> Sicurezza In Mare - Pagina 8 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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Gianfranco, tutte quelle considerazioni negative e fuorvianti che ho fatto nei due esempi in precedenza non sono senzazioni o emozioni comuni, molto diffuse e spesso malcelate dagli uomini " normali"? A proposito, del secondo non mi dici niente?

Non pensare che voglia risolvere questi problemi con yoga pranayama o tecniche di rilassamento, non è il mio obbiettivo e non ci credo, voglio solo aprire un dibattito sincero sulle componenti emozionali che ci inducano a fare cazz@@te.

Come le risolviamo?

Ad esempio pescare a quote basse abbassa la percentuale di rischio, non che si deve spingere di più perchè siamo in bassofondo, ma sicuramente in situazioni particolari, e te potrei citare molte ma le conosci più di me, avere sopra la testa pochi metri può essere di aiuto.

La conoscenza è fondamentale e aumenta la consapevolezza.

L'esperienza è un'altra componente che aiuta molto sia nelle tecniche ma ancora di più nella tranquillità nel pescare, dopo 50 60 spigole prese si ha un approccio con la cattura molto diverso, si esulta meno si smette di fare le foto, si racconta solo se interrogati, si controlla il battito cardiaco :oops: non ti incaz@@re forse, si acquisisce una tranquillità che permette un ragionamento più lucido e controllato, forse ci esula da qualche brutta esperienza.

Dell'aggeggio in questione, credo andrebbe provato prima di dare giudizi, dei test di prova estese a diversi pescasub nel tempo, ad esempio.

Ps. Gianfranco ti ringrazio anticipatamente per la pazienza, capirsi tramite scritto non è sempre facile, e io sono un po duro di natura. :bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Risposte telegrafiche e credimi scusami anche tu ma non sempre ho voglia di discutere di questi argomenti mi hanno stancato... gli argomenti non voi.... :P

 

Parto dall'ultima tua considerazione...

Naturalmente vanno sperimentate, questo è certo ma se non iniziamo a voler affrontare il problema non partiremo mai, o no?

 

Tutta la parte relativa alle emozioni la si "combatte" solo con l'esperienza e con nient'altro.

Ai voglia a fare pranayama alla ricerca del Karma e pinzellaccheri vari se non hai esperienze su una ricciolona alla prima volta che ti capita il cuore farà Yo-Yo fra la gola ed il culo!

 

:laughing::laughing::laughing:

 

Ciao da :jrgian:

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Scusate aggiungo una domanda stupida, purtroppo però leggendo e rileggendo non trovo soluzione:

 

Per me il problema è proprio quello di cercare "L'emozione", spiego meglio:

 

negli anni un pò di sport l'ho battuti, anche se dalle mie attuali fattezze fisiche non si direbbe, il comune denominatore di tutte le pratiche è stato, ed è la ricerca del momento emozionante, altrimenti perliamoci chiaro rimarremmo tutti a casa a vedere "amici di Maria De Filippi"....

 

E allora se il problema è questo, non vorrei che alla fine sia un cane che si morde la coda e la sicurezza diventi solo una questione di fortuna e non di controllo...

 

D'altronde credo che un pescatore di qualsiasi livello, se, davanti alla famosa ricciola di Gianfranco, non avesse il cuore che fa yo yo, neanche uscirebbe considerando tutti gli "ostacoli" che quotidianamente si incontrano.

 

Perdonatemi ho estremizzato parecchio spero di non essere malinterpretato....

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Le emozioni sono chiaramente legate al divertimento e sono il sale della vita, questo è chiaro, ma per quanto concerne il risultato agonostico quale che sia, è solo controllando le emozioni che lo si ottiene.

Non confondiamo l'emotività con la motivazione e la carica agonistica.

Questo sopratutto se si praticano sport di concentrazione, per emotivitivà intendo tutto ciò che è opposto alla lucidità e al controllo, tutti i fattori che impediscono ragionamenti lucidi e rapidi.

Non penso che un fattore che si conosce poco e sopratuttto che poco si controlla, non debba essere considerato causa di rischio.

Sembra quasi che i fattori scatenanti un incidente sopratutto ai più esperti siano da individuare all'interno di fattori chimici e biologici che ancora non ci spieghiamo.

Io dico ai più giovani di esperienza di aspettare e molto prima di aumentare le quote operative, la cura migliore all'emotività è l'esperienza, affinare le tecniche e migliorare il rapporto con il mare, queste sono a mio giudizio le priorità. :bye:

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Continuo ad essere del parere che l'acqua calda sia stata già inventata. Questo aggeggio è decisamente più recente del DSA ma il principio è lo stesso.

