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Pesca subacquea: questione immagine


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Tango mamma mia quanto la fai lunga: ho solo detto che non ho capito quello che volevi dire, il resto sono illazioni tutte tue.

Cedo la palla? Ma guarda che l'ho già fatto, non te n'eri accorto? Io adesso vado a pesca, devo recuperare tanto tempo perso nel senso più proprio del termine.

 

Per il resto: nell'editoriale mi pareva di aver detto chiaramente che per fare la voce grossa - rintuzzare le accuse - dovremmo prima fare un po' di sensibilizzazione interna... quindi non rifuggo la pugna, è solo che l'analisi strategica evidenzia dei grossi punti deboli che dovremmo in qualche modo tamponare prima di scatenare offensive.

 

Giorgio

E' che ti voglio bene :wub:

Giorgio, ho sempre seguito la lineea di apnea magazine anche malgrado il mio carattere non sempre socievole

l'importante e' sentirsi partecipi alla fine, nel senso che una voce sia 100 1000 voci

io ci credo in questo popolo del mare perche' sta' nel giusto, ha buoni ideali che non sono castelli di sabbia

serve organizzazzione per non disperdere preziose energie e convogliarle nei punti strategici

per il resto condivido appieno tutti gli interventi emersi fin ora in questo post

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sto leggendo l'articolo,provo a dire la mia man mano che mi viene in mente qualcosa...

ma poi mi sono reso conto che tutti i problemi si basano su una sola cosa,il fatto che la pesca in apnea interessi al 1,forse al 2 % della popolazione italiana.

è come quelle malattie strane,che non hanno cura e di cui non si cerca la cura perchè non interessa dal punto di vista economico a nessuno tranne che ai parenti dei malati.noi siamo i parenti della pesca in apnea,e purtroppo per quanto noi possiamo impegnarci nessuno ci starà a sentire,anche se è giusto continuare a provarci.

tutto il resto,il pescatore che mette la foto con due pesci in più del dovuto su FB, quello che pesca nell'AMP ecc.ecc. sono problemi relativi,perchè gli unici che se ne preoccupano...siamo noi!

 

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Penso che sia davvero il caso di fregarsene delle mele marce e di chi ingenuamente per l'entusiasmo della pescata mette quei 3 saraghi in più, magari presi in compagnia e quindi nella norma, ma presentati come frutto di una propria pescata. A me un paio di volte è capitato di fare la foto con il pescato collettivo, la foto dopo ritraeva il mio compagno con gli stessi pesci, ma di fatto ho dovuto sempre mettere le mani avanti e spiegare la cosa.

Dalle parole di Giorgio si dovrebbe capire bene che la "sparuta minoranza" a cui si fa riferimento non è certo quella di chi due volte l'anno sfora i 5 kg consentiti con quattro saraghi e un polpo. Forse non ci si accorge delle foto che circolano, ma tra le tante vituperate mattanze del vertical jigging e un paiolato con due cernioni, decine di saraghi e qualche astice quale differenza c'è?! E non parliamo affatto di pescate occasionali...questo è quello che ci sporca tutti ed è fatto con dolo, non certo con ingenuità.

Concludendo, benissimo essere politically correct, benissimo l'autoregolamentazione, ma sarebbe veramente ora di diventare più duri e incisivi a livello istituzionale cominciando inoltre a capire che bisogna entrare anche negli schermi TV per aprire la mente a chi non ci conosce. Se questo non lo fanno le testate di settore, le ditte specializzate e i nostri atleti con una strategia comune, chi lo deve fare? La topica di Matteoli è pesante, ma il silenzio lo è ancora di più.

Pensiamo forse che i decantati pescatori professionali siano in TV ogni weekend per caso?

Iniziamo a metterci in testa una cosa: l'unica strada per poter anche solo pensare di iniziare questo percorso è esattamente quello di essere i primi a rispettare le regole, belle o brutte che ci sembrino. A predicare bene e razzolare male sono buoni tutti, con la trascurabile differenza che noi, proprio perchè siamo pochi e deboli, non possiamo permetterci di fare i virtuosi quando certi comportamenti ricadono su tutti e ci tolgono credibilità.

