Tango Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 buon giorno riguardo la PO2, in risalita da una quota di 20m si ha un abbassamento della pressione dell'ossigeno notevole, in special modo se ci si è trattenuti a lungo sotto acqua quando scendo, tocco il fondo e risalgo, lascio che la mia gabbia toracica si espanda in risalita, la sensazione è di benessere dato che ossigeno nel sangue ce n'è scendo, percorro il fondo, mi perdo a guardare nei buchi! consumo molto ossigeno ed in risalita contraggo al massimo i muscoli che interessano la respirazione, questo mi permette di non abbassare la PO2 lasciandomi fuori dal rischio sincope tutta le manovre sono per me un riflesso automatico a cui dò affidamento Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 scendo, percorro il fondo, mi perdo a guardare nei buchi! consumo molto ossigeno ed in risalita contraggo al massimo i muscoli che interessano la respirazione, questo mi permette di non abbassare la PO2 lasciandomi fuori dal rischio sincope In virtù di cosa, contrarre al massimo dei muscoli, che normalmente consumerebbero molto meno ossigeno, dovrebbe metterti al riparo dalla sincope?! Per quale motivo, bruciare un maggior quantitativo di O2 dovrebbe impedire la sua diminuzione di pressione?! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Luglio 8, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 scendo, percorro il fondo, mi perdo a guardare nei buchi! consumo molto ossigeno ed in risalita contraggo al massimo i muscoli che interessano la respirazione, questo mi permette di non abbassare la PO2 lasciandomi fuori dal rischio sincope In virtù di cosa, contrarre al massimo dei muscoli, che normalmente consumerebbero molto meno ossigeno, dovrebbe metterti al riparo dalla sincope?! Per quale motivo, bruciare un maggior quantitativo di O2 dovrebbe impedire la sua diminuzione di pressione?! ok Davide prendiamo da esempio la carpa, carpando aumenti la pressione infratoracica e ei polmoni la PO2 aumeta se in risalita non permetti all'aria di espandersi la bradicardia fà il resto e il gioco è fatto, PO2 a livelli accettabili Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 ok Davide prendiamo da esempio la carpa, carpando aumenti la pressione infratoracica e ei polmoni la PO2 aumeta se in risalita non permetti all'aria di espandersi la bradicardia fà il resto e il gioco è fatto, PO2 a livelli accettabili Massimo, questo ragionamento non ha nè capo nè coda. L'aria in risalita si riespande e non è certo contraendo i muscoli della cassa toracica, quindi ancorati alle costole, non certo ai polmoni, che puoi impedirglielo. L'aria si riespande in un volume più piccolo a causa del blood shift, se l'eccesso non è libero di fuoriuscire all'esterno si verifica un barotrauma polmonare. L'aria in eccesso che non riesce a riespandersi nei polmoni prende la via della trachea e, ancora una volta, se non libera di uscire può fare molto male. L'aria che fuoriesce a seguito della riespansione non è quella responsabile della caduta della PO2, la caduta si ha a livello ematico ed è una conseguenza della riduzione di pressione idrostatica... In pratica stai facendo solo sforzo inutile, stai bruciando ossigeno quando invece ne dovresti risparmiare. Con queste intuizioni rischi di farti molto male, stai attento... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Luglio 8, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 o forse mi salvo la vita diciamo che non si conoscono le potenzialità del diaframma e soci, io dico che si possono raggiungere pressioni elevate non c'è sovradistensione se la pressione sui polmoni rimane costante la pressione del sangue aumenta già di suo il corpo umano è in grado di dare imput mirati esclusivamente alla sopravvivenza Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 Massimo, io ci ho provato, ti lascio nella mani del Professore che saprà, spero, essere più convincente... Una cosa è certa, il corpo umano non è progettato per ambienti iperbarici, ambienti in cui TUTTI i segnali che invia sono falsati... