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Ho Finito Il Corso Di Apnea


Ospite MAX75

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ma secondo voi è giusto portare un primo livello a -23 anche se accompagnato? :bye:

Luigi

 

Capisco quello che vuoi dire... ma ti assicuro che se l'ha fatto vuol dire che avevo le potenzialità altrimeti mi avrebbe "fermato" molto prima.

 

E poi a -23 ci sono arrivato per gradi....con parecchie ore di prove e tante discese a 4/5/7/10/12/16/18 mt

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Cos'è "la carpa"...

Bat

 

 

ehehehehhehehehh io lo so !!!! :P fatti un corso :-)

 

 

gesto che si compie per buttare ulteriore aria nei polmoni già pieni.

 

Già fatto purtroppo troppi anni addietro...... non ho inoltre la possibilità per le distanze....

 

credo però che questo possa servire.

 

Bat

 

LA CARPA

 

Tale metodica è stata utilizzata come alternativa alle assistenze respiratorie "invasive" (intubazione oro-tracheale e connessione a ventilatori meccanici) nella distrofia muscolare; in pratica il fisioterapista insegna al paziente ad introdurre aria con un meccanismo alternativo a quello usuale e simile alla deglutizione, utilizzando la lingua e i muscoli faringei, cosicché con questa forma di ventilazione a pressione positiva, nella quale la lingua agisce come sistema respiratorio, se ben praticata è possibile disconnettere dal ventilatore il paziente per alcune ore.

Sul finire degli anni '90 alcune scuole di apnea di oltralpe (francesi e svizzeri) hanno pensato di utilizzare tale metodica per migliorare le performance nelle immersioni in apnea profonda, non valutando però che ciò che dà vantaggi in ambiente normobarico asciutto (sulla terraferma a livello del mare con pressione normale), diventa estremamente dannoso in condizioni di aumentata pressione ambientale, in assenza di respirazione continua e, fondamentalmente, con variazione delle leggi fisiche dei gas estremamente rapide.

Esaminiamo infatti rapidamente la ventilazione polmonare e gli scambi gassosi. La funzione primaria del sistema respiratorio è quella di assicurare un efficace scambio gassoso tra aria e sangue. Ciò sta a significare che i polmoni debbono trasferire un quantitativo di O2 (dall'aria inspirata al sangue arterioso) affinchè i processi vitali dei tessuti e delle cellule possano avvenire in maniera ottimale, oltre a rimuovere tutta la CO2 prodotta dal metabolismo attraverso l'aria espirata alla riemersione. Senza entrare in dettagli di fisiologia respiratoria che sarebbero noiosi, mi preme sottolineare come sia la distribuzione della ventilazione che la tensione dei gas alveolari siano sottoposte ad alcuni punti fermi che vedono una distribuzione non uniforme del sangue polmonare nei polmoni (alveoli scarsamente perfusi o non perfusi) e vedono altresì che nei 300 milioni di alveoli polmonari vi sono delle ineguaglianze tra ventilazione e flusso ematico con evidenti variazioni delle pressioni parziali dei gas respiratori nelle diverse parti del polmone. Vi sono poi altre variabili quali:

1. vie di diffusione dell'ossigeno all'interno del globulo rosso

2. tempo di transito attraverso i capillari polmonari

3. distribuzione del flusso ematico polmonare

4. il rapporto ventilazione - perfusione e, fondamentale, l'effetto dello squilibrio ventilazione - perfusione sugli scambi gassosi

 

Questo è il motivo della pericolosità della CARPA.

 

squilibrio ventilazione - perfusione sugli scambi gassosi........un brutto parolone ma importante per la Carpa.

Infatti con la Carpa si incrementa la quota di aria polmonare inspiratoria (cioè a dire si tenta di aumentare la capacità vitale) che in realtà non serve assolutamente a nulla; perchè? Semplice, perchè in situazione di normobarismo( pressione ambientale normale) il quantitativo di ossigeno che viene "caricato" nel circolo è quello che può rimanere legato ai globuli rossi + un modestissimo incremento (meno del 25%) che entra disciolto nel torrente circolatorio, tutto il resto dell'aria, incamerato con la carpa e qualsiasi altra metodica respiratoria, rimane negli alveoli (sovradistesi, perchè sottoposti ad un eccesso di carico) ed è lì pronto a fare danno al momento della risalita (riespansione di aria non utilizzata ed in eccesso che non trova via di fuga).

