Antolas Inviato Marzo 14, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 14, 2003 [scusate ho fatto qualche pasticcio].... dicevo: sono pochi -credo- coloro che possono dedicare almeno un paio di ore al giorno a spulciare ed inseguire notizie per capire cosa sta succedendo, internet ci da una mano, se ce desse pure chi di queste cose si occupa.... ed in questo devo dare atto a Giorgio di averci "subissato" di informazioni di ordine giuridico, utilissime soprattutto per chi come me non saprebbe dove sbattere la testa in merito! Sarebbe ottimo se, seguendo il suo esempio, anche la Fipsas ci tenesse informati sulle sue battaglie! Buon mare (finchè possibile) a tutti! Anto Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Antolas Inviato Marzo 14, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 14, 2003 Siamo soli, dobbiamo darci da fare.....studiando, studiando, studiando. Giorgio ... così saremo dei dottissimi pescatori... teorici!! Non voglio essere polemico, sono solo mooooolto scoraggiato! Cottu ed altri mi dicono che la strada giusta è stata imboccata e che bisogna dare fiducia alla Fipsas, che qualcuno sta "lavorando anche per noi" e che le cose cambieranno, non subito, ma cambieranno.... Mi auguro che sarà così, ma intanto la Fipsas non potrebbe renderci un pò più partecipi di ciò che sta facendo? invece di dirci "fate questo e non fate quello", "perchè sì!, perchè no!", non sarebbe più costruttivo spendere un pochino di energia per la COMUNICAZIONE?? Chi, come e dove sta percorrendo la suddetta strada? Mi si chiede di tesserarmi e dotarmi di licenza, ma "chi" è che lo chiede? quali sono i "suoi" programmi una volta ottenuti i nostri consensi? insomma volete un assegno firmato in bianco??? "studiate, studiate" si fa presto a dire! Pescare è, per la maggior parte di noi, un'attività (forzatamente) secondaria, sono in pochi -credo- coloro che .... [questa è la prima parte del messaggio, l'ho detto: ho fatto un pasticcio!] Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Simone Piras Inviato Marzo 14, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 14, 2003 luciano sono d'accordissimo con te sul fatto che l'uomo si sia reso conto di essere ancora un animale e che ha bisogno della natura per vivere. non son molto d'accordo sul fatto che chi gestisce le amp sia sprovveduto, fortunatamente qualcuno colto esiste. ti parlo da naturalista, studio scienze naturali, e ti posso dire che non conosco nessun direttore di parco che sia biologo o naturalista, le persone che meglio di tutte possono gestire con criterio, si spera, un parco marino. se a dirigere i parchi ci sono dentisti e quant'altro vuol dire che qualche cosa non quadra. es. se diventassi ministro dei beni culturali, di arte e storia ne so molto poco, sicuramente non riuscirei a fare un buon lavoro. allora perchè mettono a capo di amp e parchi persone che non sanno nulla di biologia, etologia, ecologia, ambiente, etc...? è assurdo scegliere le persone cosi a caso. se non cambia nulla nello scegliere il personale che si deve occupare dei parchi, probabilmente non cambierà nulla. ora si sta raggiungendo una situazione che ha quasi del grottesco, in definitiva si ha l'istituzione dei parchi per evitare la pescasub, non penso servano ad altro. il mio sogno è quello di poter lavorare in un parco marino e spero un giorno di riuscirci, soprattutto non mi dispiacerebbe poterne gestire uno. so che i problemi sono tantissimi, ma secondo me con un po di sale in zucca si può fare in modo da accontentare un po tutti, pescasub, cannisti, professionisti, diving. ciao Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giorgio Volpe Inviato Marzo 14, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 14, 2003 Scusa Antolas, hai letto il libro bianco? E' anche sul sito FIPSAS. Se non lo hai fatto sei ancora in tempo. Giusta o sbagliata che sia, quella è la via intrapresa dalla FIPSAS per la "difesa" della pesca in apnea. La FIPSAS vuole dotarti di licenza? Ma dove lo hai letto? E' falso. La FIPSAS vuole tesserarci? Dovremmo essere noi a volerci riunire sotto una bandiera che possa rappresentarci. Io preferisco un valido interlocutore delle istituzioni, con tutti i suoi difetti, ma in democrazia ognuno fa quello che ritiene più opportuno. Io provo a dare il mio contributo da semplice appassionato che nella vita fa l'imprenditore e il tempo per queste cose lo ruba al sonno. Studiando ci si mette in condizione di avere idee, altrimenti si può solo manifestare il proprio scorno senza risolvere o proporre un bel niente. Le idee ci sono, ma occorre verificarne la fattibilità a tutti i livelli, per quanto possa sembrarti strano, occorre studio. Non per essere pescatori teorici, semplicemente per non limitarsi ad abbaiare alla luna. Scusate la durezza. Giorgio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Staderini Inviato Marzo 14, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 14, 2003 Caro Antolas, non possiamo più permetterci di rimanere nell'ombra. Tesserarsi vuol dire, uscire allo scoperto, contarci e dare forza alla nostra federazione (che è l'unica iscritta al