 

Degli ambientalisti non ci deve importare nulla, ma del fatto che quando ci si presenta davanti alle istituzioni a chiedere le riforme dei regolamenti, bisogna dimostrare di averli prima rispettati nonostante tutto. Le regole si possono cambiare solo se si rispettano, diversamente si è solo degli anarchici che difficilmente riceveranno ascolto dal legislatore.

 

Tutti parlano di pesca consapevole, di prelievo selettivo, di ricerca della bella preda, eppure sembra che il massimo godimento sia quello di vantarsi di pescate che con questi lodevoli propositi hanno proprio poco a che spartire...ma tanto tutti gli altri fanno peggio e quindi l'auto assoluzione è servita.

 

:bye:

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Tutti parlano di pesca consapevole, di prelievo selettivo, di ricerca della bella preda, eppure sembra che il massimo godimento sia quello di vantarsi di pescate che con questi lodevoli propositi hanno proprio poco a che spartire...ma tanto tutti gli altri fanno peggio e quindi l'auto assoluzione è servita.

Ma sai . . . 'sta pesca consapevole, prelievo selettivo e bella preda a livello psicologico mi vanno anche bene, tuttavia sta diventando un mantra che a volte si scontra contro un inciampo che si chiama "debolezza umana di fronte all'occasione", e che fà leva in misura diversa da caso a caso su ciascuno di noi;

ti faccio il mio esempio sei libero di inorridire e indignarti finchè ti pare per l'aberrazione che sto per dire:

vivo a Brescia e la mia passione subacquea la posso praticare solo al lago perchè ho una famiglia numerosa e non posso allontanarmi da casa per tanti kilometri e per tanto tempo, parto da riva perchè non devo sciupare soldi per il gommone; la mia pesca è diretta ad una specie solitamente che è il pesce persico che ha un limite minimo di 18 cm. nel Garda (neanche un etto) il numero di capi massimo consentito è di 20. Lo so che sarebbe bello poter sparare solo ad esemplari da 500 gr. in su, purtroppo le mie taglie in media sono dai 150 gr. fino ai 350 se ho fortuna punto primo.

 

Punto secondo per me le vacanze al mare sono un sogno che rincorro tutto l'anno e che se va bene dura venti giorni (ma solo se va bene!).

Ebbene secondo te se durante otto pescate (perchè poi alla fine di venti giorni sono massimo 10 le uscite che mi vengono consentite) vedo solo pesce bianco

e mi capita di avvistare tre cernie in un'unica battuta, io sparo o la mia etica sportiva deve avere il sopravvento?

Beh! Ti e vi confesserò il mio pensiero: la legge parla chiaro"un esemplare di cernia al giorno e 5 kili di pescato"? Ok ma questa legge va bene applicarla a chi al mare ci vive tutto l'anno! La legge me la aggiusto io per il mio caso, io non voglio essere politicamente corretto . . . dopotutto . . . ecchecc@@. . . o !

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Caro Davide, forse mi sono espresso male. Mi conosci poco, ma quel tanto che basta per sapere che per me la pesca è qualcosa di profondo, poetico ed anche etico. Le sforate ingenue penso che le abbiamo fatte tutti, a volte perchè si è calcolato male il peso del pesce, altre perchè si è pensato che quella cernia sparata nel calasole non era poi così grande. Lungi da me schierarmi con i killer sistematici che rovinano la nostra categoria, penso che aspettare di confrontarci con le istituzioni finchè questi "animali rari" interrompano le mattanze lo paragono alla volontà di Don Benzi che voleva togliere le prostitute dalle strade. Lui è morto e loro ci sono sempre. Quando parlavo di persone che si devono confrontare con i politici mi riferivo a redattori di testate di settore (es.voi), a campioni di pesca, a personaggi come i vari Pelizzari che nel loro piccolo sono tenuti in considerazione per l'integrità d'immagine e ai costruttori e progettisti di attrezzature (Valerio Grassi e Marco Bardi in primis), sicuramente non pensavo ai "bracconieri". Non si può aspettare l'Anno Domini della rettitudine totale della nostra categoria per agire, forse sarebbe meglio agire su più fronti, cercando contemporaneamente di isolare i soliti noti che ci rovinano la piazza. Dei rompi-ambientalisti inquisitori privi di conoscenza non mi preoccupo, ma mi preoccupa il fatto che forse si è fatto poco o nulla per farci comprendere da loro o quanto meno far capire che i "nazisti" del mare sono i pescatori con le reti fuori legge e gli strascichi che arano il fondo del mare (vedi "lettera dell'AMP Capo Rizzuto al Ministero pro PiA"). Se ciò provocherà un polverone, poco male, almeno si potrà accendere un dibattito che una volta tanto ci vedrà testimoni attivi e dato che peggio di così non potremmo essere considerati la conquista sarà di non essere ignorati come sempre.

