Davide Serra Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Nella pesca generalmente si tende all'utilizzo della scarpetta morbida poiché pur essendo meno performante nella trasmissione dell'energia dalla gamba alla pala si predilige la comodità d'uso in considerazione dei lunghi tempi di permanenza in acqua... Stai dando per scontato che all'interno delle aziende sappiano realmente come funziona l'oggetto "pinna", il che è quasi sempre falso. Ripeto, se io chiedo ad un praticante di trekking che caratteristiche deve avere una scarpa per poi destinarla ai velocisti, vengono fuori i risultati che conosciamo... Scegliere una scarpetta morbida, burrosa come le fanno adesso, è un'idiozia per una ragione molto semplice: in mare ci si può trovare in situazioni tutt'altro che piacevoli, il confort non serve a nulla se l'impegno muscolare non si traduce in spinta, peggio, con forte corrente significa crampi, è vantaggioso tutto questo?! Ovviamente no...il 90% delle caratteristiche costruttive delle pinne sono errori che si sono sedimentati nel tempo fino a non essere più considerati tali. AGGIUNGO. Quando dite che le Najade sono davvero efficaci se usate al contrario, cosa indendete di preciso?! Ho visto che alcuni modelli (Sprint e Speed) sembrano avere il bordo di uscita asimmetrico, per caso invertendo destra e sinistra le cose cambiano "magicamente"? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 (modificato) AGGIUNGO. Quando dite che le Najade sono davvero efficaci se usate al contrario, cosa indendete di preciso?! Ho visto che alcuni modelli (Sprint e Speed) sembrano avere il bordo di uscita asimmetrico, per caso invertendo destra e sinistra le cose cambiano "magicamente"? Non ho molto tempo ora e ti spiego velocemente : la pianta della pinna sopra il collo del piede. Non avendo il tallone hai solo il cinghiolo la cosa è possibile. Vai nel loro sito e guarda le foto delle pinne. Ciao!!! Modificato Maggio 12, 2009 da Barbara Pignataro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Non ho molto tempo ora e ti spiego velocemente : la pianta della pinna sopra il collo del piede. Non avendo il tallone hai solo il cinghiolo la cosa è possibile. Vai nel loro sito e guarda le foto delle pinne. Ciao!!! Barbara le pinne le ho viste, sò che sono ambidestre diciamo così, dalle foto però non capisco se il bordo di uscita della pala sia realmente asimmetrico come sembra e, nel caso, quale sia il verso "del produttore" e quale quello "del pinnatista". Oppure stai dicendo che le invertite nel senso che il collo diventa la suola e viceversa?! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nicola Negrello Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Invertite vuol dire girate sotto-sopra, collo-suola Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Invertite vuol dire girate sotto-sopra, collo-suola Questa si che è una barzelletta! Credo che mai progettazione sia stata più "accurata"... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Invertite vuol dire girate sotto-sopra, collo-suola Questa si che è una barzelletta! Credo che mai progettazione sia stata più "accurata"... Be non sarebbero le uniche. In commercio ci sono altri modelli che funzionerebbero molto ma molto meglio con la pala montata al contrario!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mscampag Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Eh già... è un po' deludente avere in mano una pinna da più di un centinaio di euro e capire dopo qualche pinneggiata, senza essere ingegneri, che la progettazione globale del prodotto è in gran parte sbagliata. Gomma troppo morbida sul collo del piede, longheroni rigidissimi, una pala in fibra a spessore differenziato che abbinata ai longheroni rende la pinna per metà lunghezza una tavola!! ecc. In conpenso sono ottime per fare buon allenamento :lol: . Purtroppo la stragrande maggioranza degli acquirenti non è in grado semplicemente di valutare o valutare a priori l'efficienza del prodotto. Le grandi aziende quindi per far fatturto puntano moltissimo sul marketing: Pubblicità, desing accattivante, cataloghi fichissimi, packaging curato, nuovi prodotti, colori mimetici.... ecc. a loro interessa vendere e rivendere ricordiamocelo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 12, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2009 Pubblicità, desing accattivante, cataloghi fichissimi, packaging curato, nuovi prodotti, colori mimetici.... ecc. a loro interessa vendere e rivendere ricordiamocelo. Anche il suono che fanno quando si spaccano è studiato per essere il più armonioso possibile! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
