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Pesca subacquea: questione immagine


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Intervengo per via dell'articolo sul gps portatile...ma la bandierina su quella plancetta??? :P

Da qui parliamo di immagine perche' da tempo cerco di cambiare l'impatto visivo a mo' diabolik portandomi una tavola sotto braccio quando entro in acqua...il mio surf da caccia pero' monta la bandierina :P

l'immagine cupa e tenebrosa ci avvolge per via dello spirito che la pia si e' accollata negli anni, il surf padrone indiscusso delle onde si porta dietro un'immagine solare di eroi e bella f**a che alza l'odiens e fa' bene allo spirito

pur essendo uno sport estremo con gran numero di incidenti e attacchi da parte di squali resta sulla cresta dell'onda con sempre maggior vigore a differenza della pia che per scaturire polemiche e musi lunghi ha il guinnes dei primati

ora vado a leggermi l'articolo :bye:

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Ciao Giorgio, il punto è centrato, nel senso che fa parte del sentir comune immaginarsi un pescasub che torna a casa dopo aver fatto strage di tutto quel che si muove (cosa che rilevo anche parlando con anche tanti amici che magari sono subacquei ma che non praticano la pescasub).

Sarebbe interessante capire chi/cosa potrebbe far cambiare questo sentir comune. Gli articoli di pesca in apnea su siti/giornali strettamente inerenti la pescasub penso vengano letti al 99% dal pescasub, in che modo far conoscere il vero aspetto della nostra attività ad un numero di persone molto più elevato? I "grandi nomi" dell'apnea e della pescasub conosciuti a livello nazionale forse si contano sulle dita di una mano, non potrebbero queste persone, anche attraverso l'appoggio della federazione, provare a comunicare la vera realtà della pescasub proponendo ai giornali di tiratura nazionale degli articoli completi e chiari su di noi? Lo stesso per la TV, l'ultimo che ha sentito parlare di pescasub è Pelizzari a Pianeta Mare molto anni or sono.

Se internet può essere considerato lo specchio della "coscienza collettiva" su un determinato argomento bisognerà in qualche modo trovare il fulcro per scardinare certe visioni negative che esistono su di noi. Che ne pensi?

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Ma si vede benissimo il gommone dietro con la bandiera....

E' incoraggiante questo thread: pochissime letture, una sola risposta con un appunto fuori luogo da parte di chi non ha neanche letto il pezzo.

 

;-)

Dai Giorgio che ora che hai scritto avevo gia' letto il post

la solita solfa "pesca in apnea" vos "pesca subacquea" sono anni che spiego hai comuni mortali che a sparare ai pesci ci si va' senza bombole, ma il fulcro su cui far leva non e' questo visto gli scarsi risultati

l'immagine dell'uomo gommato con pugnale al petto che cela a volte il pescato come refurtiva e' un'immagine che anche ai bimbi incute timore, la scarsa attitudine al lavoro di squadra fa' da acceleratore...grande Bardi quando inseri' la vittoria a squadra in nazionale con non poche polemiche da parte dei pescasub anche navigati

Qualcosa sta' prendendo forma ma e' veramente dura modellare una pasta di coccio, si riesce meglio con i giovani che non hanno ancora accumulato tabu' nei loro pensieri

L'era del sub oscuro e solitario e' da mettere in cantina e vestirsi con spirito di aggregazione prendendo magari spunto da chi il mare lo affronta da sempre a cavallo di un surf

son stato in Corsica nel we passato ed al mio gruppo e' capitato qualcosa che ha marchiato a fuoco di come solo lo spirito di squadra ti tira fuori dalla merda, non son mancate belle catture di saragoni e seppie da 2kg, barracuda e ricciolette, sua maesta' il dentice non si e' fatto vedere purtroppo, foto non ne ho fatte perche' il ricordo di questa avventura resta impresso nella mia mente ed in quella dei miei compagni

cosa vuoi che dica di piu' non sono i pesci non sono i metri ma e' la passione condivisa che fa' grande un pescasub