 

Iniziamo a metterci in testa una cosa: l'unica strada per poter anche solo pensare di iniziare questo percorso è esattamente quello di essere i primi a rispettare le regole, belle o brutte che ci sembrino. A predicare bene e razzolare male sono buoni tutti, con la trascurabile differenza che noi, proprio perchè siamo pochi e deboli, non possiamo permetterci di fare i virtuosi quando certi comportamenti ricadono su tutti e ci tolgono credibilità.

 

Degli ambientalisti non ci deve importare nulla, ma del fatto che quando ci si presenta davanti alle istituzioni a chiedere le riforme dei regolamenti, bisogna dimostrare di averli prima rispettati nonostante tutto. Le regole si possono cambiare solo se si rispettano, diversamente si è solo degli anarchici che difficilmente riceveranno ascolto dal legislatore.

 

Tutti parlano di pesca consapevole, di prelievo selettivo, di ricerca della bella preda, eppure sembra che il massimo godimento sia quello di vantarsi di pescate che con questi lodevoli propositi hanno proprio poco a che spartire...ma tanto tutti gli altri fanno peggio e quindi l'auto assoluzione è servita.

 

Caro Davide, so con certezza la buona fede tua e di Giorgio, penso però che chiunque si sia confrontato con le istituzioni sapesse che nella propria categoria erano presenti mele marce, ma questo non ha mai fermato i tentativi dei rappresentanti delle varie categorie per ottenere considerazione. Non penserete davvero che i muratori o gli operai che volevano cambi di regolamentazioni ignorassero i loro colleghi fuori legge o meglio ancora le cooperative di pescatori che sanno nomi e cognomi di chi infrange le regole?

 

Non ritengo giusto fermarsi per l'illegalità di alcuni, penso invece che qualcuno che sta più in alto di noi la usi da troppo tempo come giustificazione per non fare nulla da anni che legittimi la sua posizione strapagata.

Che voi segnaliate le scorrettezze è giusto perchè parte integrante del vostro lavoro, ma quelli in alto è ora che la finiscano di nascondersi dietro la foglia di fico. Basta, ma basta veramente!

 

Per ripetere una frase precedente del buon Giorgio, il sottoscritto venerdì se ne va a pescare per una settimana e vi saluta, ricordando sempre di scendere con la bilancia in acqua e contando i metri da terra con il metro a nastro. Peccato che il rischio di incappare nei pezzi di reti a cianciolo o palamiti abbandonati sotto riva e di finire investiti da chi se ne frega delle nostre segnalazioni e che se viene beccato prende una multa inferiore a chi di noi sfora in qualcosa sia sempre presente, ma tanto è giusto pescare in mezzo a un mare di rischi per regole imbecilli che nessuno ha cercato di cambiare. Ma noi dobbiamo essere politically correct! :angry:

 

:bye:

 

Frank

Modificato da Franco Selleri
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Letto alcuni ultimi interventi su qualita' quantita' e super campioni mi rendo conto che forse il buon Giorgio ha ragione sul fatto che non si capisce il mio pensiero

cioe' non siamo dei cannisti che si lavano la coscienza pensando al pesce che si suicida sulla loro esca e neanche killer spietati e sanguinari, quando inquadro un pinnuto col mio fucile non penso a fargli carezze come se fosse un cucciolotto simpatico ma ogni creatura che uccido ha un valore ed uno scopo preciso per me altrimenti non tirerei il grilletto

a mio avviso si da' poca importanza a questo gesto dell'essere padroni della vita o morte di altri esseri viventi

io ho provato a tenere in braccio i miei figli appena in fasce vulnerabili come null'altra cosa, un solo gesto sbaglioto delle mie braccia forti sarebbe stato letale per loro, ma li ho protetti e cresciuti

i pesci li ammazzo ma devo avere un fine giusto e per farlo devo farlo senza ricorrere a troppe furbizie, sono nel loro ambiente senza branchie e un fucile in mano, grossi o piccoli, tanti o pochi ogni preda resta impressa indelebile nella mia mente

non vurria mai che un giorno qualsiasi su di un fondale blu mi debba chiedere "ma che c@**o son qui a fare?" perche' sarebbe la fine

