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Gabbiano ferox Garganicus


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Sul Gargano abbiamo in questo periodo, oltre ai problemi di sempre (torbidone,pirati di ogni tipo marini e terrestri ecc...), anche un altro problema: il Gabbianus Ferox che difende il suo nido puntando e attaccando il povero pescapneista.E' comunque uno spettacolo vedere le evoluzioni che compie e la precisione impressionante che ha questo bellissimo uccello.Pensate che riesce a calcolare istantaneamente cose come velocità,direzione e forza del vento, la posizione del pescapneista e anche la sua reazione (una spruzzata d'acqua).Però il problema resta e volevo chiedere a chi ne ha già avuta esperienza: ma alla fine è pericoloso, cioè punta solo o riesce pure a beccare?A qualcuno è capitato?Che fare?Quello che ho incontrato io ha continuato per 20 minuti fino a che mi sono dovuto allontanare!!!!!!(me lo ritrovavo in picchiata appena riemergevo!!!!)questo ovviamente mi vedeva bene pure mentre stavo sotto e pare conoscesse pure il tempo delle mie apnee!!!Insomma un incubo,non mi era mai capitato prima,un grosso fastidio perchè poi in pratica ce nè uno ogni 50 metri sui cocuzzoli della scogliera e quindi lasci uno e prendi l'altro.Che devo fare? Punirne "uno per educarne 100"??Non mi sembra etico, ma vi giuro che in quel momento e dopo aver fatto tanta strada per una pescatina.....un pensierino di far sibilare l'oleo nei cieli.....mah!!!

Si accettano consigli.......... :mim:

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Sei stato fortunato a non aver provato anche la sua :cacca: quasi sempre alla fine della picchiata arriva anche il missile!! ;)

Tutte le scogliere in questo momento sono nido per i gabbiani e questa è la loro difesa! Siamo noi ad invadere i loro territori!!

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Ospite Forchetta
Sul Gargano abbiamo in questo periodo, oltre ai problemi di sempre (torbidone,pirati di ogni tipo marini e terrestri ecc...), anche un altro problema: il Gabbianus Ferox che difende il suo nido puntando e attaccando il povero pescapneista.E' comunque uno spettacolo vedere le evoluzioni che compie e la precisione impressionante che ha questo bellissimo uccello.Pensate che riesce a calcolare istantaneamente cose come velocità,direzione e forza del vento, la posizione del pescapneista e anche la sua reazione (una spruzzata d'acqua).Però il problema resta e volevo chiedere a chi ne ha già avuta esperienza: ma alla fine è pericoloso, cioè punta solo o riesce pure a beccare?A qualcuno è capitato?Che fare?Quello che ho incontrato io ha continuato per 20 minuti fino a che mi sono dovuto allontanare!!!!!!(me lo ritrovavo in picchiata appena riemergevo!!!!)questo ovviamente mi vedeva bene pure mentre stavo sotto e pare conoscesse pure il tempo delle mie apnee!!!Insomma un incubo,non mi era mai capitato prima,un grosso fastidio perchè poi in pratica ce nè uno ogni 50 metri sui cocuzzoli della scogliera e quindi lasci uno e prendi l'altro.Che devo fare? Punirne "uno per educarne 100"??Non mi sembra etico, ma vi giuro che in quel momento e dopo aver fatto tanta strada per una pescatina.....un pensierino di far sibilare l'oleo nei cieli.....mah!!!