Massimo

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Sinceramene non vedo come si possa far cambiare apinione alla gente. Purtroppo la pia interessa solo chi la pratica. Non c'è modo di farne comprendere il fascino e le difficoltà. Per quanto si possa cercare di convincere qualcuno che pratichiamo (non sempre purtoppo) un prelievo selettivo, a differenza di chi pesca con la canna, rimane il fatto che usiamo un fucile per "ammazzare". Già i due strumenti, "fucile" e "canna", risuonano in modo diverso nella testa di chi non è addetto. Io credo che, prima dell'opinione pubblica, dovremmo preoccuparci di far capire a chi legifera in merito alla questione. Troppo spesso ci vengono imposti dei divieti o delle regole palesemente dettati da chi non conosce l'argomento. Purtoppo per parlare con quei "signori" devi fargli capire quanto pesi politicamente. A questo proposito ben venga qualcuno che s'intaschi qualche euro per rappresentarci SERIAMENTE perchè penso che se ci contassimo tutti ne uscirebbe un bell'esercito e magari, davanti a certi numeri potremmo ottenere di farci sentire. A quel punto non verremmo più usati come contentino per sprovveduti moralisti.

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Scusate interviene il cazzaro, ma mi sembra che ci siano più severi censori moralisti tra le file di chi pratica la PIA piuttosto degli ambientalisti forsennati che tanti pescasubbi paventano di avere alle calcagna.

Boh! forse i verdi sono tutti lì fuori dalle vostre case che vi attendono . . . per accusarvi con fare inquisitorio!

Trovo che ad evocare il diavolo troppo spesso, poi sia la volta che viene davvero.

Va bene! L'accesso alle zone di pesca si riduce continuamente di anno in anno per istituzioni di aree protette, ordinanze balneari e compagnia cantante, ma per piacere piantatela di dare risalto all'immagine del pescatore in apnea politicamente corretto, fate come quando si omette un carniere un po' fuori peso nelle immagini: smettiamola di dipingerci inappuntabili come non tutti siamo e lasciamo che gli altri abbiano le loro convinzioni.

Personalmente in oltre vent'anni che pesco di questi ambientalisti forsennati non ne ho incontrato neanche uno, solo gente sdraiata in spiaggia che quando uscivo con il cavetto penzolante si avvicinava a chiedere dove avevo le bombole a quanti metri scendevo e a farmi i complimenti con i bambini assorti a guardarmi.

Davvero Giorgio, si sta passando la misura e non c'è bisogno di instillare ulteriori nevrosi in una società nevrotizzata di suo, perchè . . . poi queste pagine del forum potrebbero leggerle per sbaglio anche gli ambientalisti veri.

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@vare: la mia personale opinione è che il lodevole impegno dei pochissimi che hanno accesso ai mass media sia sempre troppo poco di fronte al bombardamento diffuso e quotidiano di notizie fuorvianti. La FIPSAS.... beh, dopo l'intervista rilasciata dal presidente nazionale Matteoli a Il Giornale mi accontenterei di un salutare immobilismo, che è sempre meglio di un agitarsi in modo scoordinato per rincorrere le simpatie degli animalisti, vero suicidio politico.

 

@Tango: non ho capito niente del tuo pensiero, né dei riferimenti che fai.

 

@Fabrizio59: farsi rappresentare seriamente.... da noi in Maremma si dice "il maiale secco sogna la ghianda". Se fosse solo un problema di serietà dei rappresentanti, non avremmo tutti questi problemi. Credo di non essere l'ultimo arrivato quando si parla di normative, pesca sportiva, pesca in apnea ed ho avuto varie occasioni per parlare a nome dei tesserati FIPSAS nelle stanze ministeriali. Non hai idea di quanto possa essere frustrante prendere atto di come non contiamo niente neanche quando parliamo per conto di 230.000 tesserati. Spero che la FIPIA riesca a fare di meglio di quanto non sia riuscito a fare io con la bandiera FIPSAS, me lo auguro di cuore, ma non appena i rappresentanti della nuova associazione avranno occasione di sedersi a un qualunque tavolo ministeriale mi/ci sapranno dire se i documenti e le proposte di articolato normativo, le relazioni, le istanze e ogni altro documento proposto da FIPSAS negli ultimi anni è così "poco serio" o se, piuttosto, il muro di gomma sia realtà e non una mia invenzione. Vedremo.

