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La fortuna bacia i belli ed io, modestamente, lo sono (me lo dice pure mamma :lol::lol: ).

Arrivo al raduno praticamente a secco, era un mese che non entravo in acqua, perché, come molti sapranno, fino a Gennaio mi dedico alle uscite di caccia, quella terrestre con i miei fidi ausiliari Bella e Nina, un Breton ed un Setteringlese che mi danno tanto affetto e soddisfazione. Cristina invece continuando i suoi allenamenti in piscina è sempre in forma.

Porto con me,per il raduno, un 90 Comanche tuttapesca, così, tanto per non rimanere con le mani in mano e poi, vista la supermangiata del Venerdì appunto, una sgambatella in acqua non ci sta poi tanto male.

Avevo però voglia di entrare in acqua anche per risentire di nuovo il sale sulla pelle e poi stare insieme a Cristina e farmi una nuotatella con lei.

Siamo un bel gruppo c’è il Doc che ha proposto l’itinerario, James ed Antonella, il grande e simpatico Cono e Cri l’amore mio

E’ incredibile però, come vesto la muta, come metto il cappuccio ho l’impressione che non sia passato nemmeno un giorno. Immediatamente divento idrovenatorio. Sarà l’acqua saponata, sarà il profumo del neoprene e mi trasformo in acquamen.

Insomma entrato in acqua, invece di attendere gli altri, vengo assalito come sempre dall’istinto alla predazione e mi dirigo subito dove presumo possa esserci passaggio di pesce.

Il posto lo conosco bene perché ci ho pescato tante volte da giovane.

Entrato in acqua capisco subito che “è l’acqua sua” pulita ma non troppo, leggermente velata e calda, come piace a me per fare l’aspetto.

E poi il periodo, fine Ottobre, praticamente un momento magico per qualsiasi incontro.

I primi aspetti sul piatto mi fanno capire che il pesce gira. Subito un’orata di circa un chilo viene dritta di muso ma si arresta immediatamente perché sbaglio io la manovra. Sono troppo positivo e c’è poca posidonia per aggrapparmi come dovrei.

Incontro dunque un ciglio che corre perpendicolare alla costa con circa due, tre metri di fondo.

Ho il sole alle spalle e posso approfittare del piccolo tetto che offre per incastrarmi e rimanere fermo sul fondo.

Sono circa 15 minuti che sono in acqua ed alla prima apnea sul ciglietto ecco che sento il classico bum bum delle scodate di un pesce grosso.

La mangianza, la poca che c’è si volatilizza e fila di fronte a me in caccia una leccia di tutto rispetto.

Il tiro è d’imbracciata, e la colpisco bene dietro la branchia passandola da parte a parte.

Sicuro del colpo filo il mulinello mentre osservo altri sei sette esemplari simili sfilare di fianco al pesce colpito. Uno è davvero enorme, credo sia un pesce intorno ai trenta chili. Siamo sui 2.5 metri di fondo ed a poche pinneggiate da riva, incredibile ma vero.

L’inizio della partenza è blando, poi la bestia comincia a tirare sul serio.

Chiamo subito James e Cono per farli avvicinare e tirargli il colpo di grazia.

Per una errata manovra la sagola del mulinello fi fissa sulla fibia della cintura e comincio a farmi trasportare dal pesce.

Arrivano subito sulla verticale e doppiano il pesce finendolo.

Poi Cono mi dirà che già poco prima aveva visto per ben due volte tutto il branco passargli davanti senza riuscire a portare il tiro.

C’è una gran festa.

Urla di gioia e contentezza, anche le ragazze accorrono a vedere la preda il Doc assiste da riva ma non comprende bene di cosa si tratti, se ne renderà conto poco dopo entrato in acqua.

Alle successive apnee avvertirò di nuovo il rumore del branco in caccia senza però fare l’incontro diretto.

Si continua con qualche apnea ed approfitto con Cristina per giocare con un polpetto davvero simpatico che prende via via confidenza con noi e rimane tranquillo nelle nostre mani.

Al rientro sarà una festa.

Modificato da Alessio Gallinucci
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sana invidia

chi dice che culo

diglielo c@**o che senti l'odore della preda anche sott'acqua e con la maschera sul naso

da un branco di leccie , tirata fuori una, non è culo è anche un pò sfiga, ci si poteva fare la mattanza c@**o

do not touch my hero :boxing:

Modificato da Tango
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Doc, ci porti sempre in posti del cavolo... :laughing::laughing:

Ma quanto mi sono divertito!

Grazie Doc, grazie Cristina, grazie Antonella, grazie James e grazie Alessio...

