> Etica o presa di coscenza? - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Etica o presa di coscenza?


Messaggi raccomandati

.......Saper rinunciare...questo argomento,molti di noi lo ignorano completamente.......mi riferisco a quelle occasioni durante le quali in pochi attimi si deve decidere se tirare il grilletto o "limitarsi ad osservare.....credo che non esista pescatore o cacciatore che non abbia mai avuto quell'attimo di esitazione sentendosi in dovere di lasciar perdere la cattura e scegliere di essere un altro tipo di pescatore ,non piu'bravo ma lungimirante .....Non ho mai partecipato alle discussioni in quanto a causa della mia attività ho preferito non rischiare di sembrare a caccia di clienti....ma spesso osservando i racconti ho notato che purtroppo non è scattata nel nostro settore una realistica presa di coscenza rispetto alla situazione del mare ed un conseguente cambio di atteggiamento venatorio.....prevale ancora un generale modo di vivere la nostra attività con il fine esclusivo di realizzare catture anche se di basso valore come dimensioni o specie.Non voglio assolutamente mettermi in cattedra ragazzi ....ma sono seriamente preoccupato per il netto impoverimento dei nostri fondali,e credo che sia il momento veramente di pungolarci a vicenda per cominciare aprendere iniziative in proposito cercando di lamentarsi il meno possibile sulle responsabilità altrui quali pesca idustriale,scarichi..ecc...ma di cominciare a pensare a qualcosa di concreto e realmente applicabile.....ciao a tutti i Ponciaioli!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 31
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Con me sfondi una porta aperta e non solo con me...c'è qualcuno che però a volte esagera e non solo dal mio punto di vista,che è solo mio ,ma dal punto di vista della legge......ritengo comunque che nei limiti della legalità ognuno sia libero di fare ciò che gli pare e non è assolutamente biasimabile.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Credo che l'etica del pescasub sia sulla buona strada, anche se in certe realtà c'è ancora molto da fare! Ciò che dice Skiok65 è vero, ma l'intervento in questo caso è politico, come sempre, infatti gli interessi in questo settore sono prettamente economici. Tutto il bacino del mediterraneo è in profonda crisi, il tonno rosso ormai protetto e monitorato, con le grosse navi dei Giapponesi che lo battono in lungo e largo. Ci vuole una presa di coscenza comune di questi problemi ed una partecipazione della gente affinchè possa esercitare pressioni sui politici!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vedi Mario che il pescatore subacqueo abbia un etica è cosa scontata (che però non sempre avviene), il problema è che anche se noi ci limitiamo a tirare il grilletto secondo me risolviamo molto parzialmente l'impoverimento del fondale che fra l'altro sottolineo nel tratto di costa Cecina Livorno è a livelli di emergenza.

Le responsabilità sono da ricercare altrove: cannisti che prendono di tutto e non ributtano in mare (da riva, a traina, drifting e chi più ne ha piu nè metta), inquinamento industriale (vedi la Solvay che a rosignano scarica da decenni di tutto di più e grazie a lei ormai le acque sono impescabili sotto gli 8-10 metri) e pesca professionale che quotidianamente cala km di reti molto vicino alle coste.

Siamo di fronte sicuramente a un overfishing per lo meno per quanto riguarda il tratto di costa sopramenzionato.

Come giustamente ha detto in precedenza Fabio il problema è politico perchè le leggi ci sono, non c'è la volontà di metterle in atto: non ci sono forse leggi sulla taglia minima di pesci da prendere che anche i cannisti devono rispettare? Avete mai visto fare una multa?

Non c'è forse una legge sul limite del pescato personale a 5kg?

Quanti ho visto tornare a traina dalle spiagge bianche carichi di serra (che fra l'altro ci vuole del coraggio a mangiarlo una volta congelato).

Quante volte ho visto subaquei raccattare più di una cernia al giorno o strage di muggini in amore che in ottobre si avvicinano alla costa così rimbecilliti che li puoi toccare con mano.

E' forse legale che un industria (la solvay) nel 2009 scarichi in mare un fiume da decenni rendendo le acque sempre più sporche?

Sono venuti quelli di Greenpeace, è venuta goletta verde è venuta lega ambiente la Solvay ancora scarica e sono tutti zitti.

La trafila sarebbe ancora lunga chiudo raccontando 2 aneddoti:

un mio amico ha un gommone a S. Vincenzo (fondale bruttissimo) e mi raccontava di svariati pesci nella posidonia, in agosto vado una volta e come mi butto vengo letteralmente preso d'assalto da un branco nutrito di ricciole (mi era successa una cosa analoga a Pantelleria in 20 anni che pesco).