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Luglio 8, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 thanks Davide se si potesse ascoltare ancora Pavarotti dal vivo si potrebbe dimostrare che quell'uomo aveva un compressore al posto del diaframma obbligado Massimo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gatto.Palmiro Inviato Luglio 9, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 9, 2009 Mi unisco alla discussione anch'io e provo ad esprimere un concetto del tutto personale. Premetto che concordo con Davide su tutto quanto detto, ma voglio aggiungere un mai esperienza personale. Per lavoro a volte sono stato costretto a soffiare dentro un manometro per verificarne il funzionamento, e credimi con manometro funzionante, a pressione atmosferica, la massima pressione che io riesco a raggiungere è di 5 metri di colonna d'acqua (circa 0,5 Bar), e quando dico raggiungere intendo fino a diventare rosso in faccia! Quindi non credo proprio che tu a -20 metri con una colonna d'acqua sopra di 20 metri (circa 2 bar), riesca a contrastarla con il diaframma e con nessun altro muscolo. Questa cosa mi ricorda un po quando da piccolo con una pompa lunga 2 metri tenuta da un salvagente ho provato a respirare sott'acqua.... Che delusione!!!! Gia a due metri di profondita, diaframma o no, non si ha la forza di tirare l'aria dal tubo è impossibile causa pressione sulla gabbia toracita, cosa pergiunta confermata dall'instruttore ad un corso di apnea. Ripeto sono pareri personali e lascio a chi è veramente competente (non io) il compito di darci una risposta. Saluti Giuseppe Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gianpa Inviato Luglio 9, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 9, 2009 Mi unisco alla discussione anch'io e provo ad esprimere un concetto del tutto personale. Premetto che concordo con Davide su tutto quanto detto, ma voglio aggiungere un mai esperienza personale. Per lavoro a volte sono stato costretto a soffiare dentro un manometro per verificarne il funzionamento, e credimi con manometro funzionante, a pressione atmosferica, la massima pressione che io riesco a raggiungere è di 5 metri di colonna d'acqua (circa 0,5 Bar), e quando dico raggiungere intendo fino a diventare rosso in faccia! Quindi non credo proprio che tu a -20 metri con una colonna d'acqua sopra di 20 metri (circa 2 bar), riesca a contrastarla con il diaframma e con nessun altro muscolo. Questa cosa mi ricorda un po quando da piccolo con una pompa lunga 2 metri tenuta da un salvagente ho provato a respirare sott'acqua.... Che delusione!!!! Gia a due metri di profondita, diaframma o no, non si ha la forza di tirare l'aria dal tubo è impossibile causa pressione sulla gabbia toracita, cosa pergiunta confermata dall'instruttore ad un corso di apnea. Ripeto sono pareri personali e lascio a chi è veramente competente (non io) il compito di darci una risposta. Saluti Giuseppe Non credo che il paragone sia attinente. La pressione all'interno dell'organismo (a livello del diaframma), non è paragonabile a quella esterna. Non si pretende di tirare dall'esterno o espellere aria verso l'esterno. Si cerca di recuperare aria all'interno e che resta all'interno. Credo che Tango intenda questo. L'argomento è interessante ! Ciao Gianpa Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 9, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 9, 2009 Non credo che il paragone sia attinente. La pressione all'interno dell'organismo (a livello del diaframma), non è paragonabile a quella esterna. Non si pretende di tirare dall'esterno o espellere aria verso l'esterno. Si cerca di recuperare aria all'interno e che resta all'interno. Credo che Tango intenda questo. L'argomento è interessante ! Ciao Gianpa A tutti sfugge che l'O2 è il combustibile che viene bruciato dalle cellule e che la sua pressione dipende dalla sua concentrazione?! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alsk8 Inviato Luglio 10, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 10, 2009 non entro in merito della discussione su cosa è giusto o no.. io ho imparato nel corso a non contrarre e così faccio, ma do ragione a tango sul fatto che se si sa usare il diaframma puoi creare delle pressioni notevolissime.. sono le 11 e 17 l'orario della mia baggianata quotidiana ma se nn sbaglio ho visto un video dove degli atleti allenati riuscivano a far scoppiare le borse d'acqua calda gonfiandole... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Luglio 10, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 10, 2009 Non credo che il paragone sia attinente. La pressione all'interno dell'organismo (a livello del diaframma), non è paragonabile a quella esterna. Non si pretende di tirare dall'esterno o espellere aria verso l'esterno. Si cerca di recuperare aria all'interno e che resta all'interno. Credo che Tango intenda questo. L'argomento è interessante ! Ciao Gianpa A tutti sfugge che l'O2 è il combustibile che viene bruciato dalle cellule e che la sua pressione dipende dalla sua concentrazione?! ergo...Tango Tu comprimi il gas aria, composto anche dall'ossigeno..contraendo masse muscolari l'ossigeno lo consumi e quindi per forza la pressione parziale diminuisce. inoltre il gas aria si espande lo stesso risalendo. Provare a diminuire il volume polmonare contraendo il diaframma per me è una tavanata galattica, con seri rischi di barotrauma se riesci a farlo. Proprio per questo il DOC consiglia la risalita a glottide aperta, già il solo bloodshift può fare danni.. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Luglio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 12, 2009 buon giorno riguardo la PO2, in risalita da una quota di 20m si ha un abbassamento della pressione dell'ossigeno notevole, in special modo se ci si è trattenuti a lungo sotto acqua quando scendo, tocco il fondo e risalgo, lascio che la mia gabbia toracica si espanda in risalita, la sensazione è di benessere dato che ossigeno nel sangue ce n'è scendo, percorro il fondo, mi perdo a guardare nei buchi! consumo molto ossigeno ed in risalita contraggo al massimo i muscoli che interessano la respirazione, questo mi permette di non abbassare la PO2 lasciandomi fuori dal rischio sincope tutta le manovre sono per me un riflesso automatico a cui dò affidamento Ok cancella tutto, prendi qualche libro di fisiologia umana e renditi conto che ciò non accadrà mai. Dalla nostra attività di ricerca nel settore è ormai emerso che il problema sincope è legato ad un deficit di circolazione e non ad una diminuzion delle pressioni parziali dell'OX nel sangue. ergo il onsumo di ox non conta nulla. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Leonardo Inviato Luglio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 12, 2009 Tango, cazzarola! più volte è capitato di trovarsi sulle pagine di AM a piangere la sorte dei pescasub meno fortunati, che non sempre erano dei novellini, i quali probabilmente certe_cazzate non le avevano neanche pensate oppure avevano pensato bene di evitarle, ma purtroppo per uno dei tanti motivi c'hanno appizzato le pinne. Mi rendo conto (almeno nel tuo caso) che il loro sacrificio è stato vano e nulla hanno insegnato. Mi può star bene che, in un paio di metri d'acqua, perdi una leccia, perchè sei convinto che solo vincendo il tiro alla fune sei un vero uomo, ma farlo in 10 metri stai già rischiando la buccia. Ma da quello che scrivi mi pare che il corso da cadavere, tu lo stia seguendo con scrupolosa attenzione. Caro tango se non riesci ad evitare il cappotto venatorio, cerca almeno di evitare quello di legno! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Luglio 13, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 13, 2009 Tango, cazzarola! più volte è capitato di trovarsi sulle pagine di AM a piangere la sorte dei pescasub meno fortunati, che non sempre erano dei novellini, i quali probabilmente certe_cazzate non le avevano neanche pensate oppure avevano pensato bene di evitarle, ma purtroppo per uno dei tanti motivi c'hanno appizzato le pinne. Mi rendo conto (almeno nel tuo caso) che il loro sacrificio è stato vano e nulla hanno insegnato. Mi può star bene che, in un paio di metri d'acqua, perdi una leccia, perchè sei convinto che solo vincendo il tiro alla fune sei un vero uomo, ma farlo in 10 metri stai già rischiando la buccia. Ma da quello che scrivi mi pare che il corso da cadavere, tu lo stia seguendo con scrupolosa attenzione. Caro tango se non riesci ad evitare il cappotto venatorio, cerca almeno di evitare quello di legno! che vuoi che ti dica, ogni tanto qui sul forum qualcuno prevede la mia morte, che yenky io ho aperto una discussione diversa dal solito tram tram e tu mi hai già preso le misure per la bara, và a ciapal tiè!!! 2) vado in mare per passione e per cacciare qualche pesce 3) credi che piangendo arrivi la fatina buona e risolva tutti i problemi? 4) io ho voce per provare a discutere ma vorrei sentire altre voci a riguardo spero di non averti ferito troppo Leo ma quando si mette in discussione la mia incolumità mi girano parecchio, pensa a cosa potrei fare ad un pescione, minimo gli infilo una mano in bocca prendo la coda e lo rivolto come un calzino Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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