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Tipo Asinara al tempo del supercarcere?

Sarebbe proprio il caso di dire che pur di difendere il suo mare sarebbe capace di dare un piede! :laughing::laughing:

 

Ma, tra ex e non ancora ex, tanti altri se ne potrebbero fare di esempi Mauro lo sai...che sò, un campione che apre un ristorante, dove lo andrà a comprare il pesce se intorno a casa sua è tutto interdetto...?! :devil:

 

:bye:

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Tipo Asinara al tempo del supercarcere?

Sarebbe proprio il caso di dire che pur di difendere il suo mare sarebbe capace di dare un piede! :laughing::laughing:

 

Ma, tra ex e non ancora ex, tanti altri se ne potrebbero fare di esempi Mauro lo sai...che sò, un campione che apre un ristorante, dove lo andrà a comprare il pesce se intorno a casa sua è tutto interdetto...?! :devil:

 

:bye:

 

 

Ti vedo in forma piu' che mai ,vedo che il fine settimana di fuoco ti ha fatto bene , bravo , bravo !! :P:P

 

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Ripeto però, che alla fine spero sia tutto un grosso equivoco....

 

Ohhh, eccoci qua.

 

Allora, diciamo che ho assunto una serie di informazioni sulle vicende relative alla pesca in apnea in Sardegna, alla luce delle quali invito tutti alla massima cautela nell'esprimere giudizi e riportare voci.

 

Si dà il caso, infatti, che esistono dei verbali delle riunioni di questo organo consultivo che permettono di risalire ad ogni singola proposta fatta in quel consesso, con chiara indicazione del suo autore. Dalle informazioni apprese, pare che le voci raccolte sin qui siano totalmente infondate.

Vi chiedo un paio di giorni per approfondire il discorso con la consultazione delle carte e provare a fare chiarezza. Vi prometto che entro breve aggiungeremo molti argomenti a questa storia utili a distinguere il vero dal falso e le voci dai fatti, si spera una volta per tutte.

 

Giorgio

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Ripeto però, che alla fine spero sia tutto un grosso equivoco....

 

Ohhh, eccoci qua.

 

Allora, diciamo che ho assunto una serie di informazioni sulle vicende relative alla pesca in apnea in Sardegna, alla luce delle quali invito tutti alla massima cautela nell'esprimere giudizi e riportare voci.

 

Si dà il caso, infatti, che esistono dei verbali delle riunioni di questo organo consultivo che permettono di risalire ad ogni singola proposta fatta in quel consesso, con chiara indicazione del suo autore. Dalle informazioni apprese, pare che le voci raccolte sin qui siano totalmente infondate.

Vi chiedo un paio di giorni per approfondire il discorso con la consultazione delle carte e provare a fare chiarezza. Vi prometto che entro breve aggiungeremo molti argomenti a questa storia utili a distinguere il vero dal falso e le voci dai fatti, si spera una volta per tutte.

 

Giorgio

 

Voglio veramente sperare che sia tutto un equivoco, come più volte ho ribadito.

 

Ciò non toglie che certi giudizi espressi vadano oltre QUESTO eventuale episodio....

 

aspettiamo e chiariamo.

 

A me non importa sapere chissà cosa, ma sono curioso di capire in che "clima" sia maturata la decisione di mettere ai voti una moratoria della pesca sub in Sardegna.

 

Ovvio che lo zampone delle Coop di pescatori professionisti sarà stato determinante, ma......

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Tempo fa, in un forum a carattere regionale, avevo espresso alcune idee riguardo un' eventuale futura normativa.

Niente di che ma... se si potesse far qualcosa in merito...

Mi riferisco in particolare alla fruizione delle barriere esterne dei porti, un terreno di caccia accessibile ai più che in qualche modo ci " risarcirebbe" delle tante aree sottratte:

 

 

ORDINANZE BALNEARI

 

Limitazione da metà giugno a metà settembre.

Al mattino inizio alle 9.00-9.30

 

Nessuna limitazione entro i 50 metri di distanza dalle scogliere a picco... in assenza di bagnanti.

Sono aree nelle quali le imbarcazioni non dovrebbero passare.

 

Al contrario della normativa attuale obbligo dell' imbarcazione appoggio oltre i 500 metri.

Troppo pericoloso a quella distanza affidare la propria vita al solo pallone o alla plancetta...

