ma anche a quella che si fa più giù).

Di recente mi è capitato di leggere su un altro forum, un notissimo apneista che sosteneva di non inspirare proprio niente, ma che nonostante ciò riuscisse a recuperare in risalita, senza alcuno sforzo, tutta l'aria usata per compensare la maschera in discesa...

A suo giudizio, risalendo a glottide aperta l'aria torna ai polmoni in modo assolutamente automatico.

Gli è stato obiettato che per ragioni strettamente fisiche non è naturale (quindi non può essere automatico), che in risalita l'aria tenda a scendere (verso i polmoni), perchè dovrebbe avvenire l'esatto contrario.

Anche in questo caso, non essendo un medico iperbarico, mi limito ad esporvi quanto letto senza commentarlo più di tanto...

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Ragionando in temini puramente fisici , due contenitori che hanno pressioni diverse se posti in comunicazione tendono a equilibrarsi.

Quindi l'aria fluisce da quello a pressione maggiore a quello a pressione minore.

 

Dov'è più alta la pressione, nei polmoni o dentro la maschera?

 

:bye:

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Ragionando in temini puramente fisici , due contenitori che hanno pressioni diverse se posti in comunicazione tendono a equilibrarsi.
Quindi l'aria fluisce da quello a pressione maggiore a quello a pressione minore. Dov'è più alta la pressione, nei polmoni o dentro la maschera? :bye:

 

si può sempre risalire a testa in giù, ma bisogna avere la retromarcia.

 

Ho letto la discussione dall'inizio, e cosi mi son chiare altre cose che volevo chiedere come una possibile relazione tra recupero dell'aria e barotrauma

 

 

Modificato da pincapo
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Ragionando in temini puramente fisici , due contenitori che hanno pressioni diverse se posti in comunicazione tendono a equilibrarsi.

Quindi l'aria fluisce da quello a pressione maggiore a quello a pressione minore.

 

Dov'è più alta la pressione, nei polmoni o dentro la maschera?

 

:bye:

Bella domanda !

Io direi nei polmoni considerando la diminuzione di volume , chissà se qualche esperto ci saprà rispondere.

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Povero Boyle e povero Mariotte! eh eh eh

 

Ciò sarebbe vero qualora, a temperatura costante, quel volume d'aria variasse in modo direttamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume cresce).

Secondo la legge di cui sopra, invece, accade l'esatto contrario, cioè dire quel volume d'aria, a temperatura costante, varia in modo inversamente proporzionale rispetto alla variazione della pressione (cioè più scendi e più il volume si riduce).

Ciò significa che a 30m, quello che in superficie era un volume d'aria equivalente ad un bicchiere di vino, diventa equivalente ad 1/4 di quel bicchiere.

Probabilmente hai confuso la legge di Boyle e Mariotte con quella di Dalton sulle pressioni parziali dei gas.

 

okay per essere cortese dirò che mi son spiegato male, ma veramente penso che non mi avete capito!!!

:lol: e inoltre normalmente non parlo per far uscire aria dalla bocca, e ci riprovo.

Cioè

effettivamente quello che ho scritto è una bestemmia se estrapolato dall'argomento in questione, però visto che si sta parlando in un certo contesto bastava un minimo di "interpretazione".

Sicuramente la legge di Boyle dice che la Il volume è inversamente proporzionale alla pressione, la temperatura penso che la possiamo lasciare da parte visto la piccola escursione.

Anzi visto che normalmente diminuisce mentre scendiamo, questo rafforza la mia convinzione.

Ora vi faccio un esempio, cosi penso che riusciate a capire meglio quello che intendo dire e rispondere alla mia domanda:

Supponiamo di essere arrivati a trenta metri con la nostra maschera con un volume interno di 30 cl.

(prendo per buono il volume che ha dato Oloturia, io non lo conosco proprio, però mi rendo conto che di aria ce ne butto dentro per compensarla.)

 

A questa provondità l'aria contenuta all'interno della maschera avrà una pressione assoluta di 4 atm e relativa di 3 , o no?

A noi ovviamente interessa la differenza di pressione con quella atmoscferica quindi 3 bar.

se riuscissimo a portare in superficie la maschera perfettamente incollata sul viso, con le narici (e anche i condotti lacrimali, per essere proprio precisi, così non potete dire niente :devil: !!) tappate penso che otteniamo quel famoso litrozzo di aria usata o no?

e visto che noi la riserva d'aria la facciamo in superficie non mi sembra poco.

il mio dubbio e quello che chiedevo è relativo solo all'effettiva utilita di questa quantita d'aria semiusata.

 

Non so se mi sono capito!!!!

 

:bye:

Forse ti ho capito...

Intendi dire che 30 cl a 30m di profondità, diventano un litro a galla, giusto?

Se così fosse, per essere precisi diventerebbero 1,2 l.

Tuttavia in risalita tu ne ciucci 0,9 l e non certo tutti e 1,2 l, il che significa che reinspiri quasi 1l d'aria....

 

 

:thumbup: Solo che 30 cl a 4 bar diventano 90 cl in superficie perchè sul livello del mare la pressione e di un bar, dovrebbe essere così, io fisica ne ho fatto un anno al liceo e di tempo ne è passato, chissà come mi sarò ricordato di Boyle,

Però c'è una cosa da precisare...riprendo fra un pò

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