La falsa sensazione di benessere e di aumento delle performance non è legata alla carpa ma all'aumento della pressione parziale dell'O2 in discesa che viene distribuito nei tessuti nobili, primo fra tutti il cervello, in maniera copiosa.

Al contrario lo stiramento delle strutture alveolo - polmonari (da eccesso di carico d'aria, compressa in discesa e riespansa in risalita) si rende responsabile degli episodi di emottisi dell'apneista in risalita ( per barotrauma polmonare).

1. la carpa non serve per le immersioni in profondità anzi risulta potenzialmente dannosa per l'aumento delle tensioni alveolari nella fase di risalita (è importante ricordare che nella risalita l'enorme quantità di sangue presente nei vasi polmonari impedisce il passaggio di gas nel sangue oltre che la riespansione degli alveoli);

2. utilizzare la respirazione glossofaringea nell'apnea statica e nell'apnea dinamica può portare ad un incremento delle performance individuali in maniera direttamente proporzionale alla quantità di O2 che si discioglie nel sangue in forma libera (su di incremento totale che comunque non supera mai il 25%). Ricordo che al momento del contatto del viso con l'acqua avviene il Diving Reflex tra le cui modificazioni c'è la spremitura della milza (splenocontrazione), con finalità d'incrementare il numero dei globuli rossi circolanti per aumentare l'apporto di O2 negli organi cosiddetti "nobili" (cervello, fegato, rene ecc.), per cui una quota di O2 (incamerato con la carpa) si lega ai Globuli Rossi spremuti dalla milza ed una quota (piuttosto esigua) sarà disciolta in forma libera nel sangue.

 

 

 

 

L'apnea profonda riimane un'incognita Foto : Balbi

 

SPREMITURA DIAFRAMMATICA SUL FONDO.

 

Si tratta di una metodica pericolosissima che alcuni atleti utilizzano con la falsa convinzione di immettere “aria fresca” nel circolo sanguigno. In realtà oltre a non ottenere assolutamente l’effetto sperato per la mancanza d’aria negli alveoli (compressi per effetto pressorio) c’è il rischio reale di lesioni dei vasi alveolari e polmonari da trazione meccanica violenta sino alla rottura del diaframma; inoltre si ha una enorme sollecitazione di quelli che sono chiamati Recettori Polmonari di Stiramento , presenti nella muscolatura liscia delle vie aeree e una irritazione del nervo frenico a cui possono seguire delle pseudocontrazioni diaframmatiche (tipo singhiozzo) che portano inevitabilmente ad una serrata chiusura della glottide con ostacolo alla fuoriuscita dell’aria che si riespande.

Altro rischio della spremitura diaframmatica sono le lesioni da compressione dei tessuti polmonari conseguenti all’enorme cono di pressione che si genera con questa manovra e che si scarica totalmente nelle regioni delle basi polmonari in cui si ha la massima perfusione ematica per effetto del Blood Shift.

 

Come abbiamo visto vi sono diverse cause in grado di provocare il barotrauma polmonare nell’apneista tutte evitabilissime con una apnea basata su una didattica adeguata ad una corretta interpretazione e conoscenza della fisiologia umana e della fisiopatologia dell'apnea.

 

 

 

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Faccio l'avvocato del diavolo: ho la sensazione che ci sia un aumento smodato di corsi di apnea. Secondo me smisurato.

Ultimamente ho visto gente che s'improvvisava istruttore: basta una piscina e vai...

Non ho nulla contro i corsi, anzi credo siano il modo giusto per affrontare questa disciplina, perchè di disciplina si tratta.

La conferma mi è arrivata quando leggendo quà e là ho visto che i diving stanno perdendo terreno nei confronti degli apneisti...

... attenzione la soglia di "commercializzazione" dei corsi di apnea sta toccando il limite.

Sottoscrivo quello che ha indicato inizialmente Walter Caio "non è importante la struttura ma conta l'istruttore".

 

Solamente su Roma quasi ogni piscina o circolo importante ha un corso di apnea....

Senza considerare le due fazioni antagonista del Pelo e di Genoni che si sputtanano a vicenda.

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Grande Max!!!

 

Sono veramente contento che ti sia piaciuto il corso (oltre che esser ;);) ti stato utile). Michele riesce a mettere tutta la sua passione per il mare a dipsosizione degli allievi e questo giova sicuramente al corso.