 

 

PESCATO

 

Possibilità di raccogliere un peso massimo di mezzo chilo di molluschi ( vongole o cozze) al giorno.

Oppure un' esemplare unico di astice, granseola ecc.

Sommato ai pesci il tutto non dovrebbe essere superiore ai 5 kg.

Oltre al solito pesce...trofeo.

 

 

DIGHE FRANGIFLUTTI ED OPERE PORTUALI

 

Possibilità di pescare in tutte le dighe frangilutti fino alle 8.30 e dopo le 18.30.

Questo durante il periodo delle Ordinanze altrimenti accesso libero.

 

Possibilità di pesca nelle barriere esterne dei porti fino ad una distanza di 50 metri dall' imboccatura:

sono zone vietate alla balneazione.

Eventualmente con orari diversificati dai cannisti.

Ci sono luoghi come Genova, Savona, Ravenna, Brindisi dove questo è consentito con ottimi risultati.

 

:bye:

 

 

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In Italia vorrebbero istituire ciò che in Francia, che ha già sperimentato. cancellano per sempre.

 

Mi pare che la Francia sia UE e non mi pare che si siano sentiti in dovere di tenere in piedi un INUTILE BALZELLO!

 

Ora pensatela come vi pare ma i fatti mi sembrano così, mi sbaglio? Potrebbe essere non seguo più con interesse queste ed altre vicende ma mi pare che la "tempestività" Italiana sia assurda e ridicola.

 

Saluti

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In Italia vorrebbero istituire ciò che in Francia, che ha già sperimentato. cancellano per sempre.

 

Mi pare che la Francia sia UE e non mi pare che si siano sentiti in dovere di tenere in piedi un INUTILE BALZELLO!

 

Ora pensatela come vi pare ma i fatti mi sembrano così, mi sbaglio? Potrebbe essere non seguo più con interesse queste ed altre vicende ma mi pare che la "tempestività" Italiana sia assurda e ridicola.

 

Saluti

 

....premesso che sono poco aggiornato anch'io (e lo dico seriamente) ma se non sbaglio in Francia hanno eliminato la "formalità" di richiesta/rilascio del permesso (che di fatto era gratuito nel senso che bastava un francobollo su di una busta con su il tuo indirizzo al fine di farti spedire il permesso) ciò nonostante permane la necessità di dover sottoscrivere la polizza di RC evabbè, ovviamente l'osservanza dei divieti che restano inalterati....

 

Rispetto all "tempestività" tutta italica come darti torto, ciò che in realtà però a me ha spaventato (se posso usare un termine forse esagerato) di più (e leggendo l'articolo di Giorgio lo si evince solo seguendo un filo temporale logico) è che nel tempo in cui noi "giocavamo" su internet a dire cosa fosse opportuno fare o non fare, fipsas si o fipsas no etc etc, comunque c'è stato qualcuno (ovviamente mi riferisco alle strutture "ministeriali") che man mano annotava, prendeva "appunti" e redigeva.....

 

Questo più d'altro mi da il segno dell'ineluttabilità del risultato e il tentativo di riflessione comune se valga la pena di "tentare" di partecipare al gioco o meno!

 

Ripeto è forse solo un'impressione personale, ma questo credo solo Giorgio possa dirlo (in quanto presente agli incontri non come parere personale...)!

 

scusate se ho scritto in modo poco "lineare" ma sono stanco spero solo di aver reso l'idea....

 

 

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la mia sarà una voce fuori dal coro e probabilmente mi sbaglierò, ma non sono affatto d'accordo con la licenza, tantomeno con l'obbligo di affiliarsi a questo o quel club: sono altresì convinto che ci sia bisogno di regole, e che le stesse vadano rispettate, ma io veramente non riesco a capire: tra qualche anno cosa proporranno?Una licenza per fare jogging?La vera vergogna di questo paese, a mio personalissimo parere, è il fatto che ci stiano defraudando di un patrimonio che ci appartiene, permettendo gli abusi più disparati da un lato, e continuando a limitare e incasellare e incasinare tutti quelli che con i grossi casini non hanno niente a che fare (vedi AMP); chi parla di ambiente e di permessi per i pescasub, non capisce niente dell'una o dell'altra cosa, e spesso di entrambe:che cosa potrebbe mai risolvere una licenza?Perchè dovrei pagare per pescare nel mio mare?Perchè dovrei affiliarmi a un circolo se non ne ho alcuna voglia?