 

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ti faccio il mio esempio sei libero di inorridire e indignarti finchè ti pare per l'aberrazione che sto per dire:

vivo a Brescia e la mia passione subacquea la posso praticare solo al lago perchè ho una famiglia numerosa e non posso allontanarmi da casa per tanti kilometri e per tanto tempo, parto da riva perchè non devo sciupare soldi per il gommone; la mia pesca è diretta ad una specie solitamente che è il pesce persico che ha un limite minimo di 18 cm. nel Garda (neanche un etto) il numero di capi massimo consentito è di 20. Lo so che sarebbe bello poter sparare solo ad esemplari da 500 gr. in su, purtroppo le mie taglie in media sono dai 150 gr. fino ai 350 se ho fortuna punto primo.

 

Punto secondo per me le vacanze al mare sono un sogno che rincorro tutto l'anno e che se va bene dura venti giorni (ma solo se va bene!).

Ebbene secondo te se durante otto pescate (perchè poi alla fine di venti giorni sono massimo 10 le uscite che mi vengono consentite) vedo solo pesce bianco

e mi capita di avvistare tre cernie in un'unica battuta, io sparo o la mia etica sportiva deve avere il sopravvento?

Beh! Ti e vi confesserò il mio pensiero: la legge parla chiaro"un esemplare di cernia al giorno e 5 kili di pescato"? Ok ma questa legge va bene applicarla a chi al mare ci vive tutto l'anno! La legge me la aggiusto io per il mio caso, io non voglio essere politicamente corretto . . . dopotutto . . . ecchecc@@. . . o !

Perchè dovrei indignarmi, stiamo parlando di cose molto diverse.

 

La legge ti permette quel tipo di prelievo? Ottimo, nessuno può contestarti nulla, nè dal punto di vista della legge visto che la stai oggettivamente rispettando, nè da quello dell'etica perchè essa stessa è per definizione soggettiva.

 

Se non vuoi rispettare le regole, con tutte le giustificazioni e gli alibi che vuoi trovare, rimane una tua scelta personale, come eventualmente tuo personale rimane il problema nel momento in cui le autorità dovessero controllarti e sanzionarti.

 

Ma nel momento in cui finisci sul giornale locale perchè multato per prelievo illegale, o se vai a vantarti delle tue tre cernie prese nella stessa giornata su facebook piuttosto che chissà quale altro media internet, NON è più una scelta le cui conseguenza ricadono solo su di te.

 

Ergo il problema non è tanto l'infrangere le regole, ma vantarsene pubblicamente facendo passare gli altri per stupidi.

 

Come diceva Giorgio questo non è moralismo, lo è pretendere non solo di fare come si vuole ma anche di innalzare la propria etica personale a valore oggettivo da imporre agli altri e da sostituire alle regole. Osserva da che pulpito arrivano le lezioni sul non sparare pesci con le uova, sul non usare la fiocina, sul non praticare la pesca in tana e te ne accorgi da te.

Caro Davide, so con certezza la buona fede tua e di Giorgio, penso però che chiunque si sia confrontato con le istituzioni sapesse che nella propria categoria erano presenti mele marce, ma questo non ha mai fermato i tentativi dei rappresentanti delle varie categorie per ottenere considerazione. Non penserete davvero che i muratori o gli operai che volevano cambi di regolamentazioni ignorassero i loro colleghi fuori legge o meglio ancora le cooperative di pescatori che sanno nomi e cognomi di chi infrange le regole?

 

Non ritengo giusto fermarsi per l'illegalità di alcuni, penso invece che qualcuno che sta più in alto di noi la usi da troppo tempo come giustificazione per non fare nulla da anni che legittimi la sua posizione strapagata.

Che voi segnaliate le scorrettezze è giusto perchè parte integrante del vostro lavoro, ma quelli in alto è ora che la finiscano di nascondersi dietro la foglia di fico. Basta, ma basta veramente!