PANZARINI MARCO Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 Comunque non è un mistero per nessuno che le pale "scucchiaiate" verso l'alo aiutano la spinta ed il recupero. io ed il mio coach, 15 anni fa, scaldavamo la pala delle mat-mas con una pistola termica e le incurvavamo a mano. Su 5 ce ne riusciva una fatta bene ma quella si che volava in acqua! Poi le mat-mas lo hanno capito ed hanno infilato un foglio di carbonio tra due di vetroresina e il miscuglio ha creato la pala che, per esempio, ha usato Davide Manca per fare il 12' 50" e rotti nei 1500. Unico italiano mai stato sotto i 13 minuti senza pinne inclinate e costumoni. Se ribalti le Najade il principio è proprio quello, vengono incurvate verso l'alto e la presa in acqua è maggiore. Salutoni Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 Eh ma voglio vederti tornare su da -30 con le Najade non sapendo pinneggiare come si deve. Nell'apnea e nella pesca in fin dei conti le pale sono lunghe perchè, nuotando male gli utilizzatori, almeno hanno un po' di superficie che sposti acqua mentre altrimenti mulinerebbero a vuoto. pur io ho questo dubbio i piu' grandi ingegneri si sono sempre ispirati alla natura prendendone esempio ma in questo caso non succede mi pare guardando l'arto natatorio ( coda ) dei delfini o delle foche si vede una superficie che corrisponde a meno del 10% del resto del corpo uguale il concetto delle eliche, spostano piu' acqua utilizzando velocità di rotazione elevata invece che superfici estese l'attrezzo monopinna non dà possibilità di aumentare la forza di reazione, bisogna attendere che il movimento verso il basso (lento) si compia per dare quello di reazione verso l'alto provare a fare una v finale asportandone una sezione, tipo coda di rondine? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nicola Negrello Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 l'attrezzo monopinna non dà possibilità di aumentare la forza di reazione, bisogna attendere che il movimento verso il basso (lento) si compia per dare quello di reazione verso l'alto Non è affatto così, piuttosto è il contrario. Le nuove monopinne poi sono costruite con materiali galleggianti che aiutano il recupero (in pratica se la pinna torna su da sola risparmi fatica a spingerla tu verso l'alto). Nel pinneggiamento verticale però questo non vale. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 pur io ho questo dubbio i piu' grandi ingegneri si sono sempre ispirati alla natura prendendone esempio ma in questo caso non succede mi pare guardando l'arto natatorio ( coda ) dei delfini o delle foche si vede una superficie che corrisponde a meno del 10% del resto del corpo uguale il concetto delle eliche, spostano piu' acqua utilizzando velocità di rotazione elevata invece che superfici estese l'attrezzo monopinna non dà possibilità di aumentare la forza di reazione, bisogna attendere che il movimento verso il basso (lento) si compia per dare quello di reazione verso l'alto provare a fare una v finale asportandone una sezione, tipo coda di rondine? E' una goccia nel mare... Ispirandosi alla natura bisogna anche fare i conti con quello che lei ha stabilito. I pesci più veloci hanno delle pinne caudali abbastanza esigue, puntano sulla velocità di esecuzione di passata e contropassata. Ma i pesci velocisti hanno anche una muscolatura neanche lontanamente paragonabile a quella umana, sia come potenza che come percentuale di masse muscolari coinvolte nell'atto motorio. In pratica, puoi fare delle pinne perfette, ma se il motore NON è in grado di spingerle bisogna percorrere altre strade. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 proprio questo il motore o propulsore ha troppo carico senza possibilità di riduzioni ne esce che con meno superficie guadagni agilità e reazioni rapide aumentando però le battute per avere stessa velocità Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Rosei Alessandro Inviato Maggio 13, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2009 proprio questo il motore o propulsore ha troppo carico senza possibilità di riduzioni ne esce che con meno superficie guadagni agilità e reazioni rapide aumentando però le battute per avere stessa velocità Non credo che nessuno non ci abbia già pensato, comunque questo è più un problema di design che di materiali. Le ultime monopinne che sono uscite hanno avuto molto successo nella velocità e non mi pare che siano più piccole di dimensioni di altre pinne da velocità. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Maggio 14, 2009 Segnala Condividi Inviato Maggio 14, 2009 (modificato) proprio questo il motore o propulsore ha troppo carico senza possibilità di riduzioni ne esce che con meno superficie guadagni agilità e reazioni rapide aumentando però le battute per avere stessa velocità Non credo che nessuno non ci abbia già pensato, comunque questo è più un problema di design che di materiali. Le ultime monopinne che sono uscite hanno avuto molto successo nella velocità e non mi pare che siano più piccole di dimensioni di altre pinne da velocità. quella che ho è della mat-mas coi laccetti, in carbonio, era di AA mi frulla di provare a cambiare design , magari la porto da un carrozziere di moto per sagomarla che con la fibra di carbonio ci lavorano ho visto su youtube un mono C4 stretto e lungo con la parte finale a coda di rondine Modificato Maggio 14, 2009 da Tango Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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