Si accettano consigli.......... :mim:

 

diversi anni fa pultroppo a calasole all isola d elba i primi di maggio , ho subito un attacco da parte di un grosso gabbiano che difendeva il suo pulcino e compagna .

ero partito da una piccola spiaggetta e aveva piovuto per parte del pomeriggio, avevo aspettato proprio all ultimo per poter pescare in santa pace e provare a prendere 2 pesci per cena .era una mezzora che ero in mare e avevo un bel sarago e due grosse salpe, pescando all aspetto mi diedi un limite dove oltre non andare , il mare era leggermente mosso ma si pescava benissimo in poco fondo , avevo visto pochi pesci e speravo in un bel sarago o in un orata .

arrivato a 50 metri dalla punta che era il limite massimo per poi tornare indietro, vidi un grosso pizzuto stimato sul kg che spelluzzicava in parete , il fondale non andava oltre i 4 metri e lui era tranquillo come me del resto , visto che avevo il mare a mia completa disposizione ,mi preparai molto bene nascosto da uno scoglio affiorante e poi giu .

feci un bell aspetto e proprio quando lui si stava avvicinando un piccolo gruppo di salpe che veniva da dietro lo misero in allarme e goffamente piano piano si allontano , io tornai su ma appena misi la testa fuori con il cannello per respirare presi una mazzata tremenda, il cannello con tutta la maschera mi si staccarono dalla bocca e dal viso , ricordo che la botta fu talmente forte che per poco non perdevo i senzi , riuscii a tornare a galla , non sentivo piu il collo , e visto che ero a 4 metri dalla riva a stento appoggiai le pinne , convinto che qualche disgraziato mi avesse tirato in testa un grosso sasso alzai il fucile pronto ad usarlo per difendermi , le mia grida disumane non ebbero risposta e nonostante cercassi l aggressore non vidi niente , il dolore al collo e alla testa era terribile , riuscii a infilarmi la maschera e il cannello e fu in quell occasione che notai per un istante qualcosa alle mie spalle .

mi immersi subito e mi preparai a fare un tiro su qualsiasi cosa si sarebbe presentato davanti a me ,feci un piccolo percorso subacqueo e mi avvicinai a uno sperone di roccia,appena venni su con l asta del 100 all altezza del viso guardai subito se c era qualcuno o qualcosa , ma non vidi assolutamente niente, poi ancora un ombra da dietro , mi girai e lo vidi era un grosso gabbiano incazzatissimo che continuava ad attaccarmi, non potevo credere ai miei occhi , avevo rischiato di morire affogato da un tremendo colpo di gabbiano che come scoprii piu tardi difendeva la compagna e il pulcino da me che non li avevo neanche visti, mi avrebbero trovato sul fondo in 3 metri d acqua e avrebbero detto sincope , si del cazzzzzzzzz,

 

per la cronaca , sono tornato indietro con il fucile alto sopra la testa perche per altri 300 metri mi ha seguito e attaccato

meditate e state attenti , pultroppo ho avuto a che fare in altre occasioni con i gabbiani e non sono certo ne timidi ne socevoli

ciao a tutti

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Sei stato fortunato a non aver provato anche la sua :cacca: quasi sempre alla fine della picchiata arriva anche il missile!! ;)

Tutte le scogliere in questo momento sono nido per i gabbiani e questa è la loro difesa! Siamo noi ad invadere i loro territori!!

a me e' capitato a lerici,uno s*****o di gabbiano mi ha cagato in testa due volte,ma mi ero gia' ripromesso che non sarebbe successa una terza volta :rifle: quando,forse a livello telepatico,a capito che era meglio lasciarmi in pace

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Ospite Forchetta

 

 

ciao a tutti , bisogna precisare , che i gabbiani come i colmorani ho notato che attaccano e sono molto piu aggressivi se siamo piu vicini a riva , mi spiego meglio , io che pesco molto vicino a riva sono piu soggetto ad eventuali attacchi che di solito avvengono sempre in primavera fino a meta giugno e piu la zona è isolata e maggiori probabilita abbiamo di essere attaccatida entrambe le specie , solo che i colmorani si limitano a evacuarti sulla testa il gaggiano è molto piu intrapendente e cattivo e arriva a farti anche male