Spiacente ma non condivido la necessità di un ulteriore permesso.Per il resto, chiunque si accinga a svolgere una qualunque attività in un qualunque paese, è obbligato a conoscerne i regolamenti.Ben vengano dunque le modifiche alle regole, e le relative sanzioni per i trasgressori.

:bye:

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Tutto ciò che volete e ciò che più vi aggrada però, lasciatemelo dire, non capisco tutte quelle scuse legate alle normative UE.

La Francia mi pare che se ne sia infischiata.

Ora è del tutto evidente che lo Stato, meglio il GOVERNO, cerca di raschiare il barile infliggendo una ulteriore tassa, per ora piccola poi magari sempre più onerosa.

In questa vicenda si inseriscono i terzi che per motivi legittimi di cassa propria cercano di sfruttare l'occasione con le scuse più fantasiose.

 

Certo è che se la licenza avesse avuto una certa importanza in Francia non l'avrebbero eliminata.

L'assicurazione è altra cosa che credo che nessuno abbia voglia tempo e ragioni per ostacolarne l'obbligatorietà.

Saluti

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Né la licenza né l'assicurazione obbligatoria rientrano tra le priorità delle Federazione. Semmai, la distinzione (europea anch'essa) tra pescatori ricreativi e pescatori sportivi. Si da il caso che il Ministero non esegua le nostre direttive, ed anzi agisca d'imperio per imporre la presenza delle associazioni della pesca professionale nei tavoli della pesca sportiva, fatto che la dice lunga sull'effettivo peso dell'insieme delle associazioni nazionali di pesca sportiva e ricreativa.

 

In queste circostanze, una cosa vi posso garantire: non è interesse delle associazioni introdurre un improbabile sistema di tesseramento coattivo. L'interesse delle associazioni è quello di garantire un set di norme più equo verso un'attività che non è produttiva ma sportiva e turistica, che non costa come la pesca professionale ma produce PIL, che deve essere promossa più che imbrigliata in appesantimenti burocratici e balzelli. Altra priorità: che i soldi derivanti da questa licenza vadano alla promozione della pesca sportiva e ricreativa.

 

Ancora: è interesse delle associazioni - e se non lo fosse verrebbero meno ai propri doveri statutari - valorizzare il tesseramento e l'associazionismo di cui sono espressione. Tutto questo non ha niente, ma proprio niente a che vedere con "terzi che per motivi legittimi di cassa cercano di sfruttare l'occasione", un'opinione legittima ma a mio avviso - e penso di avere occhi e orecchie posti in posizione migliore per giudicare - priva di ogni fondamento.

 

Giorgio

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allora non sono l'unico a non volere sta licenza e nient'altro, meno male!!! ^_^

 

ma se al posto di dire vabene succhiateci il sangue dalle vene siamo qua disponibili come pecore dicessimo:

 

fanc..o a tutti, la pesca in apena è uno sport come la maratona o il ciclismo e non è assolutamente giusto mettere una licenza! cari politici siamo (tiro a caso...) un milione e tutti incazzati e non ci va assolutamente bene.

mettete la licenza e alla prossime elezioni il voto velo sognate.

 

 

non sarebbe meglio?

 

 

tanto non cambierebbe nulla ma almeno per quel che mi riguarda questo vuol dire lottare e far valere le proprie ragioni..

 

ovviamente non cel'ho con nessuno è!nn fraintendete il mio tono! :P

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Ciao a tutti.

 

In effetti quando ad un tavolo di discussione sulla pesca sportiva e ricreativa siedono col loro ingombrante culone anche i pescatori professionisti, nelle persone dei rappresentanti delle associazioni e cooperative di categoria, allora vuol dire che si sà già che piega prenderà la discussione...

 

Mi piacerebbe che la Federazione, che di per se non è tenuta a tutelare altri se non i propri tesserati, avesse comunque ben chiaro il rapporto esistente tra tesserati FIPSAS e fruitori "sportivi" del mare.

 

Certo sarebbe molto più semplice agganciare in maniera chiara le due categorie, la cui differenziazione è spesso semplicemente formale.

Io sono tesserato con l'ASD AM, ma ritengo di essere una figura fuori dal mondo agonistico e non particolarmente legato( anche per motivi fisici) alla realtà che mi rappresenta.