 

THE  FREEDIVER'S  SAFETY  VEST

 

Tanto per chiarire a chi non sa cosa sia il DSA

http://img20.imageshack.us/img20/6274/marrw1.th.png

Toschi,Marò(Rodolfo Betti) e l'Ing.Garofalo misero a punto il Dispositivo Sicurezza Apnea,un gilet in nylon da indossare sulla muta,fornito di un timer da regolare sul tempo ottimale di apnea e superato il quale avveniva il perforamento di una cartuccia di CO2 che gonfiando il gilet riportava il sub in superficie.

Costi a parte,fu l'impossibilità di portare a sostegno del progetto la cifra REALE degli incidenti sincopali accaduti a farlo finire in "lista d'attesa" nuovi prodotti e poi a farlo definitivamente dimenticare.

 

Da quello che vedo comunque l'aggeggio è in commercio(look a parte sembrano uguali...).

Tuttavia da qui a sostenere che dovrebbe essere obbligatorio per tutti i pescatori..ce ne vuole.

Occorrerebbero TEST su TEST...poi in caso di esiti positivi ovviamente si considera la possibilità di renderlo obbligatorio,la sicurezza prima di tutto!

 

A parte i miei dubbi personali riguardo l'impaccio che una cosa del genere possa dare sott'acqua e tutti i rischi annessi,due dubbi credo siano oggettivi.

1) Il timer potrebbe mal funzionare col risultato che mentre ci si trova con la testa e le spalle in una tana si potrebbe gonfiare l'aggeggio.Il risultato?

2) Cosa sarebbe il tempo ottimale di apnea? L'apnea in pesca è variabile,dipende dalla condizione fisica,psichica,dalle emozioni,dagli sforzi...booooh,con quale criterio si dovrebbe regolare il timer?

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Siccia,

mi costringi a entrare nei particolari ma occorre avere la volontà di risolverli i problemi....

Intanto nessuna costrizione, almeno fino a quando non ci saranno sperimentazioni che spingano in ta senso.

L'errore della macchina? certo anche nella tua auto potrebbe rompersi una qualsiasi cosa, anche un pneumatico mentre viaggi a 180 all'ora ....

 

Il tempo?

Va sperimentato anche quello!

 

Credo che la Federazione (non nutro molte speranza in questa dirigenza) dovrebbe fare un accordo strategico con una o più aziende.

Testare con i propri atleti questa cosa, durante i collegiali o durante gare minori appositamente organizzate.

Basta con la consuetudine di fermarsi a intestare una gara al morto dell'anno precedente, occorre fare qualcosa di concreto.

Solo dopo aver testato le cose la Federazione, in caso positivo, potrebbe obbligare l'uso di questo apparecchio nelle gare.

 

Difetti? Certo che si, ma se dovessimo trovarne altri faremmo bene a cercarli nei pescatori, non credi??????

 

Ciao da :jrgian:

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Da buon scopiazzatore prendo spunto da uno dei tanti saggi consigli di Gianfranco e vi chiedo (specialmente ai pescasub più esperti) cosa fare per aumentare la sicurezza!!

 

Se siete d'accordo direi di indicare anche le cose che possono sembrare banali dal doppio coltello alla bandiera gigante!!

 

Spero partecipiate numerosi!!

Da una semplice domanda è venuto fuori un trattato di medicina....credo che in questo modo si manchi un po di rispetto a chi purtroppo a perso la vita praticando questo splendido sport....campioni e non. Entriamo in un mondo che non è il nostro e già questo basta e avanza, l'errore è dietro l'angolo, per tutti, nessuno escluso. Possiamo fare tutti i corsi di questo mondo ma non ne servirà nessuno se quando entriamo in acqua portiamo con noi la presunzione è l'arroganza di chi si sente invincibile, un po più di umiltà e a volte non basta. Un amico del forum ha scritto che pedagna il pallone a 30 mt e pesca...ma se c'è corrente ci ritroviamo a 50 o 60 mt da esso e se quando riemergiamo passa una delle tante barche che non rispetta la distanza siamo fatti, senza sincope o altro, se teniamo la sagola del pallone in cintura e sentiamo una barca arrivare possiamo riemergere vicino ad esso scongiurando uno dei tanti pericoli a cui un pescatore va incontro. :bye::bye:

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