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Nomina Quinto Settore


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I campioni nel pinnato sono altri, non avete idea del gap tecnico esistente.

Su Ravenna è in arrivo entro pochissime ore un articolo molto completo del nostro bravissimo Nicola Negrello (Nicola SNP).

Lui ha fatto delle gare strepitose, con dei bei tempi.

Appunto, dei campioni leggiamo sull'articolo, ma degli "atleti della domenica" (senza offesa eh :laughing:) vogliamo sapere un pò di più sù, non fare il modesto... :P

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I campioni nel pinnato sono altri, non avete idea del gap tecnico esistente.

Su Ravenna è in arrivo entro pochissime ore un articolo molto completo del nostro bravissimo Nicola Negrello (Nicola SNP).

Lui ha fatto delle gare strepitose, con dei bei tempi.

Appunto, dei campioni leggiamo sull'articolo, ma degli "atleti della domenica" (senza offesa eh :laughing:) vogliamo sapere un pò di più sù, non fare il modesto... :P

 

Sulle gare master posso dirti che sono molto difficili e richiedono grande impegno, anche se poi non hanno nulla a che vedere a livello di prestazioni con le gare degli agonisti.

Pare semplice, ma presentarsi in una gara di velocità occorre concentrazione e tensione adeguata, cosa che per un master non sempre è facile da gestire.

Certamente un master può essere un ex-agonista, abituato al clima del pre-gara, ma talvolta il master è una persona che ha scoperto l'agonismo da adulto, e non da ragazzino.

Allora possono esserci grossi problemi di tensione, in grado di pregiudicare la gara, o comunque di rendere difficile la gestione della prestazione.

Si chiama ansia.

 

Faccio gare di pesca in apnea e di apnea, di mezzofondo pinnato ma la gara di velocità pinnato è la più difficile di tutte.

Sai che devi dare tutto in una manciata di secondi, devi essere reattivo e carico, presentarti sui blocchi il più possibile caldo, pieno di adrenalina e poi gestire la gara in acqua.

E' facilissimo sbagliare, la monopinna non perdona, se sbagli il passo perdi efficenza e gara.

Gli altri concorrenti sono agguerritissimi, non ti concedono nulla.

Sono gare davvero impegnative, anche se i tempi non rendono l'idea.

Il giorno dopo il master è sempre affaticatissimo, anche se si è allenato con cura fatica a recuperare lo sforzo della gara.

 

Però ne vale la pena, sulla tribuna ci sono forse 1000 spettatori (inclusi gli altri atleti), e se tutto va bene è una bella soddisfazione.

 

Ieri sui 100 np Mauro Gianola e Simone Marrocco mi hanno bruciato, sui 200 li ho bruciati io. Mi hanno detto che le nostre gare sono state tiratissime, incerte fino all'ultimo metro, il pubblico si è divertito e ha applaudito.

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I campioni nel pinnato sono altri, non avete idea del gap tecnico esistente.

Su Ravenna è in arrivo entro pochissime ore un articolo molto completo del nostro bravissimo Nicola Negrello (Nicola SNP).

Lui ha fatto delle gare strepitose, con dei bei tempi.

 

Ma che gare hai visto?! Forse i 100 dove non ero neanche in ultima batteria? Oppure gli 800 20" sopra il mio personale... Ah, ti riferisci al passaggio televisivo ai 200 davanti a Figini. Credo che in virata mi abbia salutato :D poi non l'ho più visto per i restanti 600 metri... non che sia una novità!

:bye:

Modificato da Nicola SNP
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Vorrei dare il mio contributo anche per quanto riguarda i master. Avrei voluto parlarne nell'articolo ma sarei stato troppo di parte.

 

Neanche agli Italiani o alla world cup noi agonisti studiamo la lista di partenza come fanno i master, che altro non sono che genitori di vari atleti, almeno all'SNP. Analizzano i tempi d'iscrizione stimando se siano reali o approssimati, discutono tra loro degli avversari e delle possibilità di piazzamento. E specie le donne sentono la tensione in maniera impressionante, anche chi da giovane ha fatto sport a livello agonistico. La cosa più bella è però vederli uscire dall'acqua: quando sono soddisfatti per il tempo o la posizione e ancora di più quando sono delusi ma cercano di nasconderlo - non riuscendoci - perchè nei paraggi ci sono i propri figli e sono troppo orgogliosi. Ma credo che la cosa che li distingue più di tutto sia l'agonismo: ieri uno dei nostri master s'è sentito male, sbalzo di pressione dopo i 100 per un passaggio troppo veloce. Bisogna dire che la dottoressa ha però avuto molto successo non solo per le sue doti terapeutiche... per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio! B):whistling:

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I campioni nel pinnato sono altri, non avete idea del gap tecnico esistente.

Su Ravenna è in arrivo entro pochissime ore un articolo molto completo del nostro bravissimo Nicola Negrello (Nicola SNP).

Lui ha fatto delle gare strepitose, con dei bei tempi.

 

Ma che gare hai visto?! Forse i 100 dove non ero neanche in ultima batteria? Oppure gli 800 20" sopra il mio personale... Ah, ti riferisci al passaggio televisivo ai 200 davanti a Figini. Credo che in virata mi abbia salutato :D poi non l'ho più visto per i restanti 600 metri... non che sia una novità!

:bye:

 

Ho visto, ho visto.....

mi pare che la tua batteria te la sei vinta nei 100 e sei arrivato a ridosso di atleti fortissimi.

Negli 800 non eri l'unico ad essere sopra di 20" del personale, in fin dei conti il Tabanelli è un test di inizio stagione. E comunque fa sempre impressione transitare ai 200 con il Figio, poi nel guizzo lui saluta :bye: sempre tutti.