Coni e può rappresentarci in sede istituzionale). Come vedi la situazione per noi è sempre peggiore, ma la critica (costruttiva) deve essere seguita da azioni tangibili. Se non hai tempo di impegnarti in prima persona, l'unica cosa che puoi fare è quella di tesserarti e magari convincere i tuoi amici a fare la stessa cosa. Se tirare fuori qualche soldo può servire a contribuire al miglioramento della nostra condizione, perchè non farlo? Certo, nessuno ha la bacchetta magica e ci vorrà del tempo per vedere i risultati, ma non vedo cos'altro potremmo fare. Sono tesserato dall'89, ma cosa dovrei fare, smattere di pagarla proprio ora che c'è più bisogno? Se guardi i nostri cugini cacciatori, ti accorgi che possono cacciare per tre mesi all'anno e per tre giorni alla settimana (perdonate eventuali inesattezze) in zone ben precise e sono soggetti agli attacchi degli ambientalisti e animalisti. Eppure sono un piccolo esercito, pagano una licenza, il porto d'armi hanno la loro federazione e muovono un giro d'affari enorme. Questa è la reltà, non esistere sarebbe senz'altro peggio! Riguardo all'informazione, oggi con internet, abbiamo senza bubbio uno strumento in più e una persona come Giorgio che ci tiene quotidianamente informati su ogni aggiornamento, magari si può fare di più, ma francamente prima era certamente peggio. E' la storiella del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Cerchiamo di essere ottimisti e fare qualcosa, ognuno nel nostro piccolo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Antolas Inviato Marzo 15, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 15, 2003 Come al solito non mi sono fatto capire!! Dunque: x Simone- hai ragionissima, purtroppo la mancanza di competenze nelle sfere decisionali è ridicola e grottesca!! Speriamo che la situazione migliori, purtroppo però x gestire qualcosa devi prima di tutto essere politico... x Giorgio- "il pescatore teorico" era solo un sciocca battuta... X Giorgio e Alessandro - la mia non era una critica alla Fipsas (che ho già avuto modo di esternare ), ma solo un appello, rivolto alla federazione, a spendere qualche energia in + x la comunicazione. Qualcosa di divulgativo in cui riassumere le strategie e le linee di comportamento adottate. Come per esempio il famigerato tesserino-licenza di pesca, di cui tanto si parla, sarà utile x contarsi ed avere voce in capitolo, o micidiale balzello x gli appassionati?? (non intendo aprire una discussione già discussa! ) . Io vedo molta disinforazione (me x primo) e molte critiche ed interventi infondati; ciò a cui mi appellavo è solo avere maggiore informazione "ufficiale" sulle linee di condotta della federazione, e non giudizi ed esortazioni a fare questo o quello! cià a tutti! Anto P.S. x fortuna ci rimane almeno la luna cui ululare il nostro dolore.... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giorgio Volpe Inviato Marzo 15, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 15, 2003 Antonio, possiamo fare due cose. 1) uno di noi interviene lamentandosi, gli altri lo applaudono come manifestazione di stima. Poi si torna a casa, senza pescare e senza neanche capire perché. 2) si inquadrano i problemi nella giusta prospettiva e si fanno proposte o ci si fanno domande....anche se già sappiamo di trovarci di fronte a problemi quasi impossibnili da risolvere. Insomma CAPIRE i probelmi per vedere se esiste una possiblità di soluzione. Ad esempio, a me interessa capire come si è arrivati ad escludere la pesca in apnea o subacquea o come vi pare nel DECRETO ISTITUTIVO dell'AMP invece che nel regolamento dell'Ente gestore. Quanti di voi sanno che differenza c'è? Giorgio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite a.bassu Inviato Marzo 16, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 16, 2003 Benissimo Giorgio, Tu sai a chi bisogna rivolgere queste domande ? La federazione è possibile che lo sappia ? Giusto per sapere secondo quale criterio scientifico o scusa "ufficiale " siamo stati esclusi , e sono abbastanza sicuro che sarà difficile portare qualsiasi documentazione che sostenga l' ipotetica motivazione. Saluti Sandro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giorgio Volpe Inviato Marzo 16, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 16, 2003 La "scusa" ufficiale sembra essere la seguente: disturbiamo i pesci, infastidendo contemporaneamente diverse categorie (diving, pesca professionale, ambientalisti). Il discorso relativo alle specie obiettivo, di per sé, non giustifica l'esclusione: potrebbero proibire (a tutti) la cattura di determinate specie o, al limite, stabilire limiti particolari. Neanche il prelievo giustifica il diverso trattamento: è identico a quello degli altri pescasportivi. Una conferma potrebbe venire dalla Federazione, cercheremo di definire meglio il quadro della situazione. Notazione: La Federazione può essere stimolata da ciascuno di noi. Un esempio pratico di come si possa farlo lo pubblicheremo a giorni: si tratta di un progetto di intervento a sostegno della pesca in apnea, che possa garantire migliori e più sicure condizioni d'esercizio di questa