A parte che paragonare il lavoro e un hobby che non ci ha certo prescritto il medico come farmaco salvavita mi pare un po' fuori luogo, ma comunque, si può scegliere di togliere a chi decide la "foglia di fico" dietro cui nascondersi, oppure lasciargliela starnazzando che noi non saremo dei santi ma gli altri sono mille volte peggio di noi.

 

E non ho dubbi su quale sia la linea del pescatore medio.

 

:bye:

 

PS Mi hanno fatto una multa per divieto di sosta, ma perchè non vanno a cercare chi spaccia e uccide invece?!?! :eek:

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Se non vuoi rispettare le regole, con tutte le giustificazioni e gli alibi che vuoi trovare, rimane una tua scelta personale, come eventualmente tuo personale rimane il problema nel momento in cui le autorità dovessero controllarti e sanzionarti.

 

Ma nel momento in cui finisci sul giornale locale perchè multato per prelievo illegale, o se vai a vantarti delle tue tre cernie prese nella stessa giornata su facebook piuttosto che chissà quale altro media internet, NON è più una scelta le cui conseguenza ricadono solo su di te.

 

Ergo il problema non è tanto l'infrangere le regole, ma vantarsene pubblicamente facendo passare gli altri per stupidi.

 

Come diceva Giorgio questo non è moralismo, lo è pretendere non solo di fare come si vuole ma anche di innalzare la propria etica personale a valore oggettivo da imporre agli altri e da sostituire alle regole. Osserva da che pulpito arrivano le lezioni sul non sparare pesci con le uova, sul non usare la fiocina, sul non praticare la pesca in tana e te ne accorgi da te.

Qua allora siamo assolutamente concordi fino all'ultima virgola è davvero come tirarsi sui maroni come Tafazzi; se decido di sforare poi è da imbecilli vantarsene . . . se si fà poi è meglio non dirlo ;)

Ma i miei interventi erano più che altro rivolti ad un atteggiamento che mi pare abbia preso piede quasi voglia essere imposto a tutti come dogma, di alcuni superuomini che pontificano usando argomenti del tipo: se catturi una cernia di 45 cm. sei un miserabile, dev'essere almeno 5 kg. . . . eh già ma tu che hai il gommone e puoi andare sui banchi di Sicilia o su qualche secca in mezzo al mare dato che ne potrai trovare di ben maggiori farai bene a lasciarle stare, ma chi non potendo fare altro se ne troverà una al limite, perchè mai dovrebbe essere indicato come disonorevole?

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...perchè mai dovrebbe essere indicato come disonorevole?

Io non l'ho mai fatto, ma è palese che in giro capita molto più spesso di vedere crocifisso il ragazzino che prende la spigola di due etti piuttosto che l'esperto istruttore che mostra il paiolato del gommone pieno di dentici, piuttosto che quello che pesca in parco e via discorrendo.

 

Nessuno chiede di essere tutti ligi e rispettosi delle regole al grammo, si può capire l'ingordigia, la debolezza, anche la necessità in alcuni casi, ma almeno evitare di vantarsi pubblicamente delle proprie bravate, non mi sembra una grande privazione...o forse per la brama di apparire di qualcuno, si.

 

Però poi inutile lamentarsi...

 

:bye:

 

PS Chi pontifica di misure etiche della cernia, se poi scavi un po', è gente che non ne ha mai nemmeno vista una sparabile...

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Letto.

Nel tuo articolo individuo 2 grosse macro aree.

la prima, l'informazione sul web

 

Il web è un grosso calderone, tutti possono esprimere il proprio giudizio.

I motori di ricerca fanno proprie le parole, le argomentazioni, le immagini.

Da quì informazioni sballate e pseudo esperti in tutti i campi.

Il web siamo noi e in questo momento lo stiamo alimentando.

Non c'è la verifica delle informazioni, è il prezzo da pagare per una grossa confusione o quella che oggi chiamiamo "informazione gratuita".

 

la seconda macro area, è cerchiata da quella che tu definisci nell'articolo come "cattiva pubblicità" spesso fatta da pescasub proprio sul web.

Su questo proprio non concordo.

Ti spiego.

Le persone che appaiono sul web, come pescatori sono una piccolissima parte di quelli che effettivamente "operano in mare".

Spesso sono pescasub giovani, o da poco innamorati di questa disciplina.