Ma ho ritenuto un DOVERE morale affiliarmi anche per far capire a chi mi stava vicino che unirci e contarci è sempre una cosa positiva.

Alla lunga auspicherei che tutti gli iscritti a questa sito avessero "L'Illuminazione".

 

Non conosco i numeri, ma mi ricordo che ci sono un paio di migliaia di iscritti ad AM.

Se anche solo una metà sentissero il dovere e il bisogno di iscriversi, il numero dei tesserati totale in Italia quasi raddoppierebbe!

 

Arrivare ad un tavolo, in cui bene o male si potrebbe decidere il nostro futuro, con un cospicuo numero di iscritti farebbe magari pesare un pochino di più le nostre speranze.

 

Circa i modi e le formalità per arrivare ad un tesseramento,che ormai mi pare quasi inevitabile, si può discutere.

Ma spero che nessuno si metta di traverso per mere questioni di soldi da sborsare....

Si spendono somme altissime per acquistare attrezzature del tutto inutili o ridondanti che credo nessuno dovrebbe spaventarsi per una tessera da qualche decina di €.

 

Colgo l'occasione per dire che in Francia hanno abolito di fatto il "permesso di pesca" ma rimane di fatto la Assicurazione , per cui chi vuole andare a pescare in Francia deve essere comunque coperto.

E tesserandosi ad un club affiliato ad una federazione riconosciuta dalla CMAS tale copertura assicurativa è compresa( poi si deve vedere se risponde appieno a ciò che certe leggi impongono...ma per adesso pare che basti).

Quindi....

Magari dovremmo chiederci se i Francesi hanno potuto fare una seria e utile regolamentazione della pesca in apnea, molto ma molto migliore di quella italiana, proprio grazie ai "numeri" che uscivano fuori dalle tessere e dai permessi di pesca.

A meno che la bontà delle loro leggi, e sopratutto la scarsezza e farraginosità delle nostre siano questione genetica.

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Vedi Volpe, diciamo le stesse cose anche se con accenti e virgole differenti.

Ritengo legittime ma non condivido le cose che tu vedi legittime ma che condividi.

Tutto qua.

Naturalmente sai che non posso che essere concorde con imporre l'assicurazione che sia legata ad una tessera o meno.

Che la Federazione o altra associazione abbia interesse a fare tessere e "movimento" mi pare pleonastico ma affermare che ciò sia coincidente con gli interessi di ogni italiano mi pare una esagerazione pur ammettendo che chi guida la politica federale possa pensarla in tale maniera.

Fare cassa, non è affatto una roba assurda ed indicibile.

Nessuna associazione o Federazione può raggiungere i propri scopi senza fare cassa.

Fare cassa è necessario per la Federazione, il come fare cassa, ogni italiano può condividerlo o meno.

Ovviamente non mi spingo a giudicare le opinioni altrui prive di fondamento ma mi fermo solo a scrivere che non le condivido.

Resta il FATTO che ho voluto annotare, la Francia cancella le licenze.

E' del tutto evidente che le ha usate e le ha ritenute INUTILI.

Occorre anche dire che se è vero che la Francia è nella UE deve essere vero che la UE non spinge affatto verso le licenze.

Tutto qua, saranno prive di fondamento ma poco importa almeno a me le cose appaiono così.

Saluti

Modificato da uisso
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Né la licenza né l'assicurazione obbligatoria rientrano tra le priorità delle Federazione. Semmai, la distinzione (europea anch'essa) tra pescatori ricreativi e pescatori sportivi.

 

Ciao Giorgio,

 

Qual'e' la distinzione tra pescatori ricreativi e pescatori sportivi?

 

Si da il caso che il Ministero non esegua le nostre direttive, ed anzi agisca d'imperio per imporre la presenza delle associazioni della pesca professionale nei tavoli della pesca sportiva, fatto che la dice lunga sull'effettivo peso dell'insieme delle associazioni nazionali di pesca sportiva e ricreativa.

 

Allora siamo fritti... se i pescatori professionali vengono imposti d'imperio nei tavoli di trattativa della pesca sportiva, chiaramente la loro voce contera' sempre molto piu' della nostra, sia come numeri degli associati che come introiti. Mi sembra un controsenso che i pescatori professionali possano decidere le sorti della pesca sportiva...

 

 

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