disciplina. E' un lavoro che ho appena completato e consegnato ai vertici federali, credo possa costituire un esempio da seguire a prescindere dalla bontà delle proposte in esso contenute. Ciò che conta, secondo me è: 1) inquadrare chiaramente i problemi 2) prospettare interventi fattibili, o almeno non manifestamente impraticabili In questo contesto, le lamentele servono a poco, salvo rinsaldare quel senso di solidarietà diffuso in tutti noi, più o meno direttamente interessati da ogni provvedimento che esclude i pescapneisti dalla fruizione di certi tratti di mare. Chiunque può fare una cosa del genere, bastano idee e buona volontà. Con riferimento alle AMP, però, il problema è molto più complesso e parte da lontano. Io non ho le risposte a tutte le domande, sono solo un appassionato, ma di sicuro posso garantirvi che certi atteggiamenti non ci aiutano affatto, anzi...a volte ci si ritorcono contro come un vero boomerang. Giorgio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite a.bassu Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 Quindi Giorgio, neanche la nostra controparte ha delle ragioni obiettive, con documentazione scientifica a supporto, se non quella meramente politica e clientelare . Saluti Sandro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giorgio Volpe Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 A me sembrerebbe proprio di no, anche se vorrei sentire l'opinione di Luciano Cottu su questo specifico tema. Fatto sta che a quanto pare né io né te possiamo decidere cosa è documentato in modo da giustificare la nostra estromissione: insomma, della ragione ce ne facciamo poco. Speriamo bene, ogni pezzo di mare che diventa AMP IN QUESTO MODO lo tolgono al nostro cuore. Giorgio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite a.bassu Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 Ciao Giorgio, attendo con pazienza la documentazione dove si potranno leggere le motivazioni su cui basano la nostra esclusione. Personalmente mi sento un po' come...........violentato. Saluti Sandro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mulluslessus Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 Ad esempio, a me interessa capire come si è arrivati ad escludere la pesca in apnea o subacquea o come vi pare nel DECRETO ISTITUTIVO dell'AMP invece che nel regolamento dell'Ente gestore. Quanti di voi sanno che differenza c'è? Giorgio Ciao, anche io mi ero accorto di questa novita' (sono andato a vedermi gli altri D.I. e infatti non c'e' un espresso divieto alla pesca subacquea, ma viene lasciato libero di decidere l'ente gestore, almeno per la zona C) nelle ultime due AMP istituite e io sono proprio uno di quegli ignorantoni in materia giuridica che non sa che differenza c'e'. Tu o chiunque la sa ci puo' dare la risposta ? Grazie Luca (MI) P.S. Per Giorgio: giusto per spaccare il capello in 4, le ultime 2 AMP sono Isole Pelagie e CapoCaccia/IsolaPiana, mentre Capo Testa ancora non e' stata istituita anche se l'iter per istituirla e' ormai iniziato per cui lo sara' tra qualche anno. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Giorgio Volpe Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 Ciao Luca, perdona il lapsus, ho scritto Capo Testa/Isola Piana ma l'AMP è Capo CACCIA/Isola Piana. Di sicuro cambiare un decreto o un regolamento dell'Ente Gestore sono cose diverse. Con l'esclusione della pesca in apnea direttamente da decreto si anticipa il giudizio di "incompatibilità" tra l'attività di pesca sportiva in apnea e tutela dell'ambiente, cosa gravissima e pericolosa. Poi c'è l'aspetto sanzionatorio. Vorrei sbagliarmi, ma temo che violare un precetto del decreto sia reato contravvenzionale punito con arresto fino a sei mesi o con ammenda da 200.000 a 25.000.000 mentre la violazione di una disposizione del regolamento dell'ente gestore sarebbe punito con sanziona amm.va da 50.000 a 2 milioni (tutti valori espressi in vecchie lire). Riferimento normativo: art 30 L 394/91 Giorgio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mulluslessus Inviato Marzo 17, 2003 Segnala Condividi Inviato Marzo 17, 2003 Di sicuro cambiare un decreto o un regolamento dell'Ente Gestore sono cose diverse. Con l'esclusione della pesca in apnea direttamente da decreto si anticipa il giudizio di "incompatibilità" tra l'attività di pesca sportiva in apnea e tutela dell'ambiente, cosa gravissima e pericolosa. Quindi, se ho capito bene (scusa sono un po' "duro"), per cambiare un regolamento dell'Ente Gestore bisognerebbe agire a livello locale (in pratica quello che dice jrgian, tanto per intenderci), mentre per cambiare un decreto occorrerebbe necessariamente agire a livello ministeriale (e questo e' un po' piu' difficile ), giusto ? Se e' cosi' per le ultime 2 AMP e' inutile avviare contatti a livello locale, no ? Grazie comunque Luca (MI) P.S. Non ti preoccupare per il lapsus, per me era evidente, ma non volevo che qualcuno pensasse che a Capo Testa non si puo' pescare (anche se fra qualche anno ... ) Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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