 

a occhio e croce, fatte le debite proporzioni, il prossimo anno si piglia un capodoglio :P:o:lol:

 

e ti ci ho portato per forza...ma non mi và, ma non lo sò... e poi ci sei venuto assieme agli altri e ti sei pure divertito ( le mogli di più a fare spese a Grosseto).

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Grande Alessio bellissima Lecciona :clapping::clapping::clapping:

Un mostro del genere in 2,5 metri di fondo :eek: ............................................ belin che culo SuperGallo...................stò a rosicà :devil:

 

:bye: LUCA

 

 

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La fortuna bacia i belli ed io, modestamente, lo sono (me lo dice pure mamma :lol::lol: ).

Arrivo al raduno praticamente a secco, era un mese che non entravo in acqua, perché, come molti sapranno, fino a Gennaio mi dedico alle uscite di caccia, quella terrestre con i miei fidi ausiliari Bella e Nina, un Breton ed un Setteringlese che mi danno tanto affetto e soddisfazione. Cristina invece continuando i suoi allenamenti in piscina è sempre in forma.

Porto con me,per il raduno, un 90 Comanche tuttapesca, così, tanto per non rimanere con le mani in mano e poi, vista la supermangiata del Venerdì appunto, una sgambatella in acqua non ci sta poi tanto male.

Avevo però voglia di entrare in acqua anche per risentire di nuovo il sale sulla pelle e poi stare insieme a Cristina e farmi una nuotatella con lei.

Siamo un bel gruppo c’è il Doc che ha proposto l’itinerario, James ed Antonella, il grande e simpatico Cono e Cri l’amore mio

E’ incredibile però, come vesto la muta, come metto il cappuccio ho l’impressione che non sia passato nemmeno un giorno. Immediatamente divento idrovenatorio. Sarà l’acqua saponata, sarà il profumo del neoprene e mi trasformo in acquamen.

Insomma entrato in acqua, invece di attendere gli altri, vengo assalito come sempre dall’istinto alla predazione e mi dirigo subito dove presumo possa esserci passaggio di pesce.

Il posto lo conosco bene perché ci ho pescato tante volte da giovane.

Entrato in acqua capisco subito che “è l’acqua sua” pulita ma non troppo, leggermente velata e calda, come piace a me per fare l’aspetto.

E poi il periodo, fine Ottobre, praticamente un momento magico per qualsiasi incontro.

I primi aspetti sul piatto mi fanno capire che il pesce gira. Subito un’orata di circa un chilo viene dritta di muso ma si arresta immediatamente perché sbaglio io la manovra. Sono troppo positivo e c’è poca posidonia per aggrapparmi come dovrei.

Incontro dunque un ciglio che corre perpendicolare alla costa con circa due, tre metri di fondo.

Ho il sole alle spalle e posso approfittare del piccolo tetto che offre per incastrarmi e rimanere fermo sul fondo.

Sono circa 15 minuti che sono in acqua ed alla prima apnea sul ciglietto ecco che sento il classico bum bum delle scodate di un pesce grosso.

La mangianza, la poca che c’è si volatilizza e fila di fronte a me in caccia una leccia di tutto rispetto.

Il tiro è d’imbracciata, e la colpisco bene dietro la branchia passandola da parte a parte.

Sicuro del colpo filo il mulinello mentre osservo altri sei sette esemplari simili sfilare di fianco al pesce colpito. Uno è davvero enorme, credo sia un pesce intorno ai trenta chili. Siamo sui 2.5 metri di fondo ed a poche pinneggiate da riva, incredibile ma vero.

L’inizio della partenza è blando, poi la bestia comincia a tirare sul serio.

Chiamo subito James e Cono per farli avvicinare e tirargli il colpo di grazia.

Per una errata manovra la sagola del mulinello fi fissa sulla fibia della cintura e comincio a farmi trasportare dal pesce.

Arrivano subito sulla verticale e doppiano il pesce finendolo.

Poi Cono mi dirà che già poco prima aveva visto per ben due volte tutto il branco passargli davanti senza riuscire a portare il tiro.

C’è una gran festa.

Urla di gioia e contentezza, anche le ragazze accorrono a vedere la preda il Doc assiste da riva ma non comprende bene di cosa si tratti, se ne renderà conto poco dopo entrato in acqua.

Alle successive apnee avvertirò di nuovo il rumore del branco in caccia senza però fare l’incontro diretto.

Si continua con qualche apnea ed approfitto con Cristina per giocare con un polpetto davvero simpatico che prende via via confidenza con noi e rimane tranquillo nelle nostre mani.

Al rientro sarà una festa.

 

 

Quella stava per fare la traversata del tirreno e venire in Sardegna , e me l' hai fatta secca !!!!

Vabe' ci accontenteremo della compagna !!

 

Complimentssss........ B)

la ciliegina sulla torta la metti sempre, unire l' utile al dilettevole ........

 

 

 

 

 

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