Salvino Inviato Novembre 7, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 7, 2008 Siii..spendili tu 174 uro per una giacca...pure foderata dentro... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Novembre 7, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 7, 2008 vabbe ma 174 per la sola giacca se è veramente come dicono potrebbe essere un ''buon'' prezzo.... e 115 i pantaloni... totale 289 eurozzi... Sarà anche ottima ma è del tutto fuori mercato... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite ivan_lopez73 Inviato Novembre 7, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 7, 2008 penso siano i prezzi di listino...poi al venditore saranno di meno sti euri Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Bullet Inviato Novembre 7, 2008 Autore Segnala Condividi Inviato Novembre 7, 2008 penso siano i prezzi di listino...poi al venditore saranno di meno sti euri Credo anche io. ...pure foderata dentro... Ho capito, a sta fodera diamogli il tempo di uscire sul mercato per capire se è una fodera come tutte le altre o se effetivamente rende quello che dicono. Al limite, posso pensare, vedendo la colorazione della tecnica cressi(mimetica decisamente più adatta per l'oceano o a particolari tipi di pesca in particolari posti in italia vedendo la dominante blu) posso pensare che la Cressi si stia indirizzando verso un mercato più estero??? Va bhè ma poi sti cavoli, volevo sapere solo le vostre opinioni, tanto finchè qualcuno non la prova sono solo chiacchiere Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
bblood Inviato Novembre 8, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 8, 2008 ...con il piscio come la mettiamo??? bhè, questo mi sembra l'ultimo dei problemi, la bifoderata è tutt'ora usata nei paesi tropicali, o dai surfisti e anche da molti sub, non mi sembra di aver mai udito problemi in merito. si ma la pesca è un altra cosa....prova a urinare in una muta foderata internamente per 2 o 3 volte....i pesci ti sentono da 1 un km di distanza e se va bene tua moglie ti mette a dormire sul balcone insieme alla muta...il mio caro Amico Mauro aveva una vecchia omer bifoderata....soprannominata da tutti "la PUZZONA"..asciutta era quasi inodore,una volta immersa nell'acqua aveva un fetore pestilenziale... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite maxdeo Inviato Novembre 18, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 18, 2008 Alcune domande per discutere: secondo voi il valore termico della muta è dato in proporzione più dallo spessore della muta o dal materiale a contatto con la pelle?Oppure, quanto influisce il materiale a contatto con la pelle rispetto allo spessore della muta nel mantenimento del calore? Avete mai provato alle 7 del mattino di un freddo giorno di Gennaio essere in porto sotto la tramontana per indossare una muta e avere due giacche da scegliere, una in spaccato e l’altra con l’interno in foderato. A me è capitato, indovinate che giacca ho indossato? Avete mai dimenticato il sapone a casa? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
globo95 Inviato Novembre 18, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 18, 2008 io personalmente spaccato a vita...non c'è fodera mirabolante che sia paragonabile alla gomma sulla pelle,sia in termini termici che di confort.Poi a me piace proprio indossare lo spaccato ...con tutta quella buffa di sapone...fantastico Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
sniperseal Inviato Novembre 19, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 19, 2008 Sul nuovo nuomero do pesca in apnea ho letto di questa nuova muta. Se mantenesse le promesse di cui si vanta potrebbe essere una bella invenzione. Sicuramente diventerà il TOP per l'inverno, la muta è liscia esterna con un bel mimetismo e foderata internamente. Il pezzo forte è proprio quest'ultima caratteristica, questa nuova fodera permette di indossare la muta senza bagnarla mantenedo (pur essendo una fodera) un ottima termicità. Funzionerà veramente??? Er Gallinucci percaso l'ha già provata??? Sarebbe una svolta una muta foderata interna che riesce a mantenere le caratteristiche termiche di una in spaccato. Ci potreste dire anche quando sarà disponibile???? mbeh...almeno vediamola! A parte il prezzo e le innovazioni (coibenza) tecnologiche (il potere della ricerca ), come giudicate questo mimetismo? è un mimetismo versatile o applicabile (come foto) solo su fondali di roccia granitica? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ViperCarbon Inviato Novembre 19, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 19, 2008 quel mimetismo è abbastanza utilizzabile su tutti i fondali rocciosi, anche perchè è abbastanza comune p.s. è solo un mio modesto parere personale... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Bullet Inviato Novembre 19, 2008 Autore Segnala Condividi Inviato Novembre 19, 2008 quel mimetismo è abbastanza utilizzabile su tutti i fondali rocciosi, anche perchè è abbastanza comune Sono daccordo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Novembre 19, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 19, 2008 Alcune domande per discutere: secondo voi il valore termico della muta è dato in proporzione più dallo spessore della muta o dal materiale a contatto con la pelle?Oppure, quanto influisce il materiale a contatto con la pelle rispetto allo spessore della muta nel mantenimento del calore? Avete mai provato alle 7 del mattino di un freddo giorno di Gennaio essere in porto sotto la tramontana per indossare una muta e avere due giacche da scegliere, una in spaccato e l’altra con l’interno in foderato. A me è capitato, indovinate che giacca ho indossato? Avete mai dimenticato il sapone a casa? Senza dubbio il primo fattore discriminante è lo spessore del neoprene, la capacità isolante aumenta al crescere dello stesso, a prescindere da quale sia la sua finitura esterna. In secondo luogo è importante tenere in considerazione l'infiltrazione e il ricircolo d'acqua interno al capo. Una foderata interna, con un taglio eccellente, può assicurare un' infiltrazione minima e un ricircolo ridottissimo. Ma è anche vero che uno spaccato, aderendo perfettamente, riduce praticamente a zero entrambi. A parità di spessore lo spaccato interno isola meglio, questo senza dubbio... Ovviamente, nel caso da te citato, la scelta era obbligata...bagnare uno spaccato con acqua a 10 gradi per indossarlo credo che sia infinitamente peggio (soprattutto a livello di dispersione) che una ridotta infiltrazione dovuta alla fodera interna. Ad ogni modo le fodere sono state pensate per irrobustire il materiale, per ottimizzarne la vestibilità, per rendere i capi meno tecnici possibile e alla portata di tutti (bisogna vendere no?!), si paga un pò in termicità ma d'altronde non si può avere tutto... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Bullet Inviato Novembre 19, 2008 Autore Segnala Condividi Inviato Novembre 19, 2008 Senza dubbio il primo fattore discriminante è lo spessore del neoprene, la capacità isolante aumenta al crescere dello stesso, a prescindere da quale sia la sua finitura esterna. In secondo luogo è importante tenere in considerazione l'infiltrazione e il ricircolo d'acqua interno al capo. Una foderata interna, con un taglio eccellente, può assicurare un' infiltrazione minima e un ricircolo ridottissimo. Ma è anche vero che uno spaccato, aderendo perfettamente, riduce praticamente a zero entrambi. A parità di spessore lo spaccato interno isola meglio, questo senza dubbio... Ovviamente, nel caso da te citato, la scelta era obbligata...bagnare uno spaccato con acqua a 10 gradi per indossarlo credo che sia infinitamente peggio (soprattutto a livello di dispersione) che una ridotta infiltrazione dovuta alla fodera interna. Ad ogni modo le fodere sono state pensate per irrobustire il materiale, per ottimizzarne la vestibilità, per rendere i capi meno tecnici possibile e alla portata di tutti (bisogna vendere no?!), si paga un pò in termicità ma d'altronde non si può avere tutto... E vissero tutti felici e contenti...un moderatore DOC Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Medusa bastarda! Inviato Novembre 20, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 20, 2008 Nell'epoca in cui tutti siamo progressivamente passati dal foderato allo spaccato, non ho notato particolari differenze termiche. Ne ho notate invece rilevanti, ma questo anche tra spaccati, in base al tipo di neoprene in relazione alla profondità di pesca. Se è un neoprene poco denso, in profondità mi surgelo. Quello meno denso è sicuramente più comodo e meno "claustrofobico" per i movimenti, ma non serve a nulla. Quindi tra uno spaccato meno denso e un bifoderato più denso, in inverno, preferirei il secondo. A parità di densità invece sceglierei lo spaccato per questioni più di comodità che di isolamento. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antonio77 Inviato Novembre 20, 2008 Segnala Condividi Inviato Novembre 20, 2008 Se non erro anche nel lontano 2003-2004 la SEAC SUB proponeva gia la suddetta muta,solo che magari non se ne sapeva molto perche questa azienda e poco conusciuta dai pescasub. Comunque il capo si chiamava SEASMOOTH ed aveva per lappunto una fodera interna berevettata per le sue eccezionali caratteristiche di coibenza,il tessuti interno in questione si chiamava FIRE DRY,infatti loro la commercializzavano come unico tessuto nel suo genere per la superiore resa termica rispetto ai capi tradizionali. Le caratteristiche di questo tessuto interno erano se non erro,maggiore resa termica,non assorbimento dell'acqua,mentre la fibra cava del tessuto interno FIRE DRY offriva la caratteristica di asciugare in tempi brevissimi rispetto alle fodere classiche. La muta era esternamente tutta liscia sia nel pantalone che nella giacca,ed internamente aveva questo tessuto FIRE DRY CHE NON SIA LO STESSO DELLA CRESSISUB Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Bullet Inviato Novembre 20, 2008 Autore Segnala Condividi Inviato Novembre 20, 2008 Se non erro anche nel lontano 2003-2004 la SEAC SUB proponeva gia la suddetta muta,solo che magari non se ne sapeva molto perche questa azienda e poco conusciuta dai pescasub. Comunque il capo si chiamava SEASMOOTH ed aveva per lappunto una fodera interna berevettata per le sue eccezionali caratteristiche di coibenza,il tessuti interno in questione si chiamava FIRE DRY,infatti loro la commercializzavano come unico tessuto nel suo genere per la superiore resa termica rispetto ai capi tradizionali. Le caratteristiche di questo tessuto interno erano se non erro,maggiore resa termica,non assorbimento dell'acqua,mentre la fibra cava del tessuto interno FIRE DRY offriva la caratteristica di asciugare in tempi brevissimi rispetto alle fodere classiche. La muta era esternamente tutta liscia sia nel pantalone che nella giacca,ed internamente aveva questo tessuto FIRE DRY CHE NON SIA LO STESSO DELLA CRESSISUB questa è bella Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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