 

@Tekel: i severi censori moralisti sono quelli che vorrebbero eliminare le fiocine, proibire la cattura del polpo perché "troppo intelligente", eliminare la torcia o la stessa pesca in tana, che vorrebbero ristabilire le misure minime sulla base del loro personale giudizio, che rimproverano chi cattura una spigola di mezzo chilo o una cernia di 3. Nell'editoriale mi sono limitato a rilevare come la nostra categoria non sembri curarsi del problema immagine e come molti di noi dimostrino con foto e video di fregarsene della legge. Cosa c'entri questo con moralismi e censure non saprei dire. Io non mi preoccupo dell'ambientalista che viene qui e legge un sano atteggiamento di giustificata autocritica, mi preoccupo di più delle acciaccate, delle prede proibite e dell'illegalità che traspare dai post, foto e video che si trovano su Facebook.

 

Giorgio

 

 

 

 

 

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BRAVO GIORGIO! :clapping: :clapping: :clapping: Se è vero che la madre degli stolti è sempre gravida. è altrettanto vero che a mettere la testa sotto la sabbia serve ancora a meno. Per rispondere a chi gli ambient-animalisti non li ha mai incontrati e i rompiscatole anche, non c'è bisogno di battere la capoccia per cominciare a mettere il casco! Meglio cercare di capire come migliorare piuttosto che leccarsi le ferite, o no?

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non c'è bisogno di battere la capoccia per cominciare a mettere il casco! Meglio cercare di capire come migliorare piuttosto che leccarsi le ferite, o no?

. . . ed allora mettiamoci tutti il casco e battiamo a tempo la capoccia :D

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@Giorgio, praticamente e' come dire son fuori, non si capisce il mio linguaggio

chi parla di carte e moduli e chi parla di virtu che accendono i cuori

non me lo aspettavo da un musicista che crea sogni e atmosfere

la pia che cose'?...un fascicolo di regole e regolamenti? Il mare cose'?...h2o con sale?

la tua risposta al mio intervento si risolve in due righe...io non capisco che dici...

Ormai dopo anni che leggi i miei interventi questo no comment mi arriva come uno schiaffo come se tutti i miei sforzi per sostenere AM in questo tempo non sono serviti a nulla

cedi la palla alla fipia e te ne lavi le mani?

non so' che dire io ho preso il mare e me lo tengo, nessuno me lo puo' levare, da solo o in centomila il mio spirito non crolla

spirito che parola strana per alcuni come per me digerire carte permessi e regolamenti

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:huh::wacko::huh::wacko::huh: Scusate, ma non ci si capisce più nulla, sembra la trasmissione di Marzullo. Mi sembra che ognuno dica le stesse cose dell'altro dandogli contro. Non si potrebbe cercare di superare il gap e pensare che come sempre tra i due litiganti gode il terzo..... cioè, quegli spaccamaronie dei nostri censori? :angry: :angry: :angry: Modificato da Franco Selleri
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mi sono letto l'articolo,e personalmente in alcune parti lo condivido in toto mentre in altre non mi ci riconosco:mi rendo però conto che ho la fortuna di vivere in un isola meravigliosa dove la pratica della pesca è considerata normale e quindi quella subacquea gode forse di migliore trattamento rispetto altre regioni d'Italia,ma sopratutto cerco di usare il buonsenso e questo mi fà intendere che quando si deve bloccare la possibilità di pescare veniamo colpiti sopratutto noi,mentre i pescatori da terra comunque possono pescare anche di notte(non dico che vorrei farlo in apnea per evitare flame)e quelli da natante possono proprio dimenticarsi del problema escludendo porti e amp.

però Giorgio,comprendo il dover essere politicamente corretti ma se iniziassimo anche noi ad agitare e puntare il ditino?

se iniziassimo a dire ad alta voce che nelle gare di pesca a bolentino o a surfcasting,per limitarci a quelle più comuni nelle mie zone,vengono salpati centinaia di kg migliaia di pesci sottomisura che finiscono nel migliore dei casi ributtati in mare moribondi?che nelle uscite non agonistiche spesso le quantità sono perfino maggiori e nel migliore dei casi finiscono insemolate e fritte?

nò,perchè mi sembra che sia una vergogna pure dire che i bracconieri ci sono,ma usano reti e prendono centinaia di pesci sottotaglia,o che facciano strage di pesci col jigging superando abbondantemente i limiti consentiti per venderli a ristoranti o pescherie,e che quelli che si immergono con un fucile in mano siano invece una ridottissima minoranza al confronto,e di questi la maggior parte,che si immerge con l'ausiliuo di autorespiratori,non sono pescatori subacquei e che per avere la capacità di usare bombole e gas hanno seguito dei corsi ara,hanno dei brevetti,spesso sono gli stessi gestori di diving che a fine stagione scoprono che la famosa cernia viva,fatta a fette vale quanto quella morta e che in fondo l'hanno ingrassata loro a uova e wurstel.

e l'elenco dei ditini da agitare non è certo finito quì,manca però la mano che lo faccia:continuiamo invece a giustificare gli attacchi nei confronti della pesca in apnea nel comportamento di quel praticante su mille che non rispetta le leggi,magari perchè dopo aver sparato un pesce da mezzo kilo gli capita l'occasione di farlo a uno che ne pesa 5 e non se la lascia sfuggire.