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quello della proliferazione dei gabbiani è un risvolto (negativo) del protezionismo a tutto campo che viene stranamente sottaciuto da lipu, legambiente e similari. La versatilità di quest'uccello e il suo opportunismo spiegano il suo successo biologico. Quando te ne trovi a centinaia nei campi arati, nelle giornate di mare mosso ( ma ultimamente, non solo) a diverse decine di chilometri nell'entroterra, o sui tetti del centro storico di Roma (zona P.za del Popolo, ad esempio) a nidificare, viene naturale meravigliarti e chiederti il perchè del sospetto silenzio che circonda un fatto in fondo sensazionale. Con il pretesto della difesa del gabbiano corso si sono chiuse alla pubblica fruizione zone quali Montecristo e altre del territorio italiano in modo del tutto arbitrario. Un uccello del malaugurio in tutti i sensi, che spero non vi possa un giorno atterrare sul tetto di casa con l'intenzione di farci il nido: ve la sequestrebbero all'istante!

Eppure proteggendo un gabbiano corso si permette la diffusione esponenziale (ora non so il rapporto col gabbiano reale, ma sarà dell'ordine 50 o 100 a 1, credo) del gabbiano più comune, il quale oltre a tappezzare col bianco delle sue chiassose colonie le coste di isole e scogliere in maniera abnormefacendole proprie e sgominando altre forme di vita che ne compartivano l'habitat, sta prendendo sorprendenti abitudini, del tutto incongrue al proprio comportamento, quali quelle appunto di nidificare sui tetti delle città, nutrirsi nelle discariche, che affollano a stormi, e interagendo negativamente col resto della fauna. Un giorno di fine marzo, in barca presso un'isola toscana, vidi assalire un merlo migratore, ormai quasi arrivato sull'isola dopo la traversata, da una mezza dozzina di gabbiani al largo, che lo abbatterono come degli spitfire su uno stuka nel 1940, e lo lasciarono a galleggiare vicino alla barca.

Volete fare un reale favore alla natura? pensateci da soli. Quando trovate i nidi di gabbiano sulla scogliera bucategli le uova: in questo modo continuano a covarle e non ne rifanno a getto continuo. ;)

Modificato da Ricky
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Anche a me è capitato spesso in questo periodo di essere "intimato" dai gabbiani...ma fortunatamente si sono sempre limitati a farmi il pelo!!

Ma da ora che ho letto l'epserienza del Forchetta...starò ben attento....generalmente alzavo il fucile per scacciarli..mi sà ke ora mi attrezzo con la scacciacani :D !!

 

 

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Beh....allora non sono il solo...meno male....ho notato anch'io purtroppo che da qualche anno ci sono gabbiani anche sulla mia cittadina,(40 Km in linea d'aria dal mare), e che sembrano aumentati nelle zone che normalmente frequento...mah!!Penso che oltre all'oleo mi porterò uno di quei fucili ad acqua che usano i ragazzi sulla spiaggia!!

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A me è successo con dei Gabbiani sul lago di Garda lungo una scogliera a picco......mi puntavano decisi e mi sono allontanato prima che arrivassero troppo vicini.....però non ero comunque tranquillo.....

Invece in Corsica mi è successo, per più giorni di seguito, di pescare con una coppia di Falchi pescatori che mi volteggiavano alti sulla testa perchè avevano il nido sulla scogliera........ma non si sono mai avvicinati in maniera preoccupante, e meno male, perchè li sono davvero C***i :unsure: .....però erano davvero uno spettacolo :rolleyes: ....

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Beh....allora non sono il solo...meno male....ho notato anch'io purtroppo che da qualche anno ci sono gabbiani anche sulla mia cittadina,(40 Km in linea d'aria dal mare), e che sembrano aumentati nelle zone che normalmente frequento...mah!!Penso che oltre all'oleo mi porterò uno di quei fucili ad acqua che usano i ragazzi sulla spiaggia!!