 

Ora non resta che farsi 'na pescatella in compagnia!!! :thumbup::thumbup::thumbup:

 

 

Certo che si !!

 

Il "mio" istruttore è istruttore dal 2000 e pescatore da una vita e garista da 10, ha la voglia e la fortuna di andare in mare almeno 3 volte la settimana per tutto l'anno, penso d'esser stato fortunato.

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mi intrometto solo per chiedere una cosa,apnea academy che obbiettivi fissa per il primo grado?mi spiego meglio,io ho fatto il primo e il secondo con la federazione, ma nemmeno il secondo ti porta ai -23, si ferma ai -15....questa domanda voule solo trovare una risposta non è per far polemica....

Altro discorso è invece per il trasferimento dell' appnea appresa in piscina e poi trasferita in pesca nel nostro amato mare,e qui e gia stato detto molto,mi unisco nelle raccomandazioni di non tenere come parametro i tempi e profondita della vasca...

ciao :bye:

 

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mi intrometto solo per chiedere una cosa,apnea academy che obbiettivi fissa per il primo grado?mi spiego meglio,io ho fatto il primo e il secondo con la federazione, ma nemmeno il secondo ti porta ai -23, si ferma ai -15....questa domanda voule solo trovare una risposta non è per far polemica....

Altro discorso è invece per il trasferimento dell' appnea appresa in piscina e poi trasferita in pesca nel nostro amato mare,e qui e gia stato detto molto,mi unisco nelle raccomandazioni di non tenere come parametro i tempi e profondita della vasca...

ciao :bye:

 

 

Gli obbiettivi del 1° grado sono: 1'15" di statica 25mt dinamica e 8mt profondità.

 

sul sito dell'apnea accademy ci sono tutti i dettagli.

 

Cmq con il mio post non voglio dire assolutamente che il corso mi ha forzato questi tempi e distanze!!! a quei risultati ci sono arrivato per gradi.

Premetto che sono un atleta (ciclismo a livello agonistico) e corro a piedi in inverno su distanze di 15/20km. Nuoto da tempo su distanze di 1.5/2km.

Ho sempre fatto sport dai 6 anni in avanti....

 

 

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saluto tutti e faccio i complimenti a Max75 per essere stato soddisfatto della sua scelta

voglio dire la mia:

un buon istruttore ti può portare a livelli buoni, ma non sempre il fisico risponde in maniera perfetta alle situazioni

quel che intendo è che bisogna conoscere il proprio corpo al meglio per sapere noi stessi come reagisce, l'istruttore preparato ti mette in condizioni ottimali grazie alla sua esperienza, il difficile è prepararsi da soli

qui mi trovo col pensiero di Cisky per il fattore esperienza, l'esperienza non si può comprare e non si può regalare(parer mio)si fà

in una piscina mi siedo sul fondo e passa il tempo quasi mi addormento, con mare mosso e 10 kg di zavorra non mi rilasso in superfice e consumo un sacco di ossigeno a continuare a pinneggiare e per fortuna che non soffro il mal di mare

molte sono le situazioni che variano, la presenza di un istruttore ti calma, una barca che ti passa vicina ti altera così via

una frase che ripeto spesso; mai sfidare il mare

non deve essere un muro da abbattere per me, ma un elemento di cui facco parte

 

io non ho mai fatto un corso di apnea ma apprezzo molto il fatto che ci siano e chissà forse un giorno....

:D

Modificato da Tango
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saluto tutti e faccio i complimenti a Max75 per essere stato soddisfatto della sua scelta

voglio dire la mia:

un buon istruttore ti può portare a livelli buoni, ma non sempre il fisico risponde in maniera perfetta alle situazioni

quel che intendo è che bisogna conoscere il proprio corpo al meglio per sapere noi stessi come reagisce, l'istruttore preparato ti mette in condizioni ottimali grazie alla sua esperienza, il difficile è prepararsi da soli

qui mi trovo col pensiero di Cisky per il fattore esperienza, l'esperienza non si può comprare e non si può regalare(parer mio)si fà

in una piscina mi siedo sul fondo e passa il tempo quasi mi addormento, con mare mosso e 10 kg di zavorra non mi rilasso in superfice e consumo un sacco di ossigeno a continuare a pinneggiare e per fortuna che non soffro il mal di mare

molte sono le situazioni che variano, la presenza di un istruttore ti calma, una barca che ti passa vicina ti altera così via

una frase che ripeto spesso; mai sfidare il mare

non deve essere un muro da abbattere per me, ma un elemento di cui facco parte

 

io non ho mai fatto un corso di apnea ma apprezzo molto il fatto che ci siano e chissà forse un giorno....