I marpioni pescano e basta e magari danno un okkio ai siti per carpire informazioni tecniche e o luoghi delle catture avvenute.

Ti dico questo perchè un pescasub conosciuto tende a nascondere tutto, figuriamoci apparire sul web.

E' chiaro che è una valutazione di massa, ma è per rafforzare il concetto che il vero danno magari lo fa chi va a mare senza apparire.

La nostra immagine è quella che è, siamo armati c'è poco da fare.

Non possiamo apparire + belli o meno impattanti.

Cosa vuoi comunicare ad un bagnante che ti vede magari con una bella pescata?

Che hai selezionato mentre una barca con lei sue reti distrugge tutto?

Non sono pessimista ma odio prendermi in giro ed illudermi.

Mi faccio la mia sudatissima pescata in regola, se mi va la condivido con amici , e poi chi vuol pensare pensa.

 

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Ma è una cosa così difficile rispettare la legge?

Solo questo ci si chiede.

Che cavolo c'entra se altri non lo fanno?

Siamo parte di una società civile o ancora andiamo in giro con la clava?

Io credo che lo dobbiamo al rispetto di noi stessi e della nostra passione.

Tutto qui.

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Ma è una cosa così difficile rispettare la legge?

Solo questo ci si chiede.

Che cavolo c'entra se altri non lo fanno?

Siamo parte di una società civile o ancora andiamo in giro con la clava?

Io credo che lo dobbiamo al rispetto di noi stessi e della nostra passione.

Tutto qui.

 

 

Cosa c'entra rispettare la legge con l'immagine generica che ne vien fuori.

E' chiaro che alla base c'è la volontà di rispettare le leggi.

Ma se ripeto cosa vuoi che contino 100 persone effettive (su questo bisognerebbe aprire una discussione) che frequentano il web, non sono i pescsub.

Non so sono stato chiaro.

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Ma è una cosa così difficile rispettare la legge?

Solo questo ci si chiede.

Che cavolo c'entra se altri non lo fanno?

Siamo parte di una società civile o ancora andiamo in giro con la clava?

Io credo che lo dobbiamo al rispetto di noi stessi e della nostra passione.

Tutto qui.

 

 

Cosa c'entra rispettare la legge con l'immagine generica che ne vien fuori.

E' chiaro che alla base c'è la volontà di rispettare le leggi.

Ma se ripeto cosa vuoi che contino 100 persone effettive (su questo bisognerebbe aprire una discussione) che frequentano il web, non sono i pescsub.

Non so sono stato chiaro.

 

In effetti non ho capito.

La mia era una semplice riflessione sul fatto che per colpa di qualcuno che non rispetta la legge ci deve rimettere l'immagine di tutti noi. Stop.

 

 

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@12nadar

la riflessione che fai e' giusta sul fatto dei giovani e dei marpioni

il fatto di essere armati conta relativamente visto che lo e' anche una donna in cucina volendo essere pignoli

ho sentito pero' di marpioni che muso a muso con l'ennesima cernia, in quel momento non hanno premuto il grilletto o chi aprendo una ricciola aveva l'impressione di svuotare un cristiano

e' uno sport, una disciplina, una passione chi come vuole puo' chiamare.in diversi modi resta cmq che l'uccidere mette a dura prova noi stessi e da noi traspare il nostro stato d'animo quando usciamo dall'acqua

un pescatore salpa reti piene di pesci ma il suo pensiero e' di farlo per il prossimo, coloro che aspettano al porto il ritorno del peschereccio fiduciosi di tanta roba buona

un soldato lo fa' per il proprio paese, quello che lo aspetta vincitore per riempirlo di medaglie a volte pero' al soldato gli sputano on faccia quando torna e li nascono i problemi pscologici

c'e' gente che mangia carne tutti i gg ma che non ucciderebbe una mosca...

Il fatto dunque giovane e navigato ci sta' tutto, sottovalutare il gesto della cattura di una preda e' stupido a parer mio visto che quel gesto continua a riemergere nei pensieri per gg ed anche anni senza trovare un motivo valido sufficente che lo spieghi

un buon cacciatore torna a riva col sorriso fiero delle sue prede consapevole di quel che ha fatto e motivato

un cattivo cacciatore esce dall'acqua con fare oscuro manco fosse diabolik ed e' qiesto quello che la gente vede O:-)

 

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