Ieri sera parlo con un altro pescatore che ha trascorso il week end passato fra argentario e giglio (senza fucile) e mi diceva che mentre faceva il bagno all' Argentario ha avuto una sensazione strana, si è messo la maschera e si è trovato circondato da un branco mai visto di ragni attorno al kg.

Sarà un caso ma queste scene nel livornese sono ormai di altri tempi purtroppo.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

già che l'etica, ovvero cosa facciamo ed il per chè

potrei stupire con paroloni ambientalistici portando avanti questo post ma non lo faccio, il mio io approccio è diverso

per chi lo facciamo?

... per il mare, siamo quelle sentinelle che lo andiamo a trovare per immergerci e ne controlliamo la salute, in cambio ci regala qualche preda per noi e per i nostri amici, familiari

per dimostrare al mondo che mare è vita, salute, quanto di meglio si possa desiderare

per i nostri figli che imparino le bellezze della natura

per i principianti insegnando le basi così che lascino crescere i microsaraghi

per la cultura di un'Italia da sempre fatta da uomini di mare

da qui nasce un'elite motivata a salvare una società cieca ed egoista, il gioca di squadra come primo segnale di voler uscire dal tugurio dell'egoismo per poi proseguire con la battaglia per la difesa dell'ambiente marino

insomma 4 cacciasub incazzati e motivati possono far tremare i peggio figli di p..... che svuotano, inquinano, distruggono il mare

k-roger

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
.......Saper rinunciare...questo argomento,molti di noi lo ignorano completamente.......mi riferisco a quelle occasioni durante le quali in pochi attimi si deve decidere se tirare il grilletto o "limitarsi ad osservare.....credo che non esista pescatore o cacciatore che non abbia mai avuto quell'attimo di esitazione sentendosi in dovere di lasciar perdere la cattura e scegliere di essere un altro tipo di pescatore ,non piu'bravo ma lungimirante .....Non ho mai partecipato alle discussioni in quanto a causa della mia attività ho preferito non rischiare di sembrare a caccia di clienti....ma spesso osservando i racconti ho notato che purtroppo non è scattata nel nostro settore una realistica presa di coscenza rispetto alla situazione del mare ed un conseguente cambio di atteggiamento venatorio.....prevale ancora un generale modo di vivere la nostra attività con il fine esclusivo di realizzare catture anche se di basso valore come dimensioni o specie.Non voglio assolutamente mettermi in cattedra ragazzi ....ma sono seriamente preoccupato per il netto impoverimento dei nostri fondali,e credo che sia il momento veramente di pungolarci a vicenda per cominciare aprendere iniziative in proposito cercando di lamentarsi il meno possibile sulle responsabilità altrui quali pesca idustriale,scarichi..ecc...ma di cominciare a pensare a qualcosa di concreto e realmente applicabile.....ciao a tutti i Ponciaioli!

Quando si discute di etica si finisce sempre per cercare di rendere oggettivo il proprio modo di comportarsi e di imporlo agli altri come l'unica soluzione possibile, in realtà non è mai così per due ordini di ragioni.

 

In primo luogo ognuno matura la propria che potrebbe anche essere in forte contraddizione con quella di un altro, sono loro e ciascuna è incontestabile, purchè entrambe rispettino l'unico limite oggettivo che è la legge. Quando l'etica si svincola dalla legge perchè ci sono mille figure che fanno più danno di noi, perchè è molto più etico sforare i 5 kg con i pelagici che non rispettarlo con i saraghi di 4 etti, beh in quel caso sono solo i soliti alibi di comodo.

 

In secondo poi non si può far finta che l'etica sia qualcosa di preconfezionato che si acquista con l'attrezzatura, è il frutto di un percorso lungo, lunghissimo che ognuno compie secondo i suoi tempi e la sua possibilità di crescita. Chi è arrivato oggi a concludere la propria giornata di pesca dopo una bella cattura senza cedere all'ingordigia, ci è arrivato dopo decenni di pesca...è un pò assurdo pretendere dall'alto di questo traguardo, che sicuramente è passato attraverso tante pescate biasimevoli, criticare chi oggi si trova all'inizio del suo percorso di crescita venatoria.

 

:bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Matteo Grassellini

Per qualcuno non è etico sparare cernie sotto i 3kg, altri nemmeno le hanno mai viste di 3kg.

Alcuni non sparano a dentici di 500gr altri sono orgogliosi della stessa cattura.

 

L'etica è una parola grossa da usare con estrema moderazione, solo la legge deve essere un riferimento per tutti.

 

Il pescatore "evoluto" o che si crede tale, a mio avviso dovrebbe, piuttosto che biasimare le catture o il comportamento degli altri (nei termini di legge), quantomeno tacere.

 

Matteo G.

 

ps: Per non parlare di quelli che siriempiono la bocca con l'etica e che poi quando sono soli a volte fanno carnieri che il buon gusto consiglia quantomeno di nascondere.....

