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L'avvicinamento Del Pesce, Stati Meditativi...


Ospite Amil

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allora cerco di farvi intendere: ci sono diversi fattori mentali nella pesca in apnea ed ogniuno di questi progredisce di pari passo con la tecnica.

A me non interessa altro che il fattore mentale istintivo, quello che ti permette d'intendere subito i posti buoni, come e dove gira il pesce e la sua cattura.

Pescando solo in poca acqua da ormai circa 10 anni (0/10m) vi posso assicurare che questo stato psicologico si affina in maniera incredibile.

Il bassofondo è una palestra che non concede seconde chance.

Nel bassofondo girano i pesci più smaliziati, i più diffidenti e se non te ne inventi qualcuna e/o cerchi d'imprare ad interpretare bene le cose ( anche solo se sbagli la pesata di un kilo), spesso neanche li vedi i pesci.

Va da sè conseguenzialmente che una volta che il pesce è a tiro hai fatto davvero tutto bene e pensi solo a colpirlo. Resta il fatto dunque che lo stato mentale istintivo (quello primordiale figlio dei retaggi) viene fuori senza che nessuno, se non a cose fatte, lo realizzi.

 

 

 

 

Giusto, direi inoltre che l'esperienza, la conoscenza e la preparazione fisica, ti danno quella "sicurezza" che ti permette di essere rilassato, tranquillo e come dice Dapiran "libero da qualsiasi pensiero" tanto da poter intraprendere l'azione di pesca nel modo più appropriato.

il fattore mentale è importantissimo e fa la differenza tra un "pescatore della domenica" e un buon pescatore. vi faccio un esempio.

due psub pescano su identico fondale con identiche apnee ed entrambi vedono un branco di dentici che non riescono a sparare al primo tuffo.

il primo risale a palla, inizia a ventilarsi e ridiscende come un falco sulla posta.

il secondo risale, lentamente, possibilmente allontanandosi in diagonale dalla posta, in superficie si rilassa e normalizza il ritmo cardiaco, si riventila, scende lentamente sulla sua posta e aspetta.

domanda chi dei due avrà l'occasione di prendere un dentice?

 

certamente il secondo, infatti, con la sua esperienza e la conoscenza sia delle tecniche di pesca che del proprio corpo, sa che per poter prendere un pesce, non deve avere l'impazienza del principiante, deve scendere solo se rilassato (altrimenti sul fondo non ci si sta) se i battiti del cuore non sono normalizzati è inutile riprendere una ventilazione, tanto sa checonsumerà come una ferrari, risalire e scendere a palla, spaventano il branco, quindi passerrà più tempo prima del loro avvicinamento.

il primo prenderà invece solo un pesce con problemi mentali che si vuol suicidare!

 

questo è quello che intendo per fattore mentale, cioè il controllo totale dell'azione di pesca, certo non è facile avere un grosso branco di pesci sotto le pinne e stare calmi, ma la differenza tra i due psub dell'esempio sta tutta lì, uno controlla le sue emozioni, la sua mente prevale, l'altro no. :bye:

 

 

:thumbup:

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Nessuna offesa, è normale.... cmq, il "fattore mentale" è molto importante. Su questo siamo daccordo anche riguardo ad altri sport, al lavoro o alla musica Xò coi pesci è diverso... perchè sn intelligenti e hanno un sesto senso a sgamarsi gli atteggiamenti aggressivi che certe volte ci lascia frustrati... In aiuto al pescatore sub può venire sicuramente qualche forma di training mentale. Pensavo che ci fosse qualcosa del genere già in uso.  Io stò sperimentando qualcosa legato alla meditazione che, svuotando il cervello dall'idea di catturare il pesce, aiuta il braccio a metterlo a mira e a insagolarlo senza che il pinnuto si sgami che sn un predatore.

 

Tra il dire e il fare c'è di mezzo l'esperienza col fucile in mano... e soprattutto nn è detto che ci sia bisogno di mettere in pratica una tecnica + complessa se cen'è una + sintetica e semplice a disposizione...

 

Il fattore mentale e' importante nella pesca in apnea ma bisogna capire che tipo di fattore mentale e' importante e quale invece risulta essere solo una grande perdita di tempo ed una grossa sega mentale che non serve a nulla se non a rendere anche pericolosa la pratica di questo sport.

 

In mare non si scherza!!

Non c'e' nessun training mentale o altra robba cosi' da fare.

 

Per fattore mentale io intendo una cosa abbastanza semplice.

A mare si va solo e soltanto quando le condizioni fisiche e psicologiche sono al top.

Questa e' una cosa che si allena semplicemente andando a mare con costanza ed imparando a conoscersi profondamente.

 

Coricarsi presto la notte " O cmq dormire sempre sufficentemente"

Mangiare leggero la notte prima della pescata!!

 

Durante la pescata i risultati migliori si ottengono quando la mente e' serena e quando tutti i muscoli del corpo sono rilassati.

Per ottenere questo bisogna lavorare sulla zavorra in modo da ottenere un assetto che in superfice ti consenta di rilasciarti completamente senza subire ribaltamenti o affondamenti che tendono a far muovere i muscoli.

 

Non bisogna ventilare con l'ansia adosso o con la tensione muscolare perche' e' sicuro al 100% che il tuffo non servira' a nulla.

 

Bisogna ventilare molto lentamente " Respirare praticamente come si respira a terra senza mai forzare ma preoccuparsi solo che ogni singolo muscolo sia rilassato"

 

Non c'e' bisogno di stare 3 minuti a ventilare!!!

Se le condizioni fisiche e mentali sono buone bastano pochi atti repisratori per poter fare un buon aspetto in poca acqua.

 

Quando ci si ritrova in queste condizioni durante una posta ci si rende conto che tutto e' stato fatto bene perche' la mangianza ha un comportamento di confidenza con il sub che fa capire che piu' si e' rilassati " In questo senso" e meno il pesce avverte vibrazioni pericolose da parte del sub.

 

Quando le cose vengono fatte male al contrario tutti i piccoli pesci hanno un comportamento nervoso!!!

Si avvicinano al sub ma poi iniziano a scattare nervosamente viziando anche il comportamento delle altre prede che ci interessano.

 

Ripeto!!!

Ci vuole tranquillita' e pazienza.

Fare il giusto recupero in superfice dopo un apnea e poi riprendere a fare immersioni.

 

Piu' ci si affanna nel tentativo di recuperare fiato per fare un tuffo dietro l'altro e piu' inizierete a fare tutto male e sopratutto a fare cose pericolose.

 

Non e' semplice raggiungere questo stato di cose perche' sopratutto per chi inizia entrano in gioco fattori come la paura o l'eccessiva emozione davanti ad un bella preda che inevitabilmente fanno perdere lucidita' Apnea e concentrazione e spesse volte inducono a commettere errori che pregiudicano la pescata.

 

Non vi mettete in testa di fare stronzate tipo Training autogeni Pranayama o altre robbe del genere perche' tanto le tappe non le bruciate!!!

L'unica cosa che si raggiunge facendo queste cose e' solo e soltanto grande pericolo quando entrate in acqua.

 

La tranquillita' mentale del pescatore in apnea va di pari passo con l'accumulo di esperienza in mare!!!

ORE E ORE E ORE DI MARE portano ad avere maggiore esperienza e quindi maggiore tranquillita'.

 

Ma mai pensare di bruciare le tappe con altri metodi alternativi.

Grande Frog, :thumbup: Per Simone mi sa' tanto che tu' sei un bravo pescatore, :thumbup: Per Dentex sei stato molto chiaro :thumbup:

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