.....si ma occhio a non sbagliare....non vorrei che per la fretta alla fine spari al pescione col fucile ad acqua!!!!! :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :frustry:

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  • 2 settimane dopo...
quello della proliferazione dei gabbiani è un risvolto (negativo) del protezionismo a tutto campo che viene stranamente sottaciuto da lipu, legambiente e similari. La versatilità di quest'uccello e il suo opportunismo spiegano il suo successo biologico. Quando te ne trovi a centinaia nei campi arati, nelle giornate di mare mosso ( ma ultimamente, non solo) a diverse decine di chilometri nell'entroterra, o sui tetti del centro storico di Roma (zona P.za del Popolo, ad esempio) a nidificare, viene naturale meravigliarti e chiederti il perchè del sospetto silenzio che circonda un fatto in fondo sensazionale. Con il pretesto della difesa del gabbiano corso si sono chiuse alla pubblica fruizione zone quali Montecristo e altre del territorio italiano in modo del tutto arbitrario. Un uccello del malaugurio in tutti i sensi, che spero non vi possa un giorno atterrare sul tetto di casa con l'intenzione di farci il nido: ve la sequestrebbero all'istante!

Eppure proteggendo un gabbiano corso si permette la diffusione esponenziale (ora non so il rapporto col gabbiano reale, ma sarà dell'ordine 50 o 100 a 1, credo) del gabbiano più comune, il quale oltre a tappezzare col bianco delle sue chiassose colonie le coste di isole e scogliere in maniera abnormefacendole proprie e sgominando altre forme di vita che ne compartivano l'habitat, sta prendendo sorprendenti abitudini, del tutto incongrue al proprio comportamento, quali quelle appunto di nidificare sui tetti delle città, nutrirsi nelle discariche, che affollano a stormi, e interagendo negativamente col resto della fauna. Un giorno di fine marzo, in barca presso un'isola toscana, vidi assalire un merlo migratore, ormai quasi arrivato sull'isola dopo la traversata, da una mezza dozzina di gabbiani al largo, che lo abbatterono come degli spitfire su uno stuka nel 1940, e lo lasciarono a galleggiare vicino alla barca. <lo raccolsi personalmente. Altre volte ho rinvenuto, e assai spesso, ossa di coniglio dentro ai loro nidi. Per non parlare di bidoni d'immondizia che riescono incredibilmente a cappottare scoperchiandoli per accedere alle prelibatezze all'interno. E' chiaro che si tratta di una specie dannosa e in soprannumero. Cioè, magari dannosa perchè in soprannumero. Ma resta stupefacente il fatto che nessuno degli strenui ecologi da 4 soldi,sfornati in serie dalle nostre università, non si sia ancora preso la briga di promuovere un piano per il loro contenimento. Perchè se esiste, poi, è anche peggio. Quando si tratta però del calo del balestruccio nelle campagne sono subito pronti a reclamare misure drastiche e inverosimili per favorirne ritorno e ripopolamento. Se si tratta di ridimensionare invece il gabbiano comune, tutti zitti e apparentemente senza saper che pesci prendere. Così come per lo storno, la cornacchia, il capriolo o lo stesso cinghiale, non è mica finita qui. E tra un po' vedrete che accadrà lo stesso col lupo.

Volete fare un reale favore alla natura? pensateci da soli. Quando trovate i nidi di gabbiano sulla scogliera bucategli le uova: in questo modo continuano a covarle e non ne rifanno a getto continuo. ;)

 

 

quoto al 100% da sempre sostengo che sono animali negativi. sulla costiera sorrentina lo sanno bene camerieri di ristoranti ed alberghi che si affacciano sull mare. i gabbiani hanno preso a planare sulle tavole imbandite, in due o tre, fanno una rapida razzia e ripartono.

 

un discorso simile andrebbe fatto anche riguardo i delfini.

 

cmq quando vengo attaccato, cerco uno scoglio affiorante ed esco completamente dall'acqua mostrando la mia reale stazza. dopo di che godo di qualche minuto di tranquillità.

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