Modificato da Matteo Grassellini
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Quando si discute di etica si finisce sempre per cercare di rendere oggettivo il proprio modo di comportarsi e di imporlo agli altri come l'unica soluzione possibile, in realtà non è mai così per due ordini di ragioni.

 

In primo luogo ognuno matura la propria che potrebbe anche essere in forte contraddizione con quella di un altro, sono loro e ciascuna è incontestabile, purchè entrambe rispettino l'unico limite oggettivo che è la legge. Quando l'etica si svincola dalla legge perchè ci sono mille figure che fanno più danno di noi, perchè è molto più etico sforare i 5 kg con i pelagici che non rispettarlo con i saraghi di 4 etti, beh in quel caso sono solo i soliti alibi di comodo.

 

In secondo poi non si può far finta che l'etica sia qualcosa di preconfezionato che si acquista con l'attrezzatura, è il frutto di un percorso lungo, lunghissimo che ognuno compie secondo i suoi tempi e la sua possibilità di crescita. Chi è arrivato oggi a concludere la propria giornata di pesca dopo una bella cattura senza cedere all'ingordigia, ci è arrivato dopo decenni di pesca...è un pò assurdo pretendere dall'alto di questo traguardo, che sicuramente è passato attraverso tante pescate biasimevoli, criticare chi oggi si trova all'inizio del suo percorso di crescita venatoria.

 

:thumbup::thumbup::thumbup:

 

Per qualcuno non è etico sparare cernie sotto i 3kg, altri nemmeno le hanno mai viste di 3kg.

Alcuni non sparano a dentici di 500gr altri sono orgogliosi della stessa cattura.

 

L'etica è una parola grossa da usare con estrema moderazione, solo la legge deve essere un riferimento per tutti.

Il pescatore "evoluto" o che si crede tale, a mio avviso dovrebbe, piuttosto che biasimare le catture o il comportamento degli altri (nei termini di legge), quantomeno tacere.

 

Matteo G.

 

ps: Per non parlare di quelli che siriempiono la bocca con l'etica e che poi quando sono soli a volte fanno carnieri che il buon gusto consiglia quantomeno di nascondere.....

 

:clapping::clapping::clapping:

 

 

Modificato da fravit
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Etica???Qui,in Italia,mi accontenterei che i pescasub rispettassero la legge,cosa molto rara,anche per chi pesca con costanza.Le norme sui limiti di taglia,peso e chili per quanto imperfette una loro motivazione di protezione ambientale ce l'hanno.Ma la violazione di tali norme sono sempre viste come un "peccatuccio veniale".Di stronz@te se ne sentono tante: "ma chi se ne frega se sforo i chili tanto c'è il peschereccio che fa peggio", "ma ti pare che se ho a cavetto 4 chili di pesce mi lascio scappare il leccione/ricciolone perché supero i limiti?" "La legge fa schifo,quindi non rispettiamola". Perciò ti ripeto,l'etica è soggettiva e troppo sofisticata,basterebbe "L'etica della legge",e anche per quella sui sub come su altri pescatori c'è molto molto da lavorare.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Per qualcuno non è etico sparare cernie sotto i 3kg, altri nemmeno le hanno mai viste di 3kg.

Alcuni non sparano a dentici di 500gr altri sono orgogliosi della stessa cattura.

 

L'etica è una parola grossa da usare con estrema moderazione, solo la legge deve essere un riferimento per tutti.

 

Il pescatore "evoluto" o che si crede tale, a mio avviso dovrebbe, piuttosto che biasimare le catture o il comportamento degli altri (nei termini di legge), quantomeno tacere.

 

Matteo G.

 

ps: Per non parlare di quelli che siriempiono la bocca con l'etica e che poi quando sono soli a volte fanno carnieri che il buon gusto consiglia quantomeno di nascondere.....

 

Condivido quanto detto da Serra, personalmente, viste le condizioni del mare e dei suoi abitanti, non pesco volentieri in tana tanto da non avere una torcia e non portarmi quasi mai un fucile corto dietro. Preferisco catturare i pesci nel libero, all'agguato o all'aspetto piuttosto che andare a fare mattanze di corvine o saraghi in tana.....se è possibile ancora farne. Mi è capitato di sbagliare cernie al libero di rinunciare a cacciarle in tana. Condivido ad esempio la scelta dei Corsi di tutelare le specie autoctone vietando l'uso della torcia e delle fiocine. ;)

:bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
In secondo poi non si può far finta che l'etica sia qualcosa di preconfezionato che si acquista con l'attrezzatura, è il frutto di un percorso lungo, lunghissimo che ognuno compie secondo i suoi tempi e la sua possibilità di crescita. Chi è arrivato oggi a concludere la propria giornata di pesca dopo una bella cattura senza cedere all'ingordigia, ci è arrivato dopo decenni di pesca...è un pò assurdo pretendere dall'alto di questo traguardo, che sicuramente è passato attraverso tante pescate biasimevoli, criticare chi oggi si trova all'inizio del suo percorso di crescita venatoria.