:D

 

grazie per i complimenti.

Ribadisco che il corso si debba fare per capire e per aumentare la sicurezza in mare non per battere i propri "record" o per diventare un campione.

 

 

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Salve a tutti, vorrei condividere con voi un mio pensiero.

Premetto che sono un brevettato in A.R.A. sui 3 livelli (open, adwance, deep) e che la passione della pesca in apnea l'ho avuta da quando ho cominciato a sguazzare in acqua da bambino, sto frequentando anche io il corso di 1 livello e il mio interesse principale è proprio la parte fisiologica del corpo umano cioè quello che può accadere o comunque a ciò che si va incontro avendo dei comportamenti che magari prima credevamo fossero giusti ma che poi si scoprono sbagliati.Quando mi preparavo nell'A.R.A. quello che mi veniva insegnato era che il nostro nemico n.1 è l'azoto che in ambiente normobarico non crea problemi ma che in in profondità dove le pressioni aumentano può diventare letale, ci venivano spiegate poi tutte le conseguenze da incidenti a cui si rischia di andare incontro ma questo da parte dell'istruttore non era per il gusto di terrorizzarci anche perchè in alcuni momenti veramente mi domandavo" ma ne vale veramente la pena?", ma solo e semplicemente per un semplice principio che se conosci il rischio lo eviti!Quindi dico che i corsi servono proprio a questo cioè imparare a conoscerci fisiologicamente certamente anche le tecniche sono fondamentali (Respirazione, pinneggiata, Rilassamento, ecc.) ma è ovvio che poi l'unica cosa che farà la differenza sarà la nostra esperienza maturata applicata a ciò che ci è stato insegnato perchè in mare poi cambiano molte cose e dove spesso capita di essere soli.E' per questo che dico che il corso lo sto facendo per imparare a conoscere i miei limiti per poi poterli rispettare e che un corso è auspicabile che lo facciano tutti coloro che amano questa disciplina.

Grazie.

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mi intrometto solo per chiedere una cosa,apnea academy che obbiettivi fissa per il primo grado?mi spiego meglio,io ho fatto il primo e il secondo con la federazione, ma nemmeno il secondo ti porta ai -23, si ferma ai -15....questa domanda voule solo trovare una risposta non è per far polemica....

Altro discorso è invece per il trasferimento dell' appnea appresa in piscina e poi trasferita in pesca nel nostro amato mare,e qui e gia stato detto molto,mi unisco nelle raccomandazioni di non tenere come parametro i tempi e profondita della vasca...

ciao :bye:

 

 

Gli obbiettivi del 1° grado sono: 1'15" di statica 25mt dinamica e 8mt profondità.

 

sul sito dell'apnea accademy ci sono tutti i dettagli.

 

Cmq con il mio post non voglio dire assolutamente che il corso mi ha forzato questi tempi e distanze!!! a quei risultati ci sono arrivato per gradi.

Premetto che sono un atleta (ciclismo a livello agonistico) e corro a piedi in inverno su distanze di 15/20km. Nuoto da tempo su distanze di 1.5/2km.

Ho sempre fatto sport dai 6 anni in avanti....

 

 

C'e' qualcosa che non quadra ,come hai fatto ad arrivare per gradi a una profondita' di -23 quando sei mesi prima non sapevi nemmeno cosa fosse una muta (parole tue in apertura di discussione) ,io nel mio piccolo i 30 metri me li sono guadagnati con un metro l'anno.

Solo a pensare che un ragazzo dopo due mesi di corso cosi' inesperto scenda a quelle profondita mi mette i brividi ,non capisco perché il tuo istruttore non si sia fermato agli otto metri dell'esame , se' qualcuno della direzione di AA venisse a conoscenza di un fatto del genere (portare un novizio a -23 quando la profondità' massima del corso e -8) il maestro verrebbe ripreso molto severamente ,anzi rischierebbe persino di essere cacciato via.

Poi se la prassi di questi corsi e questa ,allora alzo le mani.

 

 

Giuliano.

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