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Vorrei dare il mio contributo anche per quanto riguarda i master. Avrei voluto parlarne nell'articolo ma sarei stato troppo di parte.

 

Neanche agli Italiani o alla world cup noi agonisti studiamo la lista di partenza come fanno i master, che altro non sono che genitori di vari atleti, almeno all'SNP. Analizzano i tempi d'iscrizione stimando se siano reali o approssimati, discutono tra loro degli avversari e delle possibilità di piazzamento. E specie le donne sentono la tensione in maniera impressionante, anche chi da giovane ha fatto sport a livello agonistico. La cosa più bella è però vederli uscire dall'acqua: quando sono soddisfatti per il tempo o la posizione e ancora di più quando sono delusi ma cercano di nasconderlo - non riuscendoci - perchè nei paraggi ci sono i propri figli e sono troppo orgogliosi. Ma credo che la cosa che li distingue più di tutto sia l'agonismo: ieri uno dei nostri master s'è sentito male, sbalzo di pressione dopo i 100 per un passaggio troppo veloce. Bisogna dire che la dottoressa ha però avuto molto successo non solo per le sue doti terapeutiche... per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio! B)  :whistling:

 

I pinnatisti sono un settore fortunato, hanno il privilegio di essere assistiti da un autentico Medico Sportivo :subg::thumbup: .

E' vero ciò che scrivi, capita per davvero che un master si iscriva con un tempo incredibile, allo scopo di innervosire gli avversari, e ci riesce pure..... :frustry: , questa è autentica pretattica.

Non parlarmi della tensione........, è quella cosa che ti fa entrare in acqua e dimenticare tutto ciò che è tecnica e gestione della gara, e ti riduce a spingere a una frequenza insostenibile di sole gambe, lasciandoti senza guizzo e con tempi pietosi :( .

Poi evitiamo di parlare del momento peggiore in assoluto, quando bisogna andare (bisogna evitare di andare....) dall'allenatore con il solito sorrisino del fallito.... :wacko: , e anticiparlo spiegando che è andato tutto storto per eccesso di carica agonistica, e che ci si è dimenticati di ragionare......... :frustry::fish: .

 

Roba da master.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Se i pinnatisti sono seguiti da medici sportivi è semplicemente perchè hanno una storia di sport alle spalle.

L'apnea è figlia del recordismo e quindi si porta appresso questa esperienza nella quale contava più ed ancora conta la fisiologia subacquea e gli "esperti" di questo settore.

Si, esperti fra virgolette, perchè più di una volta hanno dovuto rimangiarsi le cose dette.

Come sempre esistono eccezzioni di umanità, competenza e capacità.... :wub:

 

L'apnea ancora non diventa sport, il percorso che apparirebbe semplice e scontato è lento proprio per le diffidenze e le ignoranze esistenti in questa disciplina, fra gli scarsissimi tecnici e gli atleti figli di una generazione distante dallo sport.

 

Per cambiare queste cose occorrerebbe una dirigenza che avesse chiaro cose sia sport e cosa non lo sia, una dirigenza che sappia mettere fine a certi rapporti "scientifici" per passare ad una vita tutta nuova.

Occorrerebbe mandare a casa certi medici, con tutti i ringraziamenti che vi pare ma bisogna svoltare pagina.

Mi diverte leggere certe cose di alcune sciocche e strabordanti ignoranti, parrebbe che esistano dei chiacchieroni e che questi siano forse qui...

 

:D

Ora farò l'elenco delle cose scritte dai chiacchieroni, contestate da questa classe di "tecnici" e che ora vengono in tutta fretta cambiate... :laughing:

 

AAAAAAAAAA la vita! Basta aspettare e la verità viene sempre al pettine.

La "sperimentazioni" guarda caso mettono in crisi le cose che affermavano LORO, mico quanto abbiamo noi affermato da QUI! :D:D:frustry:

 

Sta gente fa le gare in CMAS grazie a me e mi da del fallito!

 

:laughing::laughing::laughing:

 

Senza il mio lavoro, semplicemente, sarebbero ancora fuori del mondo sportivo!

 

Forse è stato un errore ma non nel senso in cui pensano loro.

 

Caro Mauro, non ti vedo costretto a rappresentarli ma vedremo cosa ti consentiranno di fare.

 

 

In bocca al lupo, con questa messe di scemuniti ne avrai tantissimo bisogno! :clover:

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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I pinnatisti sono un settore fortunato, hanno il privilegio di essere assistiti da un autentico Medico Sportivo :subg:  :thumbup: .

E' vero ciò che scrivi, capita per davvero che un master si iscriva con un tempo incredibile, allo scopo di innervosire gli avversari, e ci riesce pure..... :frustry: , questa è autentica pretattica.

Non parlarmi della tensione........, è quella cosa che ti fa entrare in acqua e dimenticare tutto ciò che è tecnica e gestione della gara, e ti riduce a spingere a una frequenza insostenibile di sole gambe, lasciandoti senza guizzo e con tempi pietosi :( .

Poi evitiamo di parlare del momento peggiore in assoluto, quando bisogna andare (bisogna evitare di andare....) dall'allenatore con il solito sorrisino del fallito.... :wacko: , e anticiparlo spiegando che è andato tutto storto per eccesso di carica agonistica, e che ci si è dimenticati di ragionare......... :frustry:  :fish: .

 

Roba da master.

 

Adesso ti voglio alle gare di fondo. Con l'allenatore e i compagni di squadra che hai non ci sono scuse. Tanto la muta l'avrai già, quindi nessun rischio di ipotermia (altro episodio capitato a una nostra master!). :thumbup:

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