 

:bye:

 

Quoto in pieno..... :thumbup:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Condivido quanto detto da Serra, personalmente, viste le condizioni del mare e dei suoi abitanti, non pesco volentieri in tana tanto da non avere una torcia e non portarmi quasi mai un fucile corto dietro. Preferisco catturare i pesci nel libero, all'agguato o all'aspetto piuttosto che andare a fare mattanze di corvine o saraghi in tana.....se è possibile ancora farne. Mi è capitato di sbagliare cernie al libero di rinunciare a cacciarle in tana. Condivido ad esempio la scelta dei Corsi di tutelare le specie autoctone vietando l'uso della torcia e delle fiocine. ;)

:bye:

 

Scusa Fabio ma io non capisco perche' la pesca in tana viene mensionata come un tipo di tecnica diciamo "antisportiva"..Forse per chi pesca abbondantemente sotto i 20mt potra' essere cosi anche se ho dei forti dubbi...Sfido la maggior parte dei sub dei nostri litorali ad entrare in acqua con limite a -13 e prendere piu' di 2/3 saraghi di peso in una mattinata....

Per esempio....un saragone da kg in 4/5 metri secondo il mio parere e' tecnicamente piu' difficile di una cernia di 10kg presa in caduta a -20 quando sta affacciata fuori dalla tana..o no?

Se poi uno prende pesci da 2etti o svuota una tana madre (a trovarle) di saragoni o corvine questo e' un'altro discorso.... :bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Scusa Fabio ma io non capisco perche' la pesca in tana viene mensionata come un tipo di tecnica diciamo "antisportiva"..Forse per chi pesca abbondantemente sotto i 20mt potra' essere cosi anche se ho dei forti dubbi...Sfido la maggior parte dei sub dei nostri litorali ad entrare in acqua con limite a -13 e prendere piu' di 2/3 saraghi di peso in una mattinata....

Per esempio....un saragone da kg in 4/5 metri secondo il mio parere e' tecnicamente piu' difficile di una cernia di 10kg presa in caduta a -20 quando sta affacciata fuori dalla tana..o no?

Se poi uno prende pesci da 2etti o svuota una tana madre (a trovarle) di saragoni o corvine questo e' un'altro discorso.... :bye:

 

Questa è una opinione e non pretendo che tutti la vedano come me. Però anche tu ti accorgi che in quelle batimetriche nelle quali pesco anche io, trovare una tana di corvine o saraghi è diventato ormai un miraggio! ;)

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Questa è una opinione e non pretendo che tutti la vedano come me. Però anche tu ti accorgi che in quelle batimetriche nelle quali pesco anche io, trovare una tana di corvine o saraghi è diventato ormai un miraggio! ;)

 

E' anche vero che quella batimetrica e' alla portata della maggior parte dei pescatori.....e in una citta' come Livorno siamo in tanti.....

Ma quello che volevo dirti e' un'altra cosa....Secondo te pescando in tana e' cosi' facile prendere pesci...? :bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
.......Saper rinunciare...questo argomento,molti di noi lo ignorano completamente.......mi riferisco a quelle occasioni durante le quali in pochi attimi si deve decidere se tirare il grilletto o "limitarsi ad osservare.....credo che non esista pescatore o cacciatore che non abbia mai avuto quell'attimo di esitazione sentendosi in dovere di lasciar perdere la cattura e scegliere di essere un altro tipo di pescatore ,non piu'bravo ma lungimirante .....Non ho mai partecipato alle discussioni in quanto a causa della mia attività ho preferito non rischiare di sembrare a caccia di clienti....ma spesso osservando i racconti ho notato che purtroppo non è scattata nel nostro settore una realistica presa di coscenza rispetto alla situazione del mare ed un conseguente cambio di atteggiamento venatorio.....prevale ancora un generale modo di vivere la nostra attività con il fine esclusivo di realizzare catture anche se di basso valore come dimensioni o specie.Non voglio assolutamente mettermi in cattedra ragazzi ....ma sono seriamente preoccupato per il netto impoverimento dei nostri fondali,e credo che sia il momento veramente di pungolarci a vicenda per cominciare aprendere iniziative in proposito cercando di lamentarsi il meno possibile sulle responsabilità altrui quali pesca idustriale,scarichi..ecc...ma di cominciare a pensare a qualcosa di concreto e realmente applicabile.....ciao a tutti i Ponciaioli!

quale potrebbe essere l'impatto della pesca in apnea sugli stock ittici italiani?

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...