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Scusate se intervengo per l'ennesima volta, non lo faccio per protagonismo, ma solamente perchè proprio oggi ho visto con i miei occhi l'ennesimo esempio di malafede mascherata da legittimità. Nella puntata delle 13.20 di Pianeta Mare la Tessa (che a questo punto avrà un ronzio fisso nelle orecchie) ha decantato la sicurezza e la correttezza delle reti a strascico, quando nelle riprese si è visto chiaramente che nella rete piena di detriti e alghe stazionavano un paio di triglie. Il problema è che si capisce chiaramente che quella rete ha raschiato i fondali, dato che era piena di oloturie, granchietti e ogni forma di ex-vita presente sul fondo, ma la Tessa si complimentava per la tecnologia. Su Linea Blu l'altra settaria mentitrice fa altrettanto da sempre, facendo vedere in più i banconi di pesce "ricco di omega 3" spesso composto da orate e saraghi grandi un pugno, ma noi, invece di infuriarci e prendere provvedimenti continuiamo i mea culpa per i nostri colleghi che a volte pubblicano foto dove si è sforato la pesca di un paio di chili, legittimando così le critiche alla nostra categoria.

 

Quando vedo il proliferare di questi esempi televisivi, mi rendo conto, caro Giorgio, che tutti i buoni propositi e le giuste autocritiche vanno in vacca. Penso che sia davvero il caso di fregarsene delle mele marce e di chi ingenuamente per l'entusiasmo della pescata mette quei 3 saraghi in più, magari presi in compagnia e quindi nella norma, ma presentati come frutto di una propria pescata. A me un paio di volte è capitato di fare la foto con il pescato collettivo, la foto dopo ritraeva il mio compagno con gli stessi pesci, ma di fatto ho dovuto sempre mettere le mani avanti e spiegare la cosa.

 

Delle regole retrograde e assassine della pesca professionale invece non si vergogna nessuno, anzi, anche se siamo fuori legge da anni, si continua a decantare la cosa per meri interessi perchè una seria presa di posizione a livello istituzionali complicherebbe la situazione delle coop di pesca e i voti non li vuole perdere nessuno, da destra a sinistra compreso gli pseudo-ambientalisti di cui fa parte la Tessa dagli insanabili appetiti ittici. Delle diffiicoltà dei vecchi pescatori con il barchino che tirano a campare con la rete a mano non si fa mai menzione.

 

Concludendo, benissimo essere politically correct, benissimo l'autoregolamentazione, ma sarebbe veramente ora di diventare più duri e incisivi a livello istituzionale cominciando inoltre a capire che bisogna entrare anche negli schermi TV per aprire la mente a chi non ci conosce. Se questo non lo fanno le testate di settore, le ditte specializzate e i nostri atleti con una strategia comune, chi lo deve fare? La topica di Matteoli è pesante, ma il silenzio lo è ancora di più.

Pensiamo forse che i decantati pescatori professionali siano in TV ogni weekend per caso?

 

Scusate la lungaggine, ma ora come ora mi dà più fastidio vedere sempre queste trasmissioni tendenziose che la foto con il sarago di troppo.

Frank

 

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Tango mamma mia quanto la fai lunga: ho solo detto che non ho capito quello che volevi dire, il resto sono illazioni tutte tue.

Cedo la palla? Ma guarda che l'ho già fatto, non te n'eri accorto? Io adesso vado a pesca, devo recuperare tanto tempo perso nel senso più proprio del termine.

 

Per il resto: nell'editoriale mi pareva di aver detto chiaramente che per fare la voce grossa - rintuzzare le accuse - dovremmo prima fare un po' di sensibilizzazione interna... quindi non rifuggo la pugna, è solo che l'analisi strategica evidenzia dei grossi punti deboli che dovremmo in qualche modo tamponare prima di scatenare offensive.

 

Giorgio

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